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Autore: _Discord_    01/06/2014    1 recensioni
Vi siete mai chiesti come facciano i pony a reggere un bicchiere con lo zoccolo? Beh, in questo racconto NON troverete la risposta, ma solo tanti altri curiosi interrogativi di questa meravigliosa serie!
Questa storia li affronta tutti con non-sense humor: una missione assegnata da una Principessa Celestia abbastanza annoiata, portata a termine dalle Mane 6 al massimo delle loro capacità Il tutto condito dalle varie strampalerie della serie. Spero vi piaccia!
Genere: Comico, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Princess Celestia, Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Missione del giorno
 
 
 
 
Era da poco sorto il sole su Equestria e i primi raggi già scaldavano una  Ponyville ancora immersa nel torpore della notte.
Ma quella perfetta quiete mattutina non era destinata a durare a lungo.
La porta della biblioteca cittadina venne spalancata da un’impetuosa Twilight Sparkle che, con Spike in groppa, si era lanciata in un galoppo sfrenato.
- Twilight, ti prego, rallenta! Mi spieghi dove stiamo andando così di fretta?
- Spike, la lettera che ho ricevuto ci convoca entrambi dalla Principessa Celestia con urgenza immediata! L’ho letta ad alta voce quando l’hai ruttata cinque minuti fa, perché me lo stai chiedendo di nuovo?
- Questione di stile. Se mai qualcuno ci vedesse all’improvviso correre così dovremmo dare una spiegazione su dove stiamo andando, non trovi?
Twilight annuì, volgendo lo sguardo oltre le montagne, verso il castello. Pochi secondi dopo stavano superando le guardie poste ai lati della sala imperiale.
- Questi passaggi di inquadratura sono fantastici – sorrise la puledra viola, continuando a camminare – Pensa che noia sarebbe stata prendere il treno per arrivare a Canterlot e descrivere un viaggio completamente privo di avvenimenti…
- Senza contare che Celestia ci riceverà appena arrivati – gongolò il draghetto – La sua efficienza nello gestire un intero continente da sola e allo stesso tempo avere così tanto tempo libero è davvero impressionante.
 
- Benvenuta, Twilight Sparkle – disse la monarca dall’alto del suo trono, mentre la sua studentessa preferita faceva una graziosa riverenza – Mi spiace averti convocato con così poco preavviso, ma la gravità della situazione lo ha imposto.
- Cosa succede? – disse Spike, vagamente risentito di essere stato completamente ignorato.
- In effetti, non ne ho la più pallida idea – disse Celestia, grave – Ma so per certo che c’è qualcosa da fare in qualche parte del regno. Non chiedermi dove o cosa, è irrilevante. Vai e impara qualcosa da questa ennesima seccatura, o questa giornata sarà priva di avvenimenti significativi. Ricordi cosa dice la Regola N.5 di Equestria, no?
- “Ogni giorno succede qualcosa e, per quanto irrilevante possa essere, ne ricaverai una lezione di vita” – recitò Twilight, suscitando l’approvazione della principessa.
- Affrettati, dunque, e mandami il resoconto via-drago appena hai finito. Sai bene che non riesco a prendere sonno, senza…
- Ancora non capisco perché tocchi a me farti da casella postale - mugugnò Spike mentre la pony sfrecciava nuovamente fuori dal castello - Voglio dire, non può consegnare le sue lettere a Derpy come fanno tutti?
- Lasceresti davvero a Derpy la responsabilità di una lettera reale? – fece la pony, ironica – E poi se ti levassero questo ruolo, risulteresti davvero il personaggio più inutile di Equestria!
- Va bene, ma perché devo ruttare le lettere? Era davvero l’unica suoneria di “messaggio arrivato” disponibile? In fondo sono un drago, una dignità…
- L’alternativa era fartele deporre sotto forma di uova. Avresti preferito quello?
Tanto bastò per zittire Spike, mentre Twilight raggiungeva il limitare della foresta di Everfree.
- Ciao Fluttershy! – la salutò, scorgendo la pegaso color crema intenta ad accarezzare lo scoiattolo che teneva in braccio, il quale sembrava piuttosto infastidito dal trattamento – La tua presenza, per quanto inutile ai fini della missione, è segno che siamo sulla buona strada! Vieni con noi, sono sicura che non avevi meglio da fare, comunque…
- A dire il vero… – sussurrò lei, mentre lo scoiattolo si divincolava tra i suoi zoccoli – A dire il vero oggi dovevo andare a comprare le carote per l’insalata di Angel…
- E con quali soldi? – domandò Spike, mentre continuavano a camminare – Mi sono sempre domandato che lavoro tu faccia…
- Ehm… Io veramente… - mormorò Fluttershy, abbassando lo sguardo.
- Voglio dire, Twilight vive a scrocco di Celestia, Rainbow Dash lavora per i Pegaso Metereologici, Applejack e Rarity hanno un’attività e perfino Pinkie Pie riesce a racimolare qualcosa organizzando le feste… Ma te? Come ti guadagni la mela quotidiana?
- In effetti, me lo sono sempre chiesta anche io… – squittì la pegaso, imbarazzata – forse quando mi prendo cura degli animali, i loro padroni…
- Ti pagano per accarezzarli? Sul serio? – lo sguardo di Spike era sempre più inquisitorio, mentre Fluttershy sembrava rimpicciolire per la vergogna.
- Davvero non ne ho idea… Sono una gattara animalista disoccupata, ma ho sempre qualche moneta per sfamare me e la moltitudine di animali che abita a casa mia…
- Credo che sia una licenza poetica fattuale – intervenne Twilight e Fluttershy emise un sospiro di sollievo.
Mentre continuavano a camminare, un piccolo unicorno dal manto marrone sbucò da dietro i cespugli, sorridendo.
- Bentrovate, giovani pony che passeggiano a caso per le città – disse loro, allegro – Vi ho appena incontrate e sono sicuro che siete le più indicate per la delicatissima missione che deciderà il futuro della mia vita. Devo consegnare questo messaggio a mio cugino, che abita dall’altra parte di Equestria. E’ della massima importanza, ma purtroppo non ha un drago-casella postale a casa…
Spike alzò un sopracciglio.
- Non si preoccupi, gentil pony – sorrise una saltellante pony rosa, apparendo alle loro spalle – Pinkie Pie l’esploratrice è pronta per l’avventura!
Afferrò tra i denti la pergamena del passante e partì al galoppo, seguita dai suoi amici.
- Non è un’avventura fantastica? – disse loro, sorridendo – Mi stavo proprio annoiando, mi ci voleva un po’ di moto!
- Da dove sei spuntata? – chiese Twilight Sparkle, curiosa – Non ti abbiamo notata sulla via…
- Uhm… domanda interessante, Twilight Watson – rispose lei, esibendo un’enorme lente di ingrandimento – Da dove?
- Vuoi una domanda ancora più interessante? – fece Spike – Da dove diavolo viene quella lente? Non ce l’avevi fino a cinque secondi fa!
- Questa è facile! L’ho presa dal mio cannone spara-coriandoli, ovviamente – disse Pinkie, tirando fuori l’enorme aggeggio da dietro la schiena.
- Ah, piccolo, piccolo Spike, quanta ingenuità in un solo draghetto… - sospirò Twilight.
 
