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Autore: Ely Gryffiindor    05/06/2014    1 recensioni
One-shot collegata alla mia long "Ad un passo dalla verità".
La prima sera ad Hogwarts. La prima volta che Draco incontra Hermione
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Il Cammino dell'amore di Draco'
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Occhi d'Oro
 
Tanti Auguri a Draco Malfoy !!!!






Il fumo grigio prodotto dai motori del treno offusca la visuale costringendolo a socchiudere gli occhi
 
Voci ovattate,risa e saluti mielosi...
 
Riverenza al loro passaggio...
 
Lui ha la manina stretta in quella di sua madre ed accanto a loro,suo padre ha il mento alto e lo sguardo fiero,mentre inclina il capo agli ossequi che i passanti gli porgono.
Si guarda attorno mascherando l' agitazione che lo sta mordendo. Dietro la facciata dell'altezzoso bambino Purosangue,dietro l'arroganza che i suoi piccoli occhietti grigi regalano al mondo.
 
Scruta il volto di  sua madre sperando che lei possa dargli quel conforto che spera di ricevere.
Infatti, l'algida Narcissa Black stringe la manina piccola e gli sorride indulgente.
Nessun gesto d'affetto davanti agli altri,Draco conosce le regole.
 
Suo padre picchietta il bastone laccato di nero a terra in un gesto tanto elegante quanto macabro.
"Buon viaggio figliolo.Tieni in alto il nome dei Malfoy e stai lontano dai Mezzosangue.Non mettermi in imbarazzo"sibila suo padre come un serpente,mentre ghigna ai passanti.
 
Sua madre gli accarezza il visino dall'incarnato pallido,e lui si bea di quel calore.Sa che non avrebbe ricevuto di più.
La sera prima, però, sua madre si è recata nella sua stanza e l'ha abbracciato  fortre sussurrando che tutto sarebbe andato bene e che Hogwarts avrebbe custodito per sempre i suoi anni migliori..
 
Vede le figure dei genitori allontanarsi e sospira maggiormente più ansioso, non sapendo cosa aspettarsi da quel viaggio.
 
Osserva il treno scarlatto con una punta di timore che sa essere inutile nutrire.Tuttavia i suoi piedi non hanno intenzione di muoversi,per compiere quei pochi passi che lo dividono dai vagoni.
 
Si guarda intorno ed in quel momento vede  una bambina camminare con la schiena dritta e il mento alto.Osserva qualsiasi cosa la circonda con occhi avidi e curiosi.
Ha una massa cespugliosa di capelli castani ma il dettaglio che colpisce Draco è un altro...
 
Gli occhi...
Sono due curiose sfere d'oro.
 
Non ha mai visto degli occhi di quel colore.
 
Sorride alla bambina ma lei non se ne accorge e continua la sua marcia. Draco sgrana gli occhi quando la vede salire sul treno senza paura. Priva di quell'angoscia che lo sta divorando.
Sente di odiare quella bambina che senza esitazione è salita sul treno. Quel cespuglio ambulante non ha nulla in più di lui.
Il fischio del Capostazione lo incoraggia a muoversi. Passi lenti e respiri corti.
 
 
Trova con facilità uno scompartimento vuoto e prende posto accanto al finestrino. E'seduto in una posa composta come il galateo impone.
"Ehi Dra ti stavo cercando"esordisce un ragazzino dalla carnagione olivastra e gli occhi blu cobalto che ha appena fatto capolino dalla porta dello scompartimento.
"Ciao Blaise,trascorse bene le vacanze?"replica lui al nuovo arrivato che si siede di fronte a lui..
 
Blaise Zabini è il suo migliore amico. Non conosce persona migliore di lui.
"Sono stato nella tenuta in Toscana e tu?"
"Ho trascorso un mese in Scozia e poi abbiamo concluso le vacanze alla residenza in Francia"solleva le spalle Draco.
 
Entrambi si perdono nei racconti dell'estate appena trascorsa e delle aspettative che avevano su Hogwarts.
Draco e Blaise sono convinti che finiranno a Serpeverde,è un fato già scritto.
Ogni tanto Draco pensa a quella bambina incontrata sul binario,magari una volta iniziata la scuola avrebbe potuto farci amicizia era un po' buffa, ma carina.
Avrebbero potuto studiare insieme e diventare amici.
 
"Ehm Salve. Hai per caso visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville l'ha perso"esordisce una voce saccente e altezzosa.
Riconosce in quella voce la ragazzina incontrata sul binario ma l'attenzione della nuova entrata era rivolta a Blaise.
 
E’ stato nuovamente ignorato.Lui,un Malfoy.
 
Come osa trattarlo in quel modo quell'impudente mocciosa.
 
