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Autore: _Cthylla_    31/05/2014    4 recensioni
[ SOSPESA ]
Non tutti i cybertroniani si sono schierati con l'una o l'altra fazione nella guerra che ha distrutto il loro pianeta natio. Alcuni di loro, finita la scuola base che fornisce la preparazione generica che tutti i cybertroniani devono avere, se ne sono andati in giro per l'Universo ancor prima che la guerra scoppiasse.
Questo è il caso del Deviant Team.
Deathstar. Zoira. Mintaka. Stylequeen. Pkangu.
Ma cosa accadrebbe se, per problemi energetici, dovessero fare rotta verso la Terra...?
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Deviant Team: Madness is Everywhere!'
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- non è nulla di che ‘Star - iniziò a raccontare Mintaka - eravamo uscite perché ‘Queen voleva fare una passeggiata…

Poco prima

- .Stylequeen, io dov’è che stiamo andando non lo so…

- non me ne frega niente, basta che sia lontano dalla sciattona.

E per sciattona ovviamente intendevasi Arcee.

- anche se non mi sembra un gran bel posto. Cioè, c’è quella foresta - la indicò - e poi all’improvviso questo deserto brullo senza nemmeno un fiore rosa! Ma che tristezza - sbuffò.

Mintaka si fermò all’improvviso. - sto rilevando uno strano segnale.

- uno strano segnale tipo di cosa?

- tipo di non lo so - fu l’esaustiva risposta di Mintaka - viene da là - indicò un punto tra le montagne.

- andiamo a vedere, no?

Le due donne si diressero velocemente verso il segnale. Stylequeen ogni tanto protestava dicendo che quei sassacci le avrebbero rigato tutti i piedi di quel passo, ma Mintaka ormai era talmente abituata ai suoi sproloqui che non ci fece neanche caso. Man mano che procedevano il segnale si faceva sempre più forte, e alla fine si trovarono davanti ad una vecchia astronave cybertroniana.

- quindi era questa ad emettere quel segnale…- commentò Mintaka.

- bella roba, mi sono rigata la carrozzeria per questo vecchio relitto! È un ciarpame! - si disperò Stylequeen - e io che avevo sperato di trovare qualcosa di interessante! Ma figurarsi - sbuffò.

- forse bisognerebbe guardare che c’è dentro.

- a me il dentro non attira.

- posso fare qualcosa per voi, signore?

A sentire quella voce entrambe le donne si voltarono di scatto pronte a sparare, trovandosi davanti uno snello seeker argenteo con gli occhi rossi che, dal canto suo, non aveva tirato fuori armi di sorta. Alzò le mani.

- Vengo in pace! Siete voi che vi siete avvicinate a casa mia.

- casa tua? vivi in questo schifo? - gli chiese Stylequeen indicando l’astronave con un cenno del capo - povero te.

Starscream non gradì molto quei commenti. Si era avvicinato alle due femme senza l’intenzione di far loro del male, un po’per la loro superiorità numerica, un po’perché dai discorsi che gli aveva sentito fare gli erano sembrate inoffensive, un po’perché nonostante fossero delle terrene erano carine. L’automobile rosa poi sarebbe stata un vero schianto, se fosse stata muta. Purtroppo, secondo il suo parere, rovinava l’effetto ogni volta che apriva bocca. - vivere liberi ha il suo prezzo.

- sei in fuga dai decepticon? Hai tradito?

La domanda della moto lo colse alla sprovvista. Come diamine faceva a saperlo?! - c-come…

- hai il loro simbolo sulle ali, stai rintanato qui tutto solo, vorrà pure dire qualcosa - Mintaka fece spallucce - basta guardare con un po’più di attenzione. 

- quindi è un decepticon - concluse Stylequeen - dovremmo chiamare gli altri per…

- io non sono più un decepticon! Io sono Starscream, colui che non si schiera, colui che non ha padroni! - si presentò il seeker - e voi due?

“quindi è questo Starscream!” a Mintaka venne quasi da ridere, ripensando ai vari racconti dei demolitori. Quel poveraccio ne aveva passate di cotte e di crude, pur essendosene andato a cercare la maggior parte.

