Siberia, chiamata anche "la terra dormiente" per via dei suoi ghiacci eterni. È qui che ha inizio la nostra storia. Nikolay, un giovane ragazzo si è appena trasferito nel nord della Siberia per studiare la sua più grande passione: i lupi. Esseri selvaggi, che sia in compagnia sia da soli sanno sopravvivere. Per avvicinarsi meglio al mondo dei lupi selvaggi, Nikolay si è dovuto trasferire in capanni di ferro isolante tra le montagne, dove vivevano anche altri studiosi molto più anziani di lui. Era il suo primo giorno ed era eccitatissimo. Aveva già conosciuto la maggior parte dei suoi nuovi amici e maestri: Josh, un uomo di 45 anni si era offerto di accompagnarlo le sue prime volte alla ricerca dei lupi per spiegargli cosa andava fatto, Marina, una delle poche donne, restava il più del suo tempo a studiare i resoconti e le immagini che le venivano portate dagli esploratori, Marik e Luk erano due fratelli poco più grandi di Nikolay, poi c'erano anche Maria, Oscar e Ferry, uno che usciva raramente con qualcuno. Vi erano pochi altri che Nikolay ancora non aveva conosciuto, ma per il suo primo giorno sembrava abbastanza. Sistemata la propria cabina a dovere e vestitosi pesante con un bel giaccone con la pelliccia sul cappuccio ando' nel "salone", praticamente era una stanza con diverse scrivanie piene di aggeggi elettronici e con una stufa che aiutava a non morire di freddo. Josh fu il primo a parlare. «Ovvia! Sei pronto Nikolay? Ti porto a fare un giro!» «Josh no», ribattè Marina che se ne stava a scrivere i resoconti dei giorni prima, «Il vento oggi è troppo forte e le temperature sono scese. Non è il tempo adatto. E poi.. Nikolay sarà stanco..». Marina lo guardò, ma l'amore nei confronti dei lupi per lui era più forte di qualsiasi paura o pericolo. «Veramente io..» Cercò di ribattere Nikolay, ma fu subito fermato dalla voce potente e autoritaria di Josh: «Lo so benissimo Marina, voglio solo farlo camminare un po', non ci allontaneremo troppo. Giusto ragazzo?» Josh sorrise cercando man forte anche da Nikolay che non esitò ad annuire contento e a rispondere con un determinato «Sì!». Partirono. Josh portò solo un fucile pieno di sonniferi, in tutta la sua lunga esperienza non raramente si era trovato in difficoltà con qualche lupo; mentre Nikolay portò solo la sua fedelissima macchina fotografica digitale. Mentre Josh guidava il ragazzo nella foresta, iniziò a parlare, volendo saper di più su questo giovane ragazzo. «Allora Nikolay.. Contento?». «Oh.. Non immaginate quanto!». Gli occhi castani di Nikolay sembravano brillare di gioia ed eccitazione. «La ringrazio davvero tanto per avermi portato qui oggi, spero tanto di riuscire a vedere almeno un lupo!». «Ahahahah.. Dammi pure del tu, ragazzo. E poi dovresti saperlo: tutte le volte che esco trovo dei lupi! Sono molto fortunato». A quanto pare Josh aveva fatto amicizia con qualche lupo, dopo averlo portato in salvo da morte certa questo lupo si avvicinava a lui senza timore, lasciandosi delle volte anche accarezzare. Josh si fermò, seguito da Nikolay che lo guardava. «Josh.. Qualcosa non va?». «Ah, no tranquillo. E' che credo che ci sia qualche lupo vicino.» Tornarono a camminare, ma dopo non molto videro un lupo. Nikolay rimase incantato. Era maestoso, bellissimo. Non aveva parole per descriverlo, come non ne ho io. «Questo lupo.. Mh.. Non l'ho mai visto», disse sospettoso Josh. Ma Nikolay rimaneva impassibile a guardare il lupo. O meglio la lupa. Era una femmina. Gli occhi castani di lui venivano riflessi in quelli ambra della lupa. «Davvero bella.. Ma che ci farà tutta sola qui?» si chiese Josh. Lei rimaneva ferma, impassibile mentre li osservava. Nikolay fece un passo in avanti, sapeva che forse lei sarebbe scappata, ma qualcosa lo spingeva da lei. La lupa rimaneva ferma a guardarlo, ma quando anche Josh si avvicinò lei lo guardò male. «Hey hey.. Calma bella..» disse Josh alzando le mani. La lupa tornò a guardare Nikolay, ancora affascinato da lei. «È.. Bellissima..». Furono le uniche parole di Nikolay. La lupa restava lì, ferma. Così vicina eppure così lontana da lui. Tuttavia, dopo non molto lei scappò. Nikolay la guardò andar via, sapendo che un pezzo del suo cuore se ne stava andando con lei. Josh parlò. «Andiamo ora.. La sera è vietato stare fuori.» «Sì..», Nikolay si voltò verso di lui, ma scivolò si un pezzo di ghiaccio e cadde, cominciando a rotolare per una discesa minata di pini altissimi. «Nikolay!!» Josh cominciò a correre verso il ragazzo sperando di riuscire ad aiutarlo prima che lui arrivasse al burrone. «Ahh!!!». Durante la caduta, il ragazzo cercava disperatamente qualche appoggio in terra tra la neve, ma niente. Mancavano pochi metri al burrone. «Nikolay!!!!». Il ragazzo cadde. Mentre Josh ancora correva da lui, sperava che avesse trovato un appiglio, ma era ancora lontano dal ragazzo e la visuale era coperta dai tantissimi alberi. Ma Nikolay non cadde. Quando riaprì gli occhi vide i piedi lievitare sul vuoto. Alzò lo sguardo sentendosi preso per un polso, l'unica cosa che lo agganciava alla vita, e la vide. Una donna vestita solo di pelliccia lo stava tirando in salvo. Aveva lunghi capelli marroni, un viso candido e due occhi ambra. Quando Josh arrivò la ragazza se ne era già andata. «Ragazzo!», corse dal ragazzo e lo strinse. «Per fortuna sei salvo!». «Ah.. Josh.. Credo che.. Credo di aver rivisto quella lupa...».