"No. nessun rospo"replica Blaise perplesso.
La ragazzina sbuffa e dopo aver ringraziato con espressione stanca,ma di chi avrebbe perseverato nella ricerca, se ne va.
 
E’ impossibile non accorgersi di un Malfoy.
Lo sta trattando alla stregua di un elfo domestico.
 
Draco è irritato per essere stato ignorato due volte in poco tempo.
 
Inizia ad odiarla sul serio quella ragazzina dagli occhi d'oro.
 
La paura è passata ed ora si gode il paesaggio e le chiacchiere con Blaise.
Il treno rallenta e comprende che è il momento di camminare con le sue gambe. Ad Hogwarts non ci sarebbero stati i suoi genitori a proteggerlo o gli elfi a servirlo, se la sarebbe cavata da solo.
 
Quelli del primo anno usano le barche per giungere fino al castello e una volta arrivati si mettono in fila per poter entrare in Sala Grande.
Draco è piccolo e altezzoso, ma soppesa tutti nello stesso modo del suo vecchio.
Ha individuato Potter tra la folla,suo padre si è raccomandato di farselo amico.
Quando lo vede rimane deluso.
Un ragazzino con abiti smessi,occhialetti tondi e caschetto bruno...
Draco incurvò le labbra rosee in una smorfia di disgusto.
Questo qui avrebbe fatto fuori Tu-Sai-Chi?
Draco scuote la testa,non gli piace quel plebeo,ma gli ordini di suo padre non possono essere discussi.
Si avvicina seguito da Blaise e Theo,un altro amico di vecchia data con cui lui e Blaise condividono la sorte da tempo.
Potter chiacchiera sorridente vicino ad un bambino dai capelli rossi ed i vestiti logori.
Lui con passo elegante si avvicina con l'arroganza dipinta sul volto,forte del suo nome e del suo status sociale.
"E’ vero allora quello che dicevano sul treno...Harry Potter è venuto ad Hogwarts...Loro sono Zabini e Nott e io sono Malfoy, Draco Malfoy"dice il biondino avvicinandosi a Potter
Il bambino rosso al fianco di Potter trattiene una risata.
Draco lo guarda irritato,e disgustato da tanta sciatteria
"Il mio nome ti fa ridere? Non c'è bisogno che ti chieda il tuo;capelli rossi,una vecchia toga di seconda mano,devi essere un Weasley!Scoprirai che alcune famiglie di maghi sono migliori di altre,non vorrai fare amicizia con le persone sbagliate.Posso aiutarti io"parla sicuro di sè tendendo la mano a Potter.
Non si cura della risposta.
Due occhi d'oro hanno assistito al suo attacco a quel traditore babbanoofilo di Weasley.
La bambina lo sta osservando con disprezzo e compassione prima di voltarsi nuovamente.
Nessuno l'ha mai guardato con quel disprezzo,ma soprattutto nessuno l'ha fatto mai sentire così rifiutato.
L'odio per quella creatura orgogliosa e fiera, quanto lui, sta crescendo a dismisura.
 
Chi era lei per suscitargli quelle emozioni...
 
 
La Sala Grande è immensa con quattro tavolate lunghe, trepidanti di accogliere nuovi studenti.
Da li a poco sarebbero stati smistati,per lui ed i suoi amici sarebbe stata una formalità.
Serpeverde li sta aspettando.
Ha già notato volti conosciuti al tavolo verde-argento.
Quel troll di Flitt,quel tirapiedi di Harper gli hanno fatto un veloce gesto con il capo.
 
"Il soffitto non è vero,sembra un cielo stellato,ma è una magia.é nel libro Storia di Hogwarts.Io l'ho letto!" dice la voce saccente di quella ragazzina odiosa.
 
Cosa voleva dimostrare?
 
Antipatica
 
La McGranitt sul palco ha in mano un logoro cappello di tela e un lungo foglio di pergamena.
"Hermione Granger"urla la McGranitt.
Eccolo il nome di quella spocchiosa.
Vide la bambina sussurrare a se stessa parole rassicuranti.
 
Coraggio...
 
E’ proprio curioso di sapere dove sarebbe stata smistata,magari a Serpeverde o Corvonero,non a Grifondoro... pensa con una puntina di speranza il piccolo Malfoy.
La McGranitt adagia il cappello su quella massa senza forma di capelli.
"Grifondoro"url quella pezza vecchia di un cappello dopo qualche dubbio
Draco scuote la testa.
Grifoni e serpi sono unite da un antagonismo che risale ai tempi dei due fondatori delle case.
 
La odia maggiormente,perchè non avrebbe potuto fare altrimenti.
 
Le sue iridi trasparenti osservano la bambina aprirsi in un radioso sorriso,tanta la contentezza che la Granger ha dismesso il suo cipiglio altezzoso. Sul suo visino compare una smorfia tipica di una bambina di quell'età
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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