In breve, anche Rarity, Applejack e Rainbow Dash, in modi più o meno improbabili, si unirono al gruppo, e così partirono alla ricerca di qualcosa su cui scrivere un resoconto sull’amicizia.
- Ah, se solo a Equestria esistesse qualcosa di negativo sarebbe molto più facile – si lamentò Rainbow Dash mentre volava a pancia in su, gli zoccoli anteriori dietro la testa – potrei semplicemente prenderlo a calci mentre voi lo distraete e ce la caveremmo con qualche insegnamento sul lavoro di squadra…
- La tua mancanza di classe è già un elemento negativo, mia cara – la rimbeccò Rarity, indignata – non puoi prendere a calci tutto ciò che non ti va a genio.
- Ritieniti fortunata se non può farlo, o le mele le potresti mangiare solo frullate – sogghignò Applejack.
- Bene, ci siamo – disse Twilight, fermandosi al centro della strada.
- Cosa? – chiesero in coro le altre.
- Beh, ognuna di noi ha detto qualcosa, dando il suo punto di vista e approfondendo la nostra amicizia. Non può bastare per un resoconto?
Le pony rifletterono, pensierose.
- Non sono molto convinta… – fece Rainbow Dash.
 – Forse uscirebbe una relazione migliore se riuscissimo a spegnere quell’incendio laggiù? – propose timidamente Fluttershy, indicando una casa avvolta dalle fiamme poco lontano da lì.
- Vi prego, no, non vorrei rischiare di rovinare la mia acconciatura – si lamentò Rarity, agitando l’elegante criniera – Perché invece non confezioniamo un nuovo abito per i pony di questa cittadina? Sembrano tutti così tristi e malandati, con i loro indumenti strappati, lo sguardo vacuo, la bava alla bocca e la materia grigia esposta…
- Sono zombie, zuccherino – notò con sufficienza Applejack, mentre alcuni dei non-morti li superavano, proseguendo per la loro via – e poi non penso che potremmo scriverci sopra granchè, a meno che decapitare cadaveri ambulanti non implichi in qualche modo l’uso dell’amicizia…
- In effetti, questo posto in cui siamo casualmente arrivate sembra piuttosto malandato – fece Rainbow Dash – Sul serio, guardate quei rovi spinosi che coprono gli alberi: non sono affatto cool.
- “Se ti comporti male e non rispetti la natura, qualche evento cataclismatico si abbatterà sulla città in cui tutti buttano le lattine per terra” – assentì Twilight – la Regola N.36. non sbaglia mai.
- Sì… ma la Regola N.19 impone che non si affrontino mai due avventure differenti nello stesso giorno… – ricordò Fluttershy, con un pigolio – Abbiamo ancora un messaggio da consegnare, ricordate?
- Wow, è vero! L’ho tenuto tra i denti talmente a lungo che me ne ero dimenticata – disse Pinkie Pie, ridendo.
- Credo che sia giunto il momento di un altro cambio di inquadratura – annunciò Twilight – in questo modo risparmieremo tempo e potremo tornare ad occuparci della città infestata. Pronti?
In breve, la mattina si fece pomeriggio e il gruppo di puledre si trovò davanti ad una casa albero.
- L’unicorno non ci ha detto né il nome né l’indirizzo – ragionò Applejack – ma se il cambio di inquadratura ci ha fatto finire qui, il posto deve essere per forza questo…
Rainbow Dash bussò alla porta e in pochi secondi un pegaso marroncino le aprì, sorridente.
- Salve, gentili pony. Immagino che voi siate le coraggiose avventuriere venute a portarmi il messaggio di mio cugino!
- Precisamente – sorrise Pinkie Pie, sputandoglielo davanti – è stata un’avventura davvero emozionante!
- Non ne dubito – rispose l’altro, vagamente perplesso davanti al rotolo di pergamena gocciolante di saliva – spero solo che il messaggio sia ancora leggibile…
La puledra rosa era sul punto di chiedergli di cosa si trattasse, ma il pegaso richiuse velocemente la porta, dopo averle ringraziate di nuovo.
- Beh, direi che abbiamo fatto il nostro dovere – disse Rainbow Dash, con uno sbadiglio – Ora possiamo…
- Ehi! Fermi tutti! – urlò una voce piuttosto irritata e le Mane 6 si voltarono.
- Spike! Da dove sei spuntato?
- Sono stato sulla tua schiena tutto il tempo e mai una volta che mi abbiate interpellato. Non è stato molto carino…
- Hai ragione, pucci-Spike, non è stato affatto educato – disse Rarity in falsetto, strizzandogli la guancia – dicci la tua al riguardo.
- Per prima cosa – disse il drago, massaggiandosi la mascella – come diavolo hai fatto a strizzarmi la guancia, se hai gli zoccoli.
Rarity fece per scusarsi, ma Spike alzò il dito.
- Non ho detto che non mi sia piaciuto. Ma il punto fondamentale è un altro! Non vi sembra che ci sia qualcosa di strano?
Le altre rifletterono un momento, per poi scuotere il capo.
- Non ho notato nulla di strano, Spike – fece Twilight, pensierosa – Tranne la tua insolita presenza in una nostra avventura non è successo nulla di particolare…
- Tu dici, Twilight? – disse il draghetto, a voce bassa – Tu dici? E allora come faceva il pegaso marrone a sapere che sarebbe stato un gruppo di puledre a consegnargli la lettera?
Per un attimo, tutte le pony ammutolirono.
- Magari suo cugino lo ha informato nel frattempo! – propose Pinkie Pie, ma Spike scosse il capo.
- Se avesse avuto modo di comunicare con lui, gli avrebbe potuto consegnare anche il messaggio! C’è qualcosa che non torna e voglio vederci chiaro…
D’improvviso, la porta si aprì di nuovo e il pegaso dal manto marrone uscì, sorridendo.
- Complimenti, drago Spike, il Grande e Potente – disse, trasformandosi lentamente nella Principessa Celestia.
Le altre pony caddero in ginocchio davanti alla principessa, mentre lei aveva occhi solo che per lui.
 – Hai superato la mia prova. Ora sei degno di entrare alla corte reale come Drago di Classe A. Pietre preziose, onori e rispetto costelleranno ogni giorno della tua vita, da oggi in poi…
 
