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Autore: Artemide12    06/06/2014    9 recensioni
"La prima cosa di lei che li colpì furono gli occhi. Erano di un incantevole azzurro cielo e potevano appartenere ad uno solo di loro.
Poi, in cerca di altri indizi rivelatori, notarono i capelli. Lunghi e fluenti, erano di un nero vivo e brillante e allo stesso tempo di una delicatezza particolare e potevano appartenere ad uno solo di loro.
Ultimo, ma non ultimo, c'era la pelle. Nonostante la villa si trovasse sulla costa e il sole estivo illuminasse l'intera zona, era di un colore latteo e immacolato e, così come quel sorriso beffardo, poteva appartenere ad uno solo di loro."

-§-
Dopo la scomparsa della madre, Luna Momoyma, 17 anni, si trova costretta a dover rintracciare il padre che non ha mai conosciuto.
La madre, però, non le ha lasciato un nome, bensì 3 e starà a lei scoprire chi tra Mark, Ryan e Ghish è l'uomo che cerca e a cui deve dare la lettera che la madre le ha affidato.
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

due anni dopo

 

Ryan si guarda intorno agitato.

Si costringe a fare dei respiri profondi, come gli sta indicando di fare Luna, anche se Fragola le impedisce di muoversi liberamente.

Fa vagare lo sguardo tra i banchi incrociando di sfuggita volti familiari.

Lory gli sorride calorosamente, con trasporto. Poi però è costretta a riabbassare lo sguardo su Arelan, il bambino dai capelli blu e gli occhi verdi che non riesce a stare seduto fermo sulla panca, tra lei e Pai. Ha poco meno di due anni.

Ma a breve avrà una sorellina. Sofia. Che vuol dire “conoscenza”. Avrà gli occhi viola di Pai e i capelli smeraldo di Lory. Ma è troppo presto perché sappiano questo. In realtà, è ancora troppo presto perché sappiano che Sofia sta per entrare nelle loro vite.

Arelan, nella lingua aliena, vuol dire “astuto”.

Non è vivace quanto le sue cugine, che ora hanno sei anni, ma neanche tanto tranquillo come i genitori.

Joy e Flo sono sempre le solite pesti. Hanno preso dai genitori, senza ombra di dubbio. E da loro hanno preso anche quella sorprendente e perenne felicità. Quella che tutti vorrebbero avere.

Per ora, però, il bambino ad interessare di più è Leo, il marmocchio dai capelli e gli occhi neri che tra qualche giorno farà diventare Mina mamma per la prima volta. Per la seconda di penserà Sally, così simile al fratello da sembrare quasi gemelli, ma ancora per lei è davvero troppo presto.

Luc sembra aver preso di buon grado i nuovi arrivati.

Certo, Mina ha dovuto smettere di ballare per un po', ma al momento c'è Glix a sostituirla per le lezioni nella scuola.

Già, l'aliena in due anni ha fatto faville. Ora passa quasi tutto il suo tempo sulla Terra, lontana da Ghish, che, a dirla tutta, sembra sparito dalla circolazione.

Tutto questo dopo, ovviamente, aver perso la scommessa con Luna.

Luna, che siede in prima fila accanto a Jack, il ragazzo dagli occhi nerissimi e i capelli biondissimi. Quello che lavora in laboratorio.

A Ryan la cosa non è dispiaciuta affatto. Tutti i padri vorrebbero poter controllare il fidanzato della propria figlia.

E Jack è il miglior ricercatore che lavori al laboratorio. Dopo Lory, naturalmente. Ma lei sta per andare di nuovo in maternità.

Ryan fa un altro respiro profondo.

Kyle, accanto a lui, gli mette una mano sulla spalla e gli sorride.

Ryan ricambia, con gratitudine.

Ci sono voluti due anni perché le cose tra di loro tornassero normali.

Ma non solo.

Per un attimo, qualche mese prima, Kyle aveva temuto il peggio quando, tornando a casa, aveva trovato Pam e Ryan abbracciati proprio nell'ingresso.

Ma poi lei aveva tirato su la testa e gli aveva sorriso.

«Ryan si sposa!» aveva urlato al settimo cielo.

Si era sentito svenire per il sollievo. E per la felicità.

«A quanto pare.» aveva confermato Ryan «Venivo a chiederti se potevi farmi da testimone.»

E così era stato.

