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Autore: Miakuzz    02/06/2014    1 recensioni
In principio esistevano i guardiani guidati dal re della luce contro con la regina delle tenebre, poi questi si ritirarono affidando il peso dei loro doni a sette comuni adolescenti. Tra amicizie,amori,gelosie, inganni e scontri questi ragazzi si ritroveranno ad affrontare le tenebre più oscure per salvare il mondo da un'orribile destino, ma chi dice che il male peggiore non si nasconda dentro loro stessi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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20 anni prima

Lucares camminava per i lunghi ccorridoi del suo palazzo di cristallo. La sua andatura sicura conferiva alla sua figura rispettabilità ma anche un che di sereno; il suo volto vecchio di cinque miliardi  di anni manteneva dei lineamenti da adolescente; i suoi occhi che avevano assistito a molte guerre conservavano il loro vivace colore argenteo. Il lungo mantello bianco svolazzava mentre costui arrivò alla porta : due grandi battenti bianchi impreziositi da ghirigori con pietre preziose. Lucares non dovette muovere un muscolo perchè alla sua presenza la porta si aprì da sola mostrando la grande sala circolare circondata dai troni dei guardiani suoi aiutanti. Nella sala c'era un forte chiacchiericcio che stava degenerando in una lotta: Fotìa  aveva alzato una mano facendo comparire una palla di fuoco  che saltellava sulle sue dita impaziente di essere scagliata, dall'altro lato  kyma era circondato da una pozzanghera d'acqua pronto a difendersi. All'entrata di Lucares tutti si zittorono e i due combattenti tornarono a sedersi sui propri troni. Un certo imbarazzo aleggiava nell'aria ma venne prontamente interrotto da Fytà.
" Amico mio, non voglio perdermi nei convenevoli, perciò ti chiedo per quale motivo ci hai convocato nella tua corte?"
Lucares guardò il vecchio amico  dal volto angelico. Il fisico era asciutto e snello, i capelli scompigliati erano del color del miele mentre gli occhi verdi ricordavano i germogli appena nati; il naso all'insù e le lentiggini gli conferivano un aria da folletto il tutto completato dalle orecchie leggermente appuntite e il sorriso di chi ha combinato un guaio; non dimostrava di avere più di quattordici anni nonostante  sapesse che l'amico fosse vecchio come il mondo. Il suo trono, più piccolo degli altri, era circondato dall'edera e da rose rosse come il sangue nate non appena il loro padrone si era seduto. Lucares sorrise, un sorriso luminoso come la luce del sole appena sorto.
"Hai ragione amico non perdiamoci nei convenevoli" Aprì le braccia come ad indicare ogni singolo guardiano.
"Vi ho riunito qui oggi per parlare di una questione di vitale importanza."  
"E cosa sarebbe più importante delle morti che sta provocando Kyma?" Lo interruppe la guardiana del fuoco, Fotìa. I suoi lunghi capelli biondi sprigionavano fiamme quando costei si muoveva, il lungo abito rosso aderiva perfettamente al corpo slanciato con la gonna circondata da fiamme innocue.  
"Sta zitta Fotìa a te non interessa niente della morte di gente innocente- Rispose una donna  dai lunghi capelli neri e il volto pallido come la neve. -A te brucia solo il fatto che Kyma abbia più potere"
"Cosa ne vuoi sapere tu Pàgos, neanche tu sopporti gli esseri umani, sbaglio o con le loro nuove tecnologie stanno distruggendo il tuo regno?"
La donna chiamata Pàgos ringhiò  per il mancato rispetto e fece apparire una lunga stalattite che scagliò contro Fòtia. La guardiana del fuoco alzò un muro di fiamme riducendo la lancia di ghiaccio a minuscoli frammenti.
"Ragazze smettetela- intervenne un giovane dai capelli neri e gli occhi blu come le profondità del mare- Ti ripeto Fòtia che non era mia intezione provocare un maremoto è la terra che scuote le mie acque"
Un ragazzo sulla ventina  e dai capelli biocastano come la sabbia si alzo dal suo trono e indico il moro. "Non dare la colpa a me kyma sono i nuovi mezzi degli umani che scuotono il mio regno"
Lucares guardava la scena senza proferire parola, un tempo tutti loro erano amici ma il doversi occupare del loro elemento gli aveva divisi e messi in contrasto.