Certo che era carino, lasciando da parte il fatto che era stato il secondo in comando di Megatron, che lei adesso viveva nella base degli autobots e che dunque forse avrebbe dovuto considerarlo un nemico. E lasciando anche perdere Bulkhead che a detta di ‘Star e ‘Queen le sbavava sfacciatamente dietro.

Bulk era veramente simpatico ma non sapeva dire se fosse il suo tipo. Non che fosse una per cui contava solo l’apparenza, però in una connessione avrebbe potuto anche schiacciarla con la sua mole se non stava attento.

- io sono Stylequeen, probabilmente prima della guerra hai sentito parlare di me - si presentò la femme - e anche io ho sentito parlare di te a dire la verità. Teoricamente non dovresti essere il secondo in comando di Megatron?

Stylequeen aveva toccato un tasto dolente. - Megatron non sa riconoscere un uomo di valore quando lo vede, quindi me ne sono andato - replicò Starscream, asciutto.

- ah, ecco.

- piacere, Mintaka - si presentò la moto tendendogli la mano. Il seeker gliela strinse. Guardando bene entrambe notò che non avevano simboli addosso, e forse era per quel motivo che non avevano reagito in modo ostile nel vederlo. Che fossero neutrali?

- piacere mio. Da quanto siete arrivate? Non vi avevo mai viste prima.

- siamo qui da qualche giorno. Per colpa sua - indicò Mintaka - e di quella pazza di Deathstar tutto il gruppo si è ritrovato in questa guerra a cui fino adesso non avevamo preso parte… e tu non ridere!

- il cybertroniano mannaro! - troppo tardi. Ripensando a quel che avevano combinato Mintaka aveva già attaccato a ridere a più non posso. Starscream sollevò un sopracciglio.

- eh?

- lunga storia! Ti dico solo che io e una mia amica prima ci siamo ritrovate nella Nemesis per caso, e lei ha dipinto una faccia a Soundwave…

Starscream sgranò gli occhi. - che ha fatto?!

- poi gli abbiamo rubato per sbaglio una reliquia - continuò la femme, portando Starscream a chiedersi come fosse possibile rubare qualcosa per sbaglio - e dopo ancora abbiamo terrorizzato un tal Knock Out fingendoci dei cybertroniani mannari.

- E ci è cascato? O beh, Knock Out non brilla per il suo acume. Brilla solo la corazza - disse Starscream con aria di sufficienza - insomma, IO non ci sarei cascato. Ditemi, dove vivete adesso? Avete un’astronave da qualche parte?

- in effetti l’astronave con cui siamo arrivati è qui vicino - osservò Stylequeen, evitando di dirgli che attualmente risiedevano nella base degli autobots.

- ah! È strano che non abbia fatto caso al vostro arrivo, se davvero è qui vicino.

- il nostro tecnico è bravo con gli atterraggi in stealth - disse semplicemente Mintaka - comunque è un peccato non esserci incontrati prima.

- lo penso anch’io.

Era una due ruote, una baciapolvere, ma a dispetto del suo istintivo mal sopportare le moto -in parte per colpa di Arcee- la trovava carina. E se non gli avesse raccontato quel che aveva fatto non avrebbe mai creduto che fosse così pazza, ma forse quell’essere così fuori di testa non era un male se le aveva consentito di rubare una reliquia e terrorizzare Knock Out.

- se venite dentro vi offro da bere.

- ok! - accettò subito Stylequeen - hai dell’energon extra forte decente?

- l’ho rubato dalla riserva di Lord Megatron tempo fa.

Mintaka e Stylequeen notarono che nonostante dicesse di aver abbandonato l’esercito ancora parlava del suo ex comandante come “Lord” Megatron, segno che forse sotto sotto non era poi così “non schierato” e “senza padroni”, ma lasciarono perdere. Non sembrava avere intenzione di far loro del male e nessuna delle due era in cerca di rogne inutili.

- allora sarà buono di sicuro - tornò a dire Stylequeen - da quando c’è la guerra è diventato faticoso trovare energon extra forte di qualità in giro, ed io sono abituata al meglio. In fin dei conti una volta ero una star. Stylequeen, la promessa della danza! - fece un’elegante piroetta per sottolinearlo - peccato che poi quell’idiota del tuo ex capo abbia mandato all’aria tutti i miei progetti di vita, considerando che ha distrutto il pianeta…ma come si è permesso?!

