5 Seconds of Summer, 'Disagio' di laurapalmer

A Jessica,
che oggi ci vediamo
e sono troppo emozionata.

disagio

Janet è normale.
E' normale con le sue Converse rosse, i jeans stretti e le felpe di colori mai troppo appariscenti.
Non fuma, le piace disegnare e la sua media scolastica sfiora il 7,5.
Cammina senza fretta per le vie di Milano, con le mani infilate nelle tasche della sua giacca di jeans, le cuffie nelle orecchie e i Gorillaz che le tengono compagnia.
Sidney le manca, glielo si legge negli occhi verdi, nei gesti nervosi, nell'accento australiano che si porterà dietro per tutta la vita.
E' aprile, il 3, e fa più caldo degli anni passati.
Le dita della sua mano destra giocherellano distrattamente con un braccialetto di fili intrecciati che si trova in tasca, mentre sente gli occhi pungerle.
I Gorillaz non le fanno più così tanta compagnia.
E' aprile, il 3, e mai avrebbe potuto immaginare che sarebbe capitato in questo modo.
Arriva che è ancora presto, ci sono solo poche ragazze, ma i loro sorrisi parlano chiaro.
Janet non ce la fa, nella sua normalità, ad essere felice per loro e con loro.
Continua a giocherellare con il braccialetto nella sua tasca e le lacrime sono ogni minuto che passa sempre più prepotenti.
Abita a Milano da poco prima che compisse i quattordici anni: a quei tempi, usava ancora portare i capelli corti sopra le spalle e i pantaloni a vita bassa, i polsi pieni di braccialetti inutili e amava gli orecchini pendenti.
Ora ha i capelli lunghi fin sotto al seno piccolo e i pantaloni a vita bassa la infastidiscono, di braccialetti ne ha soltanto un paio e gli orecchini pendenti li ha dimenticati tutti chissà dove.
Il problema è che, da quattro anni, non ha più Luke Hemmings e, cazzo, se fa male!
L'ha lasciato che era un ragazzo smilzo, con i capelli biondi leccati e le spalle strette, lo ritrova pieno di followers su Twitter e con una fama planetaria.
Janet tortura il braccialetto, perché quelli di Luke erano sempre i più belli, e l'interno della giacca, finge di non essere agitata e si morde le labbra per evitare di lasciarsi andare troppo.
E' ora, comunque: le ragazze sono aumentate, Janet si ostina a tenere le cuffie nelle orecchie, aumenta il volume della musica e non vuole sentire nient'altro se non la voce di Kurt Cobain.
C'è troppo rumore, e il rumore non fa per lei.
Sente lo stomaco contratto, è circondata da cartelloni colorati, magliette con stampata la faccia sorridente di Luke e non si è mai sentita tanto a disagio in vita sua, nemmeno durante il suo primo giorno di scuola.
Le urla poi si fanno più forti, sovrastano la musica.
Janet leva le cuffie, mette in pausa l'iPod, alza lo sguardo e lo riabbassa in meno di pochi secondi.
Luke è così diverso che le palpebre le fanno male, nell'ultimo, strenuo tentativo di non versare nemmeno una lacrima.
Accanto a lui ci sono i suoi amici di sempre, quelli che Janet ha sempre sopportato difficilmente, e sorridono anche loro, come le fans rumorose che la soffocano e la spintonano in continuazione.
Abita a Milano da poco prima che compisse i quattordici anni e, da quando è in Italia, Luke Hemmings l'ha dimenticata.
Janet è normale, sa perfettamente che il cantante e chitarrista dei 5 Seconds of Summer non la riconoscerà mai, in mezzo a quel disastro.
Sono passati quattro anni e altrettanti colori di capelli, sulla sua testa: ora è (quasi) una donna e lui è (praticamente) un uomo.
Non ci sono braccialetti di fili intrecciati che tengano.
Luke non è più smilzo, ha le spalle larghe e un piercing al labbro che non potrebbe stargli meglio.
Sorride, impacciato, stretto nella sua camicia a quadri, e agita la mano in aria, mentre Calum Hood accanto a lui tira fuori la lingua provocando qualche gridolino.
Janet non è più la ragazza dei braccialetti, quelli che "singolarmente fanno schifo e insieme ancora di più", come le diceva sempre lui, seduti sulla sabbia fina della spiaggia più vicina a casa, anche se poi ogni volta gliene regalava uno nuovo.
Ora lui sorride, ma alle sue fans, e non esclusivamente a lei.
Janet lo guarda ancora una volta e, di sorridere, non ne ha la forza, mastica un'imprecazione, stringe forte tra le dita il braccialetto e infila nuovamente nelle orecchie le cuffiette.
Il casuale le propone Beside you, Janet non la cambia.
"T'immagini, se da grandi diventassimo famosi?" le chiedeva spesso, lui.
"Sì, me lo immagino, Hemmo" pensa ora, lei.
E che le faccia schifo, essere ormai solamente uno dei followers di Luke dei 5 Seconds of Summer, è evidente.

NdA: Yuuuuhu, guardate un po' chi oggi è rimasto a casa?
Che poi ci siano i 5SOS in radio all day long è un altro conto, io, di fare tre ore di scultura, proprio non avevo voglia!
Coooooomunque, anzichè annoiarvi con le mie cazzate, avete visto cosa ho partorito ieri?! Un bel po' di robaccia, ma il fatto di avere Calum Hood nella stessa cazzo di regione per due giorni è per me deleterio. Siamo a quaranta minuti di distanza (e, sì, Ceci, sei a quaranta minuti da Ashton!!!), io non ci credo ancora. Non so cosa cazzo farò il 28.
Vabe, com'è, Janet? Povera nenna, è distrutta! Si è trasferita in Italia da Sydney e ha perso tutti i contatti, salvo poi ritrovarne qualcuno così a caso, eh.
Non è per descrivere Luke cattivo o pezzodemmerda che si dimentica della sua amica, ma avete idea di cosa significhi la fama a quest'età??? Io non me ne capacito, penso che al posto loro sarei imbarazzata 24 ore su 24. Che poi, vabe, sto divagando, come sempre.
Un saluto speciale alla mia fantastica Je: questo è tutto per te, ancora una volta.
Ci sentiamo presto :*

Eleonora