01/06/2014
3 recensioniDisclaimer: tutti i personaggi utilizzati in questa raccolta sono di proprietà di Rick Riordan.
~ Who Run The World? { Girls ~
Annabeth/Rachel.
#1.Galeotti furono i cupcakes.
La cucina era un disastro.
Era completamente sottosopra, sporca, non c'era un utensile che fosse al proprio posto.
Annabeth questo non l'aveva previsto, ma non aveva nemmeno previsto di dover dare una mano a Rachel a preparare due dozzine di cupcakes per salvare il salmone del Niagara (o una cosa del genere), quindi non potevano incolparla dello stato pietoso del ripiano o di quello di ogni superficie piana compresa nel raggio di cento metri.
Afferrò una scatola a caso, intenzionata a riportare un po' di ordine in quella che Rachel ancora si ostinava a chiamare cucina, ma era rimasta un po' interdetta nel leggere l'etichetta.
- Rachel, - aveva chiesto - abbiamo messo i fagioli messicani nei cupcakes?
- No di certo -, le aveva risposto lei senza guardarla, intenta com'era a infornare i cupcakes senza rischiare di ustionarsi le mani; aveva della farina sul retro delle cosce (come c'era finita?) e una chiazza di marmellata di more sulla tasca posteriore dei pantaloncini (quella invece, sapeva benissimo come se l'era fatta: si era seduta su un tovagliolo sporco che lei stessa aveva utilizzato per togliere alcune macchie dal pavimento). Non che le stesse guardando il sedere, ovviamente, era solo preoccupata che lo sporco non venisse via; stava giusto pensando che grattarla via non sarebbe stata una cattiva idea - e aveva fatto qualche passo in avanti, senza accorgersene -, quando Rachel si era girata di scatto, andandole a finire addosso.
Erano cadute a terra, tirandosi dietro alcune ciotole mentre tentavano invano di aggrapparsi a qualcosa (Annabeth si chiedeva stupidamente chi gliel'avesse fatto fare: adesso che anche il pavimento era sudicio, il lavoro necessario per riordinare era talmente tanto che l'avrebbe volentieri scambiato con le dodici fatiche di Ercole) e Rachel era scoppiata a ridere quando l'amica era riemersa sputacchiando da quella massa rossa e riccia che erano i suoi capelli; Annabeth aveva quasi finito di elaborare il delitto perfetto quando Rachel aveva preso una ciotola piena di panna - che miracolosamente non si era rovesciata all'impatto col pavimento - , ne aveva presa un po' in mano e gliel'aveva spalmata sul viso, sorridendo.
A quel punto Annabeth aveva rifinito gli ultimi dettagli del suo diabolico piano, e probabilmente l'avrebbe anche messo in atto, se Rachel non si fosse chinata su di lei per leccarle una guancia.
- La panna è venuta dolce al punto giusto - aveva ghignato, e le si era sistemata a cavalcioni sui fianchi.
Ovviamente i cupcakes avevano scelto proprio quel momento per bruciarsi e Rachel aveva tentato di alzarsi per andare a salvare il salvabile, ma Annabeth glielo aveva impedito. Aveva sorriso, prima di spalmarle la panna un po' dappertutto, e si era poi chinata ad assaggiarla, lasciando una scia di leccatine e morsi leggeri su tutto il suo collo.
I signori Dare erano entrati poco dopo e le avevano trovate lì, sul pavimento, senza magliette e ricoperte di panna.
Rachel non si era nemmeno scomposta più di tanto, si era limitata a salutarli sorridente e a togliersi distrattamente una chiazza bianca dal fianco col palmo della mano; Annabeth, dal canto suo, era praticamente fuggita via, balbettando un saluto e infilandosi la maglietta arancione mentre usciva di casa. Si era persino guadagnata un'occhiata tra lo sdegnato e il confuso da una ragazza che portava a passeggio il cane, e che aveva avuto una splendida visuale del suo seno mentre cercava di coprirsi il più in fretta possibile.
Magari non era stata una delle sue mosse più coraggiose, ma al sentire le urla isteriche della madre di Rachel raggiungere la fine del viale (sicuramente aveva visto lo stato pietoso in cui versava la sua povera cucina) aveva deciso che era stata la decisione più saggia.
Mentre s'intrufolava in un vicolo e s'infilava il suo capellino da baseball (promemoria per me: le semidee ricoperte di panna attirano l'attenzione sia dei mostri che degli esseri umani) si era fatta una promessa: non cucinare mai più cupcakes con Rachel Elizabeth Dare.
O, almeno, evitare di farlo in luoghi in cui si potrebbe venire scoperte.
Note (forse un po') utili d'autrice:
Questa raccolta (perché di una raccolta si tratta) doveva partecipare al femslash february indetto su tumblr, ma l'ho finita un po' in ritardo.
Alla faccia del ritardo, direte voi, ma io su queste cose sono lentissima, visto che prima scrivo a mano, poi rileggo e modifico, batto tutto al pc e nel mentre modifico ancora e infine rileggo ancora - e magari modifico un altro po'. Insomma, una faticaccia.
In tutto le storie saranno dieci, perché questa storia partecipa alla challenge La sfida delle coppie e i prompt sono, appunto, dieci; questa storia è stata scritta col prompt cupcakes.
Commenti e critiche (tutto meno che insulti verso la coppia, grazieprego) sono bene accetti.