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Autore: Ashuros_e_Hisoka    04/06/2014    4 recensioni
Un caro OC si risveglierà nel classico post sbornia che tanto gli si addice ma con qualcosa di diverso: non ricorderà assolutamente nulla della serata precedente. Il suo obbiettivo (trascinando nell'impresa amici e compagni) sarà quello di scoprire quello che ha fatto in quella notte di follia.
Tra situazioni improbabili e scene divertenti, una piccola avventura nell'arco di una giornata!
Chaos a tutti, speriamo di avervi incuriosito un pochino e grazie a chi leggerà e/o recensirà!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cana/Bacchus, OC, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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UN DOLCE RISVEGLIO
 
 
11:00 am. Un’ora come tante. Per molta gente segna la fine imminente del turno di lavoro mentre per i bambini a scuola indica lo spuntino e la pausa dalle lezioni.
 
Vi è comunque una persona per cui quell’ora indica l’imminente risveglio… anche se non tanto dolce quanto immaginato.
 
-Uhm… il materasso è bello duro… e devo aver lasciato le finestre aperte…- qualcosa di piccolo e compatto colpì la fronte del giovane, sporcandogli i biondi capelli che gli ricadevano sugli occhi -Che diavolo… non dirmi che sta cadendo il soffitto…- una voce fanciullesca femminile giunse alle sue orecchie ma il giovane non colse pienamente il significato di quelle parole.
 
“Lo zio Hisoka non si sveglia”.
 
“Aspetta Hana, ci penso io.” Disse un’altra voce fanciullesca, stavolta appartenente ad un bambino.
 
-Mi hanno chiamato? Che strano sogno…- pensò il giovane ma non appena venne sollevato nel vuoto, capì finalmente di non trovarsi in un sogno. La botta sul fondoschiena arrivò secca e brutale, causandogli un dolore lancinante ed improvviso.
 
“Ahio! Ma che cazzo succede?!?” sbottò il biondo aprendo di colpo i suoi occhi azzurri per poi iniziare a guardarsi attorno adirato, ritrovandosi davanti a un paio di occhi rossi come il sangue e un paio di occhi azzurri come i suoi ma con delle striature gialle vicino alla pupilla.
 
“Finalmente ti sei svegliato zio Hisoka!” disse il bambino dagli occhi rossi sorridendo.
 
“Hai davvero il sonno pesante!” aggiunse la bambina scostandosi una ciocca dei suoi lunghi capelli bianchi come la neve.
 
A Hisoka ci vollero diversi secondi per riuscire a mettere a fuoco i due artefici del suo risveglio ma fu, finalmente, in grado di rispondergli “Axel? Hana? Che diavolo ci fate qui?”
 
“Questo dovrei chiedertelo io, Hisoka.” disse una voce alle spalle dei due bambini che si voltarono, insieme al biondo, verso l’origine della voce, individuando un ragazzo alto poco meno di Hisoka dai corti capelli bianchi e gli occhi uguali a quelli del bambino.
 
“Ashuros?” disse Hisoka incredulo “No aspetta, fammi capire! Entri in casa mia, i tuoi marmocchi mi svegliano e sei tu a fare le domande?!? Ma le buone maniere dove sono finite?”
 
“Sono rimaste a casa tua infatti. Questo è il parco di Magnolia e Axel ti ha solo fatto scendere dall’albero sulla quale stavi dormendo.” spiegò Ashuros mettendo una mano sulla testa del bambino e scompigliandogli i corti capelli biondi.
 
“Cosa? Che diavolo stai dicendo?” chiese Hisoka sconvolto e, guardandosi attorno, poté constatare di trovarsi all’ombra di una grossa quercia nel parco di Magnolia. La sua reazione fu misurata e priva di qualunque forma di linguaggio scurrile “Ma che cazzo sta succedendo? Perché diavolo sono in questo parco di m…!”
 
Un calcio ben piazzato di Ashuros sulle gengive di Hisoka pose fine a quella sfuriata ed impedì ai due bambini di arricchire il loro vocabolario con termini poco consoni alla loro età. Il biondo finì nuovamente K.O. e Ashuros ne approfittò per chiedere una cosa ai due bambini “Se vostra madre vi chiede qualcosa riguardo a quanto avvenuto ora…”
 
I due bambini si scambiarono un’occhiata complice per poi tendere entrambi una mano verso l’albino “Un bel gelato triplo gusto potrebbe comprare il nostro silenzio”.
 
