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Autore: Miss Reedus    07/06/2014    0 recensioni
- Io ti odio!- gli urlo contro, mi guarda - Tu non mi odi- mi giro e Jerry mi abbraccia da dietro, le sue mani sono fredde, mi bacia la spalla, fa scorrere le sue labbra sul mio collo e si ferma sulla giugulare, inspira il mio odore ed io inspiro il suo, mi giro e mi ritrovo i suoi meravigliosi occhi scuri che mi fissano, mi sfiora la guancia con una mano, si avvicina e posa le sue labbra sulle mie passandomi il suo calore e il suo amore attraverso un unico bacio, non voglio più staccarmi da quelle labbra, e fu così che il vampiro mi stregò con un bacio.
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jerry Dandrige, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Moonlight

Il nuovo vicino 

Copertina realizzata da Miss Hoechlin© con il programma on line Photovisi, gli effetti per le scritte e la colorazione vanno a Photobucket e i crediti per le rispettive immagini vanno a Google.
 

 Sento che sta camminando dietro di me, le foglie si schiaccino sotto ai suoi piedi,ti prego fa che vada via, sento il suo respiro così vicino, sento la potenza delle sue gambe, sento tutto di lui, Dio mio speriamo che vada dritto e che non giri, la strada sta finendo e mi sto avvicinando all'incrocio e spero con tutto il cuore che non si fermi alla mia fermata dell'autobus, giro velocemente e con la coda dell'occhio cerco di capire se è ancora dietro di me oppure no, giro leggermente la testa e vedo che non continua diritto, è ancora dietro di me, finalmente vedo la pensilina dell'autobus, mi fermo e lascio la panchina a lui mentre io mi appoggio al vetro, mi sta fissando, mi sento i suoi occhi addosso, come faccio a farlo smettere? Semplicemente non posso devo lasciare che mi guardi quanto voglia, non glielo posso impedire, cerco di guardarlo attraverso il riflesso del cellulare e quando lo trovo vorrei potermi girare, ha una canottiera bianca, folte sopracciglia, sguardo da duro...è semplicemente meraviglioso, perfetto. Sposta gli occhi sul mio telefono, forse mi ha vista e quindi lo rigiro verso di me facendo finta di nulla, mi sistemo meglio la mia mantellina rossa, ecco l'autobus, salgo e mi siedo mettendo lo zaino nel sedile accanto a me ed appoggio i piedi su quello davanti, lui mi passa accanto senza guardarmi, si siede in diagonale verso di me, dopodiché appoggia il gomito e inizia a guardare fuori, lo vedo dal riflesso del finestrino e continuo a fissarlo finche non arrivo alla mia fermata...la nostra fermata, quando scendo la mia mantella rossa sventola al vento, amo il rosso: mi ricorda il succo rosso che esce dalle ciliege, l'amore, la passione, la rabbia... ed il sangue.
Sono sull'uscio di casa quando mi chiama – Ehi! Tu sei la mia nuova vicina di casa...- mi giro piano – Si a quanto pare, ma credo che il nuovo arrivato sia tu e non io- abbozzo un sorriso, cerco di guardarlo negli occhi, ma lo sguardo mi cade soltanto sulle sue possenti braccia e sui muscoli che si intravedono attraverso la sua canottiera bianca – Ho notato che mi stavi fissando sul pullman- diavolo, l'ha notato e ora cosa faccio? Devo inventarmi una scusa plausibile – Hai una faccia che mi ricorda qualcuno- alza un sopracciglio – Va bene piccola- come mi hai chiamata? “Piccola”? Neanche mi conosci...dopo aver pronunciato quel nome mi viene una fitta allo stomaco – Io comunque mi chiamo Amanda... Amanda Grey- mi squadra passando per ogni millimetro del mio corpo come uno scanner – Io mi chiamo Jerry Dandrige... senti Amanda, il tuo nome non è un po' troppo lungo?- mi si forma un punto interrogativo in faccia – Mi sembra un nome normale...- sospira – Lungo da pronunciare e difficile da ricordare... per me sarai Cappuccetto Rosso- appena pronuncia quel nome inizio a fissare la mia mantellina ed a rigirarmela tra le mani, in effetti ricordo un po' quella ragazza – E questo soprannome ti sembra corto?- dico con un tono arrogante – No, ma è facile da ricordare- deglutisco – e poi ti si addice perfettamente tesoro...- serro la bocca – Come mai hai scelto proprio Las Vegas come città dove venire ad abitare?- è l'unica domanda che mi viene in mente per cambiare argomento – Si dice che questa città sia la patria del gioco d'azzardo dello spettacolo e delle belle ragazze quindi perché non provare?