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Autore: Cele D    10/06/2014    2 recensioni
"Ho sentito che esiste un posto dove ci sono delle sfere strane, si chiama DragonCity..."
"E a cosa ci servirebbero queste sfere?"
"Fanno avverare dei desideri... Anche resuscitare...". Il volto del moro si illuminò, aveva capito cosa intendeva.
"Re-resuscitare?" esso deglutì a fatica.
"Mh mh. Hai capito vero? Ace, potrà tornare"
"Sì sì ho capito"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ccc WELLA!! Nuovo capitolo della storia più schifosa al mondo!! YYAAYY!!
CELE :D



NELL'EPISODIO PRECEDENTE
"Sanji, dai ti prego... Dai dai dai la colazione!"

"No! Prima devono arrivare tutti gli altri!!"
"Uff!"  Sanji e Rufy litigavano ovviamente per il cibo.
"Ehy, che succede?" Chiese Nami entrando in cucina.
"Dai, ora c'è anche Nami! Siamo abbastanza per mangiare!" Si lamentò il capitano.
"Già, in 4 siamo tanti..." una ragazza sconosciuta disse.
"Ehy chi ha parlato?" Chiese la rossa.
"Io...". La ragazza misteriosa spuntò dal soffitto. Nami si mise a urlare perchè la piccola ragazza le apparì proprio davanti al naso. Per quello la giovane cadde fece un tonfo ma non sentì nulla, poi disse:"Che caduta... Comunque mi chiamo Celeste...". Sì, la ragazza misteriosa ero io... Allora tesi la mano per stringerla alla navigatrice che disse:"Nami" poi lei lasciò la mia mano e continuò"E cosa ci faresti tu qui??"
"Sono venuta apposta per lui..." indicai Rufy.
[...]
"Non ti ricordano niente questi vestiti? Questi capelli? Questo cappello di paglia simile al tuo ma con la striscia azzurra? Questa insaziabile voglia di cosciotto? Il nome Monkey D. Celeste?"
"Monkey D. Celeste??" Urlarono Nami e Sanji.
"Hai capito, fratellone?" Dissi.
"Fratellone??" Riurlarono Nami e Sanji.
"Sorrelina che ci fai qui?" Urlò infine il capitano ricordatosi.
[...]
"Zoro..." lo chiamai.
"Eh? Sì? Chi mi ha chiamato?". Il verdino si svegliò.
"Senti Zoro, posso dirti una cosa?". Ero nervosissima, giravo la punta della ciabatta sul legno.
"Sì... Spara". Lo guardavo dall'alto, lui era a gambe incrociate e con le mani sulla testa.
"Ehm... Io penso che tu sia abbastanza carino...". Tormentavo una ciocca di capelli neri. Zoro chiuse gli occhi e all'apparenza sembrava stesse dormendo.
"Ceh, io ti confesso tutto e tu non dici niente? E per di più ti metti a dormire?" mi misi ad urlare, ma non  motlto forte.
"Senti, io posso fare quello che voglio...". Continuava a stare ad occhi chiusi.
"Ma potresti dire almeno una parola, no? Tipo 'grazie' oppure 'ok' oppure..." mi misi a dire qualche esempio, però lui mi bloccò dicendo:"Se non mi lasci finire... Dicevo, io posso dire quello che voglio tipo 'anche io'..."
"C-cosa?" balbettai.
"Sei sorda o cosa?"
"N-no, non sono sorda..."
"Ecco, io mi rimetto a dormire. Tu fai quel che vuoi..."
"O-ok..."
"Ah dimenticavo, io non sono una persona di bacini e bacetti quindi non ti starò vicino o qualcosa del genere, ok?"
"S-si... Neanche io sono una persona così, sono una specie di maschiaccio". Non riuscivo a parlare normalmente, ero emozionata da morire.
"Bene, vedo che capisci. Hai la mentalità della ragazza perfetta... Bello che Rufy abbia una sorella così". Allora io tornai giù da mio fratello e Zoro si rimise a dormire.

