La
settimana di Da Vinci's Demons
Salve a tutti!
Sono sotto studio ma mi ritaglio dieci minuti per pubblicare v.v
Questa è stata la short che mi è piaciuto di più scrivere! Ed è veramente una cavolata xD Siete liberi di fustigarmi!
Prometto di rispondere a tutte le recensioni non appena questo maledetto esame mi lascerà dormire in pace, intanto ringrazio tutte le belle signorine e le rassicuro dicendo che correrò a leggere le loro opere quanto prima. Vi amo di bene! <3
Abbracci,
Lechatvert
Storia di genti che un giorno scrissero un libro
Si dice che le sorelle maggiori
siano l’incubo di ogni bambino. Eleonora era più
piccola di Alfonso di due anni, eppure per fare l’incubo
pareva esserci nata.
Scherzi, burle e cattiverie erano all’ordine del giorno ma, a
sentire Re Ferrante, l’apice venne raggiunto il giorno in cui
il futuro regnante perse il suo primo dente da latte.
Neanche a dirlo, quella vipera di Eleonora era lì per
cogliere l’occasione.
«Devi liberartene subito», disse, dopo aver
strillato talmente forte da destare tutta Napoli. «Altrimenti
la fata dei denti verrà per mangiarti il cranio.»
Alfonso era bambino, ma non era affatto stupido.
«Menti», rispose allora, gonfiando il petto mentre
dalla bocca un rivolo di sangue scendeva sul mento.
Eleonora alzò le spalle.
«Lo ha detto anche il figlio ciambellano, ma poi
papà ha dovuto staccargli la fata dalla testa di forza.
Aveva i denti conficcati così in profondità che
per salvarlo ha dovuto decapitarlo.»
Alfonso sgranò gli occhi.
«Tu l’hai visto?»
Eleonora annuì, convinta.
«Con questi occhi.»
Si sporse un poco in avanti e baciò Alfonso sulla guancia,
sporcando la manica della camicia da notte per pulirgli il viso.
«Buonanotte, fratello.»
Quella notte, Alfonso non dormì, ma si premurò di
gettare il dente caduto dalle mura del palazzo.
Non che credesse a quel genere di storie, certo che no, ma, anche a
distanza di anni, preferiva non rischiare.