- non è nulla di che
‘Star - iniziò a raccontare Mintaka -
eravamo uscite perché ‘Queen voleva fare una
passeggiata…
Poco prima
- .Stylequeen, io
dov’è che stiamo andando non lo
so…
- non me ne frega niente, basta che
sia lontano dalla
sciattona.
E per sciattona ovviamente
intendevasi Arcee.
- anche se non mi sembra
un gran bel posto. Cioè, c’è
quella foresta - la indicò - e poi all’improvviso
questo deserto brullo senza
nemmeno un fiore rosa! Ma che tristezza - sbuffò.
Mintaka si fermò
all’improvviso. - sto rilevando uno strano
segnale.
- uno strano segnale tipo di cosa?
- tipo di non lo so - fu
l’esaustiva risposta di Mintaka -
viene da là - indicò un punto tra le montagne.
- andiamo a vedere, no?
Le due donne si diressero velocemente
verso il segnale.
Stylequeen ogni tanto protestava dicendo che quei sassacci le avrebbero
rigato
tutti i piedi di quel passo, ma Mintaka ormai era talmente abituata ai
suoi
sproloqui che non ci fece neanche caso. Man mano che procedevano il
segnale si
faceva sempre più forte, e alla fine si trovarono davanti
ad una vecchia
astronave cybertroniana.
- quindi era questa ad emettere quel
segnale…- commentò
Mintaka.
- bella roba, mi sono rigata la
carrozzeria per questo
vecchio relitto! È un ciarpame! - si disperò
Stylequeen - e io che avevo
sperato di trovare qualcosa di interessante! Ma figurarsi -
sbuffò.
- forse bisognerebbe guardare che
c’è dentro.
- a me il dentro non attira.
- posso fare qualcosa per
voi, signore?
A sentire quella voce entrambe le
donne si voltarono di
scatto pronte a sparare, trovandosi davanti uno snello seeker argenteo
con gli
occhi rossi che, dal canto suo, non aveva tirato fuori armi di sorta.
Alzò le
mani.
- Vengo in pace! Siete
voi che vi siete
avvicinate a casa mia.
- casa tua? vivi in questo schifo? -
gli chiese Stylequeen
indicando l’astronave con un cenno del capo - povero te.
Starscream non gradì molto
quei commenti. Si era avvicinato
alle due femme senza l’intenzione di far loro del male, un
po’per la loro
superiorità numerica, un po’perché dai
discorsi che gli aveva sentito fare gli
erano sembrate inoffensive, un po’perché
nonostante fossero delle terrene
erano carine. L’automobile rosa poi
sarebbe stata un vero schianto,
se fosse stata muta. Purtroppo, secondo il suo parere, rovinava
l’effetto
ogni volta che apriva bocca. - vivere liberi ha il suo prezzo.
- sei in fuga dai decepticon? Hai
tradito?
La domanda della moto lo colse alla
sprovvista. Come diamine
faceva a saperlo?! - c-come…
- hai il loro simbolo
sulle ali, stai rintanato qui
tutto solo, vorrà pure dire qualcosa - Mintaka fece
spallucce - basta guardare
con un po’più di attenzione.
- quindi è un decepticon -
concluse Stylequeen - dovremmo
chiamare gli altri per…
- io non sono più un
decepticon! Io sono Starscream, colui
che non si schiera, colui che non ha padroni! - si presentò
il seeker - e voi
due?
“quindi è questo
Starscream!” a Mintaka venne quasi da
ridere, ripensando ai vari racconti dei demolitori. Quel poveraccio ne
aveva
passate di cotte e di crude, pur essendosene andato a cercare la
maggior parte.
Certo che era carino, lasciando da
parte il fatto che era
stato il secondo in comando di Megatron, che lei adesso viveva nella
base degli
autobots e che dunque forse avrebbe dovuto considerarlo un nemico. E
lasciando
anche perdere Bulkhead che a detta di ‘Star e
‘Queen le sbavava sfacciatamente
dietro.
Bulk era veramente simpatico ma non
sapeva dire se fosse il
suo tipo. Non che fosse una per cui contava solo l’apparenza,
però in una
connessione avrebbe potuto anche schiacciarla con la sua mole se non
stava
attento.
