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Autore: Thiliol    09/06/2014    2 recensioni
Il Dottore riparava i giocattoli
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa cosa in realtà non so bene da dove mi è uscita, è venuta fuori probabilmente perchè l'astinenza si fa sentire e perchè lo speciale di Natale, dopo aver smesso di essere devastante, ha iniziato a essere tremendamente triste e non per la rigenerazione. Mi è uscita perchè sono su di giri per Twelve e contemporaneamente mi manca Eleven e la sua dolcezza. Poche parole che spero possano piacervi.

Toys

"Oh, doctor. Fixing toys and fighting monsters.."

[Clara Oswald]

Il Dottore riparava i giocattoli.

Lo faceva perchè era giusto, perchè aveva visto tante cose straordinarie nella sua vita, pianeti di diamanti ed esseri meravigliosi e una biblioteca grande quanto un mondo intero, ma non aveva ancora trovato qualcosa anche solo paragonabile al sorriso di un bambino.

Riparava i giocattoli perchè gli ricordava di un tempo in cui era stato un bambino nel corpo di un vecchio, prima di diventare un vecchio nel corpo di un bambino.

Ed ora non era più nemmeno quello.

Riparava i giocattoli, perché in qualche modo credeva che era quello che avrebbe voluto Clara... a volte gli sembrava di sentire la sua voce, il trillo di un uccellino nelle sue orecchie, mentre Clara rideva e le fossette sulle guancie la facevano essere adorabile.

Lo faceva perché,anche se nella città di Natale era circondato da persone, si sentiva solo come non lo era stato mai, solo come può esserlo solo uno anziano come lui, qualcuno che, dopo aver perso tutto, perde ancora e il sorriso dei bambini lo faceva sentire come se ci fosse ancora qualcuno per lui.

Dopo Susan, dopo Sarah Jane e Romana, dopo Jo ed Ace e Adric... persino dopo Rose e River, o Amy, non era mai stato veramente solo. Ma dopo Clara non c'era stato nulla se non il tempo che passa lentamente e nessun nuovo mondo, nessuna Cabina Blu per lui a ricordargli che, nonostante tutto, l'Universo valeva una vita, ancora un'altra.

Era arrivato alla fine e non era più il Dottore, non era più il viaggiatore instancabile, l'eterno curioso, il pazzo con la cabina.

Riparava i giocattoli perché poteva essere solo quello.

Riparava i giocattoli perché il sorriso dei bambini valeva una vita, anche se solo una.

   
 
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