Marito e moglie facevano da testimoni agli sposi.

Uno da una parte e l'altra dall'altra.

Axel al fianco del padre, Alexia accanto alla madre. Ormai sono una più bella dell'altra.

Nessuno più di Pam e Kyle meritava questo posto.

Loro che hanno tenuto saldo il proprio matrimonio anche nel momento più delicato.

Loro che sono stati coinvolti in prima persona nella storia di Ryan e Rose.

Anche Pam ha i suoi ricordi felici.

Come quello della sera del saggio di Luna e Mina. Quando fuori, ad aspettarli, c'era proprio Rose.

Ryan e Luna non sembravano sorpresi.

Ma anche la ragazza era rimasta a bocca aperta quando Rose aveva dato loro la notizia.

Una notizia che aveva comunicato a Ryan solo poche ore prima, appena aveva ricevuto i risultati delle analisi.

Una notizia che ora se ne sta “tranquillamente” seduta in braccio a Luna, agitando la sua chioma di riccioli biondi di qua e di là e facendo scorrere gli occhi verdemare da un volto all'altro in cerca della madre.

Una notizia di ormai un anno e mezzo, piena di lentiggini che risponde al nome di Fragola.

Rose appare proprio quanto Luna crede di non poter tenere ferma la sorellina un momento di più.

Si alza in piedi con Fragola in braccio e guarda avanzare la donna che sta per sposare suo padre.

Con la mano libera stringe quella di Jack.

 

In questo giorno di festa, manca solo una persona.
 

 

Ghish appoggia i gomiti al muretto del lungomare.

Ancora una volta ringrazia di avere la capacità di teletrasportarsi.

Alza lo sguardo verso il mare aperto e lascia che l'oro dei suoi occhi si scontri con quello dei raggi del sole accendendoli ancora una volta.

Il mare è così agitato da fare paura.

È una delle cose belle dell'inverno.

La seconda è che in questa stagione al mare non ci sono turisti e gira poca gente.

Il vento impetuoso, ma non tanto freddo, gli si infrange contro tirandogli indietro i capelli e gonfiandogli la giacca.

D'istinto si porta una mano alla tasca.

L'attimo dopo si ricorda che quella lettera si trova al sicuro, in chissà quale cassetto dell'armadio.

 

caro

Ghish,

so di avere una bella faccia tosta a farmi viva dopo tutto questo tempo, ma non ho potuto farne a meno.

A quest'ora saprai già di Luna.

E probabilmente avrai capito.

Avrai capito perché sono sparita così all'improvviso.

Ma devi sapere come sono andate veramente le cose.

Ti conosco, e so che ti sarai dato tutta la colpa di quello che è successo. E avrai incolpato Glix.

È vero, non ho voluto ascoltarti e ho frainteso molte cose. Ma non è per questo che ho fatto perdere le mie tracce.

Se fosse stato solo questo, credimi, sarei tornata dopo poco. Qualche mese al massimo, giusto il tempo di far sbollire la rabbia e di venire a conoscenza della verità. Una verità che, invece, ho saputo solo pochi giorni fa grazie a Pai.

Ancora oggi maledico quei mesi.

Sono sicura che ormai il mistero di chi sia il padre di Luna si sia già risolto, ma volevo comunque essere io a confermartelo.

È Ryan suo padre.

E dirti che non l'ho amato sarebbe una bugia bella e buona.

Quando è comparso, proprio lì, davanti a quel bar di New York, ho pensato che fosse un segno del destino.

Non credere che non fossi combattuta.

Ma mi sono detta, come può Ghish passare da una ragazza all'altra, sembrare sempre innamorato e invece poi tornare sempre indietro?

È stato stupido, lo so. Maledettamente e inspiegabilmente stupido.

Ma è successo.

E quando mi sono accorta di quanto avessi sbagliato era troppo tardi.

Cavolo se era tardi.

Devi credermi quando ti dico che me ne sarei andata già due settimane dopo.

Invece sei stato tu a tornare, alla fine di luglio.

Non ho voluto ascoltarti, è vero, ma non è per questo che ti ho respinto in quel modo.

Mi sentivo in colpa, maledettamente in colpa per quello che avevo fatto. E il fatto che mi fosse piaciuto non migliorava la situazione.

Quando te ne sei andato è stato anche peggio.

Il senso di colpa era insopportabile e ti assicuro che avevo le valigie pronte quando ho incontrato Mark.