A Starscream venne da fare facepalm per quel discorso, concludendo che mettersi a spiegarle i perché, i percome e tutto quel che concerneva i decepticon e la loro causa sarebbe stato completamente inutile.

- sì, quell’energon è buono - borbottò il seeker - ditemi, ma non avete incontrato nessun altro cybertroniano da quando siete arrivati qui? Qui sulla Terra ci sono anche quegli stupidi autobots sapete, Optimus Prime, Arcee…

- Scassaminchia! - esclamò Mintaka un attimo prima che Stylequeen le tappasse la bocca. Starscream si voltò verso di loro.

- l’avete incontrata? La conoscete? - il suo tono era diventato diffidente. 

Mintaka tolse la mano di ‘Queen dalla propria bocca.

- a me non piace granché e ‘Queen ci ha fatto a botte, fa’due conti!

Il seeker a quel punto sorrise perfino, rilassandosi di colpo. - se le cose stanno così allora credo proprio che noi tre potremmo anche andare d’accord-ma che succede?!!

Era un drappello di vehicons che si stava dirigendo ad una miniera di energon vicina e che aveva avuto la fortuna -e per i tre cybertroniani invece era la sfortuna- di avvistarli, ed aveva immediatamente trasmesso notizia e coordinate alla Nemesis così da farsi inviare rinforzi.

- sono quelli dell’altra volta! - esclamò Mintaka che si dimenticò perfino di trasformarsi e corse ugualmente via alla massima velocità - si salvi chi puoooooooò!!!

- confermo e sottoscrivo - furono le parole di Starscream pensando che avrebbe fatto un attimo a volare via, per poi ricordarsi che non poteva trasformarsi. Non aveva più il T-Cog! - malediz…aspettami! - e proprio per quel motivo decise che in due si sparava meglio che da soli, eventualmente, quindi si lanciò all’inseguimento di Mintaka scomparendo presto nei boschi.

Anche Stylequeen aveva fatto una breve corsetta, che si era interrotta nel momento in cui aveva quasi inciampato in una roccia.

- ma questo inseguimento non poteva avvenire in un campo erboso?! Insomma, se dovessi inciampare graffierei la mia spettacolosa carrozzeria rosa!

Così si era fermata lì a braccia incrociate, e i vehicons l’avevano circondata.

- sei in arresto! Sei stata vista con Starscream il traditore! Verrai portata alla Nemesis così da darci informazioni su di te e su di lui! - disse uno di loro avvicinandosi ed afferrandole il braccio e tirando fuori delle manette.

A Stylequeen però quella faccenda non stava bene e…

SCIAFF!

non ti permettere! - sbottò incenerendo con lo sguardo quel povero disgraziato che aveva appena schiaffeggiato tanto forte da farlo quasi finire a terra - sarò anche in arresto ma non vi autorizzo a toccarmi! Ho rischiato di rovinarmi la carrozzeria correndo e devo sopportare anche questa manfrina?! Non penso proprio! E poi com’è che avreste pensato di portarmi lassù? In volo?! Non pensateci nemmeno! Io non viaggerò su uno di voi e tantomeno ammanettata a due di voi e sballottata come un sacco di cubi di energon! Chiaro?!

- senti un po’, non hai alcun diritto di…

Sciaff!!!

- zitto! Qui l’unica che ha diritto di protestare per qualcosa sono io! Mi avete rovinato la serata, razza di zotici! Quindi se volete portarmi via io PRETENDO che lo facciate come Primus comanda! Se avete un ponte terrestre disponibile fatevelo aprire e andiamo su con quello, in alternativa uno di voi adesso torna su alla Nemesis e poi torna giù con un’astronave biposto, e che sia comoda e di classe, non uno di quegli orrori obsoleti che si usano in caso di un’evacuazione improvvisa!

I vehicons si guardarono.

- ma se la lasciassimo perdere e andassimo ad inseguire il traditore e l’altra femme? - disse esitante uno di loro.

Sciaff!!!

- ahio!... ma perché l’hai fatto?!