Ashuros sospirò senza nascondere un piccolo sorrisetto “Ok ok, andata.” per poi dare dei soldi ai due bambini i quali si precipitarono verso il chiosco dei gelati.
 
Un gemito sommesso fece tornare l’attenzione dell’albino sul suo amico ancora svenuto che stava sanguinando dal labbro superiore. Ashuros, che era un grande amico e magnanimo, lo sollevò di peso, si avvicinò ad una grossa fontana circolare e lo lasciò cadere a peso morto nell’acqua.
 
Hisoka non si mosse per alcuni secondi fino a quando il suo corpo non si ricordò di aver bisogno dell’aria per poter sopravvivere. Iniziando a dimenarsi come un ossesso, il biondo tirò fuori la testa sputando fuori un po’ d’acqua per poi respirare a grandi boccate.
 
“Ma ti ha dato di volta il cervello?!? Stavi per…guh!” Hisoka troncò la frase all’improvviso per poi sputare un grumo di sangue sul bordo della fontana. Con una rapida occhiata, si accorsero entrambi del fatto che aveva appena sputato un dente. Un dente del giudizio per essere precisi.
 
“Perfetto…” sospirò Hisoka “… quel poco di giudizio che mi rimaneva se ne è appena andato”.
 
“Non farne una tragedia. Piuttosto, si può sapere che cosa ci facevi addormentato su una quercia? E perché hai i vestiti così rovinati?” chiese Ashuros indicando il busto di Hisoka. Il biondo abbassò lo sguardo e notò che il suo abito elegante nero a strisce bianche aveva diversi graffi e strappi.
 
“C’è una sola risposta per queste domande: non ne ho la più pallida idea!” sentenziò Hisoka.
 
Ashuros lo guardò scettico e Hisoka si affrettò ad aggiungere “Oh andiamo dovresti conoscermi ormai! Lo sai come vanno a finire le mie serate”.
 
“Per quanto ti conosca, questa è la prima volta che ti ritrovo in questo stato disastroso. Di solito ti ritroviamo a casa tua con una o due donne nel letto.” commentò Ashuros fissando il compagno intento ad asciugarsi.
 
“Ecco cosa manca! Le ragazze! Forse stanno dormendo su un altro albero.” ipotizzò Hisoka ghignando ricevendo come risposta uno scappellotto sulla  nuca da parte di Ashuros.
 
In quel momento ritornarono Axel e Hana, intenti a mangiarsi il loro gelato triplo gusto. Hisoka li guardo fingendosi offeso e gli disse “Niente gelato al rum per me? Che marmocchi insensibili”.
 
Evidentemente il post sbornia stava sortendo ancora alcuni effetti perché altrimenti Hisoka avrebbe scelto delle parole più “adeguate” per quei due bambini. Come previsto da Ashuros, il biondo si ritrovò una lama di sangue e una radice affilata puntate alla gola mentre una strana aura nera e rossa circondava i due bambini.
 
La cosa che spaventava di più Hisoka non erano le due lame alla gola o l’aura omicida ma il sorriso da psicopatico che era comparso sui loro volti. I sudori freddi non tardarono ad arrivare.
 
“Li conosco da quando sono nati e non ho ancora capito se hanno preso questa follia omicida da te o da Giada…” commentò Hisoka e Ashuros, ghignando, rispose “Direi più da loro madre… io non sorrido mai.”
 
“Ok, uno a zero per te. Palla al centro. Ora possiamo per favore tornare al mio problema?” chiese Hisoka.
 
“Quale dei tanti?” chiesero padre e figli in coro ricevendo un’occhiataccia da parte dell’illusionista.
 
“Quello più recente.” sibilò Hisoka.
 
“Ehi Hisoka!” urlò una ragazza dietro di lui avvicinandosi. Il biondo si voltò, riconoscendo subito la sua compagna di gilda ma soprattutto compagna di bevute: Cana. La ragazza, come al solito, teneva in mano una bottiglia di liquore dalla quale bevve un lungo sorso per poi tornare a concentrarsi sui suoi amici “Che ci fai da queste parti? Mi immaginavo di trovarti in coma etilico a casa tua”.
 
