Rosso
pompeiano
Fai il cuoco, dicevano. Sei
portato, dicevano. So’ portato per la pensione, io!
Davanti a me una cucina
macchiata dar sangue degli innocenti manco fosse passato Attila re
degli Unni.
Non chiedeteme come sia arrivato il ragù sullo sportello del
frigorifero e del perché er gatto me guarda male,
davvero, non lo so.
E poi tu, che è sto sguardo
torvo, eh? Ringrazia ar cielo che te nutro, se no vedevi come
t’accontentavi
delle lische de pesce avariato della signora Lucia. Gatti ingrati.
Oh, mia nonna lo diceva sempre: ”
Michelino i gatti te girano la faccia! I cani almeno te ripuliscono gli
avanzi.”
E io? Io ho soccorso un gatto.
Perché? Perché so’ un deficiente!
Comunque, me sa che devo
ripulire i resti delle vittime sacrificali anche oggi, povere sarsicce.
Che poi che alimento è sta salsiccia?
Cioè, me fa senso!
Che la chiedete a fare al
ristorante? Ve cucinano quello che volete, n’artro
po’ pure er vostro pesce
rosso e voi volete la salsiccia! Un siluretto con patate! Boh,
sarò strano io.
Intanto per cucinare sta cosa
stava saltando la cucina. Vabbè, il dado è
tratto, i giochi sono fatti e io so'
licenziato, però almeno potrò dire di essere
stato in una cucina rosso
pompeiano, in un ristorante che se chiama rosso pompeiano e de esse
riuscito a
fa’ esplodere du pentole in un mese.
Oh, potrei fa’ finta de esse uno
di quelli seguaci der demonio, magari non me licenziano se se la fanno
addosso.
Proviamoce: « Satana, accogli
sto’ sacrificio de carne per la tua protezione e il tuo
favore!»
«Ah Michè! Te vuoi sta zitto?
Sto a guardà a Lazio!»
«Statte zitto, eh, che sto in
pieno rito propiziatorio.»
«Che hai
fatto esplode de nuovo
la pentola?»
«Sì…»
Marco e io siamo amici
da quando
avevamo quindici anni, fa il cameriere e m’ha dato una
spintarella per entrare
a lavorare qua. Fa da padrone perché in pratica il capo vero
non c’è mai perché
troppo impegnato in incontri ravvicinati del terzo tipo co na bella
marziana de
nome Manola. Che per farte fa un giro sull’astronave se fa
pagà bei soldi. Aho,
mo pure gli alieni c’hanno a tariffa.
Comunque, Marco me le
fa passà
tutte, a parte quando s’incazza il sabato sera
perchè c’è gente e se sente che
parlo col gatto mentre cucino ste cavolo de sarsicce.
Ma come ve lo devo
dì, me fanno
impressione! Almeno col gatto me distraggo.
Mo
s’è fatto pure la
fidanzatina, pure lei le schifa le salsicce, è venuta na
volta, me l’ha vista
in mano pronto a squartarla e se n’è andata. Eh mi
dispiace Giasò, troverai
gatte migliori.
Sì, ma
è un complotto contro di
me sta cosa che mi distraete e me date a parlà?
Se proprio dovete sta
qua
aiutateme a mette a posto sto casino che pare de sta a sepolti in casa.
Oh, su Real Time ce
passavo le
giornate appresso a Gordon Ramsey.
Secondo me le salsicce
fanno spavento
pure a lui, non le metteva mai nel menu. Sempre filetto alla
Wellington,
filetto alla gnigni, filetto allo champagne. Ah Gordon io il filetto
l’ho visto
solo na volta quanto stavo morendo di polmonite. Dissi, ma’,
senti, qua Gordon
fa il filetto ogni due e tre, prima de morì me lo devi
comprà. E mamma me l’ha
comprato. Certo, a me sembrava più na cotoletta senza
panatura, però amen,
meglio de n’intestino de maiale insaccato sempre è.