- abbozzo un sorriso – Per ora ho conosciuto solo belle ragazze- dice indicandomi – Ti consiglierei di togliere quel cassonetto da davanti al vialetto: è orribile da vedere- guardiamo entrambi quell'enorme scatolone blu davanti alla casa – Lo farò tranquilla- voglio entrare in casa – Ci vediamo Jerry alla prossima- gli faccio un cenno con la mano – A più tardi Amanda- infilo le chiavi nella serratura così velocemente che rischio di spezzarle e di lasciarle dentro, butto la mia mantellina rossa sul divano bianco, sembra quasi una macchia di sangue buttata lì così, mia madre non c'è e neanche quel deficiente di mio fratello così cerco qualcosa di pronto nel freezer da scongelare, qua dentro fa un caldo che si muore, mi tolgo la felpa e rimango in canottiera, ma continuo ad avere caldo, così mi sfilo anche i pantaloni dopotutto sono da sola in casa, accendo lo stereo, seleziono una canzone e alzo il volume al massimo, non penso ed inizio subito a ballare, stappo una bottiglia di birra, giro su me stessa al ritmo incalzante della canzone, nessuno può fermarmi, passo davanti alla finestra, inciampo nel tappeto e mi appoggio ad una colonna guardo per un secondo fuori dalla finestra, in quel minuscolo istante lo vedo: è davanti alla finestra, a torso nudo, indossa dei jeans e mi sta fissando, rimango incantata per qualche secondo, ma poi mi ricordo che sono in biancheria intima, così afferro la mia mantellina e corro di sopra, che figura di merda, mi rivesto rapidamente e scendo le scale, mi affaccio un po' per controllare se lui è ancora li, ma non lo vedo – Meglio- dico ad alta voce, mi vergogno come un cane e chiudo tutte le tende, mi butto sopra la poltrona e mi prendo la testa tra le mani, Dio mio quanto sono stupida, proprio in quel momento si sente il trillo della macchina che ha finito di scaldarmi il cibo, inizio a mangiare quelle palle di carne insapore che sono spacciate per delle polpette, ma non sanno di nulla e fanno veramente schifo, non c'è nient'altro da mangiare ed io sarei capace perfino di bruciare perfino l'acqua, ripenso agli occhi scuri di Jerry, quello sguardo così profondo, sembra quasi che ti possa guardare dentro da non sembrare umano. Il mio telefono vibra: è un messaggio di Jason, il mio ex ragazzo “ Amanda ti aspettiamo alla vecchia fattoria con gli altri amici alle 4 e mezza ci stai?” sospiro e gli rispondo che ci saremmo visti lì, prendo la mia mantellina ed esco, mi aspetto di vedere Jerry fuori, ma non lo vedo, le sue finestre sono tutte oscurate, tutta la sua erba delle aiuole è secca, la sua casa da un'idea di morto e spento, devo sbrigarmi a raggiungere il luogo dell'incontro con Jason.
La fattoria è sempre la stessa: abbandonata da più di dieci anni, cade a pezzi, le tavole un tempo rosse hanno fatto spazio ad un marroncino chiaro e sbiadito, ragnatele ovunque, si vocifera che ci siano dei fantasmi, ma io non ci ho mai creduto, è un posto ideale per incontrarsi senza essere scoperti, Jason è in piedi in mezzo al fienile ed è vestito di nero, si avvicina – Amanda finalmente!- gli faccio un cenno con la testa in segno di saluto – Dove sono gli altri?- lui si guarda intorno – Guarda che siamo soli- inizio anche io a guardarmi intorno – Avevi detto che ci sarebbero stati anche altri amici con noi- si avvicina alzando le spalle – Dobbiamo finire un discorso io e te- sospiro scocciata – Jason non ne voglio più parlare è chiaro? Tra noi è finita lo vuoi capire?- lui mi aveva tradita, anche più volte ed io l'ho sempre perdonato, l'ho sempre aiutato e protetto anche quando è caduto nella dipendenza della droga, ma la verità è che lui per me non ha mai fatto un cazzo, si avvicina – Sei proprio cocciuta lo sai?- sta cercando di abbindolarmi – Meglio cocciuti che cretini come te- si inumidisce le labbra con la lingua – Lo so che ti piaccio ancora- lui è un bellissimo ragazzo: alto, moro, occhi verdi, muscoloso, stronzo e arrogante, il ragazzo perfetto per le ragazzine sceme che vogliono il ragazzo più figo della scuola da esibire alle loro amiche, ma lui non è il tipo giusto per me, si è ovvio che ne sono ancora attratta fisicamente, ma cerco di non farlo notare – Tu piacermi?- faccio una risata – Non credo proprio- fa altri tre passi verso di me – Neanche se facessi questo?