La
Vipera non è guerriero
Ho visto vostro padre morire. Qui c'è il suo assassino.
Posso fosse portare un teschio nel mio letto, per darmi conforto di notte?
Mi
farà ridere, mi scriverà canzoni, si
prenderà forse cura di me quando sarò vecchia e
malata?
Ellaria Sand (A dance with dragons)
La prima volta che Ellaria Sand si fermò a guardare il viso
di Oberyn Martell fu poco prima che il Principe di Dorne venisse
scaraventato da una parte all’altra della strada dalla carica
di un toro.
Da ciò che si riuscì a udire delle urla del
Principe Doran, infuriato dopo che il giovane fratello aveva liberato
quella bestia per le vie della città, quello
sarebbe stato il suo regalo di compleanno.
Il giorno dopo, Lancia del Sole era adornata dai drappeggi rosso fuoco
in onore dei vent’anni del giovane principe, che
sfilò per la città alquanto malconcio ma con una
certa dignità. Due ore più tardi, il toro era
stato liberato di nuovo e Oberyn Martell era per strada armato di
lancia, con Arthur Dayne in lacrime dal ridere, piegato in due su una
staccionata a fargli il tifo.
Accanto a sua madre, Ellaria Sand aveva storto il naso.
«La Vipera non è un guerriero», aveva
detto, mentre il principe saltava da un lato all’altro della
strada come una cavalletta in fuga da una massaia armata di scopa.
«È un ballerino!»
Poi la lancia aveva trafitto il cranio del toro e la bestia era caduta
a terra in una nuvola di polvere e sangue, lasciando tutti i presenti a
bocca aperta prima di venire accolta da una pioggia di battiti di mani.
Ellaria Sand osserva Oberyn danzare
in quell’area di cervi e leoni e stringe le mani sul ventre.
Un soffio di vento, un respiro di folla e il Principe di Dorne
è di nuovo a terra, acclamato da uno scroscio di applausi. I
suoi capelli danzano ancora della sua piroetta, le sue vesti emettono
ancora il fruscio dell’aria che le ha smosse.
La Montagna prova a colpirlo e, per un momento, le dita di Ellaria si
irrigidiscono. È questione di un istante, però,
perché Oberyn sorride e pare bastare davvero un suo
arricciare le labbra perché la spada del suo sfidante gli
passi accanto senza far altro che sfiorarlo.
Ha anche il sole dalla sua, la Vipera Rossa, poiché i raggi
di un mattino soleggiato gli accarezzano morbidamente il viso mentre
lui evita con leggiadria un altro attacco.
E non importa se quelle che grida sono parole intrise di disperazione,
se sono urla che sanno di odio; non importa se Oberyn è
appena caduto perdendo la sua lancia, accompagnato dal fiato mozzato
del pubblico che pare temere per la sua vita.
Perché il Principe si rialza e danza di nuovo, danza sulla
morte con una piroetta che di umano ha ben poco, atterrando
candidamente tra i sospiri e il sollievo di chi lo sta guardando.
Sorride di nuovo al suo pubblico e si fa passare un’altra
lancia, così rilassato da parer stare andando a fare una
passeggiata, anziché una guerra.
Si muove leggero con in testa una
musica che soltanto lui conosce e che raggiunge i presenti soltanto
quando la lancia trafigge per la prima volta Gregor Clegane, lasciando
una macchia purpurea
sull’arena di cervi e leoni.
Un altro colpo e un altro ancora.
Con le mani ancora strette in grembo, Ellaria osserva Oberyn compiere
l’ultimo balzo della sua ipnotica danza, atterrando per
sempre la Montagna contro la quale ha combattuto. Non sente neanche per
errore le grida, poiché la musica del Principe di Dorne
è troppo forte, troppo melodiosa per venire ignorata.
E poi, l’utimo sguardo.
L’ultimo sorriso, rivolto a lei e a lei soltanto, come il
più prezioso dei doni e il più malinconico degli
addii.
Oberyn Martell sorride e stavolta sorride solo per lei.
Ellaria scioglie finalmente le dita raccolte a coppa sul ventre,
lasciando che le braccia le cadano morbidamente lungo i fianchi.
Forse nel tentativo di soffocare una lacrima di gioia, si lascia
sfuggire una risatina.
La Vipera non è guerriero; è
amante, è ballerino di vita, amante dell’aria e
seduttore del sole.
Note
E,
per quanto mi riguarda, la scena di Oberyn contro Gregor Clegane
finisce qui.
Ho guardato e riguardato quella scena, stoppando accuratamente il video di youtube quei venti secondi prima della fine. Mi dispiace, ma è più forte di me.
Questa oneshot non vuole essere niente di che; sono sotto esami e dovevo in qualche modo sfogarmi per liberarmi dei feels e concentrarmi finalmente su quel libro di indologia maledetta ... tentativo inutile, ne sono consapevole.
Direi che questo è tutto °^°
Volevo dire la mia sul Principe di
Dorne e l'ho detta, quindi mi ritiro per deliberare
dormire.
Un bacio a tutti!
Lechatvert