Tra di noi non c'è mai stato niente. Era solo una serata tra vecchi amici. Nulla di più.

Ci si è solo messo in mezzo il padre di Xander, con la sua mania per i cocktail, e mi sono vista costretta a portarlo a casa.

Se n'è andato il giorno dopo.

Stavo riordinando la casa decisa a chiamarti quando mi sono resa conto che qualcosa non andava.

Mi è sembrata la scena di un film.

Solo che c'ero dentro.

Ed ero quella che era rimasta incinta dell'uomo sbagliato.

A quel punto ho capito che non potevo tornare.

Che figura ci avrei fatto?

Ehi scusa Ghish, ce l'avevo con te e ho passato un po' di tempo con Ryan, mi sono innamorata di lui e ora sono incita, ma non è nulla di grave, non preoccuparti.”

No. Decisamente no.

E neanche per un momento ho pensato di abortire.

O forse per un attimo sì.

Ma tu dicevi sempre che certe cose non succedono per caso.

E quella era la mia punizione. Qualcosa che dovevo scontare per ricordarmi dei miei sbagli.

Tu non hai fatto la stessa cosa con Glix? Pai me l'ha detto.

Solo che il mio ruolo di mamma mi è piaciuto parecchio.

Come non si può amare una ragazza come Luna?

Ma non avrei mai potuto farcela da sola.

Mina e Lory sono state a dir poco provvidenziali.

Senza di loro mi avreste rintracciato subito.

Grazie a Mina sono sparita.

Grazie a Lory ho avuto Luna. Non potevo certo andare in ospedale. Ryan ci avrebbe messo un attimo a rintracciarmi. Lei mi ha coperta.

Un po' mi dispiace per Ryan.

Sono rimasta nella sua città e non ha mai avuto la fortuna di incontrarmi per caso.

Viveva con Lory mentre lei, pur amandolo, faceva di tutto per nascondergli sua figlia.

Ma sono felice che ora Lory stia per sposarsi con Pai, spero proprio siano felici insieme.

È buffo credere che se non fosse stato per loro probabilmente non sarei qui a scriverti questa lettera.

Mi ero ormai rassegnata a vivere nel mio esilio, ma poi Luna ha cambiato tutto.

Lory si sentiva in colpa nello sposare Pai nascondendogli un simile segreto, così Luna li ha portati a casa nostra a mia insaputa – ma non di Mina.

E ho saputo.

Ho saputo di aver covato una rabbia ingiusta nei tuoi confronti per tutto questo tempo.

Ho saputo che ciò che usavo per giustificarmi non era che una flebile e inconsistente scusa.

Mi sono sentita maledettamente in colpa.

Ancora più di prima.

E ho capito che non potevo starmene con le mani in mano.

Dovevo risistemare quello che io stessa avevo combinato.

E dovevo sbrigarmi.

Luna compirà diciotto anni tra poco. E so che lei è convinta di non volere un padre.

So anche, però, che se conoscerà Ryan resterà con lui. Ma cosa può spingerla a fare tanto?

Come può succedere una cosa del genere senza che io ci vada di mezzo?

E poi ieri, a sua insaputa, Mina mi ha dato un'illuminazione: e se io fossi morta?

Una minorenne ha bisogno di un padre. Luna non lo vorrà? E allora cosa c'è di meglio che l'ultima volontà di sua madre per costringerla a farlo?

Sembra crudele negarsi alla propria figlia, ma cosa posso fare?

Non è forse meglio credermi morta che sapere che preferisco stare con l'uomo che amo piuttosto che con lei? E lo stesso vale per Ryan!

No, non devono sapere.

Abbiamo organizzato tutto.

Luna deve andare ad un festa in un quartiere non proprio raccomandabile.

So che vorrà che la veniamo a prendere.

E noi lo faremo.

È tutto programmato.

Pai dovrà arrivare al momento giusto e sparire subito dopo.

Mina fingere che io sia morta per dissanguamento dicendole le mie ultime volontà.

Lory accertare la mia finta morte.

È spaventoso quanto sia facile sparire.

Perché ti scrivo e ti racconto tutto questo?

So che è sciocco da parte mia anche solo pensare che in tutto questo tempo tu mi ami ancora, ma mentre Pai mi parlava di te non ho potuto fare a meno di sperare.