"Smettetela adesso!- Irruppe un ragazzo dai capelli castano scuro e gli occhi grigi - Lucares stava parlando"
 "Grazie Aeras- Rispose il re della luce -Come vi dicevo vi devo parlare di una questione molto importante. Come sapete la terra si è formata cinque miliardi di anni orsono e noi con essa e abbiamo creato un mondo dove le persone potessero vivere, ma adesso quelle stesse genti che noi abbiamo portato alla conoscenza stanno distruggendo il nostro creato"
 "E come vorresti fermarli uccidendoli tutti?"La donna che aveva parlato aveva una corporatura magra  e filamenti di elettricità le impregnavano i capelli biondi.
"No Electro. Da che mondo è mondo le persone hanno raggiunto i loro scopi uccidendo e scatenando guerre e, per quanto noi siamo rispettosi di ciò che abbiamo creato, questi ideali sono diventati parte di noi. La mia idea è quella di scegliere dei prescelti. ragazzi di oggi che riusciranno a riordinare il mondo perchè spinti da ideali diversi dai nostri, loro cercheranno risposte che non comprendano nessun sacrificio. Doneremo loro i nostri poteri, li marchieremo e poi potremmo vedere il loro pogressi senza però influenzarli"
"Solo una domanda- Disse Fytà- Chi sceglierà questi prescelti?"
"Sarete voi stessi ha farlo"
"E chi terrà a bada tenebrax?" Chiese Vràchos, il guardiano della terra.
"Convincerò anche lei a scegliere un prescelto, e speriamo che costui o costei , se pur con le tenebre nel cuore ,collabori alla prosperità di questa terra"
"E chi insegerà il domineo ai ragazzi dopo che noi gli avremmo marchiati?"Domando Fòtia.
"Dopo aver scelto i ragazzi aspetteremo che maturino abbastanza prima di dar sfogo a i loro poteri e poi saranno loro stessi a dover imparare il prezzo che un domineo comporta. se non ci sono altre domande chi è d'accordo alzi la mano"
La sala si riempi di bisbigli e sussurri. Ogni guardiano si consultava per arrivare ad una soluzione concreta. Lucares aspettò con pazienza che tutti avessero scelto poi quando la sala tornò al silenzio aspettò l'esito. Fytà fu il primo ad alzare la mano  seguito poi da kyma, Electro,e Aeres, Gli altri abbassarono il capo.
"Bene il verdetto è stato decretato, miei cari guardiani scendete sulla terra e scegliete un prescelto con il cuore e non solo con la mente, poi senza più pesi godetevi gli ultimi vostri momenti"
Tutti annuirono e scomparvero: chi in una folata di vento, chi un muro di fiamme, chi con un colpo di fulmine, fin che in sala non rimase solo la figura esile di Fytà. Lui si avvicinò al re di luce e gli sorrise, un sorriso stanco di vivere.
"Ho ppoggiato la tua scelta perchè mi fido di te, ma sei sicuro che degli adolescenti riusciranno   a cambiare le sorti di questo mondo?"
Lucares lo guardò negli occhi. Insieme avevano passato dei bei momenti ed era giunto il momento di lasciarli andare.
"La speranza è l'ultima a morire" Disse soltanto.
Il guardiano della vita annuì e fece per andarsene ma venne fermato da lucares.
"Scegli bene mi raccomando, il tuo prescelto sarà molto importante per le sorti di questo mondo. Dovrà essere in grado di guidare i guardiani e di essere all'attezza per dominare il suo regno e in più dovrà rimanere vergine altrimenti  dovrà fare i conti con il peccato originale" 
Gli occhi dell'amico diventarono tristi.
"So cosa affronterà il mio discendente mi dispiace solo che gli verrà sottratta una delle cose più importanti del genere umano- Fytà si incamminò fino al suo trono poi si voltò di nuovo verso Lucares con uno sguardo ancor più cupo e triste  -L'amore" Disse con amarezza  prima di scomparire lasciando al suolo un tappeto di foglie secche. 
  
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