- perché  mi avete rovinato la serata, dunque adesso vedete almeno di concludere quel che avete cominciato! Insomma, quanto ci vuole a fare aprire un ponte terrestre?! Per i Prime! Non solo siete bassa manovalanza ma siete anche pigri! E a pensarci bene le conversazione appena avuta con Starscream mi ha fatto venire in mente che devo dire a Megatron un paio di cosette! Quindi spicciatevi! - schioccò le dita metalliche - forza! E spero solo che la Nemesis sia quantomeno un posto pulito!

Ora

- …ed è andata così. Siamo corsi nel bosco e i vehicons devono aver preso lei visto che non ci hanno inseguiti.

- aaah, tanto io ve l’ho detto, secondo me tempo due giorni e Meggy ce la riporta dalla disperazione! - sghignazzò la seeker dalle ali rosse - e credo che ci offrirà anche dei crediti purché ce la riprendiamo!

- non hai idea di quello che dici - disse Starscream guardandola tanto perplesso quanto un po’irritato perché detta così sembrava che i decepticon fossero un branco di mollaccioni che non erano in grado di tenere testa ad una donna che non sapeva nemmeno combattere granché.

- eheheh, no, sei tu che non hai idea di quello che dici, da’ retta - gli tese la mano - Deathstar.

- Lord Starscream! - si presentò nuovamente, stavolta in maniera ufficiale. Quella era una seeker e non era neppure niente male, per quanto l’altra femme continuasse a piacergli un po’di più. Magari perché non sembrava sul punto di scoppiare a ridere ogni volta che sentiva il suo nome.

- Deathstar, tu non mi hai ancora detto che ci fai qui però - le fece notare Mintaka. 

La seeker dalle ali rosse si fece un’altra risata. - te lo dico dopo Mintà! C’è da crepare dal ridere! - non avrebbe detto di lei e Soundwave agli autobots, ma a Mintaka non nascondeva niente - più che altro adesso la domanda è : “che facciamo”?

- se non fosse inutile vi direi di andare a salvare la vostra amica…

- e ridagli, te l’ho detto che non ha bisogno di essere salvata perché tanto ce la restituiranno in fretta! - minimizzò Deathstar che non sembrava (né era) preoccupata - più che altro il problema adesso ce l’hai tu, Staccio Alla Decima, visto che non hai più casa.

- eh? - il seeker la guardò ancora più perplesso di prima, un po’ perché non aveva proprio capito che voleva dire, e un po’ per quello “Staccio Alla Decima” con cui l’aveva apostrofato e di cui lui non immaginava nemmeno lontanamente il significato, ossia “dieci volte tonto”…in senso buono ovviamente.

- dato che ti hanno visto lì adesso i tuoi ex commilitoni sanno che vivi in quel relitto quindi non puoi più starci - tradusse Mintaka.

Starscream spalancò gli occhi rossi. Che diamine, avevano ragione!

- e beh, possiamo farlo sempre stare nell’astronave in cui siamo atterrati - minimizzò Deathstar - tanto noi ci siamo trasferiti - evitò quantomeno di specificare dove - quindi, Staccio Alla Decima, acchiappa la tua roba e poi vai a ‘ste coordinate - Deathstar gli afferrò un braccio ed ignorando le sue proteste scrisse le coordinate con un indelebile arancione fosforescente - e buon pro ti faccia, come dicono quaggiù anche se io quel che vuol dire effettivamente non lo so, ma non mi importa nemmeno… e arrivederci.

Detto ciò la seeker dalle ali rosse trascinò letteralmente via Mintaka, che ebbe giusto il tempo di salutare Starscream per poi trovarsi a fuggire di corsa con Deathstar.

- ma perché stiamo correndo?? - esordì Mintaka.

- perché non vorrei trovarmi davanti un altro insecticon rabbioso, perché c’ho una cosa grossa da raccontarti e perché dobbiamo almeno dire agli altri che tra poco i decepticon li chiameranno esasperati per via di Stylequeen.

- com’è la faccenda dell’insecticon rabbioso?

- è strettamente collegata alla seconda cosa! Poi ti dico! Comunque, a quanto pare Soundwave ha la faccia eccome!