- io sono Stylequeen, probabilmente
prima della guerra hai
sentito parlare di me - si presentò la femme - e anche io ho
sentito parlare di
te a dire la verità. Teoricamente non dovresti essere il
secondo in comando di
Megatron?
Stylequeen aveva toccato un tasto
dolente. - Megatron non sa
riconoscere un uomo di valore quando lo vede, quindi me ne sono andato
-
replicò Starscream, asciutto.
- ah, ecco.
- piacere, Mintaka - si
presentò la moto tendendogli la
mano. Il seeker gliela strinse. Guardando bene entrambe notò
che non avevano
simboli addosso, e forse era per quel motivo che non avevano reagito in
modo
ostile nel vederlo. Che fossero neutrali?
- piacere mio. Da quanto siete
arrivate? Non vi avevo mai
viste prima.
- siamo qui da qualche giorno. Per
colpa sua - indicò
Mintaka - e di quella pazza
di Deathstar tutto il gruppo si è ritrovato in questa guerra
a cui fino adesso
non avevamo preso parte… e tu non ridere!
- il cybertroniano mannaro! -
troppo tardi. Ripensando a
quel che avevano combinato Mintaka aveva già attaccato a
ridere a più non
posso. Starscream sollevò un sopracciglio.
- eh?
- lunga storia! Ti dico solo che io e
una mia amica prima ci
siamo ritrovate nella Nemesis per caso, e lei ha dipinto una faccia a
Soundwave…
Starscream sgranò gli
occhi. - che ha fatto?!
- poi gli abbiamo rubato per sbaglio
una reliquia -
continuò la femme, portando Starscream a chiedersi come
fosse possibile rubare
qualcosa per sbaglio - e dopo ancora abbiamo terrorizzato un tal Knock
Out
fingendoci dei cybertroniani mannari.
- E ci
è cascato? O beh, Knock Out non
brilla per il suo acume. Brilla solo la corazza - disse Starscream con
aria di
sufficienza - insomma, IO non ci sarei cascato. Ditemi, dove vivete
adesso? Avete un’astronave da qualche parte?
- in effetti l’astronave
con cui siamo arrivati è qui vicino
- osservò Stylequeen, evitando di dirgli che attualmente
risiedevano nella base
degli autobots.
- ah! È strano che non
abbia fatto caso al vostro arrivo, se
davvero è qui vicino.
- il nostro tecnico è
bravo con gli atterraggi in stealth -
disse semplicemente Mintaka - comunque è un peccato non
esserci incontrati
prima.
- lo penso anch’io.
Era una due ruote, una baciapolvere,
ma a dispetto del suo
istintivo mal sopportare le moto -in parte per colpa di Arcee- la
trovava carina. E se non gli avesse
raccontato quel che aveva fatto non avrebbe mai creduto che fosse
così pazza,
ma forse quell’essere così fuori di testa non era
un male se le aveva
consentito di rubare una reliquia e terrorizzare Knock Out.
- se venite dentro vi offro da bere.
- ok! - accettò subito
Stylequeen - hai dell’energon extra
forte decente?
- l’ho rubato dalla riserva
di Lord Megatron tempo fa.
Mintaka e Stylequeen notarono che
nonostante dicesse di aver
abbandonato l’esercito ancora parlava del suo ex comandante
come “Lord”
Megatron, segno che forse sotto sotto non era poi così
“non schierato” e “senza
padroni”, ma lasciarono perdere. Non sembrava avere
intenzione di far loro del
male e nessuna delle due era in cerca di rogne inutili.
- allora sarà buono
di sicuro - tornò a
dire Stylequeen - da quando c’è la guerra
è diventato faticoso trovare energon
extra forte di qualità in giro, ed io sono abituata al
meglio. In fin
dei conti una volta ero una star. Stylequeen, la
promessa della danza! -
fece un’elegante piroetta per sottolinearlo - peccato che poi
quell’idiota del
tuo ex capo abbia mandato all’aria tutti i miei progetti di
vita, considerando
che ha distrutto il pianeta…ma come si
è permesso?!
A Starscream venne da fare facepalm
per quel discorso,
concludendo che mettersi a spiegarle i perché, i percome e
tutto quel che
concerneva i decepticon e la loro causa sarebbe stato completamente
inutile.
