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Autore: spluccica    05/06/2014    7 recensioni
Pillole ( da cui il titolo) di incontri mai raccontati tra Sesshoumaru e Kagome.
"Vide il suo sguardo gelido trafiggerla e passarle attraverso come se non esistesse, come se la sua presenza fosse uno spreco d'aria e di spazio e la più infima creatura strisciante valesse più di lei. "
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il caldo opprimente mi obbligò a sospirare per l'ennesima volta, giornate afose come quella si susseguivano instancabili da una settimana facendomi rimpiangere gli agi tecnologici del presente.

Non si sfuggiva ne al caldo ne al freddo nell'epoca Sengoku.

Madida di sudore, irritata dalla canottiera che mi si appiccicava addosso senza ritegno decisi che era il momento di farsi un bagno rinfrescante, mi guardai attorno per chiedere a Sango se le andava di accompagnarmi ma vedendo che dormiva profondamente, cosa che accadeva molto di rado tormentata com'era dal ricordo del fratello, decisi di lasciar perdere.

Mi avviai a grandi passi quando la voce di Inuyasha mi raggiunse dalla cima dell'albero sotto il quale ci eravamo accampati.

:- Kagome dove vai da sola?- chiese con falso disinteresse.

:- Vado a farmi un bagno – sbuffai e incrociai le braccia.

:- Da sola? - ribatté lui.

:- Sango sta dormendo così bene! Non mi va di svegliarla- piagnucolai, estenuata dal caldo e dalla piega che la conversazione avrebbe potuto prendere.

:- Abbiamo incontrato moltissimi demoni in questa zona, è pericoloso per te da sola- s'impuntò Inuyasha, scendendo dall'albero e incrociando le braccia.

:- Per me da sola? Guarda che posso andare a fare un bagno anche da sola, non sono una bambina!- mormorai tra i denti, infiammandomi per l'insinuazione, che avevo ignorato le prime due volte.

:- Sto solo dicendo che i frammenti della sfera che ti porti dietro li attirano! E se ti aggredissero gli scagnozzi di Naraku?- Inuyasha alzò la voce e Kirara che sonnecchiava ai piedi di Sango alzò il muso per osservarci.

:- Se è dei frammenti della sfera che ti preoccupi...- mi indignai

:- Non ho detto questo!- cercò di recuperare Inuyasha.

:- Beh allora impara a spiegarti meglio! Ho caldo, sono sudata, voglio solo fare un bagno, dobbiamo proprio discutere persino per questo?- mi lamentai scostandomi dalla faccia una ciocca di capelli per il nervoso.

:- Tzk! Fa un pò come ti pare! Poi non venire a piangere da me se ti aggrediscono- aggiunse lui insolente prima di saltare di nuovo sul ramo dell'albero.

Trattenendomi a stento dal mandarlo a "cuccia", cosa che cercavo di evitare a meno che non c'entrasse la sua sosia morta, mi voltai di scatto e percorsi a grandi passi risoluti la distanza che mi separava dalla foresta e mi ci addentrai.

Non c'era nessuno al mondo capace di farmi perdere le staffe come Inuyasha.

Calpestando il suolo con foga,come se mi avesse fatto un torto personale, arrivai al ruscello poco lontano dal nostro accampamento, cercavamo sempre di accamparci vicino ad una fonte d'acqua.

Impaziente mi sfilai le scarpe e le calze e le depositai ordinatamente su un masso vicino alla riva e poi immersi i piedi sfiniti nell'acqua limpida, il fresco tanto agoniato mi strappò un sospiro di sollievo.

Senza attendere oltre, premurandomi di non essere osservata mi svestì ed entrai in acqua, inizialmente era quasi freddo ma il corpo si adattò in fretta.

Rimasi a nuotare placidamente ammirando l'ambiente incontaminato che mi circondava, pensai che forse valeva la pena non avere il condizionatore in cambio di quella bellezza lussureggiante.

Sorridendo per la ritrovata calma, uscii dall'acqua e raggiunsi i miei vestiti, mi vestii e feci per tornare all'accampamento quando sentii delle voci in lontananza.

Senza pensare a ciò che stavo facendo mi nascosi dietro ad un cespuglio sbirciando tra le foglie i nuovi venuti.

Con sorpresa vidi che si trattava della bambina di nome Rin e di Jaken, che si accompagnavano a Sesshoumaru, la bambina saltellò nell'acqua bassa schizzando il demone rospo, che si parava come poteva e tentava, con scarso successo, di richiamarla all'ordine. Aguzzando lo sguardo vidi dietro di loro avanzare la figura slanciata e sontuosa del fratello di Inuyasha che dedicò poco più di un occhiata alla disputa tra Jaken e Rin, prima di conficcare le pupille ambrate nelle sue. Impaurita trattenni il fiato.

:- Esci da li- mi ordinò imperioso, e non pensai di disobbedire nemmeno per un secondo.

