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Autore: WhiteWitch    05/06/2014    5 recensioni
Setauket, Long Island, inverno 1776.
Nessuno vorrebbe essere Caleb Brewster.
Perché? Ve lo dico io perché.
Caleb Brewster è un fuggiasco, una spia e un poveraccio che alle volte non riesce nemmeno a trovare qualcosa per riempirsi lo stomaco.
Caleb Brewster vive in una foresta fredda, che in questo inverno rigido sta trasformandosi in una trappola mortale.
Caleb Brewster vive ai margini della società.
E indovinate un po'? Già, io sono Caleb Brewster.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Indipendenza americana
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Angolo autrice: Salve a tutti! Dunque, per chi alla fine della storia si dovesse domandare chi è Caleb Brewster, sappiate che è un personaggio storico realmente esistito. Potete trovare alcune informazioni in proposito su Wikipedia. Per quel che riguarda la storia io francamente non ho idea di cosa passasse per la mente di Caleb Brewster, ma da quando sono entrata in contatto con questo personaggio non ho potuto non chiedermi come si sentisse. Da qui nasce la fanfiction.
Spero possa piacervi, è stata scritta di getto e pertanto non è perfetta, ma mi sento molto legata a questo testo. Enjoy!


Caleb's gone for a soldier


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Nessuno vorrebbe essere Caleb Brewster.
Perché? Ve lo dico io perché. Caleb Brewster è un fuggiasco, una spia e un poveraccio che alle volte non riesce nemmeno a trovare qualcosa per riempirsi lo stomaco. Caleb Brewster vive in una foresta fredda, che in questo inverno rigido sta trasformandosi in una trappola mortale. Caleb Brewster vive ai margini della società.
E indovinate un po'? Già, io sono Caleb Brewster.
Uno potrebbe pensare che il mio mestiere sia emozionante. Lo devo ammettere, fare il corriere per i patrioti sembra entusiasmante. Se potessi dirlo in giro, un sacco di donne mi guarderebbero con occhi diversi. Quasi riesco a vedermi: “Hey, sugar tits! Io sono uno dei corrieri di Ben Tallmadge, che te ne pare?” e poi lei crolla ai miei piedi.
Invece mi ritrovo seduto dietro una quercia, stringendo il moschetto tra le mani, conscio del fatto che puzzo come un animale. La mia barba è lunga, incolta e i capelli non sono pieni di foglie solo perché calato in testa ho un cappellaccio vecchio come me. E non è finita: sono costantemente terrorizzato all'idea che qualcuno di quei lealisti possa trovarmi.
E vorrei fosse questa la parte peggiore.
Non mi pento della scelta che ho fatto: perché dovrei? Lotto per la libertà, ogni mio respiro è volto a garantire a tutti un futuro migliore. Darei volentieri un braccio per Tallmadge – voglio rovinarmi, facciamo entrambe le braccia! – ma ad ogni giorno che passa io mi sento più solo.
Che posso dire? Me la sono cercata. Ma voi non avete idea di cosa significhi.
Ho perso tutto per questa guerra. Non ho più niente. Ogni sera quando tramonta il sole io prego di avere ancora un cuore pulsante al mio risveglio; ad ogni alba mi arrampico su un albero per osservare casa mia da lontano, ben sapendo che non potrò raggiungerla. Sono accampato ad appena quattro miglia da Setauket. Vivo come un vagabondo a pochi passi da casa mia. Sono un estraneo nella mia terra, indesiderato dai miei vicini e mia sorella nega il nostro legame di parentela.


I'll dye my petticoats crimson red

Through the world I'll beg my bread

I'll find my love alive or dead

Johnny's gone for a soldier*
 

Se fossi come Johnny me ne sarei andato anche io per fare il soldato. Sarei entrato nell'Esercito Continentale, al seguito di quello sbarbatello di Tall-Boy, avrei combattuto e sarei morto per il bene del mio paese. Ma non sono quel tipo d'uomo, no. Non sono un soldato.
Non che non ci abbia provato, è chiaro. Mi sono messo in fila, ho aspettato, stringendo nella mia tozza mano sudata i miei documenti, e quando si è trattato di consegnarli...
Non mi piace ammettere di essere scappato, ma è questa la verità: sono corso via come un pazzo, col rischio di cacarmi addosso dalla paura. La cosa paradossale è che, se mi fossi arruolato, avrei rischiato di meno rispetto a quanto faccia adesso.
Oh, non che mia sorella avrebbe apprezzato di più: lei è una di loro, una lealista. Ma è mia sorella e, per Dio, darei ogni cosa che possiedo per potermi avvicinare a lei.
È sfibrante. Vivo costantemente nella paura di venir beccato in flagrante dagli inglesi. Quel coglione del maggiore Hewlett, lì a Setauket, non ha idea di dove io sia, ma è fin troppo consapevole del mestiere che faccio e mi sta cercando.
Presto mi saranno addosso, lo so. Posso quasi sentire i loro passi, ogni rumore nel cuore della notte è un inglese che mi spara addosso, ogni fruscio è il suono delle loro voci, ogni civetta uno dei loro richiami. Allora mi drizzo in piedi, angosciato, imbracciando il mio fucile e guardandomi intorno, sicuro che ormai per me sia finita. “Mi impiccheranno” penso con terrore. Poi mi accorgo che è stato tutto frutto della mia immaginazione e torno a rilassarmi, anche se non riesco più a dormire.
Gli altri non lo sanno, Ben e Abe e il caro Georgie mi credono un grand'uomo. Davanti a loro sono spavaldo, sorrido e faccio battute fuori luogo. E sapete perché?
Perché è l'unico sistema che Caleb Brewster possiede per non impazzire.



*Tingerò di rosso la mia sottoveste
In giro per il mondo elemosinerò il mio pane
Finché non troverò il mio amore vivo o morto
Johnny è partito per fare il soldato


Il titolo di questa canzone è - strano, vero? - Johnny's gone for a soldier. Si tratta di un adattamento di una popolare canzone irlandese, titolo originale "Shule Aroon" ed era molto popolare nel corso della Rivoluzione Americana
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