- sì,
quell’energon è buono - borbottò il
seeker -
ditemi, ma non avete incontrato nessun altro cybertroniano da quando
siete
arrivati qui? Qui sulla Terra ci sono anche quegli stupidi autobots
sapete,
Optimus Prime, Arcee…
-
Scassaminchia! - esclamò
Mintaka un attimo prima che
Stylequeen le tappasse la bocca. Starscream si voltò verso
di loro.
- l’avete incontrata? La conoscete? - il suo tono era diventato diffidente.
Mintaka tolse la mano di
‘Queen dalla
propria bocca.
- a me non piace granché e
‘Queen
ci ha fatto a botte, fa’due conti!
Il seeker a quel punto sorrise
perfino, rilassandosi di
colpo. - se le cose stanno così allora credo
proprio
che noi tre potremmo
anche andare d’accord-ma che succede?!!
Era un drappello di vehicons che si
stava dirigendo ad una
miniera di energon vicina e che aveva avuto la fortuna -e per i tre
cybertroniani invece era la sfortuna- di
avvistarli, ed aveva
immediatamente trasmesso notizia e coordinate alla Nemesis
così da farsi
inviare rinforzi.
- sono quelli
dell’altra volta! - esclamò Mintaka che
si dimenticò perfino di trasformarsi
e
corse
ugualmente via alla massima velocità - si salvi chi
puoooooooò!!!
- confermo e sottoscrivo - furono le
parole di Starscream
pensando che avrebbe fatto un attimo a volare via, per poi
ricordarsi che non
poteva trasformarsi. Non aveva più il T-Cog! -
malediz…aspettami! -
e proprio per quel motivo decise che in due si sparava meglio
che da soli,
eventualmente, quindi si lanciò all’inseguimento
di Mintaka scomparendo presto
nei boschi.
Anche Stylequeen aveva fatto una
breve corsetta, che si era
interrotta nel momento in cui aveva quasi inciampato
in una roccia.
- ma questo inseguimento non poteva
avvenire in un campo
erboso?! Insomma, se dovessi inciampare graffierei la mia spettacolosa
carrozzeria rosa!
Così si era fermata
lì a braccia incrociate, e i
vehicons l’avevano circondata.
- sei in arresto! Sei stata vista con
Starscream il
traditore! Verrai portata alla Nemesis così da darci
informazioni su di te e su
di lui! - disse uno di loro avvicinandosi ed afferrandole il braccio e
tirando
fuori delle manette.
A Stylequeen però
quella faccenda non
stava bene e…
SCIAFF!
- non
ti permettere! - sbottò incenerendo
con lo sguardo quel povero disgraziato che aveva appena schiaffeggiato
tanto
forte da farlo quasi finire a terra - sarò anche in arresto
ma non vi autorizzo
a toccarmi! Ho rischiato di rovinarmi la
carrozzeria
correndo e devo sopportare anche questa manfrina?! Non penso proprio!
E poi
com’è che avreste pensato di portarmi
lassù? In volo?! Non pensateci nemmeno!
Io non viaggerò su uno di voi e tantomeno ammanettata a due
di voi e
sballottata come un sacco di cubi di energon! Chiaro?!
- senti un po’, non hai
alcun diritto di…
Sciaff!!!
- zitto! Qui l’unica che
ha diritto di protestare per
qualcosa sono io! Mi avete rovinato la serata, razza di zotici! Quindi
se
volete portarmi via io PRETENDO che lo facciate come Primus comanda!
Se avete
un ponte terrestre disponibile fatevelo aprire e andiamo su con quello,
in
alternativa uno di voi adesso torna su alla Nemesis e poi torna
giù con
un’astronave biposto, e che sia comoda e di classe, non uno
di quegli orrori
obsoleti che si usano in caso di un’evacuazione
improvvisa!
I vehicons si guardarono.
- ma se la lasciassimo
perdere e andassimo ad
inseguire il traditore e l’altra femme? - disse
esitante uno di loro.
Sciaff!!!
- ahio!... ma perché
l’hai fatto?!
- perché mi
avete rovinato la
serata, dunque adesso vedete almeno di concludere quel che avete
cominciato!
Insomma,
quanto ci vuole a fare aprire un ponte terrestre?! Per i Prime! Non
solo siete
bassa manovalanza ma siete anche pigri! E a
pensarci bene
le conversazione appena avuta con Starscream mi ha fatto venire in
mente che
devo dire a Megatron un paio di cosette! Quindi spicciatevi! -
schioccò le dita
metalliche - forza! E spero solo che la Nemesis sia quantomeno un posto
pulito!
