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Autore: Letizia25    02/06/2014    13 recensioni
Questa è la storia di Letizia Hyle, una ragazza che ha un sogno.
Ma non un sogno qualsiasi.
Sogna di poter cantare un giorno con i suoi idoli, I 5 Seconds of Summer. E da New York inizia il suo viaggio verso l’Australia, per far sì che il suo sogno si avveri.
Ma non sarà semplice.
Benché lei sia una ragazza solare su cui tutti possono contare, anche lei ha i suoi fantasmi da affrontare, fantasmi che non riesce a lasciarsi alle spalle.
Terrà a distanza l’altro sesso, una persona in particolare pur di non ferirla.
Ma sarà proprio questa persona che riuscirà a salvarla dal suo dolore.
Questa non è solo una storia d’amore.
È prima di tutto una storia d’amicizia, quel sentimento che aiuta tutti noi a sopravvivere anche quando la vita diventa troppo dura.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Y-03xha4hFY&feature=youtu.be&hd=1
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just us'
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1 . Novità



Letizia

L’aria frizzante di questa mattina è un toccasana. Le gambe corrono per la città ancora addormentata ed io mi godo la pace di questi pochi minuti che mi rimangono prima di iniziare a sentire il tram tram quotidiano di New York.
Non che a me dispiaccia il rumore delle macchine, dei taxi, delle persone sempre attive. Sono la vita di questa città così magnifica. Però certe volte, specialmente di mattina, ho bisogno di staccare per almeno un’oretta dalla confusione per riordinare le idee e rilassarmi.
Adoro correre, fin da piccola è sempre stata la mia passione. Non come quella passione che fa parte ormai al 99,9% della mia vita, però la corsa è la mia seconda valvola di sfogo.
Svolto l’angolo e mi ritrovo davanti al ponte di Brooklyn. Ne ho fatti parecchi di kilometri oggi, sarà bene che inizi a tornare indietro, altrimenti arrivo a casa alle due!
Rientro nelle vie della città che inizia a svegliarsi e il rumore delle sveglie pian piano comincia a farsi sentire da tutte le abitazioni. Sorrido e continuo a correre. Il tram tram è iniziato!
Le canzoni sul mio MP3 intanto continuano a girare, fino a che non arrivano tutte quelle dei miei idoli. Adesso sì che inizio a correre davvero, con le loro note nelle orecchie! Menomale che li ho scoperti, altrimenti credo che la mia vita non sarebbe quella di adesso, perché le mancherebbe qualcosa: la musica di quei fantastici ragazzi!
Svolto l’angolo e mi fermo davanti al portone di casa mia, sulla quinta strada, davanti ad una delle tante entrate a Central Park. Ho avuto una fortuna enorme a trovare questo piccolo appartamento proprio vicino al posto che amo di più al mondo. Non riuscirei mai a stare senza questo parco, il luogo della mia infanzia, degli incontri con le amiche, del primo appuntamento… 
Sorrido e salgo le scale, fino all’ultimo piano e ed entro. Poso le chiavi e lascio cadere tutto quello che ho addosso al centro di camera mia per poi andare in bagno e farmi una bellissima doccia rilassante, con lo stereo che pompa a tutto volume musica da discoteca.
Esco e mi asciugo velocemente, ma i capelli li lascio bagnati. Adoro come diventano lasciandoli asciugare all’aria. Ora che siamo a maggio, il tempo è ottimo per fare in questo modo.
Torno in camera e inizio a sistemare casa, prendendo prima di tutto una maglietta bianca con la bandiera australiana ed un paio di jeans grigi per vestirmi. Le mie adorate Converse alte e nere le cercherò dopo.

