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Autore: malandrina4ever    31/05/2014    5 recensioni
-EVAAAAAAAANS!
Lily EVAAAAAANS si chiede come mai sia opinione diffusa che lei non conosca il suo nome.
E non parla del fatto che Potter lo sta gridando per l’ennesima volta in mezzo al corridoio, evento dovuto solo all’idiozia e alla disperata ricerca d’attenzione dell’altrettanto disperato soggetto.
No, quello che lascia Lily EVAAAAAAANS perplessa è come mai ogni singola James/Lily debba iniziare così.
Anche le sue orecchie sono perplesse.
~
- In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscerti a fondo, Prongs, e trovo che tu sia veramente una persona meravigliosa. Sono stato fortunato ad incontrare qualcuno come te, credimi. Tuttavia ci sono troppi lati del tuo carattere che sono distanti dal mio e temo che non potrebbe mai funzionare. È per questa ragione che non puoi essere tu la mia scelta.
-Moony.
- È stata comunque un’esperienza meravigliosa per me e volevo cogliere l’occasione per...
-Moony.
-...ringraziare Maria e tutta la produzione.
-Moony! Hai sbagliato scena.
Remus resta interdetto per qualche secondo, per poi spalancare gli occhi e lasciare di colpo le mani di James.
-Oh Godric, hai ragione!
-Non fa niente. E, tra parentesi, è stato bello anche per me.
Genere: Parodia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 6: I CONSIGLI DI FATA REMUS E LO SPIRITO DEL NATALE FUTURO


 



La Sala Comune dei Grifondoro è vuota, eccezion fatta per una solitaria figura appostata sulla poltroncina più vicina al fuoco. La Signora Grassa ha ricevuto chiare istruzioni: nessuno deve entrare per tutto il pomeriggio, non c’è parola d’ordine che tenga.

O meglio, quasi nessuno.

Remus alza gli occhi dalle pagine del suo libro nel momento in cui un James Potter più funereo che mai fa il suo ingresso in scena, visibilmente teso.

- Ehy, Prongs, – gli sorride appena, chiudendo il libro e posandoselo sulle ginocchia.

James risponde con un lieve cenno del capo, per poi prendere posto in una poltroncina poco distante da quella dell’amico, deglutendo.

Remus fa strisciare immediatamente la sua poltrona di qualche passo, fino a ritrovarsi esattamente di fronte a quella in cui è seduto James, a pochi centimetri di distanza. Prende un profondo respiro e poi allunga le mani, chiudendole su quelle di James.

- In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscerti a fondo, Prongs, e trovo che tu sia veramente una persona meravigliosa. Sono stato fortunato ad incontrare qualcuno come te, credimi. Tuttavia ci sono troppi lati del tuo carattere che sono distanti dal mio e temo che non potrebbe mai funzionare. È per questa ragione che non puoi essere tu la mia scelta.

- Moony.

- È stata comunque un’esperienza meravigliosa per me e volevo cogliere l’occasione per...

- Moony.

-...ringraziare Maria e tutta la produzione.

- Moony! Hai sbagliato scena.

Remus resta interdetto per qualche secondo, per poi spalancare gli occhi e lasciare di colpo le mani di James.

- Oh Godric, hai ragione!

- Non fa niente. E, tra parentesi, è stato bello anche per me conoscerti.

- Devi perdonarmi, figliolo, ma la mia memoria non è più la stessa di un tempo. Ma ora iniziamo: dimmi i tuoi peccati.

I miei...Moony, credo che tu ti stia confondendo di nuovo.

- Giusto. Va bene, ci sono. Possiamo rifarla?    

James esce spazientito dalla Sala Comune, per poi rientrare dopo qualche secondo.

- Ehylà, Moony!

- Ciao, James. Volevi parlarmi di qualcosa?

- In effetti sì. Si tratta di Lily, – inizia James, come se ci fosse davvero bisogno di specificarlo, - Ti sarai accorto che non è una ragazza come le altre.

-Sì, certo, – annuisce Remus, comprensivo. - È una Mary Sue.

- Esattamente, – conferma James, sbrigativo. - Di conseguenza, io sono innamorato di lei. Anche Sirius, Peter e Gary lo sono, e persino tu segretamente hai una cotta per lei, come ogni altro essere di sesso maschile nelle vicinanze, ma ora non conta. Devi aiutarmi a conquistarla: è di vitale importanza. Le lettrici sono convinte che senza di Lily io non possa vivere, letteralmente. Non vorrei essere costretto ad accorciare ulteriormente la mia già breve vita, se capisci cosa intendo.

- Ma certo, James, capisco perfettamente, – Remus sorride, alzandosi dalla poltroncina ed estraendo la bacchetta. James la fissa stranito, chiedendosi da quando la bacchetta di Remus è così lunga, così decorata e soprattutto così azzurra. Ma prima che possa domandare alcunché, Remus l’ha già puntata su di sé ed ora il Malandrino indossa una lunga tunica celeste ed un cappello a punta dello stesso colore. Le labbra di James si socchiudono leggermente in una smorfia perplessa, ma solo per pochi secondi: non è come se potesse davvero prestare attenzione a qualcosa che non sia Lily per più di qualche minuto, anche se questo qualcosa è uno dei suoi migliori amici improvvisamente convintosi che assomigliare alla fata turchina sia ciò che James si aspetta da lui.

- Ti aiuterò a conquistarla, ma prima di iniziare, è fondamentale che tu porti qui la tua dignità.

- E come faccio a sapere dov’è finita? – esclama James, sgranando gli occhi, - È dal prologo che non la vedo, potrebbe essere ovunque!