Ora
- …ed è andata
così. Siamo corsi nel bosco e i vehicons
devono aver preso lei visto che non ci hanno inseguiti.
- aaah, tanto io ve l’ho
detto, secondo me tempo due giorni
e Meggy ce la riporta dalla disperazione! - sghignazzò la
seeker dalle ali
rosse - e credo che ci offrirà anche dei crediti
purché ce la riprendiamo!
- non hai idea di quello che dici -
disse Starscream
guardandola tanto perplesso quanto un po’irritato
perché detta così sembrava
che i decepticon fossero un branco di mollaccioni che non erano in
grado di
tenere testa ad una donna che non sapeva nemmeno combattere
granché.
- eheheh, no, sei tu che non
hai
idea di quello che dici,
da’ retta - gli tese la mano - Deathstar.
- Lord Starscream! - si
presentò nuovamente, stavolta in
maniera ufficiale. Quella era una seeker e non era neppure niente male,
per
quanto l’altra femme continuasse a piacergli un
po’di più. Magari perché non
sembrava sul punto di scoppiare a ridere ogni volta che sentiva il suo
nome.
- Deathstar, tu non mi hai ancora detto che ci fai qui però - le fece notare Mintaka.
La seeker dalle ali rosse si fece
un’altra risata.
- se non fosse inutile vi direi di
andare a salvare la
vostra amica…
- e ridagli, te l’ho detto
che non ha bisogno di essere
salvata perché tanto ce la restituiranno in fretta! -
minimizzò Deathstar che
non sembrava (né era) preoccupata - più che altro
il problema adesso ce l’hai
tu, Staccio Alla Decima, visto che non hai più
casa.
- eh? - il seeker la
guardò ancora più perplesso di prima,
un po’ perché non aveva proprio capito che voleva
dire, e un po’ per quello
“Staccio Alla Decima” con cui l’aveva
apostrofato e di cui lui non immaginava
nemmeno lontanamente il significato, ossia “dieci volte
tonto”…in senso buono
ovviamente.
- dato che ti hanno visto
lì adesso i tuoi ex commilitoni
sanno che vivi in
quel relitto quindi
non puoi più starci - tradusse Mintaka.
Starscream spalancò gli
occhi rossi. Che diamine, avevano
ragione!
- e beh, possiamo farlo sempre stare
nell’astronave in cui
siamo atterrati - minimizzò Deathstar - tanto noi ci siamo
trasferiti - evitò
quantomeno di specificare dove - quindi, Staccio Alla Decima, acchiappa
la tua
roba e poi vai a ‘ste coordinate - Deathstar gli
afferrò un braccio ed
ignorando le sue proteste scrisse le coordinate con un indelebile
arancione
fosforescente - e buon pro ti faccia, come dicono quaggiù
anche se io quel che
vuol dire effettivamente non lo so, ma non mi importa
nemmeno… e arrivederci.
Detto ciò la seeker dalle
ali rosse trascinò letteralmente
via Mintaka, che ebbe giusto il tempo di salutare Starscream per poi
trovarsi a
fuggire di corsa con Deathstar.
- ma perché stiamo
correndo?? - esordì Mintaka.
- perché non vorrei
trovarmi davanti un altro insecticon
rabbioso, perché c’ho una cosa grossa da
raccontarti e perché dobbiamo
almeno dire agli altri che tra poco i decepticon li chiameranno
esasperati per
via di Stylequeen.
- com’è la
faccenda dell’insecticon rabbioso?
- è strettamente collegata
alla seconda cosa! Poi ti dico!
Comunque, a quanto pare Soundwave ha la faccia eccome!
- e tu come… ooooh, non mi
dire…
- dopo, te lo dico dopo! -
aprì il comm-link - figlioli della
base, aprite il Ponte che è successa della roba!
– oh
nooo, in nome di
Unicron, che accidenti avete combinato stavolta?!
- io e
‘Star
non abbiamo fatto niente, sono i
decepticon che hanno combinato una cosa!
Le fecero rientrare alla base e fu
Optimus Prime stesso a
chiedere loro (con un’aria alquanto severa e seria in viso)
che cosa fosse
successo. Non aspettandosi niente di buono, ovviamente.