Dopo la bellezza di tre ore, posso dire che la mia casina adorata è come nuova, finalmente!
Poso tutto l’occorrenze per le pulizie nello sgabuzzino ed entro in camera, sedendomi poi sul letto. Prendo il cellulare e noto una ventina di chiamate da parte di Carlos.
Cazzo, possibile che quando si tratti di lavoro, ho sempre il telefono in silenzioso?
Faccio per chiamarlo, ma mi arriva in quel preciso istante una sua nuova chiamata. Questa volta rispondo subito, preparandomi mentalmente a tutte quelle parole che Carlos mi urlerà nelle orecchie tra tre, due, uno…
«Dove cazzo sei? È da tutta la mattina che ti chiamo, si può sapere cosa diavolo stavi facendo? Anzi no, non dirmelo nemmeno, non mi interessa. Muovi il culo piuttosto, e vieni immediatamente qui. Ci sono novità.»
Detto questo, riattacca, senza darmi neppure il tempo di salutarlo. Se però dice che ci sono novità a lavoro, sarà meglio che mi sbrighi. Corro a prendere le Converse e le indosso, per poi prendere borsa, occhiali da sole e felpa senza maniche con il cappuccio. Mi chiudo la porta alle spalle e scendo le scale come se stessi facendo la maratona. Inforco gli occhiali e tiro su il cappuccio.
Arrivo senza fiato alla fermata del bus e salgo a pelo, diretta in centro.
La musica come sempre mi fa compagnia e, mentre le note di Have a nice day dei Bon Jovi mi augurano una buona giornata (oggi in particolar modo mi augurano buona fortuna col malumore di Carlos), osservo tutta quella miriade di persone che sale e scende, chi a corsa, chi con calma, chi con troppi pensieri, chi già ubriaco di mattinata.
Sorrido, pensando che la vita è bellissima e sorprende sempre, proprio grazie a tutti i tipi di persone che si incontrano sulla propria strada.
Gli occhi mi cadono sul nome della prossima fermata. La mia. Così mi alzo e mi avvicino alla porta e, appena si apre, inizio a correre a perdifiato fino a lavoro.
Entrando saluto Mary al bancone. La adoro, specialmente quando mi porta la pizza all’ora di cena se sono ancora qui a lavorare. Quella fantastica e santa donna mi risaluta con un mega sorriso. 
«Sono già tutti in sala.» mi informa prima di tornare alle sue scartoffie.
«Grazie!» urlo correndo fino all’ultimo piano perché, come sempre, l’ascensore è strapieno.
Dai, puoi farcela, mi incito, incurante del dolore alle mie povere gambe, stremate dall’allenamento di stamattina. Arrivo finalmente davanti la porta della sala ed entro, senza più neppure una molecola di ossigeno nei polmoni.
«Dieci minuti. Hai battuto il tuo record.» dice Carlos a mo’ di saluto porgendomi una bottiglietta d’acqua che finisco in uno secondo.
«Grazie.» rispondo, buttando poi l’oggetto nel cestino e rivolgendomi ai presenti. «Buongiorno a tutti, chiedo scusa per il ritardo. Che novità ci sono?» 
Doug, il capo, mi guarda e sorride. «Abbiamo una sorpresa per te. Abbiamo pensato, che come lancio per il nuovo progetto, lavorerai con…»



Letizia
Buona sera a tutti! Beh, spero che come primo capitolo vi sia piaciuto. E' la prima volta che pubblico una Fan Fiction sui 5 Seconds of Summer, quindi, vi prego, abbiate pietà di una mortale come me.
Spero davvero con tutto il cuore che la storia possa piacervi, entusiasmarvi e prendervi.
Aspetto di sapere cosa pensate, quindi recensite, anche se volete scrivere qualche critica, ma recensite. Ci terrei davvero tanto a sapere cosa pensate e cosa potrei fare per migliorare.
Beh, non ho altro da dirvi, quindi vi saluto con un enorme abbraccio,
Letizia <3
P.s.: Cercherò di postare un nuovo capitolo ogni lunedì. Ci vediamo la settimana prossima!
Questa è Letizia (immaginatela con i capelli un po' più scuri e con gli occhi color Nutella):
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