- e tu come… ooooh, non mi dire…

- dopo, te lo dico dopo! - aprì il comm-link - figlioli della base, aprite il Ponte che è successa della roba!

oh nooo, in nome di Unicron, che accidenti avete combinato stavolta?!

- io e ‘Star  non abbiamo fatto niente, sono i decepticon che hanno combinato una cosa!

Le fecero rientrare alla base e fu Optimus Prime stesso a chiedere loro (con un’aria alquanto severa e seria in viso) che cosa fosse successo. Non aspettandosi niente di buono, ovviamente.

- allora?

- uuuuoh. Che faccia - Deathstar inclinò la testa mentre lo guardava - chi è morto?

- Deathstar non è il momento di fare battute, avete detto che è successo qualcosa che riguarda i decepticon! - intervenne per primo Ratchet.

- ehi, ma dov’è Stylequeen? - domandò Zoira - non era con Mintaka?

- e non solo, ma c’è da chiedersi come abbia fatto Deathstar a scamparla visto che come lei stessa ha affermato più volte non sa combattere e Miko ha detto che era rimasta sola ad affrontare i decepticon! - aggiunse Arcee, che era sempre più diffidente.

Non le piacevano Deathstar, Mintaka e nemmeno ‘Queen. Non le sarebbero mai piaciute.

- ho fatto a suon di botte di culo cocca - fu la risposta della seeker dalle ali rosse - cioè, è piombato addirittura un satellite addosso ad un insecticon che mi inseguiva perché giustamente i decepticon non bastavano, nooo… ma se mai approfondisco dopo, il fatto è che i decepticon hanno preso Stylequeen.

Ci fu un momento di silenzio attonito da parte di tutti quanti i presenti, rotto poco dopo da Pkangu.

- ah, ok.

- “ah ok”?! ma come sarebbe a dire “ah ok”?! Non è una vostra amica?! - allibì Bulkhead - non potete lasciarla nelle grinfie dei decepticon!

- infatti, cos’è questa storia?! - protestò anche Rafael, imitato da Bumblebee a modo suo. 

Mintaka fece un cenno con la mano come a dire "non è niente”. - tranquilli, non è il caso di agitarsi.

- tanto ce la riportano tra massimo un paio di giorni, si accettano scommesse! Pkangu - Deathstar guardò il seeker che era tornato ad occuparsi dei computer - secondo te quanto staranno a ridarcela?

- considerando che abbiamo a che fare con i decepticon direi che potrebbero anche arrivare a tenerla lassù per quattro giorni di fila…

- ma che state dicendo?! - esplose Jack.

- pensavo che voi foste una squadra e un gruppo di amici molto unito ma a quanto pare avevo capito male - disse Optimus con un’evidente nota di biasimo per quei tre menefreghisti che sembravano scherzare sulla vita di una loro amica.

- già… come potete dire una cosa del genere? - anche Arcee era rimasta delusa dall’atteggiamento di Pkangu, che le era sembrato una brava persona e invece…

- ma tu che vuoi, che ‘Queen manco ti piace? Fatti un attimino i cavoli tuoi - le disse Deathstar con quel suo tono indolente, insolente e insofferente.

Proprio in quel momento sopraggiunse Zoira. - che succede?

- i decepticon hanno rapito Stylequeen e loro scommettono su quanti giorni la terranno lassù prima di riportarla! - disse aspramente la guerriera autobot - Pkangu incluso!

Zoira la fissò brevemente per poi posare lo sguardo su Deathstar e Mintaka. - quanto tempo fa è successo?

- boh, venti minuti o giù di lì.

Optimus Prime fu contento di vedere che almeno la seeker blu sembrava affrontare la cosa con un minimo di ragionevolezza, di interesse e di…

- ce la riporteranno entro tre giorni al massimo - sentenziò la femme.

- quattro - la contraddisse Pkangu.

- sì, probabilmente quattro. Però l’idea di ‘Queen lassù naturalmente non mi piace affatto, quindi… - guardò Optimus - se non la restituiranno entro tempo limite ci aiutereste a salvarla, per favore?

Adesso tutti quanti, umani inclusi, stavano guardando anche lei con due occhi così.