 
 
 
Spike diede un enorme sbadiglio mentre si alzava dalla sua cuccia, poi sorrise: aveva fatto un sogno bellissimo. Finalmente aveva partecipato ad un’avventura insieme a Twilight e alle sue amiche e, anche se non ricordava molto del sogno, era sicuro di aver risolto la situazione, stupendo tutti quanti con il suo acume.
Gli uccellini gli diedero il buongiorno cantando fuori dalla finestra, mentre il draghetto si liberava del torpore della notte immergendo la testa nel catino dell’acqua fredda in bagno.
Andando in cucina, notò che Twilight si era già alzata e che Fluttershy era passata a salutarla.
- Buongiorno, Fluttershy! – la salutò, allegro – Sono contento che tu sia passata. Sai, era da tempo che volevo chiederti una cosa…
- Sul… sul serio? – arrossì lei, imbarazzata – prego, dimmi pure.
- Sì, ecco… – continuò lui – Vorrei sapere come riesci a procurarti il necessario per mangiare.
Il silenzio calò nella stanza, mentre entrambe le pony lo guardavano con curiosità, decisamente sorprese dalla domanda.
- Io… Io sono una pegaso, Spike… – sussurrò Fluttershy – Non sono diversa da qualsiasi altro pony. Bruco l’erba.
E così un altro giorno iniziava a Ponyville…
  
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