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Autore: Asuka_Asami    09/06/2014    2 recensioni
Aika : canzone d’amore.
Quante canzoni d’amore ti ho dedicato, amore mio. Una, dieci, migliaia. Ho perso il conto. Ed anche se tu non puoi ascoltarmi adesso, continuo a farlo, sai? Canto per te, canto con te.
CHIKA : fiori frantumati.
Guardo il nostro giardino. Non è più bello come prima e vedendolo, il mio cuore si blocca un attimo, ma poi riprende a pompare dolore, mentre osservo le foglie secche, i fiori appassiti
KAORI : Profumi intrecciati
Ho chiuso la porta, come tu hai chiuso me fuori dalla tua vita. La costatazione di questo gesto metaforico ha fatto male, sai. Molto. Ma non ha importanza. Non più. Non ora che non sentirò più il nostro profumo
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A Te, Sara, perché in te ho trovato una amica, la persona a cui posso confessare tutto, perché ci sei e mi fai stare bene. A te, Sara, che mi fai sentire brava, anche se non lo sono, che mi sostieni e credi in me, più di quento io lo faccia con me stessa. A te, perché è grazie a Naruto che questa OS è viva.
                                                                                         

                                                                                        
Torna da me. Ti  aspetto.






Louis lo aspetta. Lo fa sempre.



                                                                                                       Estratti del diario di Louis.
Aika  : canzone d’amore.
Quante canzoni d’amore ti ho dedicato, amore mio. Una, dieci, migliaia. Ho perso il conto. Ed anche se tu non puoi ascoltarmi adesso, continuo a farlo, sai? Canto per te, canto con te. E’ un modo per sentirti vicino, ora che non ci sei. Ora che mi hai lasciato, Harry. Perché? Perché sei andato via? Forse avrei dovuto cambiare canzoni, oppure odiavi la mia voce. Io la detestavo, ricordi? Mi sussurravi sempre ‘Canta per me, amore’, perché la mia voce ti riscaldava, o almeno così credevo. Cos’è cambiato? Non capisco, Harry. Senza di te è devastante. Senza di te non ha senso cantare, perché i testi d’amore non hanno valore, le melodie non hanno suono.
Sento le parole che non so più cancellare, i ricordi che rivivono, non so lasciarti andare. Dove sei?*
Con chi sei, Harry? Ti manco, vero? 
Dio, se tu mi manchi.
Non riesco a dimenticare i tuoi tocchi delicati sulla pelle che toccavano i tasti segreti del mio cuore, creando meravigliose sinfonie. Ho ancora tante canzone da farti sentire. Ma senza di te, nessun suono fuoriesce dalla mia bocca. 
Torna da me.


CHIKA : fiori frantumati.
Sento il cuore accelerare, perdere due battiti, per poi ripartire. Inarrestabile,  fa sentire il suo peso. Non è più leggero, Harry. Tu lo rendevi instancabile, invincibile, fugace. Batteva per te, amore. Adesso, lo fa solo per farmi sentire vivo. Ed essere vivo senza di te, equivale a soffrire. E io odio farlo. 
Guardo il nostro giardino. Non è più bello come prima e vedendolo, il mio cuore si blocca un attimo, ma poi riprende a pompare dolore, mentre osservo le foglie secche, i fiori appassiti. Eri tu quello che si prendeva cura di tutti in casa, io non ne ero capace. 
Adesso, il verde splendente del nostro prato è sostituito da un marrone opaco. Se tu fossi qui, Harry, non ti sarebbe piaciuto affatto, avresti dato di matto, dicendomi che non so nemmeno prendermi cura di me stesso. E’ per questo che sei andato via? Dimmelo, ti prego. Ho bisogno di sapere. Dammi  una stupida spiegazione, per mettere a tacere il diavolo che dentro di me sta strappando, uno per volta, i fiori del nostro amore; sì, amore. I miei fiori sono i ricordi, ma quelli stanno andando via. Quelli felici, intendo. Quelli dolorosi, invece, non mi lasciano in pace. Quelli dolorosi sono le radici che si intrecciano in una morsa mortale intorno al mio cuore. Non mi permettono di respirare, Harry.  Se dovessi dar loro un aspetto, gli dare la forma di rose di vetro. Frantumate, distrutte. E quei  cocci, Harry, quelli fanno male. Fanno sanguinare. Ogni singolo frammento entra dentro la mia anima, la taglia, la ferisce. 
Fa male senza te, lo sai, vero?
Torna  da me. 

 KAORI : Profumi intrecciati.
Oggi sono entrato nella nostra camera, Harry. Quella che abbiamo condiviso per tre anni. C’è ancora il tuo odore o meglio i nostri odori. Quello che sapeva di casa, Harry. Perché casa non ero io, non eri tu. Casa eravamo noi. E lo sfondo della nostra passione, della nostra vita, delle nostre liti, amore mio, era  il nostro profumo. E’ ancora buono, sai? C’è la mia fragranza al muschio che converge con  il tuo profumo costoso, quello che ti regalavo ogni Natale. Mi ha accarezzato  quella fragranza e per la prima volta, dopo tre anni, ho pianto. Dio, se l’ho fatto. Ho chiuso gli occhi e ho tirato su col naso, cercando di catturare ogni atomo della stanza  impregnato dei nostri sapori. 
Ho sentito il sapore nuovo della disperazione concretizzata in lacrime interminabili e ho intrecciato l’ennesima essenza della nostra storia ai profumi della nostra stanza, creando un ossimoro terribilmente inebriante. Non credo ti sarebbe piaciuto, sai? Troppo dolce con un retrogusto così amaro  da far stare male. Tu ami i profumi dolci, come quelle delle torte che amavo prepararti, ricordi? Dio, ero ridicolo mentre cercavo di stupirti, come un bravo marito dovrebbe fare. Tu ami i profumi delicati, come quello che utilizzavi per fare il bucato, perché << Louis, in quelle lenzuola ci dormiamo, non possiamo utilizzare un ammorbidente qualsiasi. >>. Mi manca la tua voce, l’odore di menta del tuo alito. L’ennesimo profumo che mi è entrato dentro. Il tuo tratto distintivo. 
Ho chiuso la porta a chiave. Ho dovuto farlo, perché non posso violare quello spazio solo nostro. Non mio. Non tuo. 
Ho chiuso la porta, come tu hai chiuso me fuori dalla tua vita. La costatazione di questo gesto metaforico ha fatto male, sai. Molto. Ma non ha importanza.  Non più. Non ora che non sentirò più il nostro profumo
Torna da me.


Harry semplicemente, trattiene il respiro. , mentre accarezza i folli ingialliti che contengono i vecchi e tormentati pensieri di Louis. Sorride, immaginando Louis scrivere quattro parole, cancellarne tre, per poi scarabocchiare linee poco leggibili. E piange, accarezzando l’antica macchia causata dalle sue lacrime. 
E’ tornato, dopo quattro anni. Anni in cui si sono mancati, amati in silenzio, in punta di piedi. 
E’ tornato per riprendersi Louis, il marito che non avrebbe dovuto abbandonare. Il pezzo più bello dell’intero puzzle che è la sua vita. 
 Louis lo aspetta. Lo fa sempre, anche se, adesso, il suo corpo si nasconde sotto uno strato umido di terra e il suo viso è imprigionato in una cornice.
Harry è tornato. Louis lo ha aspettato.

Fine.


*Dove sei, Giorgia. 
I nomi sono giapponesi, ma non ho potuto inserire i nomi giapponesi, a causa di un problema con il PC. Sorry.



 
   
 
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