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Autore: jamesguitar    31/05/2014    11 recensioni
Mi manca. Mi manca come mi mancava l'ossigeno in quel'acqua gelida. Ho bisogno di lui, adesso. Ho bisogno di lui per vivere, per andare avanti. Sono solo un'idiota che non se n'è accorta prima.
E tutto perchè mi fa sorridere. Mi fa sorridere sempre e comunque. Se non mi facesse ridere, probabilmente non avrei bisogno di lui. Oggi non c'era e non ho riso. Non è una coincidenza. Ne sono certa.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s Cause You Make Me Smile.
Rido come una pazza, per l’ennesima volta da quando sono uscita.
Il vento soffia forte fuori dai finestrini aperti, mi arriva nelle orecchie, mi fa girare la testa. Non mi diverto così da anni.
“è fantastico!” urla Josh.
Spinge un tasto, e un ennesimo finestrino sul tetto della macchina si apre, lasciandoci ancora più esposti sotto al cielo notturno e pieno delle stelle del Kentucky.
“Cavolo, se è bello!” grido a mia volta.
Riesco a sentire la musica country del posto a tutto volume nello stereo dell’auto, mentre rido ancora.
È così, Josh mi fa sorridere sempre e comunque.
I miei capelli volano di fronte al mio viso, non vedo niente a parte loro e quale straccio di cielo.
Mi alzo dal sedile, facendo ridere Josh, e mi metto in piedi nell’auto, in modo da fare uscire la testa nell’aria notturna. Come speravo, è bellissimo.
Il cielo è fantastico, il vento che sferza il mio viso lo rende migliore.
“Come te la passi lassù?” urla il mio migliore amico, cercando di sovrastare i milioni di rumori che ci circondano.
In risposta lancio un urlo carico di entusiasmo, che lo fa ridere.
Dio, adoro la sua risata.
“Amo questo posto!” urlo. “Ferma la macchina!”
Josh mi da ascolto. Mi dispiace un po’ abbandonare questa sensazione di libertà assoluta, ma ho sempre amato questo pezzo di campagna e non posso evitare di passarci un po’ di tempo. Sono le tre del mattino, ma a chi importa?
C’è troppo silenzio quando scendiamo dall’auto, ma le nostre risate fanno presto a spezzarlo.
“Oddio, è la cosa più divertente che abbia mai fatto” dichiara Josh, allontanandosi dalla macchina.
“Hai ragione, tappetto”
Ignora la mia battutina, ma mi da una leggere gomitata.
Mi affretto a raggiungere un particolare che mi piace di quel posto, una roccia vicino ad un lago con una piccola cascata, e mi siedo. È bello essere qui, nel posto che amavo tanto da bambina, con la persona più importante della mia vita.
Josh si siede accanto a me e ci leviamo le scarpe, per poi mettere le nostre gambe in modo tale che si tocchino mentre penzolano ad un metro dal lago.
Alzo la testa ammirando il cielo, e ammiccando. Non c’è paragone tra questo posto e Los Angeles in fatto di stelle, lì non se ne vede nessuna per via delle luci della città, mentre qui ogni angolo è coperto da quei puntini fatati.
“Che fai, conti le stelle?” mi prende in giro il mio amico, guardandomi.
“E tu che fai, conti i miei brufoli?”
Lui ride, passandosi una mano fra i capelli.
“Tu non hai brufoli.”
“Infatti non ho detto che ha senso farlo.”
Rido insieme a lui, percorrendo con le dita le fessure della roccia una ad una.
“Sai, è bello staccare dal lavoro, a volte.” Affermo, osservando le mie dita muoversi agili.
“Vorrei poter restare qui per sempre. Nella mia vera casa.”
I nostri occhi si incontrano, e mi lascio scappare un sorriso.
“Anche io. Da piccola volevo tanto scappare da qui, ma adesso è l’unico posto in cui vorrei stare.”
“Hai ragione.”
Distolgo lo sguardo, e guardo i miei piedi che penzolano accanto ai suoi.
“Hai mai voglia di mollare tutto? Tutti i fan, tutti i soldi, tutti gli amici? Di tornare qui?” mi chiede.
“Beh, a volte” rispondo, senza tornare a guardarlo negli occhi. “Ma non lascerei mai te.”
Josh ride, e mi passa un braccio intorno alla vita.
“Si, questo era sottinteso.”
Riderei seriamente e non in modo superficiale, se il respiro non mi si fosse mozzato. Le sue mani intorno a me sono una cosa completamente nuova.
Respiro l’aria fredda nella notte, senza dirgli di lasciarmi, perché so che sentirei subito la sua mancanza.
Non so più cosa dire, perché nel mezzo della notte, con il sonno che minaccia i miei occhi di chiudersi, essere con lui mi basta.
“Sposerai Nicholas?” chiede Josh, dopo quelli che sembrano secoli.
La sua domanda mi sorprende, e mi porta a girare di scatto la testa verso di lui.
“Perché me lo stai chiedendo?”
“Non so, ho bisogno di saperlo.”
“Io..” sospiro, guardando i suoi occhi marroni. “Non ne ho idea, ho paura di star andando troppo veloce.”
