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Autore: MyIdolsAreStupid    01/06/2014    3 recensioni
E se dietro lo Slender si nascondesse...
La storia di un videogame che mette un'ansia pazzesca, solo che dal punto di vista dello slender
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Slender man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi risveglio, sono sola.
Alberi alti, probabilmente sempreverdi, del bosco mi circondano, è buio pesto, probabilmente sono le 2 di notte.
Spero solo che il mio senso dell’orientamento non mi abbandoni proprio ora.
Non mi sento le mani, le osservo, sono bianche.
Come il foglio di uno scrittore senza ispirazione.
Non riesco a parlare, ho la bocca come tappata, come se non esistesse.
La vista si appanna, per poi oscurarsi, ma sono ancora cosciente.
Dato che non riesco a vedermi, provo ad utilizzare il tatto, partendo dalla faccia.
Il naso c’è, ma non riesco a sentire gli odori, come se non avessi le narici, eppure sono in vita, non ho bisogno di respirare ossigeno.
Non ho né bocca, ne occhi, ne orecchie.
Eppure io riesco a sentire i suoni.
Le cicale cantano, vuol dire che siamo in estate, eppure io sono svenuta durante un pc-nic a primavera.
È passato così tanto tempo?
Trascino le mani fino alla cima della testa, per vedere se almeno i capelli ci sono ancora, ma niente.
Sento la pelle fredda, senza sangue.
Avvicino la mano al petto, non sento il cuore battere, probabilmente neanche ce l’ho un cuore.
Eppure sono viva.
Continuo ad utilizzare il senso del tatto, sono vestita con una cravatta, una camicia, una giacca e delle braghe.
Sono in smoking.
Metto le mani a terra, sento la presenza di un foglio, lo afferro.
Ci sono delle scritte in scrittura braile, provo a leggerlo.
“Georgia, sono tua mamma, ti scrivo in questo carattere perché ora non puoi leggere, voglio iniziare dicendoti che ho fatto questo perché ti voglio bene. Sei finita in coma, stavi per morire e l’unica soluzione era trasformarti in quello che sei ora. Io ti chiamo Georgia, anche se ora ti dovrei chiamare Slender…”
Mi fermo, sento qualcosa dietro di me, come se fosse attaccato alla schiena.
Tentacoli? Ho una specie di... tentacoli?
Continuo.
“... sei tutta bianca e i tuoi unici due sensi sono udito e tatto, sei in smoking, ti ho fatto questo per farti vivere, perché ti voglio bene, puoi cibarti solo della paura delle persone, ogni giorno qualcuno viene qui, per cercare di prendere 8 fogli. Evita loro di prenderli, terrorizzali a tal punto di mandare tutto all’aria e di scappare, questo è il tuo unico modo per sopravvivere...”
Mi alzo, resto immobile, vorrei piangere, ma non posso, devo terrorizzare gli altri per vivere.
E l’unico modo è non far prendere loro i miei 8 fogli.
Devo solo fare questo.
“… dimenticavo, per terrorizzare le persone devi avvicinarti a loro e guardarli negli occhi, il loro subconscio darà loro l’illusione di morire, terrorizzando questa, se terrorizzi troppo una persona, questa morirà, se una persona muore, apparecchia la tavola, avrai il pasto caldo per almeno 2 settimane. Tesoro, ti voglio bene, ma devi (soprav)vivere da sola a questo, io non posso aiutarti in nessun modo, ti voglio bene.”
Era finito.
Averi preferito morire.
L’ho sempre saputo che la mia sarebbe stata una vita di merda.
Ma non a questi livelli.
 

spaziodell'autrice

allora, non so cosa dire.
dico solo che...
mi piace un casinooooo
l'avreste mai detto? dietro allo slender si nasconde una ragazza, non se lo sarebbe mai aspettato nessuno
ripeto che mi piace un casino
non ho altro da dire, ciaooo

uccellino cippettoso:
@jesyshair_

  
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