- allora?
- uuuuoh. Che faccia - Deathstar
inclinò la testa mentre lo
guardava - chi è morto?
- Deathstar non è il
momento di fare battute, avete detto
che è successo qualcosa che riguarda i decepticon! -
intervenne per primo
Ratchet.
- ehi, ma
dov’è Stylequeen? - domandò Zoira - non
era con
Mintaka?
- e non solo, ma
c’è da chiedersi come abbia fatto Deathstar
a scamparla visto che come lei stessa ha affermato più volte
non
sa combattere e
Miko ha detto che era rimasta sola ad affrontare i decepticon! -
aggiunse
Arcee, che era sempre più diffidente.
Non le piacevano Deathstar, Mintaka e
nemmeno ‘Queen. Non
le sarebbero mai piaciute.
- ho fatto a suon di botte di culo
cocca - fu la risposta
della seeker dalle ali rosse - cioè, è piombato
addirittura un satellite
addosso ad un insecticon che mi inseguiva perché giustamente
i decepticon non
bastavano, nooo… ma se mai approfondisco dopo, il fatto
è che i decepticon hanno
preso Stylequeen.
Ci fu un momento di silenzio attonito
da parte di tutti
quanti i presenti, rotto poco dopo da Pkangu.
- ah, ok.
- “ah ok”?! ma
come sarebbe a dire “ah ok”?! Non è una
vostra amica?! - allibì Bulkhead - non potete lasciarla
nelle grinfie dei
decepticon!
- infatti, cos’è questa storia?! - protestò anche Rafael, imitato da Bumblebee a modo suo.
Mintaka fece un cenno con la mano
come
a dire "non è niente”.
- tanto ce la riportano tra massimo
un paio di giorni, si
accettano scommesse! Pkangu - Deathstar guardò il seeker che
era tornato ad
occuparsi dei computer - secondo te quanto staranno a ridarcela?
- considerando che abbiamo a che fare
con i decepticon direi
che potrebbero anche arrivare a tenerla lassù per quattro
giorni di fila…
- ma che state dicendo?! - esplose
Jack.
- pensavo che voi foste una squadra
e un gruppo di amici
molto unito ma a quanto pare avevo capito male - disse Optimus con
un’evidente
nota di biasimo per quei tre menefreghisti che sembravano scherzare
sulla vita
di una loro amica.
- già… come
potete dire una cosa del genere? - anche Arcee
era rimasta delusa dall’atteggiamento di Pkangu, che le era
sembrato una brava
persona e invece…
- ma tu che vuoi, che
‘Queen manco ti piace? Fatti un
attimino i cavoli tuoi - le disse Deathstar con quel suo tono
indolente, insolente e insofferente.
Proprio in quel momento sopraggiunse
Zoira. - che
succede?
- i decepticon hanno rapito
Stylequeen e loro scommettono su
quanti giorni la
terranno lassù prima di riportarla! - disse aspramente la
guerriera autobot -
Pkangu incluso!
Zoira la fissò brevemente
per poi posare lo sguardo su
Deathstar e Mintaka. - quanto tempo fa è successo?
- boh, venti minuti o giù
di lì.
Optimus Prime fu contento di vedere
che almeno la seeker blu
sembrava affrontare la cosa con un minimo di ragionevolezza, di
interesse e di…
- ce la riporteranno entro tre giorni
al massimo - sentenziò
la femme.
- quattro - la contraddisse Pkangu.
- sì, probabilmente
quattro.
Però l’idea di ‘Queen lassù
naturalmente non mi piace affatto, quindi… -
guardò Optimus - se non la
restituiranno entro tempo limite ci aiutereste a salvarla, per favore?
Adesso tutti quanti, umani inclusi,
stavano guardando anche
lei con due occhi così.
- Zoira, ma sei sicura di quello che
stai dicendo? Eppure tu
ti rendi conto di con chi
è che
abbiamo a che fare - Prime le si avvicinò - pensi che sia
davvero una buona
idea lasciare nelle mani dei decepticon la vostra amica…
- Chiacchiera!
- Stylequeen…-
continuò Optimus ignorando lo strillo di Deathstar e Mintaka - per quattro
giorni?! I decepticon
sono pericolosi, e tu perlomeno lo
sai!
