Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: clodia    07/08/2008    1 recensioni
- Se vuole un consiglio, non si avvicini a quel genere di persona. - Non ho mai accettato consigli, soprattutto dagli estranei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
20/03

3 a.m. PARCHEGGIO ISOLATO

Una donna si ferma davanti ad un'automobile. Sta cercando qualcosa nella borsa da cui, dopo alcuni secondi, estrae una chiave che inserisce nella toppa.
Non riesce a girare la chiave che un uomo la afferra da dietro tappandole la bocca con una mano guantata. La donna agita gambe e braccia, cerca con tutte le sue forze di liberarsi, cerca di urlare. La presa dell’assalitore è troppo salda. Con un morso ferisce la mano dell'uomo che le tappava la bocca, urla! Purtroppo per lei l'ora tarda e il luogo isolato le impediscono di trovare l'agognato aiuto. L'uomo che indossa un passamontagna la chiude, in lacrime, nel baule di una berlina.
Dopo un tragitto dalla lunghezza indefinibile, la macchina si ferma e all'interno del bagagliaio un cellulare inizia a suonare. La donna lo lascia suonare a lungo, sino a che la suoneria non cessa. Dopo pochi secondi, il cellulare riprende a trillare.
-    P-pronto!?
-    L’ho vista piangere. – il tono della voce calda, dall'altro lato del telefono, sembra dispiaciuto. – Vicino al telefono ci deve essere una benda, la indossi.
Dall’altro capo del telefono non si sente risposta ma la donna rinchiusa esegue l'ordine senza tentennamenti. Il rapitore riattacca.

CLAC

Si apre il baule e la donna viene aiutata ad uscirne, non appena fuori inspira ed espira  a più riprese, rumorosamente.
-    Si lasci guidare da me.
Come pochi attimi prima, la donna fa esattamente ciò che le viene detto. Nel tragitto perde la cognizione del tempo, dello spazio; c'è solo quella mano, quella voce e null'altro.
-    Si sieda.
Per la prima volta la donna sembra non fidarsi, ma la presa dell’uomo sul polso si fa più salda e dolorosa e si lascia andare.
-    Ora si tolga la benda aprendo gli occhi a poco a poco, la luce potrebbe risultare accecante.

Non appena i suoi occhi le permettono di vedere con chiarezza, stordita si guarda attorno.
-    Mah…
È il ritratto della confusione.  
-    È casa mia.

Sul tavolo, vicino alla sedia, trova un biglietto:
“Ora tocca a lei!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: clodia