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Autore: Orsacchiotta    02/06/2014    4 recensioni
"A volte credere in qualcosa di impossibile salva le persone da una realtà agghiacciante, una realtà così diversa da quella che sognamo, credere a volte è la scelta più giusta che una qualcuno possa fare"
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~CAPITOLO 1
Continuavo a sentire quelle parole dentro di me, quelle parole che per me erano musica, parole che mi devastavano.
"Ho visto tuo marito, era lì."
Non ho mai creduto ad una vita dopo la morte, non ho mai creduto a tutta quella gente che dice di parlare con i morti, no, non ci ho mai creduto e mai ci crederò.
Continuavo a ripetere varie volte dentro di me.
Sarà solo una di quelle false sensitive, che vanno in giro dicendo di parlare con i morti solo per soldi.
Anche se quella ragazza aveva un' aria  gentile, vera. Forse potrebbe essere vero, potrebbe essere vero che lei ha visto mio marito. No ma che sto dicendo, ora mi ci metto pure io, dopo la morte non c'è niente, mio marito non c'è, basta mi ci  devo abituare.
Così dicendo spensi la luce e mi voltai dall' altro lato del letto e mi addormentai.
"Credile, devi imparare a credere, tu devi Elly."
"Jack? Jack sei tu? a cosa devo credere? Jack!"
"Guarda dentro te stessa e capirai!"
"Dentro me stessa? Jack non te ne andare, ti prego!!"
"Mi chiamano, devo andare, ma credi in te e nel tuo cuore."
Mi svegliai di colpo, mi sentivo come se sopra di me ci fosse passato un camion, era stato solo un incubo.
Mi diressi verso la cucina per fare colazione quando suonò il campanello, aprii la porta e...
"Elly ascolta, forse ieri non eri abbastanza calma per parlare con me, ma ora ascoltami."
"Forse non sono stata abbastanza chiara, la deve smettere di perseguitarmi."
"Elly, si tratta di suo marito, si tratta di lui, mi ascolti, la prego."
"Mio marito è morto, capisce?"
"Capisco, ma lei mi deve ascolatare ora."
"Basta, cosa vuole? La smetta."
"Non voglio niente, questo è il mio lavoro, sono obbligata a farlo."
"Basta, ora mi sono stufata."
Con quelle parole chiusi il discorso, e anche la porta.
Ripresi la mia colazione quotidiana. Ora ci voleva un bel bagno caldo, per rilassarmi e per dimenticare tutte quelle menzogne. Andai in bagno e riempii la vasca fino all' orlo. Finalmente dimenticai tutti i problemi. Finito il bagno, avvolsi l' asciugamano sul mio corpo, fragile e sensibile. Ero tornata nella cosidetta "realtà" in quel momento suonò il telefono, era Sarah, la mia migliore amica.
"Ciao Elly"
"Sarah, tutto bene?"
"Tutto a posto, senti ti va di venire al cinema con me? Solo io e te, come i vecchi tempi."
Andare al cinema con lei sarebbe stata un' ottima occasione per dimenticare tutto, così accettai.
"Si, è un' ottima idea."
"Ok, ti passo a prendere fra mezz' ora."
Avevo solo mezz' ora per asciugarmi e vestirmi. Feci tutto con estrema fretta e quando finii non ebbi il tempo di sedermi che Sarah era già arrivata.
"Dai sali in macchina"
Salii in macchina e chiusi lo sportello con estrema cura.
"Allora, pronta per il film?"
"Si, come si chiama?"
"Credere."
Credere, ancora questa parola.
  
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