- si, infatti lo so
bene, è che…
- eheheh è che ormai il
rapimento di Stylequeen per noi è
una cosa normale! Cioè! Son tutti un cliché!
Rapiscono sempre la bellona! Muahahahahah!
- rise Deathstar.
- ehm, Deathstar, potresti spiegarti
meglio? - le chiese
Smokescreen.
- mmmf, lasciate perdere, Deathstar e
le spiegazioni ben
fatte sono come due rette parallele - sbuffò Pkangu.
- ma vaffanculo tu va’!
Il seeker la ignorò. -
è capitato spesso che abbiano rapito
Stylequeen nei pianeti dove abbiamo peregrinato, per un motivo o per un
altro,
e in tutti i casi l’hanno restituita poco dopo. Il
perché è semplice: voglio
bene a quella donna però ammetto che se fossi un suo
rapitore non la
sopporterei più nemmeno io, dopo un po’!
- la prima volta che è
successo ovviamente ci siamo
preoccupati e siamo andati a salvarla appena abbiamo potuto, eravamo
sul
pianeta Hatklas - raccontò in breve Mintaka - e quando siamo
arrivati sul posto
abbiamo trovato quei poveretti in lacrime che ci hanno ringraziato per
essere
arrivati e ci hanno pure pagati purché ce la riprendessimo.
“e chi la regge
quell’insopportabile sottospecie di diva
capricciosa?!” pensò Arcee, tenendo
però per sé la considerazione.
- sì ma dei rapitori
qualunque sono
diversi dai decepticon -
fece notare loro Wheel Jack - checché ne dite non possiamo
lasciarla lassù,
dovremmo organizzarci e andare a salvarla una volta fatto!
- o meglio: a salvare i
decepticon - aggiunse Pkangu.
- hanno detto di aver
catturato una femme che è stata vista
insieme a Starscream, Lord Megatron. Dovrebbero tornare a momenti, in
fin dei
conti
hanno chiesto a Soundwave di aprire un ponte terrestre e
fortunatamente era
appena tornato - riferì Dreadwing.
- un ponte terrestre? Non potevano
portarla qui in volo? -
disse Megatron seccato per lo spreco di energia.
- magari erano impossibilitati. Ad
ogni modo ho dato loro
ordine di portare qui la femme in questione, che da quel che ho capito
dovrebbe
essere Stylequeen…
- ah! È collusa con le due
che hanno fatto tutti quei danni
qui nell’astronave, oltre ad averci rubato
dell’energon con quell’assurda
trovata del cybertroniano mannaro…tsk, cybertroniano
mannaro, solo Knock Out avrebbe
potuto cascarci… già, dov’è
ora?
- sta riparando il modulo di volo di
Soundwave, Lord, che
era stato danneggiato da un insecticon.
“Soundwave che si fa
sorprendere da un insecticon?!” la
notizia lo aveva sorpreso “strano!”
Fu in quel momento che da
lì dove si trovavano Dreadwing e
Megatron si sentì una voce decisamente femminile (e seccata)
avvicinarsi man
mano.
- tsk! L’unica cosa decente
di questo posto sono le attrezzature nuove,
perché quanto al resto sarebbe tutto da rifare! Gli interni
sono troppo scuri! Danno
un senso di oppressione claustrofobico! Ci sono troppi corridoi, poche
stanze,
e non c’è praticamente nessuna finestra che
dà all’esterno, e come se questo
non bastasse non ci sono nemmeno luci a sufficienza per illuminare
l’ambiente! Questa
dovrebbe essere l’astronave di una fazione potente, e invece
sembra un tunnel
degli orrori!
Il leader dei decepticon ed il suo
secondo in comando si
scambiarono un’occhiata. Non erano convinti che il modo in
cui si stavano
mettendo le cose fosse piacevole.
- c’è talmente
tanto buio che uno non riesce nemmeno a
vedere bene la gente che ti sta ad un paio di metri! E non
c’è neppure un
dettaglio rosa! …e anche le vostre maniere lasciano alquanto
a desiderare!
Fu con quelle parole che Stylequeen
entrò per prima nella
stanza, senza manette, seguita dal
drappello di vehicons che le
stava a circa tre metri di distanza.
