10/06/2014
1 recensioniTitolo: My lovely Alexander
Personaggi: Oikawa Tooru, Iwaizumi Hajime
Pairing: OiIwa
Genere: introspettiva, sentimentale, erotico
Avvisi: NN
Rating: arancione. C'è un pistolino all'aria.
Note:
Oggi, 10 giugno, è il compleanno di Iwaizumi. AUGURI, IWA-CHAN!!! Quindi gli ho regalato un Oikawa <3
Il 10 giugno è, secondo la tradizione, la data di morte di Alessandro Magno (perché, come ho già detto, Iwaizumi e Oikawa sono in antitesi -Tooru è nato il 20 lugli, che è quando Alessandro è nato).
My lovely Alexander
Ci sono solamente due momenti della sua vita in cui Iwaizumi Hajime è disposto a tollerare più che volentieri l’esistenza sul pianeta di Oikawa Tooru.
Uno, è quando dorme. Che almeno se ne sta tranquillo, in silenzio, possibilmente immobile, con l’aria serena e beata di un bambino. Però non è che ha molto spesso modo di poterlo apprezzare nelle vesti di dormiente, a parte le trasferte in cui il resto lo squadra lo incastra a condividere lui la camera con quel demonio del loro capitano, o quelle rare, rarissime volte che gli è capitato di beccarlo perso nel mondo dei sogni (a lezione dopo un allenamento particolarmente duro o in palestra, nei giorni in cui il caldo è così oppressivo che le attività sono lente e strascicate e seduti al fresco si sta terribilmente bene).
L’altro, è quando lo sta baciando, le mani che gli stringono zigomi e capelli assieme e quella bocca oscena impegnata a far cose contro la sua. Cose meravigliose che gli fanno perdere la cognizione dello spaziotempo e gli fanno smarrire una buona dose d’intrattabilità lungo il tragitto tra muro e panchina, tra porta e materasso, e gli infondono una tolleranza tutta nuova che si esalta terribilmente bene all’atto di rotolare nelle lenzuola. Hajime ha scoperto relativamente tardi questo lato di Tooru che pare piacergli così tanto (il primo anno di liceo, contro quegli stessi armadietti) e deve dire che, anche se il bastardo ha l’irrefrenabile tendenza ad approfittarsene, di questa sua indulgenza nei suoi confronti generata dalle sue mani sui fianchi e in certe zone intime, tutto sommato non è male. Anche se Oikawa del tutto zitto non sta, anzi, però perlomeno invece di schiamazzare e cinguettare e rompere in generale i coglioni, bisbiglia; e bisbiglia cose che si rifiuta di comprendere, limitandosi a trovarle estremamente piacevoli. Anche quel brivido che gli corre giù per la colonna vertebrale e si annida nelle ossa del bacino quando gli ansima il suo nome nell’orecchio, alla fin fine, gli piace.
Dovrebbe ammettere che gli piace terribilmente anche quando si lascia aprire e prendere, che quel calore intossicante è veramente peggio di una droga, ma equivarrebbe scivolare in un terreno minato e pericoloso. Imbarazzante. Quindi, meglio di no.
Pertanto evita di fare poi troppe storie, se dopo averlo pestato a dovere Tooru viene da lui con quell'aria da cane bastonato e tutto d’un tratto affila lo sguardo, le iridi che si fanno cupe e torbide, e lo prende per le spalle per guidarlo in un angolo ben lontano dai rimasugli dei componenti dell’Aoba che ancora indugiano nello spogliatoio. Ringhia un paio di proteste, ma quando Oikawa si decide a baciarlo e inizia a fargli vedere le stelle, è più che felice di ricambiare per tenerlo impegnato e concentrato e meno rompiscatole del solito, che perlomeno l’umanità può ringraziarlo per il servizio svolto a suo favore ―solitamente lo ringrazia anche qualcun altro, laggiù in basso, ma evita di pensarci per non soffocare nell'imbarazzo. Si fa aprire la bocca per lasciare che la sua lingua trovi la propria, e inizia ad armeggiare coi suoi vestiti, che siano la divisa umida di sudore, il completo sportivo del giorno, o l’uniforme scolastica un po’ raffazzonata dopo la lunga giornata.
Sennonché oggi, quando tra un bacio e l’altro e un morso e quello successivo, quando finalmente riesce a cacciargli le mani nelle mutande e ad arpionargliele per riuscire ad abbassargliele, avverte che c’è qualcosa di diverso al tatto rispetto al solito.
-Buon compleanno, Iwa-chan- soffia, l’imbecille, contro la sua fronte, prima di sorridere mefistofelico.
Iwaizumi fissa il fiocchetto che incornicia vezzoso il suo sesso già eretto e congestionato di sangue , e l’unico pensiero coerente che gli viene in mente è come ha fatto, con sette miliardi di persone presenti sul pianeta, a finire con l’innamorarsi proprio di questo coglione. Poi deve deglutire, perché improvvisamente si sente terribilmente, terribilmente caldo, e non è molto sicuro che gli sia rimasta saliva a sufficienza per sopravvivere.
-Idiota- sibila, paonazzo in viso, e gli assesta una bella sberla sulla nuca. Oikawa fa una smorfia di dolore, frignando qualcosa, ma la perde subito, il tempo che Hajime si mette a lasciarsi scivolare tra le ginocchia e prendere il nastro tra i denti.
No, deve correggersi. C’è un terzo momento in cui è disposto tollerare Oikawa Tooru, ed è più che sicuro che gli vada perfettamente a genio che faccia parecchio rumore, in quel frangente.