Perché qualunque siano i tuoi sentimenti al momento, sappi che io ti amo ancora, forse più di prima.

E se mai volessi tornare da me, mi troverai proprio a New York, in un appartamento provvisorio proprio di fronte la casa di Mina.

Sarò lì ad aspettare.

 

Tua,

Strawberry

 

 

Sogno? O realtà? si era chiesto.

Ma lo sguardo di Mina gli aveva detto che era tutto vero.

Per quanto incredibile che fosse.

Non era stato in grado di muoversi.

Una piccola parte di lui aveva provato il forte impulso di fare a pezzi quel foglio di carta.

Ma cos'era? Un uomo insensibile? Non aveva sofferto abbastanza per colpa di quella donna?

Possibile che fino all'ultimo, quando era riuscito a trovare pace, fosse stata capace di sbucare dal nulla e rovinare tutto?

Ma cosa credeva? Che il mondo girasse intorno a lei?

Aveva guardato Mina a lungo, senza fiatare.

Era forse uno scherzo?

Un pessimo scherzo.

Ma Mina non era quel tipo di persona.

Lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere e nemmeno Lory. Doveva essere la verità.

Le mani gli tremavano mentre resisteva all'impulso di fare ciò che l'istinto gli chiedeva,

Per un attimo persino Mina aveva esitato.

Lo aveva guardato con sorpresa e anche con una certa inquietudine.

Lui gli aveva restituito uno sguardo altrettanto sconcertato e rabbioso allo stesso tempo.

Lei aveva fatto istintivamente due passi indietro.

«mi-mi dispiace» aveva balbettato altamente confusa.

Poi aveva lasciato un altro foglio sul tavolo ed era tornata sui propri passi lasciandolo solo.

Si era costretto a leggere quel biglietto per non fare a pezzi la lettera.

 

Ciao, sì, lo so che sono pazza, che ce l'hai a morte con me eccetera eccetera.

Ma nel remoto caso in cui mi fossi appena sbagliata volevo dirti che c'è stato un piccolo cambio di programma. A quanto pare non sono stata così brava a sparire quanto credevo. Non ho potuto fare a meno di venire alle Seychelles. Axel mi ha quasi scoperto, quella notte nel corridoio, ma per fortuna le sue orecchie e la sua coda hanno distratto tutti da me.

Ho anche lasciato un bel po' di peli sul divano, come Glix ha fatto “gentilmente” notare.

Pam, poi, ha capito tutto. Evidentemente conosceva bene Ryan e sapeva quello che era successo meglio di quanto credessi. O forse conosce bene Axel.

Per farla breve, so che Pam non mi farebbe mai scoprire – tanto è vero che ha raccolto ciò che mi ero lasciata dietro per tutta casa e lo ha dato Mina – ma non mi fido a rimanere dove sono. Se decidesse di venirmi a trovare probabilmente manderei tutto a monte.

In più ho combinato un vero casino quindi adesso quel ragazzo del laboratorio sa tutto.

Come ho fatto ad essere così scema?

Nostalgia. Ho avuto la pazza idea che se Luna fosse risultata tua figlia sarebbe venuta con te e saremmo stati insieme tutti e tre.

Parecchio stupido, eh? Intanto, se non fosse stato per Lory, a quest'ora saremmo tutti nei guai.

Detto questo, ho lasciato l'appartamento a New York e tra qualche ora partirò per le Seychelles, tanto in quella casa non ci sarà nessuno fino alla prossima estate, poco ma sicuro.

Io sono lì.

 

Per gli umani il sole invernale è freddo.

Ma lui ha conosciuto il gelo di un pianeta quasi distrutto.

La Terra, in confronto, è un forno tutto l'anno.

«Qualcosa non va?»

Riabbassa lo sguardo.

Poi lo sposta alla sua destra.

«No.» sussurra per non fare troppo rumore «È tutto perfetto.»

Strawberry gli sorride mentre il vento le scompiglia i capelli corti e lui le cinge la vita con un braccio per attirarla a sé.

Si scambiano un bacio veloce.

Strawberry vorrebbe abbracciarlo a sua volta, ma ha mani e braccia molto occupate.

Ghish la stringe ancora di più, poi si sporge oltre la sua spalla per poter sbirciare il visino addormentato di Sole, la sorellina di nemmeno un anno dai capelli rossi e gli occhi dorati che Luna non sa di aver avuto.
 

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FINE

  
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