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Autore: Shir    02/06/2014    9 recensioni
Conoscete tutti lo scandalo del Datagate, no? Bene, e se al mondo fosse rivelata l' esistenza delle nazioni?
Cosa accadrebbe? Come reagirebbero? Cosa farà America per evitare che tutte le colpe vadano a lui?
No parings
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Baltici, Nordici, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Confusione. Nella sala dei meeting c’ era la solita, vecchia confusione di ogni volta.
Stavolta però c’ era un elemento che rendeva quel meeting diverso dagli altri: la tensione.
Tutti quanti, anche chi era sempre felice e spensierato nonostante le situazioni tragiche, erano tesi.
Per la prima volta ,in tutta la loro esistenza, le nazione si erano sentite in pericolo.
America fissava impotente la scena,mentre continuava a sudare freddo. Sapeva benissimo a chi avrebbero dato la colpa di quella situazione; e a pensarci tutta in fondo un po’ lo era.
Aveva lasciato che quella talpa, quell’ ex agente, rivelasse informazioni importanti del Data Gate. Aveva tentato in tutti modi di scovarlo e metterlo a tacere ma niente. Poi aveva rivelato quell’ informazione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Come al solito toccò a Germania l’ arduo compito di ristabilire l’ ordine, nonostante la sua apparente calma anche lui era turbato dalla situazione attuale.
America si sentiva farsi sempre più piccolo mentre tutti gli sguardi erano puntati su di lui. Erano sguardi accusatori, arrabbiati, impauriti, tesi … America sentì letteralmente il mondo contro di lui.
Si alzò in piedi, appoggiando le mani sul tavolo,  degluitì rumorosamente. Anche se incerto, prese parola:
-So che la situazione attuale non è delle migliori … - le loro espressioni non erano cambiate, si sentì  solo qualche mormorio zittito subito dallo sguardo intimidatorio di Germania.
-.. E so anche che non ci siamo mai trovati di fronte a una cosa del genere ma-
-Ti stai arrampicando sugli specchi Amerika.-
Alfred non aveva dubbi che sarebbe stato uno dei primi ad intervenire.
Quella voce profonda, dal tono infantile e nello stesso tempo severo lo aveva interrotto nel suo discorso, senza spiegarne la motivazione.
-Spiegati meglio … Russia.-
Ivan si elevò in tutta la sua stazza, prendendo l’ attenzione di tutti i presenti.
-E’ inutile che tenti di sistemarti con belle parole e sciocchezze varie come” restare uniti” e “tutto si aggiusterà”… Hai fregato il mondo più di un volta con la tua ipocrisia, ora non abbiamo tempo per altre bugie.-
Parole dure quelle del russo, ma non scoraggiano l’ americano.
-Non sto cercando di pararmi il culo, sto solo cercando di-
-Russia ha ragione.-
Quella frase arrivò come un martello pneumatico in funzione alle orecchie di Alfred.
Una voce senza emozioni, fredda e cinica. Una voce che da bambino gli cantava la ninna nanna, che lo rassicurava e che lo sgridava se necessario.
Le parole di Arthur lo colpirono come una pugnalata al cuore, mentre lo guardava incredulo.
-Insomma..- continuò l‘ Inglese – la CIA e FBI avevano schedati ognuno di noi nei sui database, c’ era di tutto, persino cosa mangiavamo e il nostro colore preferito, come credi che ora possiamo ancora crederti?-
-Mi associo ad Inghilterra.- anche Romano si unì al coro delle voci di protesta.
-Hai compromesso la nostra sicurezza, hai lasciato che il mondo sapesse di NOI! E ora questo come lo aggiusti? Cosa intendi fare?-
Prima che America avesse almeno il tempo di pensare ad una risposta Lovino riprese:
-Quando la notizia è stata rilasciata non ero nemmeno a casa. Mi sono ritrovato gli sguardi di tutti puntati su di me mentre andavo in Parlamento … Un uomo si è inginocchiato davanti a me e tirandomi i pantaloni mi ha supplicato di trovargli un lavoro! Tu non hai idea … Non hai idea dell’ impotenza che ho provato in quel momento!-
La bocca di America si aprì muta. Non gli veniva in mente niente da dire, i loro sguardi accusatori e il silenzio imbarazzante lo avevano bloccato.
A salvare Alfred fu un paio di boati improvvisi che colsero impreparati tutti i presenti in sala.
Il primo ed unica ad alzarsi fu Giappone, che si avvicinò alle finestre convinto che il rumore provenisse da lì.
Appena si affacciò impallidì all’ istante
-America-san … Giornalisti.-
Alfred serrò i pugni, erano in trappola. Non poteva andarsene di lì senza trovarsi di fronte alle telecamere.
Inghilterra in quel momento consumò tutta la pazienza che gli rimaneva, prese il telefono e digitò un numero.
-Sto chiamando l’ ambasciata inglese più vicina. Invito voi altri a fare altrettanto.-
In un men che non si dica quasi tutti avevano già preso in mano i propri telefoni per chiamare la propria ambasciata.
America rimase lì senza muovere un dito, si trovavano in un edificio di importanza nel suo paese. Non sapeva se chiamare la Casa Bianca e chiedere di farsi venire a prendere o scendere giù e affrontare quei report. Data la situazione scappare non era la cosa più intelligente, prima o poi li avrebbe dovuti affrontare.
-Io vado fuori.- dichiarò con convinzione e senza paura.
Nessun cambiamento.  Solo una frase detta in modo sprezzante da Russia:
-E’ il minimo.-
 
America scese nervosamente le scale dell’ edificio. Si chiese cosa avrebbero potuto mai domandargli i giornalisti, cosa avrebbero scritto su di lui, cosa avrebbero detto i TG nazionali e internazionali …
Ordinò agli uscieri di aprire il portone e di farsi affiancare due guardie del corpo per precauzione.
Appena si spalancò il portone un ondata di flash gli abbagliò gli occhi, altrettanti microfoni gli raggiunsero il volto. La presenza delle guardie del corpo fu quasi inutile, i giornalisti e i fotografi si fecero strada fino a lui. Iniziarono  quasi immediatamente a tempestarlo di domande; Alfred si guardava attorno frastornato e confuso, fino a che non giunse una domanda perfettamente chiara alle sue orecchie.
-Che cosa o chi siete voi esattamente?-
I microfoni e i registratori si fecero più vicini al suo voto, le telecamere erano tutte puntate su di lui.
Sorridendo con convinzione e orgoglio, Alfred rispose:
-Siamo i protettori della Terra.-
 
 
Angolino del WTF?!
Ok è un’ idea che mi è venuta non so da dove, però mi era sembrata carina. Vi dico solo che per ogni capitolo si parlerà di un gruppo di personaggi e delle loro reazioni …
Detto questo vi saluto e al prossimo capitolo :*
Se avete suggerimenti non abbiate paura. Una recensione anche piccola piccola sarebbe gradita.
  
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