“Eh? Perché mai?” chiese Hisoka anche se non era una cosa tanto assurda da pensare.
 
“Oh non ti ricordi? Ieri sera abbiamo fatto una scommessa per vedere se riuscivi a visitare tutti i bar della città ubriacandoti come se non ci fosse un domani.” spiegò la bruna sorridendo
 
“Ok, da queste parole possiamo apprendere due cose! Primo, devo aver vinto la scommessa perché non ricordo un emerito cazzo di quanto ho fatto ieri sera… e questo ci porta al secondo punto, che cazzo ho combinato ieri sera?” disse Hisoka cercando di ricordare la sera precedente, senza successo.
 
“La vera domanda è cosa hai fatto oltre a bere.” commentò Ashuros.
 
“Hai ragione! Bene, in marcia!” disse Hisoka alzando un pugno al cielo.
 
“In marcia?” gli fecero eco gli altri quattro.
 
“Sì, ora cercherò di scoprire che cosa ho fatto ieri sera… e voi mi aiuterete!” spiegò Hisoka sorridendo.
 
Cana sembrò appoggiare l’idea in quanto, probabilmente, sarebbero dovuti andare in diversi bar e ogni occasione per bere era buona per lei. Ashuros, d’altro canto e da buon padre responsabile qual’era, disse ai suoi figli di tornare a casa ma, purtroppo per lui, sia Axel che Hana avevano lo stesso spirito ribelle della madre e gli risposero con “Non ci pensiamo nemmeno!”
 
“Quando mai ci ricapiterà di vedere lo zio Hisoka messo così male?” chiese Axel
 
“Giusto! Sarà divertente! Potrebbero anche scapparci delle risse!” aggiunse Hana sistemandosi il suo cappello di lana bianco fatto a mano con sopra la scritta “BEATLES”.
 
Ashuros sospirò massaggiandosi le tempie “D’accordo… ma se vostra madre vi chiede qualcosa, siamo andati in missione”.
 
“Una missione di distruzione!” esclamarono i due piccoli diavoli in coro.
 
“Vada per la missione di distruzione.” acconsentì Ashuros.
 
“Sei troppo tenero Ash! Dovresti essere più rigido.” suggerì Cana bevendo un sorso di liquore.
 
“Ah lascialo fare. E’ già un miracolo che non abbia deciso di avere dei figli. Ancora mi chiedo che fine abbia fatto il vecchio Ash sanguinario in grado di eliminare centinaia di nemici senza batter ciglio.” commentò Hisoka con fare teatrale.
 
Se con lo sguardo avesse potuto ammazzare, Ashuros avrebbe appena commesso un omicidio.
 
“Bene, basta perdere tempo! Dirigiamoci nel punto dove è iniziato tutto: il bar della gilda!” disse Cana sorridendo e tre “AYE!” accolsero quelle parole. Ovviamente Ashuros era rimasto in silenzio con un solo pensiero cupo in mente –Se Giada viene a saperlo sono morto…-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autori:
 
A: Chaos a tutti! Come va?
 
H: Come ve la passate? Speriamo tutto bene!
 
A: Vi starete chiedendo cosa ci facciamo con questa nuova fic…
 
H: Beh, il fatto è che ci stavamo annoiando (non chiedete per Good or Evil, il capitolo è in lavorazione) e dato che le iscrizioni per l’altra fic chiudono domani alle 21, abbiamo creato questa piccola long che vedrà come protagonista Hisoka (e le sue serate)!
 
A: Non sappiamo quanto durerà ma dovrebbero essere tra i tre e i cinque capitoli. Come già detto, principalmente parlerà di Hisoka ma ci saranno molti personaggi di FT e diversi OC.
 
H: Se per caso avete già usato degli OC (e li conosciamo) e volete vederli comparire in questa fic (una o due comparse) non avete che da chiedere!
 
A: ci vediamo al prossimo capitolo che dovrebbe arrivare molto presto! Voglio comunque avvisarvi che molte delle idee folli di Hisoka sono nate dalla mente malata di Fede e non dalla mia.
 
H: sono un alcolista, che ti aspettavi?
 
A: lasciamo stare… alla prossima, chaos!
   
 
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