- mi prende rapidamente la faccia e mi bacia, mi mancavano le sue labbra calde, il suo calore del viso sul mio, per un attimo mi lascio andare e lo bacio anche io – Oh-ho guardate Amanda cosa fa!!- dice una voce alla mia destra, mi stacco rapidamente da Jason – Prova ancora interesse per lui questa- Jason ride ed emergono altri ragazzi da dietro le balle di fieno – Grande Jason!- gridano, sono i suoi amici – Che significa questo?- chiedo, Jason sta ancora ridendo a crepapelle – Oh mio Dio Amanda ma davvero credevi che ti avrei voluto rivedere?- dice tra le risate – Davvero un bellissimo scherzo, complimenti, ti sei superato- cerca di avvicinarsi ed abbracciarmi – Vaffanculo drogato di merda, ed io scema pensavo che tu fossi cambiato, ma la verità lo sai qual'è? Non cambierai mai e rimarrai un deficiente per il resto della tua sporca e misera vita – i suoi amici fischiano per le mie parole dure ed in quel momento penso di averlo zittito completamente, ma non è così, lui ha sempre le battute pronte – Credo che tutte le volte in cui ti ho tradita lo sai che non ero per niente ferito? Lo sai che non mi dispiaceva per niente? E lo sai perché? Perché sei solo una stupida ragazzina dal bel visino e dall'aria innocente- mi giro e me ne vado, dietro ancora ridono di me, mi salgono le lacrime agli occhi ed accelero il passo, dentro brucio di rabbia.
Quando arrivo a casa Jerry è nel suo giardino, sta piantando delle piante in alcune aiuole, alza la testa e mi guarda, anche io faccio lo stesso, gli occhi mi bruciano per le lacrime che sto trattenendo – Ehi Cappuccetto Rosso! Ti piace il giardinaggio?- mi fermo – Amo il giardinaggio- fa un piccolo sorriso – Allora perché non mi aiuti a piantare questi fiori?- butto violentemente la mantellina sull'erba e mi incammino verso di lui che mi porge una paletta per scavare, gliela strappo di mano ed inizio a pugnalare il terriccio, sorride – Ti diverte questa cosa?- chiedo fredda – Ehi piano tigre!- scavo con più forza e per sbaglio mi butto della terra in faccia, lancio un grido di frustrazione, riprendo l'attrezzo e scavo con ancora più violenza, Jerry continua a guardarmi – Non stare lì impalato a guardarmi e fai anche tu qualcosa!- si inginocchia e continua a piantare dei fiori, mi fermo e mi prendo la faccia tra le mani sporche di terra, tiro su col naso, faccio un respiro profondo e mi calmo un po'. Finiamo dopo una mezz'ora abbondante e gli restituisco l'attrezzo – Grazie per avermi aiutato- non lo guardo negli occhi e dico piano – Di nulla- sento l'auto di mia madre in lontananza – Ci vediamo Jerry- mi allontano – Comunque sei brava a ballare- mi irrigidisco – Non so di che cosa tu stia parlando- ride – Ci vediamo- entro in casa, salgo di sopra e mi butto sul letto, dovrei pensare a Jason, ma in realtà penso al mio nuovo vicino di casa, è bello, forse anche troppo, la porta di sotto sbatte: mia madre è a casa, passi sopra le scale e la porta della stanza accanto sbatte, anche mio fratello è a casa, prendo il cuscino e me lo schiaccio al petto e sospirando rivedo Jerry che mi guardava alla fermata dell'autobus, sento un'altra macchina fuori penso che siano degli amici di mia madre, mi affaccio alla finestra e vedo un pick-up blu che si ferma davanti alla casa del vicino, esce una ragazza bionda, magra e alta che bussa alla sua porta, la conosco, abita nel quartiere accanto, il ragazzo esce, guarda la ragazza e la bacia, mi nascondo dietro la tenda per non farmi scoprire, la sta baciando con passione, si staccano e la lascia entrare in casa, ma prima di seguirla controlla che non ci sia nessuno nei paraggi, voglio vedere meglio la macchina dell'ospite, ma metto male un piede ed inciampo andando addosso alla finestra con la testa facendo molto rumore, Jerry volta la testa di scatto e mi vede, gli faccio un cenno di saluto con la mano e lui fa un sorriso simile ad un ghigno.

PICCOLO SPAZIO AUTRICE:

Eccomi qui con una nuova storia fresca fresca, ci stavo pensando su da un bel po' e alla fine ho deciso di fare un'altra fanfiction.
Questa volta la storia parla di vampiri e non di licantropi, spero vivamente che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che vi piaceranno anche i prossimi, per ora da Miss Hoechlin è tutto linea allo studio :3

  
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