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Autore: Daphne09    10/06/2014    2 recensioni
Katia Colombo, una diciannovenne alle prese con la Maturità, non sa che cosa fare del proprio futuro e, cercando di studiare con i suoi amici per quel grande incubo che possono definirsi gli Esami di Stato, vivrà tante piccole avventure che forse -prima o poi- l'aiuteranno ad auto-appellarsi matura.
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I migliori anni della nostra vita"
di Daphne09

 

Il Sole splende nel cielo e non tira un filo di vento. Tutti i ragazzi sono in piscina dal Marco a Bollate a godersi questo bel tepore sotto un ombrellone o scorrazzando dietro a una palla da beach-volley.. Mi correggo: tutti i ragazzi tranne noi, classi quinte del Liceo Linguistico Statale “Ugo Foscolo” di Milano, che ci troviamo ammassati come animali da stalla l'uno sopra l'altro alla ricerca del nostro nome su un enorme foglio di carta che, da qualche parte fra gli appellativi di centinaia e centinaia di persone, pare una briciola in mezzo ad una galassia.

È il nove giugno e sono le otto di mattina, i pedoni già tagliano la strada fiondandosi sulle strisce, guadagnandosi un bel vaffanculo e confermando la mia teoria che il primo caldo da alla testa un po' a tutti.

Dopo aver imprecato contro l'infradito incastratasi nel pedale del freno durante il parcheggio, scendo dalla macchina e, incontrando con lo sguardo due ragazze che piangono a dirotto, inveendo contro i professori bastardi per non essere state ammesse all'esame, inizio a sperare fortemente che ciò non mi funga da cattivo presagio.

«Ka!» Mi sento chiamare alle spalle, scatto non appena vedo una ragazza bionda sprizzare energia da tutti i pori.

«Marti! Hai già visto i risultati?» Le chiedo con fare quasi funesto.

«No, perché? Come sono andati?» Mi chiede preoccupata, salendo l'interminabile fila di gradini che precede l'ampio portone in ferro bianco e vetro antiproiettile.. Qualcuno aveva già architettato un attentato in passato?

«A saperlo..» Mormoro spingendo la maniglia per poi passare oltre, avviandomi lentamente verso quel fatidico luogo.

Una gremitissima folla di ragazzi riempie la sala in cui dei freddi fogli bianchi sono appesi ad una bacheca di sughero vecchia quanto il cucco ed esposti come se fossero quadri di valore; non avrei mai realizzato che noi superstiti delle quinte fossimo così tanti.

«È il momento..» Mugola la Marti stringendomi per un attimo il polso.

Facendomi spazio fra le persone cerco di temporeggiare, non sono poi così sicura di essermi aggiudicata quella sufficienza in latino.

Finalmente sono lì, ammassata da ragazzi sudati ed ansiosi che, come me, non sanno se dovranno passare le prossime settimane sui libri o ai lavori forzati.

Striscio il dito tremolante ed incerto sul foglio del quinto c.

«Colombo Katia..» Leggo ad alta voce quando l'indice si ferma sul mio nome. Accanto ad esso i voti sono oscurati e, alla fine di quella fila di quadratini bianchi, ecco l'esito: non ammessa.

«Porca puttana!» Ringhio fra me sbattendo la mano sulla bacheca e uscendo da quella folla di gente scalpitante, lasciando tutti al loro destino.

Aspettando la mia compagna sull'uscio inizio a riflettere sull'enorme susseguirsi di eventi di quest'anno scolastico: noi del quinto c eravamo solo in quindici, ma molto affiatati. Ora che dovrò abituarmi ad un'altra classe sarà terribile, partendo dal presupposto che so già di non poter mai trovare dei compagni come loro. Non fraintendetemi, non eravamo sempre pace e amore e quando litigavamo, eccome se volavano parole taglienti ed insulti, ma terminavamo sempre col fare pace ed aiutarci, soprattutto ultimamente in vista degli esami.

Non eravamo conosciuti come i più studiosi dell'Ugo Foscolo, ma ci impegnavamo e, tra tutti quelli che potevano non ammettere, non avevo mai pensato che la Sorte avrebbe puntato il dito contro di me.. O almeno fino ad adesso.
Vedo finalmente arrivare la mia amica, è ancor più scalpitante di prima.

«Tedesco mi ha dato nove, evvai! -Esclama talmente contenta da contagiarmi un po'- Hai visto che la Cattaneo non è passata? Non oso immaginare la sua reazione..»

«E non è l'unica.» Sospiro con una vena palesemente malinconica.

«Eh?» Mi domanda lei attonita.

«Alla fine la Frigerio me l'ha messa sotto con cinque e mezzo.. Quella puttana!» Inveisco, lasciando trasparire tutta la rabbia nei confronti di quella sciura* e, più ci penso, più l'idea di bucarle le ruote della macchina si fa strada nella mia mente. È una donnaccia secca, bassa, con sempre indosso uno scialle marrone da vecchia, ormai penso che ci sia nata con quel coso.

«Ma che dici?!» Mi contraddice nuovamente.
A quel punto mi sale la pulce all'orecchio, forse ho semplicemente guardato male; spero soltanto di non illudermi.

Senza dire nulla scatto di nuovo verso quel marasma infernale di gente e, non curandomi di niente e di nessuno, inizio a fare a gomitate fino a che non ritorno nel punto in cui le mie speranze poco fa si sono infrante. La Marti starà sicuramente pensando che io sia una folle ad averla piantata in asso, ma è questione di vita o di morte.. Forse non conosce bene i miei.

Ripasso rapidamente l'indice sul mio nome, seguendo in maniera più precisa la fila sulla quale dovrebbe esserci il mio risultato e, prestando maggiore attenzione, riesco a individuare anche i miei voti. Alla fine di quell'interminabile sfilza di numeri ormai senza senso, leggo: ammessa.

«Sì, cazzo.. Sì!» Iniziò ad urlare e a saltare, guadagnandomi lo sguardo indignato di qualche secchia da assorbente esterno.. Ma che cosa me ne può fregare?! Sono ammessa agli esami di Maturità!

Che la sfida abbia inizio..

Note:
*Sciura= Termine milanese per indicare una signora anziana, a volte utilizzato in maniera dispregiativa.

Spazio autrice:
Ciao a tutti, carissimi lettori!
Forse potrete scambiarmi per una pazza sadica, ma eccezionalmente ho voluto dare vita a due storie diverse nello stesso momento.
Come potrete notare sono uscita dagli schemi del mio solito fantasy con sottili venature di angst e sono volata su quelli che si possono definire veri e propri Slices of Life con tanto di aderenza all'odierna realtà.
Questo scritto lo dedico in gran parte a chi deve affrontare gli Esami di Stato e, dato che in passato sono stata bocciata, questo è il mio modo per viverli nonostante debba aspettare un altro anno. Scrivere questa storia mi fa venire le lacrime, devo ammetterlo. Pensare che tutti i miei cari amici se ne vadano da scuola lasciandomi da sola mi spezza il cuore e, realizzare che l'anno prossimo -se agli scrutini nulla andrà storto- toccherà anche a me.. Mi fa male. 
In Italia i quadri di valutazione sono usciti tutti ieri e oggi -per quanto riguarda i maturandi- quindi ho deciso di rispettare le tempistiche, pubblicando ogni capitolo nel giorno in cui sarà ambientato. Sappiate che il prossimo episodio sarà edito sabato.
Spero vi piaccia anche se come inizio è un po' scarno; col tempo vi farò entrare nella storia arricchendovi di ulteriori dettagli.
Un altro in bocca al lupo ai maturandi,
Daphne09

 
  
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