Dolore, sussulto, spavento, rancore. Ecco cosa provoca in me il tuo nome…

Rabbia, nostalgia, odio…

Si ecco… ti odio..

Ti odio così tanto da amarti…

Ti amo così tanto da odiarti…

Il tempo è passato ma io sono rimasta così terribilmente attaccata ciò che per me significhi, a ciò che per me sei stato, a ciò che per me non hai mai smesso di essere…

Dolore…rimprovero me stessa per questi falsi pensieri passati, ma non riesco…

Perché eri tutto…

Perché sei tutto…

E penso in me che in fondo… sarai per sempre tutto.

Vorrei strapparmi il cuore dal petto e smettere di soffrire così tanto… perché tu mi hai lasciata e questo non posso dimenticarlo...

Tu mi hai abbandonata in piedi in quella piazza… tu piangevi e piangevo io…

Tu soffrivi e soffrivo anch’io.

Possa il tuo nome marcire all’inferno per quello che ho patito in questi anni, possa il tuo cuore scoppiarti nel petto per essere stato così crudele da andartene, e possa il tuo ricordo essere così malvagio da provocare ribrezzo ovunque.

Sì perché  è colpa tua questa falsa messinscena, questo sorriso che vela il pianto, questo vestito che copre le mie cicatrici.

Perché ci sono tutte. Mi fanno compagnia la notte, mi sfregiano il corpo, ma ci resteranno per sempre, perché sono frutto di tutto il dolore che mi hai procurato tu.

Tu e le tue dannatissime promesse.

Le tue frasi sussurrate con amore al buio, il tuo silenzio così straziatamente profondo, la tua voce così dolcemente cullante.

Ma ora sono qui, e tu non ci sei, il passato non dovrebbe esistere, dovrei pensare al presente...

Ma mi hai rubato anche quello, perché non passa un singolo schifoso momento in cui io riesca a dimenticarti, mi ti presenti di fronte, nei miei pensieri vieni… ritorni ogni volta… non puoi lasciarti dimenticare vero?!

Amore e odio. Non dovrebbero trovarsi entrambi nel cuore, c’è spazio per uno solo… Ma non esiste nessuno dei due che da solo ti completi, nessuno da solo senza l’altro ti descrive per come sei davvero.

Perché tu sei… perché tu esisti dentro di me…il tuo calore il mio… il mio dolore il tuo.

Dannatamente legati in eterno, questi ardori che ci segnarono.

Questi sentimenti che dovrebbero essere un ricordo lontano, passato… dimenticato.

Ma ci sei, ma vivi, ma esisti e non smetterai mai di essere, di vivere, di esistere…di bruciare in fondo all’anima mia, non smetterai mai di corrodermi dentro… ci sarai in sempre.

E quando sorriderò mi ricorderò di quando bello è il tuo sorriso e smetterò di sorridere…

E quando sarò felice, penserò alla felicità che mi procurava la tua presenza e smetterò di esserlo.

Non posso parlare ad altri, non capirebbero… non posso dir loro cosa succede… non sentirebbero il tuo fuoco in fondo ai pensieri miei, non proverebbero la passione dei ricordi della tua voce…del tuo viso, del tuo sorriso… di te…

Non c’è parola che dica, che non abbiamo già detto…

Non c’è sentiero che passi che non abbiamo già fatto…

Non c’è sorriso che guardi che sia più bello del tuo…

Non c’è amore che ascolti che sia più bello del mio..

Perché questo lo sento è un’arcana magia…

Non c’è passione che senta che mi ricordi la tua.

Ma non posso continuare a vivere col tuo ricordo nel petto…

Perché questa non è la risposta che cerco…

Quando me l’hanno detto, non ho neanche opposto troppa resistenza perché questa è l’occasione che aspettavo, una via per dimenticarti.

Forse non per dimenticarti del tutto, ma tanto abbastanza per non morire, tanto abbastanza per credere di essere libera qualche second, un’occasione per crescere e purificarmi… perché in fondo ho ancora il restante dei miei 23 anni da spendere…

E non sono troppi, pochi forse… se non mi sentissi tanto vecchia, stanca, corrosa dentro.

Perciò quando la proposta di matrimonio da parte del re del Surda arriva… non posso far altro che dire di sì…