- Zoira, ma sei sicura di quello che stai dicendo? Eppure tu ti rendi conto di con chi è che abbiamo a che fare - Prime le si avvicinò - pensi che sia davvero una buona idea lasciare nelle mani dei decepticon la vostra amica…

- Chiacchiera!

- Stylequeen…- continuò Optimus ignorando lo strillo di Deathstar e Mintaka - per quattro giorni?! I decepticon sono pericolosi, e tu perlomeno lo sai!

- si, infatti lo so bene, è che…

- eheheh è che ormai il rapimento di Stylequeen per noi è una cosa normale! Cioè! Son tutti un cliché! Rapiscono sempre la bellona! Muahahahahah! - rise Deathstar.

- ehm, Deathstar, potresti spiegarti meglio? - le chiese Smokescreen.

- mmmf, lasciate perdere, Deathstar e le spiegazioni ben fatte sono come due rette parallele - sbuffò Pkangu.

- ma vaffanculo tu va’!

Il seeker la ignorò. - è capitato spesso che abbiano rapito Stylequeen nei pianeti dove abbiamo peregrinato, per un motivo o per un altro, e in tutti i casi l’hanno restituita poco dopo. Il perché è semplice: voglio bene a quella donna però ammetto che se fossi un suo rapitore non la sopporterei più nemmeno io, dopo un po’!

- la prima volta che è successo ovviamente ci siamo preoccupati e siamo andati a salvarla appena abbiamo potuto, eravamo sul pianeta Hatklas - raccontò in breve Mintaka - e quando siamo arrivati sul posto abbiamo trovato quei poveretti in lacrime che ci hanno ringraziato per essere arrivati e ci hanno pure pagati purché ce la riprendessimo.

“e chi la regge quell’insopportabile sottospecie di diva capricciosa?!” pensò Arcee, tenendo però per sé la considerazione.

- sì ma dei rapitori qualunque sono diversi dai decepticon - fece notare loro Wheel Jack - checché ne dite non possiamo lasciarla lassù, dovremmo organizzarci e andare a salvarla una volta fatto!

- o meglio: a salvare i decepticon - aggiunse Pkangu.



- hanno detto di aver catturato una femme che è stata vista insieme a Starscream, Lord Megatron. Dovrebbero tornare a momenti, in fin dei conti hanno chiesto a Soundwave di aprire un ponte terrestre e fortunatamente era appena tornato - riferì Dreadwing.

- un ponte terrestre? Non potevano portarla qui in volo? - disse Megatron seccato per lo spreco di energia.

- magari erano impossibilitati. Ad ogni modo ho dato loro ordine di portare qui la femme in questione, che da quel che ho capito dovrebbe essere Stylequeen…

- ah! È collusa con le due che hanno fatto tutti quei danni qui nell’astronave, oltre ad averci rubato dell’energon con quell’assurda trovata del cybertroniano mannaro…tsk, cybertroniano mannaro, solo Knock Out avrebbe potuto cascarci… già, dov’è ora?

- sta riparando il modulo di volo di Soundwave, Lord, che era stato danneggiato da un insecticon.

“Soundwave che si fa sorprendere da un insecticon?!” la notizia lo aveva sorpreso “strano!”

Fu in quel momento che da lì dove si trovavano Dreadwing e Megatron si sentì una voce decisamente femminile (e seccata) avvicinarsi man mano.

- tsk! L’unica cosa decente di questo posto sono le attrezzature nuove, perché quanto al resto sarebbe tutto da rifare! Gli interni sono troppo scuri! Danno un senso di oppressione claustrofobico! Ci sono troppi corridoi, poche stanze, e non c’è praticamente nessuna finestra che dà all’esterno, e come se questo non bastasse non ci sono nemmeno luci a sufficienza per illuminare l’ambiente! Questa dovrebbe essere l’astronave di una fazione potente, e invece sembra un tunnel degli orrori!

Il leader dei decepticon ed il suo secondo in comando si scambiarono un’occhiata. Non erano convinti che il modo in cui si stavano mettendo le cose fosse piacevole.

- c’è talmente tanto buio che uno non riesce nemmeno a vedere bene la gente che ti sta ad un paio di metri! E non c’è neppure un dettaglio rosa! …e anche le vostre maniere lasciano alquanto a desiderare!