- voi due! - la
cybertroniana
apostrofò così Lord Megatron
ed un attonito Dreadwing - se non fosse stato per me questi barbari
incivili mi avrebbero portata
qui sbatacchiandomi in volo incatenata a due di loro! Ma ci rendiamo
conto?! Ma
che modi sono?! Da chi l’avete imparata
l’educazione, da un insecticon?! Oltretutto
io sono una neutrale, quindi non avete il minimo diritto di trattarmi
come una
prigioniera di guerra, e anche i prigionieri di guerra comunque
andrebbero
trattati con un minimo di garbo! - si avvicinò a Megatron
con aria battagliera
- tu! - piantò l’indice nel punto più
alto cui riuscisse ad
arrivare, ossia l’addome - ti pare questa la maniera in cui
trattare una
signora?! So che eri un gladiatore ma qui non
siamo in un’arena e io non sono un altro di quei
rottami pieni di cicatrici
oscene come le tue!
Megatron tentò di
ribattere qualcosa ma Stylequeen non gli
lasciava dire nemmeno una parola, e Dreadwing era sempre lì
a guardarla come se
non credesse ai propri occhi.
- dico, dovresti essere il
capo! Un uomo importante! E
un
leader deve tenere al proprio aspetto, avere un minimo di classe! E
invece tu
sei proprio
un GORILLA!… ma dove sono capitata?! -
alzò gli occhi al soffitto - perlomeno state
dritti con quella
schiena, sembrate due debosciati! -
da morire dal ridere il modo in cui i due si raddrizzarono
automaticamente
nonostante l’aria irritata che aveva iniziato ad apparire sul
loro volti - oh,
già va meglio…se proprio devo essere rapita,
perlomeno che i rapitori abbiano
un minimo di stile!
- sentimi bene! - avviò a
dire il Lord, ma venne bruscamente
interrotto.
- non ho
finito di
parlare quindi non interrompermi grazie!…
incivile!
- sbottò la femme
incenerendolo con lo sguardo - parliamo di cose serie adesso: la stanza
che mi
sarà assegnata - incrociò le braccia e si mise a
camminare in cerchio - spero
che in questo postaccio abbiate perlomeno una vasca di olio caldo come
si deve.
Pareva proprio che quella
lì non avesse capito niente della
situazione in cui si trovava, per quanto fosse vero che era una
neutrale era
stata comunque vista insieme a Starscream che era un traditore, ed
aveva
sicuramente a che fare con Deathstar e Mintaka, quindi oltre che una
fonte di
informazioni Stylequeen avrebbe potuto anche essere usata come merce di
scambio
con il resto della sua squadra (in cambio della reliquia rubata dalle
due
combina guai) e inoltre... loro erano i decepticon! Erano
temutissimi e
rispettati, un atteggiamento simile da una prigioniera non era
tollerabile.
- ascoltami bene, Stylequeen!
- sai come mi chiamo? O beh, ovvio,
ero una star…e allora
sai anche benissimo che la mia carriera di promessa della danza
è naufragata a
causa di questo casino che hai messo su! Questa guerra cretina fatta
per chissà
quale motivo E non mi interessa sapere di quale motivo si tratta, quel
che
conta è che hai distrutto Cybertron e i miei progetti sono
andati tutti a servicebot, quindi mi devi un risarcimento!
Ecco, quella sì che era
un’affermazione da far cadere le
braccia!
- ma come sareb…-
avviò a dire Dreadwing, che venne
ovviamente interrotto a sua volta.
- eh! Vedi un po’!
- credo chetu non abbia capito la
situazione.
Questa è una nave da
guerra, non un albergo, io sono il signore della guerra, non un capo
concierge,
quelli dietro a te sono soldati e non facchini, e tu sei una
prigioniera e non
un’ospite - disse duramente Megatron che di pazienza ne aveva
ma non ne poteva
più - ci dirai cosa stavi facendo insieme a Starscream, ci
dirai dov’è il
resto della tua squadra e grazie a te otterremo la reliquia che le tue
amichette ci hanno sottratto, e quando non sarai sotto interrogatorio
starai in
una cella! È chiaro?
Stylequeen strinse gli occhi azzurri
in due fessure, per poi
voltarsi verso i vehicons che arretrarono.
- tu! - indicò uno di loro
e gli fece cenno di avvicinarsi -
vieni qui e sollevami.