- Errato: anche lei è innamorata di Lily, quindi sarà sicuramente nelle sue vicinanze, intenta a spiarla. Recuperala e portala qui. 

Il tono di Remus è così perentorio che James esegue gli ordini senza discutere. Una volta rimasto solo nella Sala, Remus si risiede sulla poltroncina, posandosi la bacchetta in grembo. Ha solo per un istante la sensazione che ci sia qualcosa di profondamente bizzarro in quella situazione, poi nota una piega sull’ampia gonna di velluto e la liscia via.

- Eccola qua, – esordisce James, ricomparendo nella Sala con un sottile filamento rosso tra le mani. - È  un po’ piccola, ma è tutta quella che mi rimane.

- Perfetto. Ora sollevala di fronte a te, – Mentre James gli porge la propria dignità, Remus si raddrizza sulla poltroncina, impugnando la bacchetta. - Evanesco.

- Ehy!

- Vuoi conquistare Lily oppure no? – sbuffa Remus spiccio, - La dignità ti sarebbe stata solo d’impiccio. Ed ora iniziamo: se mi prometti la tua più totale obbedienza, io posso assicurarti che Lily Evans sarà tua.

- È impossibile far breccia nel suo cuore, – sospira James sconsolato, lasciando vagare malinconicamente lo sguardo lungo le montagne alle spalle del lago, ben visibili dalle finestre della Torre.

- Lo diceva anche Theoden di Rohan riguardo al fosso di Elm, - replica automaticamente Remus. – E guarda che fine ha fatto.

- Dannazione, Moony, lo vuoi capire che questo non è un cross-over?

- D’accordo, d’accordo. Ehy, voi, tornatevene nella terra di mezzo!

I due orchetti nell’angolo della Sala si dirigono seccati verso il buco del ritratto, non prima di essersi caricati in spalla due Grifondoro del primo anno.

-Ascolta, hai due modi per conquistare Lily.

- Dimmi quello più efficace.

- Non ce n’è uno più efficace: in entrambi i casi, dopo che avrai conquistato la sua fiducia, la perderai immediatamente a causa di una delle tante biondine che popolano Hogwarts e il cui unico scopo nella vita è gettarsi sulle tue labbra contro la tua volontà.

- Ok, allora dimmi quello meno umiliante.

- Non ce n’è uno meno umiliante.

- Immagino che non ce ne sia nemmeno uno che preveda il ripristino della mia dignità, giusto?

- Il ripristino della tua dignità, che sciocchezza. Ascolta, li testeremo entrambi, non è difficile. Devo solo... – Remus lascia cadere la bacchetta fatata ed inizia a contorcersi nel tentativo di sfilarsi il vestito. James per un attimo è tentato di chiudere gli occhi, perché il suo amico ultimamente si comporta in modo strano e lui non vuole restare in una stanza solo con lui completamente nudo, ma a quanto pare sotto l’abito azzurro Remus indossava già una pesante tuta arancione con il colletto bianco. - Tecnica dello sdoppiamento del corpo!

Una luce bianca invade la stanza, costringendo James a chiudere gli occhi. Quando li riapre, lo coglie il sospetto che Sirius abbia di nuovo scambiato il suo succo di zucca con del whiskey incendiario, perché di fronte a lui ora vede se stesso, intento a parlare fittamente con Remus. L’immagine tuttavia è sfumata e le voci giungono ovattate alle sue orecchie, come al di là di una barriera.

- Ma che diavolo...

Everige, - James sobbalza spaventato, scoprendo proprio di fianco a lui una figura incappucciata ammantata di nero. - Io sono lo spirito dei Natali Futuri e sono qui per...

- Remus? – James non è sicuro di che cosa stia combinando l’autrice della James/Lily, ma sa ancora riconoscere la voce del suo migliore amico quando la sente.

- Oh Godric, James, scusa, - La figura si cala il cappuccio, rivelando il viso desolato di Remus. – Mi dispiace, non so cosa mi prenda oggi: continuo a sbagliare personaggio. Credo che Sirius abbia infilato qualcosa nel mio succo di...

- Remus.

- Sì, certo, devo aiutarti, lo so. Fidati di me.

James ha smesso di fidarsi di Remus diversi minuti prima, ma non è come se avesse altra scelta.

- Dicevo, ora come ora hai solo due alternative per conquistare Lily, – riprende Remus sbrigativo, sembrando nuovamente padrone di sé. James lo guarda impaziente: il capitolo dovrebbe essere finito già diverse pagine prima e lui ha degli impegni per quella sera. – La prima possibilità è mostrare a Lily chi sei realmente.

- Chi sono realmente, – ripete James atono.

- Sì, toglierti la maschera, – annuisce Remus, incoraggiante. - Mostrarle il vero James Potter.

James sta ancora cercando di capire se il suo amico pensa che lui sia un impostore e abbia tenuto rinchiuso il vero James Potter in qualche sgabuzzino delle scope per tutti quegli anni, quando Remus senza preavviso gli afferra la mano ed inizia a trascinarlo verso i loro alterego a pochi metri da loro. Man mano che si avvicinano ogni particolare della scena si fa più nitido, comprese le loro voci, come se si fossero appena tuffati in un ricordo tramite un pensatoio.

- Grazie Remus, questo è sicuramente il consiglio migliore che potessi darmi! Dimostrerò a Lily chi sono davvero.

James fa appena in tempo a sentire le parole del James Potter di fronte a sé, prima che questo corra entusiasta fuori dalla Sala Comune.

- Andiamo? – lo incita il Remus al suo fianco, spingendolo verso il buco del ritratto. – Scopriamo come finirebbe se seguissi il mio primo consiglio.

James non ha un buon presentimento.

 

 

 

 

 

 


   
 
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