Fu con quelle parole che Stylequeen entrò per prima nella stanza, senza manette, seguita dal drappello di vehicons che le stava a circa tre metri di distanza.

- voi due! - la cybertroniana apostrofò così Lord Megatron ed un attonito Dreadwing - se non fosse stato per me questi barbari incivili mi avrebbero portata qui sbatacchiandomi in volo incatenata a due di loro! Ma ci rendiamo conto?! Ma che modi sono?! Da chi l’avete imparata l’educazione, da un insecticon?! Oltretutto io sono una neutrale, quindi non avete il minimo diritto di trattarmi come una prigioniera di guerra, e anche i prigionieri di guerra comunque andrebbero trattati con un minimo di garbo! - si avvicinò a Megatron con aria battagliera - tu! - piantò l’indice nel punto più alto cui riuscisse ad arrivare, ossia l’addome - ti pare questa la maniera in cui trattare una signora?! So che eri un gladiatore ma qui non siamo in un’arena e io non sono un altro di quei rottami pieni di cicatrici oscene come le tue!

Megatron tentò di ribattere qualcosa ma Stylequeen non gli lasciava dire nemmeno una parola, e Dreadwing era sempre lì a guardarla come se non credesse ai propri occhi.

- dico, dovresti essere il capo! Un uomo importante! E un leader deve tenere al proprio aspetto, avere un minimo di classe! E invece tu sei proprio un GORILLA!… ma dove sono capitata?! - alzò gli occhi al soffitto - perlomeno state dritti con quella schiena, sembrate due debosciati! - da morire dal ridere il modo in cui i due si raddrizzarono automaticamente nonostante l’aria irritata che aveva iniziato ad apparire sul loro volti - oh, già va meglio…se proprio devo essere rapita, perlomeno che i rapitori abbiano un minimo di stile!

- sentimi bene! - avviò a dire il Lord, ma venne bruscamente interrotto.

- non ho finito di parlare quindi non interrompermi grazie!… incivile! - sbottò la femme incenerendolo con lo sguardo - parliamo di cose serie adesso: la stanza che mi sarà assegnata - incrociò le braccia e si mise a camminare in cerchio - spero che in questo postaccio abbiate perlomeno una vasca di olio caldo come si deve.

Pareva proprio che quella lì non avesse capito niente della situazione in cui si trovava, per quanto fosse vero che era una neutrale era stata comunque vista insieme a Starscream che era un traditore, ed aveva sicuramente a che fare con Deathstar e Mintaka, quindi oltre che una fonte di informazioni Stylequeen avrebbe potuto anche essere usata come merce di scambio con il resto della sua squadra (in cambio della reliquia rubata dalle due combina guai) e inoltre... loro erano i decepticon! Erano temutissimi e rispettati, un atteggiamento simile da una prigioniera non era tollerabile.

- ascoltami bene, Stylequeen!

- sai come mi chiamo? O beh, ovvio, ero una star…e allora sai anche benissimo che la mia carriera di promessa della danza è naufragata a causa di questo casino che hai messo su! Questa guerra cretina fatta per chissà quale motivo E non mi interessa sapere di quale motivo si tratta, quel che conta è che hai distrutto Cybertron e i miei progetti sono andati tutti a servicebot, quindi mi devi un risarcimento!

Ecco, quella sì che era un’affermazione da far cadere le braccia!

- ma come sareb…- avviò a dire Dreadwing, che venne ovviamente interrotto a sua volta.

- eh! Vedi un po’!

- credo chetu non abbia capito la situazione. Questa è una nave da guerra, non un albergo, io sono il signore della guerra, non un capo concierge, quelli dietro a te sono soldati e non facchini, e tu sei una prigioniera e non un’ospite - disse duramente Megatron che di pazienza ne aveva ma non ne poteva più - ci dirai cosa stavi facendo insieme a Starscream, ci dirai dov’è il resto della tua squadra e grazie a te otterremo la reliquia che le tue amichette ci hanno sottratto, e quando non sarai sotto interrogatorio starai in una cella! È chiaro?

Stylequeen strinse gli occhi azzurri in due fessure, per poi voltarsi verso i vehicons che arretrarono.