Scattai in piedì e rimasi a distanza con una posa innaturalmente rigida, guardando mortificata il viso truce del demone.

:- Non vi stavo spiando!- cercai di precisare impacciata.

:- E allora cosa ci facevi nascosta dietro ad un cespuglio?- chiese Jaken ironico.

:- Non sapevo che foste voi! Ho sentito delle voci e mi sono nascosta senza pensarci!- risposi cercando di assumere un tono risoluto e dignitoso.

:-Lo avrei fatto anchio!- esclamò comprensiva Rin entrando nella conversazione senza preavviso.

:- Tu sta zitta, nessuno ti ha chiesto niente! Lascia parlare i grandi!- la rimproverò il demonietto.

:- E allora perché parli anche tu Jaken?-

Il battibecco che stava per cominciare fu sedato con un gesto da Sesshoumaru che rivolse un'occhiata eloquente e dura a Jaken che aveva già la bocca aperta e stava per rispondere.

:- Che aspetti ad andartene- si rivolse nuovamente a me, ma quella non era una domanda, somigliava piuttosto da una non troppo velata minaccia. Vidi il suo sguardo gelido trafiggermi e passarmi attraverso come se non esistessi, come se la mia presenza fosse uno spreco d'aria e di spazio e la più infima creatura strisciante valesse più di me.

:- Aspetto di avere voglia di andarmene- risposi con uno slancio di coraggio e impertinenza.

Lo sguardo di Sesshoumaru diventò ancora più duro e disgustato se possibile e Jaken aveva trattenuto il fiato così rumorosamente da richiamare anche l'attenzione di Rin, impegnata a giocare.

Pentendomi della pessima uscita ma non potendo rimangiarla, incrociai le braccia e assunsi l'espressione risoluta più credibile di cui ero capace, o almeno sperai che risultasse tale.

Prima che Sesshoumaru potesse dire o fare qualsiasi cosa sentii i vestiti bagnarsi e appiccicarsi gelati al mio corpo, e la risata divertita di Rin vicino a me.

Guardandomi attorno interdetta capì che ero stata attaccata dalla bambina a colpi di schizzi, Rin scappò lontano da me con sguardo birichino per invogliarmi al gioco, sperando di aver trovato una via d'uscita pacifica da quella situazione mi tolsi le scarpe e seguii la bambina in acqua, finendo di inzupparmi i vestiti, e la schizzai delicatamente il faccino sorridente minacciando tremenda vendetta.

Evitando accuratamente di guardare nella direzione di Sesshoumaru continuai a giocare con Rin, fingendo di inciampare in modo goffo e cadere vicino a Rin inondandola di schizzi, oppure cercando di catturarla nuotando sott'acqua mentre lei scappava di qua e di là ridendo.

Quando il gioco finì, per sfinimento di entrambe le partecipanti mi accasciai sulla riva vicino alla piccola che dall'espressione esausta minacciava di addormentarsi da un momento all'altro, lasciandomi di nuovo in compagnia dei due demoni che avevano osservato la scena da lontano, Jaken sdegnoso, Sesshoumaru ostentando quieta indifferenza.

Pensando malignamente alla falsità di quel comportamento, mi rassettai i vestiti fradici addosso e cercai di spremere via più acqua possibile strizzando gli angoli della gonna.

Sesshoumaru e Jaken si avvicinavano alla piccola Rin sfinita sdraiata scomposta sul terreno, e sebbene non avessi alcuna voglia di avvicinarsi a loro sapevo che se non avessi salutato Rin prima di andarmene ci sarebbe rimasta male.

Mi inginocchiai accanto alla bambina e le accarezzai la testa.

:- Mi sono divertita Rin! Ma adesso devo andare, Inuyasha mi sta aspettando.- mormorai dolcemente, ma avrei potuto giurare che quando avevo nominato l'odiato fratello, Sesshoumaru si fosse irrigidito, esattamente come avrebbe fatto Inuyasha ammisi mentalmente.

La piccola ancora con gli occhi chiusi mi prese il viso tra le mani e con la voce impastata da sonno mormorò :- buonanotte Kagome- e mi diede un bacio sulla guancia.

Pietrificata dalla sorpresa rimasi accanto alla piccola fino a che non mi riscossi e alzandomi incontrai lo sguardo del principe dei demoni, imperscrutabile ma ostile, ancora profondamente toccata dal gesto della bambina invece che contrarsi in un espressione altrettanto ostile, il mio viso si distese in un sorriso sereno e prima di poter vedere l'espressione di Sesshoumaru diventare ancora più disgustata mi voltai e camminando normalmente, ignorando lo sguardo ambrato che mi perforava fisicamente la schiena, tornai all'accampamento.

Sapendo che anche se avessi detto la verità su ciò che era successo non avrei potuto evitare un'altro litigio senza senso con Inuyasha.

 

Continua... 

  
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