- ma–
- subito!
- ehi! Quello è un nostro
soldato, non è tenuto ad obbedire
agli ordini di una prig–
- zitto! Vieni
qui
e sollevami! - ripeté l’automobile rosa al vehicon
che finì per obbedirle
sollevandola, facendole mettere i piedi sopra le proprie spalle -
adesso
avvicinati al buzzurro più grosso! Ok, basta così.
SCIAFF!!!
A Dreadwing quasi si
staccò la mascella perché Stylequeen
aveva dato un ceffone ad un Megatron talmente attonito per
quell’assurda
faccenda che non era riuscito a reagire.
- quello che non ha capito sei tu! Mi avete rovinato la serata, mi avete presa prigioniera, quindi io pretendo di avere una stanza tutta per me adeguata alle mie necessità, luminosa, ariosa, con l’idromassaggio e soprattutto rosa! E chiuso il discorso! Mettimi giù - ordinò seccamente al vehicon, che obbedì tremando come una foglia temendo chissà quale reazione da Lord Megatron che aveva ancora gli occhi sbarrati.
Una volta scesa a terra Stylequeen
voltò le
spalle al leader dei decepticon e a Dreadwing avviandosi fuori dalla
stanza a
passi lunghi ed eleganti, sempre a braccia incrociate.
- vado a scegliermi una stanza come
si deve. Tu, tu e tu! -
indicò tre vehicons - vedete di procurarmi delle vernice
rosa Schiaparelli
entro massimo mezz’ora, perché pretendo che la mia
stanza sia verniciata di
quel colore entro due, di ore! Tu! - indicò un altro vehicon
- procura dei
cuscini! Voi due! provvedete ad prepararmi un bagno d’olio
caldo! Voialtri
invece ditemi da chi posso andare per farmi dare una lucidata!
I vehicons stavano per rispondere
quando Knock Out e
Soundwave fecero ingresso nella stanza, e l’espressione del
medico nel vedere
la sua quasi-collega (perché occorre ricordarsi che
Stylequeen non era solo una
promessa della danza, ma era anche competente di medicina) fu da
assoluto primo
piano visto che, come lui stesso aveva detto, prima della caduta di
Cybertron
era stato un suo grande fan.
- per tutti
i Prime! È
Stylequeen! - esclamò senza alcun ritegno - sei proprio
Stylequeen! La promessa
della danza!
Essere stata riconosciuta, e per di
più da un mech
stilosissimo e con una lucidissima ed impeccabile carrozzeria rosso
fuoco, ebbe
una sorta di effetto rilassante sulla femme.
- esattamente, sono proprio io.
Immagino che tu sia un mio
fan! Seguivi il mio blog? Ma certo che lo seguivi… dimmi,
chi
si occupa di
estetica qui? Una corazza bella come la tua non si ha per caso - prima
che
chiunque potesse fare o dire qualsiasi cosa la femme, con un sorrisone,
acchiappò il dottore e lo
trascinò fuori in corridoio - allora?
- ad occuparmi di estetica sono io,
carissima - e Knock Out
era più che entusiasta di quel che stava succedendo - non ne
hai bisogno perché
da quel che vedo sei assolutamente perfetta ma per qualunque cosa, che
sia una
lucidata oppure una mano di cera, basta che tu venga da me ed io
sarò più che
felice di occuparmene! …non ci posso
credere! Stylequeen! Tu si che sei una
donna assolutamente perfetta!
- lo so! E ti faccio i miei
complimenti per essere l’unico
qui ad esserlo quanto me!
Non si curò neppure di
chiederle come e perché era arrivata
lì, né del fatto che teoricamente avrebbe dovuto
ricevere un trattamento
diverso, né perché i vehicons stavano correndo
via blaterando di vernice rosa.
Intanto Soundwave era rimasto
(ovviamente in silenzio) lì
sulla soglia ad osservare perplesso, anche se non lo dava a vedere,
Megatron e
Dreadwing che erano immobili e più silenziosi di lui.
Sembravano essere stati
congelati sul posto. Iniziarono a riprendersi quasi un minuto dopo.
- è inaccettabile Lord
Megatron! - il primo fu Dreadwing - insomma, le ha dato uno schiaffo?!
- già, come ha osato?!...
Era un
po’tardi per reagire ma era sempre meglio di niente.