- tu! - indicò uno di loro e gli fece cenno di avvicinarsi - vieni qui e sollevami.

- ma–

- subito!

- ehi! Quello è un nostro soldato, non è tenuto ad obbedire agli ordini di una prig–

- zitto! Vieni qui e sollevami! - ripeté l’automobile rosa al vehicon che finì per obbedirle sollevandola, facendole mettere i piedi sopra le proprie spalle - adesso avvicinati al buzzurro più grosso! Ok, basta così.

SCIAFF!!!

A Dreadwing quasi si staccò la mascella perché Stylequeen aveva dato un ceffone ad un Megatron talmente attonito per quell’assurda faccenda che non era riuscito a reagire.

- quello che non ha capito sei tu! Mi avete rovinato la serata, mi avete presa prigioniera, quindi io pretendo di avere una stanza tutta per me adeguata alle mie necessità, luminosa, ariosa, con l’idromassaggio e soprattutto rosa! E chiuso il discorso! Mettimi giù - ordinò seccamente al vehicon, che obbedì tremando come una foglia temendo chissà quale reazione da Lord Megatron che aveva ancora gli occhi sbarrati. 

Una volta scesa a terra Stylequeen voltò le spalle al leader dei decepticon e a Dreadwing avviandosi fuori dalla stanza a passi lunghi ed eleganti, sempre a braccia incrociate.

- vado a scegliermi una stanza come si deve. Tu, tu e tu! - indicò tre vehicons - vedete di procurarmi delle vernice rosa Schiaparelli entro massimo mezz’ora, perché pretendo che la mia stanza sia verniciata di quel colore entro due, di ore! Tu! - indicò un altro vehicon - procura dei cuscini! Voi due! provvedete ad prepararmi un bagno d’olio caldo! Voialtri invece ditemi da chi posso andare per farmi dare una lucidata!

I vehicons stavano per rispondere quando Knock Out e Soundwave fecero ingresso nella stanza, e l’espressione del medico nel vedere la sua quasi-collega (perché occorre ricordarsi che Stylequeen non era solo una promessa della danza, ma era anche competente di medicina) fu da assoluto primo piano visto che, come lui stesso aveva detto, prima della caduta di Cybertron era stato un suo grande fan.

- per tutti i Prime! È Stylequeen! - esclamò senza alcun ritegno - sei proprio Stylequeen! La promessa della danza!

Essere stata riconosciuta, e per di più da un mech stilosissimo e con una lucidissima ed impeccabile carrozzeria rosso fuoco, ebbe una sorta di effetto rilassante sulla femme.

- esattamente, sono proprio io. Immagino che tu sia un mio fan! Seguivi il mio blog? Ma certo che lo seguivi… dimmi, chi si occupa di estetica qui? Una corazza bella come la tua non si ha per caso - prima che chiunque potesse fare o dire qualsiasi cosa la femme, con un sorrisone, acchiappò il dottore e lo trascinò fuori in corridoio - allora?

- ad occuparmi di estetica sono io, carissima - e Knock Out era più che entusiasta di quel che stava succedendo - non ne hai bisogno perché da quel che vedo sei assolutamente perfetta ma per qualunque cosa, che sia una lucidata oppure una mano di cera, basta che tu venga da me ed io sarò più che felice di occuparmene! …non ci posso credere! Stylequeen! Tu si che sei una donna assolutamente perfetta!

- lo so! E ti faccio i miei complimenti per essere l’unico qui ad esserlo quanto me!

Non si curò neppure di chiederle come e perché era arrivata lì, né del fatto che teoricamente avrebbe dovuto ricevere un trattamento diverso, né perché i vehicons stavano correndo via blaterando di vernice rosa.

Intanto Soundwave era rimasto (ovviamente in silenzio) lì sulla soglia ad osservare perplesso, anche se non lo dava a vedere, Megatron e Dreadwing che erano immobili e più silenziosi di lui. Sembravano essere stati congelati sul posto. Iniziarono a riprendersi quasi un minuto dopo.

- è inaccettabile Lord Megatron! - il primo fu Dreadwing - insomma, le ha dato uno schiaffo?!

- già, come ha osato?!...

Era un po’tardi per reagire ma era sempre meglio di niente.

   
 
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