Altre informazioni ed un'altra isola!
"Hey fratellone... Che fai?" chiesi sdraiandomi accanto a lui.
"Imito Zoro" fu la sua risposta.
"Che??". Mi alzai sui gomiti e lo guardai perplessa.
"Imito Zoro... sto dormendo come fa lui..."
"Ma tu non sei a posto Rufy!!". Sorrisi.
"Perchè dici questo? Non c'è nulla di male nell'imitare qualcuno"
"Perchè devo essere la gemella di 'sto qui?" chiesi guardando al cielo.
"Perchè? Di chi volevi essere la gemella?". Rufy si spostò il cappello dalla faccia.
"Non lo so ma non di un pazzo come te!". Sorrisi ancora per fargli capire che scherzavo.
"Tu sei pazza Cel"
"Oh, come osi? Guarda che io ti strapazzo!". Mi lanciai su di lui e gli scompigliai tutti i capelli con una mossa da bullo. Iniziammo a lottare ridendo come matti sul prato della Sunny. Sfiniti e sudati ci buttammo a pancia in su con le braccia aperte a respirare pesantemente. Ci trasportammo nella nostra infanzia lontana, quando ancora eravamo felici tutti insieme. Prima che tutto qual putiferio iniziasse.
"Sei... anf... sei forte... anf... ragazza..." disse lui dopo qualche minuto che eravamo accasciati a terra.
"Di... anf... Di più di te sicuramente... anf..." feci io sorridendo (noto soltanto ora che avevo il sorriso facile).
"Mò... mò non esageriamo... anf..."
"Io non esagero mai..."
"Se se come no. Come quella volta che hai detto che ti sei mangiata 7 panini tutti di fila in 5 minuti!!"
"Non l'ho mai detto Rufy!"
"Ed invece sì!!"
"Non è vero!!"
"Sì che lo hai detto!!"
"PFFF...". Mi sdraiai e mi misi il cappello sulla faccia e mi misi a pensare.
"A che pensi?" chiese mio fratello guardandomi.
"Tante cose..." risposi.
"Com'è andata con Zoro?" domandò.
"Eh? C-che stai dicendo?". Lo guardai da sotto il cappello.
"Non sono scemo come credi... Io ho occhi ovunque!!"
"Spione! Che problemi hai?"
"Nessuno... Volevo vedere la mia sorellina in azione"
"Chissà che emozionante!! Eh?"
"Comunque, coincidete perfettamente"
"Che vuoi dire?"
"Siete tutti e due distaccati, nel vostro mondo. Capisci?". Feci spallucce. Non mi importava nulla di quello che pensavano gli altri. Sì, l'opinione di mio fratello era sempre ben accolta ma quasi mai una cosa su cui riflettere. Quello che pensano gli altri dei miei modi di fare strani, della mia mentalità ancora da bambina (perchè a 13 anni non sono più una bambina!! Che bimba minkia! P.S.: 13 anni sono la mia età attuale), le mie frasi tipiche stupide... Tutto ciò era solo un argomento su cui prendere in giro per tutti. Ero quella presa di mira... da tutti. Solo la ciurma, quella di mio fratello, mi trattava a dovere. Prima, dove stavo com Fiammy, venivo sempre lasciata daq parte in tutto. Molte volte dovevo pulire i bagni o fare da schiavetta per quegli uomini puzzolenti e sporchi. Odiavo quella nave e per fortuna non dovetti mai più vederla in vita mia.
"Hey Cele, posso chiederti una cosa?". Una voce femminile mi arrivò dal dietro. Mi girai. Nami stava in piedi davanti a me. Che bel fisico che aveva!! Magari lo avessi avuto io!!
"Sì, che c'è?" dissi alzandomi. Aveva la cartina in mano.
"Vedi questo?" fece indicando un punto sulla mappa "Dovrebbe essere prorpio davanti a noi, ma non c'è. Non è che forse questa mappa è un po' sbagliata?". Mi avvicinai. Presi delicatamente da un lato il foglio e lo osservai con le ciglia incurvate. Per poi osservare il punto indicato da Nami davanti a noi. Più e più volte feci questo procedimento. Poi conclusi con:"Ma questa sarebbe Plastic Beach?". Puntavo l'indice su una isola sulla mappa. Lei annuì. Rufy osservava la scena.
"Ah! Ora ricordo!! Plastic Beach ha una particolarità molto strana. Praticamente le maree in questo punto, proprio attorno all'isola, si alzano e si abbassano per molti metri sommergendola tutta, da cima a fondo. Ed essendo piatta piatta questa terra sembra sparire per poi ricomparire dal nulla" spiegai.
"Dici sul serio? È davvero strano!" esclamò la navigatrice "Quindi qui" indicò di nuovo davanti a noi "Ci sarebbe Plastic Beach sommersa?". Anuii.
"Queste maree durano vari mesi. Se non ricordo male più o meno in questa settimana dovrebbe riemergere". Fissavo avanti. Già, si vedeva qualcosa spuntare.
"Ah, dimenticavo, ho trovato un libro sulla nave di Rashid. Mi pare si chiami 'I tesori più strani nelle isole più strane'"
"Beh, e l'hai letto?" chiese Nami.
"Un po', quel che basta per sapere delle sfere"
"E cosa diceva?". Iniziai a spiegare tutto ciò che avevo letto. I giorni passarono e Plastic Beach riemerse. Decidemmo di sbarcare su quell'isola.
AL PROSSIMO CAPITOLO :D
  
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