“Vuoi prenderti un po’ di tempo?”
“Esattamente.”
Come fa a capirmi sempre? In ogni istante?
“Se cito Hunger Games mi prendi per pazzo?”
Rido, appoggiando una mano sulla sua gamba e sentendo un piccolo brivido da parte sua.
“No, spara.” Lo rassicuro.
“Ehm.. okay.. ‘Vorrei poter fermare questo momento, qui, adesso, e viverlo per sempre’.”
È rosso come un peperone, e mi fa sorridere. È così dolce.
“Aw Josh, sei l’amore.”
Mi alzo in piedi sulla roccia e lui mi imita, anche se è un po’ confuso.
“Che vuoi fare?” mi chiede.
“Buttarmi.”
Lui sgrana gli occhi, e mi afferra il braccio.
“Che?”
“Fare il bagno, nanetto. E tu lo farai con me.”
“Assolutamente no, santo cielo. Sono le tre del mattino.”
“E allora?”
Apre la bocca per ribattere ma lo interrompo, spingendolo giù dalla roccia. Urla quando i suoi piedi incontrano l’acqua fredda, e io scoppio a ridere.
Lo vedo scuotere i capelli bagnati, e rabbrividire dal freddo.
“Tu vuoi morire, Lawrence!”
Sghignazzo, e mi tuffo.
L’acqua gelida entra a contatto con il mio corpo, e per un secondo smetto di respirare. Ma poi torna tutto normale, e spunto fuori dalla superficie, urlando di entusiasmo.
“Questo si che è divertente!” grido.
Josh si gira dalla mia parte, e si affretta a nuotare per raggiungermi.
Sta ridendo anche lui adesso, e galleggiamo a pochi centimetri di distanza, nell’acqua torbida e fredda del lago.
“Cavolo, tu sei pazza.” Mi prende in giro Josh, alzando gli occhi al cielo.
“Lo so caro, ma ammetti che non è stato tanto male.”
“Ahh, va bene” sospira, facendomi sorridere. “è stato divertente”.
Un brivido di freddo mi percorre la schiena, credo sia meglio uscire.
“Diamine però, l’acqua è gelida.”
Lui scoppia a ridere, iniziando a nuotare verso la riva.
“Tu dici?” mi prende in giro.
Alzo gli occhi al cielo, nuotando nella direzione opposta.
“Dove vai?” mi chiede, ormai vicino alla terraferma.
“Alle cascate, scemo.”
Josh sospira, ma si avvia verso di me. Non ho idea di come faccia a sopportarmi.
Quando ormai siamo vicini a quella piccola cascata di acqua fredda, il rumore rende quasi impossibile parlare. Decido di nuotare in profondità per raggiungere la parete interna della cascata, mentre Josh fa il contrario, aggirandola.
Quando spunto dalla superficie, respiro a fondo, perché lo shock termico fa faticare un po’ i miei polmoni.
“Oddio” dico, quando Josh mi raggiunge. “Sto congelando”
Lui ride, per quanto il fiato mozzato dal freddo glielo permette, e scuote i capelli bagnati.
“Anche io. Però avevi ragione, è davvero bello.”
“Quindi pensi ne sia valsa la pena?”
“Certo.”
Decido di ravvivare la situazione, così lo schizzo. Lui urla, e io scoppio a ridere.
Mi schizza a sua volta, interrompendo la mia risata.
Scherziamo così per un po’, ridendo ed urlando, forse esagerando, ma a nessuno dei due importa molto. Ci siamo solo e lui, dietro questa magnifica ma piccola cascata, senza tutti i casini della vita di tutti i giorni.
Quando ormai abbiamo troppo freddo, ci dirigiamo verso la riva, senza smettere di sghignazzare.
Usciamo di fretta dal laghetto, e mi stringo le braccia al petto, tremando.
Rivolgo a Josh un timido sorriso, e lui si avvicina a me. È più basso, decisamente, ma con il terreno in discesa quasi non si nota.
Ci stiamo fissando negli occhi, adesso. Ed è bello, bellissimo.
Riesco a sentire il suo respiro sulla pelle, e so che lui sta sentendo il mio. Non so cosa stiamo facendo, se ha senso, se ha un collegamento logico a ciò che è appena successo. So solo che mi piace.
“Non siamo troppo vicini?” sussurro, anche se il mio cuore mi sta ordinando si stare zitta.
“Giusto, scusa.” Mi dice Josh, imbarazzato. Si allontana, passandosi una mano fra i capelli bagnati.
“Tranquillo..”
“No, sul serio, non avrei dovuto. Mi dispiace davvero tanto.”
“Ehi, guarda che non è successo niente.”
Lui alza le spalle, e afferra le sue scarpe. Si gira, e inizia a camminare verso la sua macchina.
Cosa sarebbe successo se non avessi detto nulla?
Prendo le mie scarpe con una mano e lo seguo, senza smettere di pensare a cosa è appena successo.
Alle scintille nei suoi occhi.


#ANGOLOAUTRICE
Eccomi qui! Avevo voglia di scrivere dei miei due bimbi preferiti, quindi sono tornata.
Sarà una storia cortissima, vi avverto! Tre capitoli, penso. So che non ha senso, ma l'ho fatto perchè non mi piaceva mettere tutto in una sola one shot. Sono pazza, lo so. Niente, spero che la storia che vi piaccia e che lasciate qualche recensione!
A presto tesori,

-jamesguitar

 
  
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