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Autore: jessthesohodoll    04/06/2014    3 recensioni
3 anni dopo la sua cattura,Grant Ward viene scarcerato dal carcere di massima sicurezza dove era rinchiuso. ad aspettarlo fuori dal cancello, c'è l'ultima persona che si aspetterebbe
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Lola, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cause you're a sky, cause you're a sky full of stars
I want to die in your arms, arms
'Cause you get lighter the more it gets dark
I'm going to give you my heart

And I don't care, go on and tear me apart
And I don't care if you do
'Cause in a sky, cause in a sky full of stars
I think I see you
I think I see you





 

Non avrebbe mai creduto che la luce del sole potesse mancarli così tanto. Quell'ora in cortile tutti i giorni durava sempre troppo poco e si sentiva come se avesse passato tre lunghi anni nell'oscurità.


 

Ma oggi era tutto diverso perchè Grant Ward sarebbe tornato ad essere un uomo libero.

“A quanto pare sei fortunato figliolo” gli disse una guardia “il direttore Coulson ha dato ordine di liberarti”


 

Erano passati tre anni dall'ultima volta che li aveva visti. Tre anni in cui non aveva avuto loro notizie, in cui si sentiva perso e isolato dal mondo.


 

Ora devi cercare di capire cosa sei senza di lui” gli aveva detto Coulson, e non c'era stato giorno in quei tre anni che lui non ci avesse provato.


 

Era arrivato alla conclusione che l'uomo che John Garrett aveva creato, non era mai esistito e voleva essere migliore.

Voleva essere l'orgoglio di Coulson,qualcuno di cui May potesse fidarsi, l'eroe di Fitz e qualcuno che potesse salvare Jemma, ma sopratutto voleva essere qualcuno che Skye avrebbe potuto amare.


 

Chissà se la sua Rockie fosse andata avanti con la sua vita. Si convinse che fosse meglio così, che meritava qualcuno migliore di lui, anche se il solo pensiero delle labbra di qualcun altro che baciavano le sue lo faceva impazzire di gelosia.


 

In cuor suo sapeva che non avrebbe mai smesso di amarla.


 

“Ecco, tieni tesoro. L'agente Coulson si aspetta alla porta” gli disse la vecchia signora che fungeva da segretaria all'interno del carcere, ridandogli le sue poche cose.


 

Coulson. Doveva ammettere che si sarebbe aspettato chiunque per questo compito, ma non di certo il direttore dello SHIELD in persona.


 

Gli sarebbero andati bene anche i FitzSimmons e il loro continuo discutere su quale fosse la strada migliore da prendere per tornare al Bus, oppure May e il suo trattamento del silenzio perenne. Era certo che Skye non sarebbe mai venuto a prenderlo, ma di sicuro Coulson era una bella sorpesa. Se lo immaginava già, con il suo tipico completo elegante, gli occhiali scuri e la faccia di uno che non ha tempo da perdere, appoggiato al cofano di Lola a braccia incrociate.


 

La porta di aprì lentamente davanti a lui. Ancora qualche passo e sarebbe stato un uomo libero.


 

Gli sembrava strano non indossare più la divisa del carcere, quella tutina grigia che gli ricordava tanto l'uniforme che aveva in riformatorio. Si sentiva strano nei suoi stessi vestiti. Salutò distrattamente le guardie all'ingresso e avanzò verso il cancello di ingresso, ma quando questo si aprì vide che quella appoggiata al cofano di Lola non era di certo l'agente Coulson che si aspettava.

Era bella come si ricordava, i lunghi capelli castani che le cascavano dolcemente sulle spalle, un paio di occhiali scuri a coprire quegli splendidi occhi color cioccolato che aveva visto così tante volte nei cieli stellati in quegli anni e quel sorriso che lo aveva tenuto sveglio la notte. Era vestita come sempre, con un paio di jeans, una vecchia maglietta e la sua giacca di pelle.


 

Era sempre la sua Skye.


 

“Ecco Agente Coulson” disse la guardia, togliendo le manette a Grant “il prigioniero”

“Grazie Agente” rispose educatamente Skye.

“Skye” sussurrò Grant sorpreso.

“Hey Robot! Pronto a tornare alla vita reale?” gli chiese Skye sorridendogli.

