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Autore: ARCOBALENO_    07/06/2014    0 recensioni
Sono un morto che si nasconde nelle tenebre della Terra. Io e te siamo uguali nati dallo stesso odio, dallo stesso dolore e allora perché nessuno si accorge di me, perché hanno aiutato solamente te? perché hanno lascito che mi distruggessi con le mie mani? Perché sono così solo? Aiutatemi vi prego......
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                                            DOLORE E SOLITUDINE:


Il dolore è l’unica emozione che mi è rimasta, ormai sono un contenitore vuoto che non prova più nulla. Col

tempo ho iniziato a perdere le emozioni e i ricordi, non pensiate però che siano ricordi ed emozioni felici anzi

tutto il contrario. Di quelle emozioni non ricordo molto ma so che erano cupe, che facevano male e che mi

avvelenavano l’anima, è per questo forse che oggi sono così; sono un automa che non prova niente, non ha

sogni e soprattutto non ha speranze. Per quanto riguarda i ricordi, quelli ci sono ancora tutti, sono così vividi

che ho come l’impressione che io stia ancora vivendo quegl’incubi. Nella vita ho provato vari tipi di dolore, la

separazione dei miei, la morte dei miei cari e poi le prese in giro per non essere mai troppo magra, per non

essere intelligente, perché ero goffa o imbranata; col tempo hanno cancellato la mia personalità. Tutti dicono

che si può uscire dal dolore, che non sono l’unica che soffre, ma nessuno si è mai domandato il perché della

mia sofferenza, del mio dolore e nessuno sembra ricordare che il dolore è un sentimento egoistico. Ho

sempre visto tutti pronti a dare consigli a dire devi fare quello e devi fare questo ma mai nessuno che mi

abbia teso la mano e mi abbia  tirato fuori da questo buio che opprime il mio cuore, nessuno è mai riuscito a

liberarmi da queste mura costruite direttamente da me come autodifesa. Anche i miei genitori, anzi mia

madre ha provato ad aiutarmi senza ottenere alcun risultato e alla fine si è arresa anche lei come gli altri, per

questo l’unica cosa a cui sono riuscita ad aggrapparmi per non annegare è stato il mio dolore, ormai non

riesco più nemmeno a distinguerlo, è un unico dolore sordo che a macchia d’olio inghiotte tutto e presto o

tardi mi risucchierà togliendomi l’ultima cosa che mi è rimasta, la vita o qualunque cosa essa sia.


 
 
Oltre al dolore c’è la solitudine, lei è l’unica che non mi ha mai lasciato, è sempre rimasto

con me fedele e leale. Tutti dicono le la solitudine fa male e che se sotto un certo punto di

vista aiuta dall’altro fa danni irreversibili, ma io non li ascolto, non l’ho mai fatto. Le persone

che mi dicono ciò sono le stesse che  mi dicevano che sarei guarita, che anche io sarei stata

felice un giorno, le stesse persone che mi hanno promesso tante cose illudendomi, cose che

non si sono mai avverate per questo la solitudine è l ‘unica amica che ho, mi è dietro come

un ombra da quando avevo cinque anni  dei bambini e bambine mi prendevano in giro perché

mi affaticavo spesso ( ma loro non sapevano che il mio cuore non funzionava come i loro),

oppure alle medie quando un mio compagno di classe mi umiliò davanti a tutta la scuola. Col

 tempo  sono arrivata a pensare che tutto quello me lo meritassi perché ero una persona

orribile ma la solitudine è stata l’unica a proteggermi, ha protetto il mio animo anche da me

stessa tanto che adesso non mi conosco più, però sono sicura che grazie a lei da qualche

parte c’è ancora la me stessa che conosco
.


In conclusione so solo una cosa, se non ci sarà niente o nessuno  ad aiutarmi per me sarà la 

fine, no come te che ne sei uscito e non mi hai degnato nemmeno di uno sguardo.
 


FINE.
 
Angolino dell’autrice:

Vorrei chiedervi scusa per eventuali errori ma la storia non è stata betata. Come avrete

notato, la storia più che una storia è uno sfogo personale quindi sinceramente non so cosa

dirvi spero solo che le emozioni siano arrivate. Un bacio e un abbraccio
 

ARCO_
  
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