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Autore: saramart    03/06/2014    1 recensioni
La storia di una ragazza alle prese con la sua vita diversa da quelle degli altri, ovunque andasse trovava i numeri che la accompagnavano fin da quando era piccola.
Ma una serie di episodi la sconvolgeranno, amicizie improbabili, una dolce storia d’amore e dovrà fare i conti con la realtà che è più vicina di quanto pensasse…
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MATEMATICAMENTE

Capitolo 3

Quella mattina mi diressi a scuola piuttosto tranquilla,  convinta che questa sarebbe stata una giornata normale, ma mi sbagliavo.

Alle prime due ore avevo inglese, e ”ascoltai” la professoressa parlare per l’ennesima volta dello stesso  argomento: che noi siamo degli incoscienti, che viviamo con i telefoni etc..                                                                
Ad un certo punto bussarono alla porta e tutti ci alzammo ma sobbalzai quando sentii chiamare il  mio nome.

-salve professoressa potrebbe venire con me Francesca.

 Era la professoressa di matematica ma cosa poteva volere da me? L’insegnante di inglese acconsentì con un cenno della testa e mi avviai verso l’uscita. Lei mi prese per un braccio e mi trascinò nell’aula docenti che era particolarmente buia ed ambigua in quel momento.

- Mi spieghi perché sbagli appositamente i compiti di matematica, è da un paio di mesi che ti osservo e l’ho  notato, mi hai preso per  un idiota.

-ehm …io…

-ma non è questo il punto hai idea, una minima idea del tuo potenziale e di come lo sfrutti, bene adesso se sei d’accordo vorrei sottoporti ad un test e ti prego dimostra le tue capacita.

-okay-. Per me non era un problema e l’ansia che avevo prima era calata, pensavo fosse stato qualcosa di peggio.

Ci spostammo in un'altra stanza vuota con dei banchi vuoti, probabilmente un aula di recupero. Mi sedetti al secondo banco a destra. Mi consegno una traccia la guardai attentamente , i quesiti erano del università lo so perché mio fratello è all’università e molto spesso lo aiuto a risolverne alcuni anche se nessuno me li  ha spiegati.

-Mi raccomando dai il meglio di te.

Subito dopo fece partire un cronometro e iniziai. Passarono pochi minuti ed ero a metà del compito. Poco dopo  lo consegnai, inizialmente rimase ferma e poi bloccò il cronometro, erano passati 10 minuti. Rimasi sorpresa io stessa.

-Mi raccomando tutto ciò non lo deve sapere a nessuno.                            Io annui

 Quando rientrai in classe qualcuno mi chiese dove ero andata e io dissi che si era accorta che avevo copiato all’ultimo compito.
Tornata a casa raccontai tutto a mia madre non ce la facevo  a nascondere un segreto del genere. Lei mi fece 300.00 domande alle quali io diedi risposta facendo spallucce. Guardai l’orologio della cucina: erano le 5 di pomeriggio ed io non mi ero neanche preparata per l’appuntamento. Feci una corsa verso il bagno ed impiegai circa un ora a litigare con i miei capelli e un'altra mezz’ora per truccarmi. Poi guardai i miei vestiti e, come al solito non sapevo cosa mettermi. Alla fine optai per un vestito a fiori al ginocchio. Pronta cominciai ad agitarmi, il mio piede continuava a battere freneticamente finché non bussarono alla porta.

-Francesca, è per te.

la tensione saliva ed io avevo una tremenda paura di fare figuracce come al mio solito, ma poi ci ripensai d’altronde era solo un uscita al cinema ma mi ricredetti subito. Credo che quando lo vidi cominciai a sbavare, aveva una felpa bianca con dei jeans e i capelli color mogano tirati indietro rigorosamente dal gel.

-Ciao, sei bellissima.

All’improvviso mi si stampò un sorriso idiota sulla faccia che non se ne andò per tutta la serata

-Ciao.

Salii nella sua macchina e la fece partire , non ha una guida perfetta, continuava a frenare bruscamente ogni 500 metri.

-scusami e che ho preso la patente da poco.

-non ti preoccupare io non so proprio guidare.

Arrivati al cinema avevo lo stomaco in gola ma feci finta di stare bene. Decidemmo di vedere un film d’azione anche se io optavo più per una commedia romantica. Entrammo in sala ed accendemmo subito una discussione su Leonardo Di Caprio e sul perché non abbia vinto l’oscar. Continuammo la stessa discussione finché non iniziò il film. Verso meta del film decisi di fare qualche mossa romantica, misi una mano tra il mio e il suo sedile  sperando che lui la prendesse ma non lo fece. Perché? Ma quando ormai mi arresi ad una minima idea di romanticismo lui la afferrò  nel momento più critico del film e lascio scivolare il pollice lungo il palmo della mia mano, lo guardai per un secondo ma lui non si girò.
Sulla strada del ritorno ci fissammo l’un l’altro senza dire una parola. Il mio primo pensiero fu: NON potevo essermi innamorata di una persona che avevo conosciuto da un paio di giorni. Arrivammo a casa e ci fu il silenzio fino a quando Theo disse

-Mi sono divertito tantissimo mi piacerebbe tanto rivederti.

Quasi sulla soglia della porta feci segno di chiamarmi.




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SPAZIO D'AUTRICE

ho modificato la storia di nuovo e non so perchè, mi accorgo degli errori sempre dopo. devo ringraziare  Luna di AngeloRecensite e aiutatemi a migliorare

P.S.
Luna di Angelo  fammi sapere che ne pensi
  
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