“Prontissimo” rispose Grant “ma perchè Agente Coulson?” chiese

“Lunga storia” rispose Skye “per farla breve, A.C. Ha pensato bene di prestarmi il suo cognome in caso di emergenza, e alla fine me lo sono tenuto”

“Quindi ora sei la figlia adottiva del capo?” chiese Grant.

“Più o meno si” rispose lei.


 

Skye accese Lola e partirono alla volta del Bus.


 

“Perchè sei qui?” gli chiese Grant a un certo punto.

“Perchè sono venuta a prenderti” rispose ovvia Skye.

“No, intendo perchè sei venuta proprio tu a prendermi?”

“Gli altri erano occupati” rispose brevemente lei.

“Davvero?”

“Ok, non esattamente” ammise Skye “Senti, sono stata male per colpa tua per mesi. Ci sono stai giorni in cui facevo fatica ad alzarmi dal letto, o in cui scoppiamo a piangere perchè avevo sentito dei rumori nella tua cabina e mi ero dimenticata che ci viveva Tripp in quel momento. Ma poi ho letto il tuo file”

“Il mio file?” chiese Grant incredulo.

“Si, è girato all'interno del Bus per come minimo un anno prima che io abbia avuto il coraggio di aprirlo. A.C. Non faceva altro che dirmi che c'era ancora del buono in te, che meritavi una seconda occasione e che se avessi letto il tuo file avrei capito tante cose.” disse Skye, guardandolo serio.

“Mi-mi dispiace Skye” disse Grant.

“No, non scusarti” disse lei “non è colpa tua”

“No Skye, tutto il male che vi ho fatto è per colpa mia”

“Non se delle persone cattive si sono prese gioco di te per tutta la tua vita” disse lei, approfittando di un semaforo rosso per prendergli la mano.

“Quanto hai letto del mio file?” chiese Grant con un filo di voce.

“Tutto” rispose lei “Tuo padre, tuo fratello, l'incidente del pozzo, il riformatorio e gli anni che hai passato nella foresta a causa di Garrett”

“Mi dispiace” aggiunse poi.

“E per cosa?” chiese lui incredulo.

“Per non essermene accorta prima. Se lo avessi fatto avresti passato gli ultimi tre anni con le persone che ti vogliono bene, e non in un carcere di massima sicurezza”


 

Grant era incredulo, Skye si era appena scusata con lui.


 

“Non scusarti, non è colpa tua” disse Grant.


 

I due stettero in silenzio per tutto il resto del breve viaggio.


 

“Ti devo avvertire” disse Skye a un certo punto “Fitz è diventato più forte di quello che ti ricordi e ha minacciato di saltarti letteralmente addosso non appena saresti arrivato sul Bus”

“La devo prendere come una minaccia?” chiese lui divertito.

“Oh no! Muore dalla voglia di abbracciarti”disse Skye con un sorriso “ Per tutto questo tempo non ha fatto altro che lamentarsi di quanto gli mancasse il suo fratellone”.

“Non è arrabbiato con me? Neanche dopo tutto il dolore che gli ho causato?” chiese Grant serio.

“Nessuno lo è” rispose Skye “Beh, forse May. Ma stiamo parlando della Cavalleria, e con lei non sai mai se è arrabbiata o costipata” disse, facendo ridere anche Grant.


 

I due parcheggiarono Lola sulla rampa di carico del Bus e Grant notò subito i FitzSimmons e i loro volti sorridenti al di la del vetro del lab mentre lo salutavano.


 

“Non sto dicendo che sarà tutto come prima Grant” disse Skye “ma considera questo come un nuovo inizio”


 

E Grant sapeva che quello che era appena nato era una nuova versione di se stesso.

Quel se stesso che avrebbe voluto essere per tutti quanti.


 


 


 


 


 


 


 

Agent Soho doll corner:


 

E DIRE CHE OGGI HO DETTO: “MA VA, OGGI NON SCRIVO!”


 

Le ultime parole famose!


 

Va beh, avevo in programma questa fic da come minimo un'era glaciale, quindi sono contenta di averla scritta.


 

La canzone è ovviamente “A Sky full of stars” dei Coldplay e penso di amare già il nuovo album almeno quando ho amato “Mylo Xiloto”


 

scritta in 30 minuti: NEW GUINESS WORLD RECORD!


 

Me ne vado, prima di annoiavi.


 

-jess 

  
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