Anime & Manga > Ranma
Ricorda la storia  |      
Autore: ToraStrife    11/06/2014    5 recensioni
Sapete tutti come va a finire, quando una fiaba viene re-interpretata da personaggi creati da Rumiko Takahashi.
"Bada, Ryoga. Non abbandonare per nessun motivo quel sentiero, altrimenti sarà molto pericoloso."
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Yaoi | Personaggi: Akane Tendo, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Tatewaki Kuno
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cappuccetto Ryoga
Cappuccetto Ryoga


C'era una volta, tanto tempo fa, una piccola casupola situata vicino a un bosco.

La porta si aprì, e, uscendo con passo saltellante, uscì canticchiando Cappuccetto Ryoga.

Prima di scomparire dalla scena, venne fermato da una voce familiare.

- Cappuccetto Ryoga! Cappuccetto Ryoga! - Chiamò insistentemente la donna dai capelli rossicci legati ad una treccia, che dall'uscio di casa sbirciava il ragazzo dai capelli castani.

- Sì, Ramma? Cosa c'è? - Cinguettò Ryoga.

Per la verità la donna si chiamava Ranma, con la N di Nabiki, ma siccome in questa storia recitava il ruolo della mamma, venne pensato bene di fondere le due parole, in attesa di una scusa meno idiota.

Intanto, Ranma rispose. - Mi raccomando, la strada per la casa di Nonna Obaba è alla fine del sentiero che attraversa il bosco. Non puoi sbagliare!

- Sì, Ramma! - Rispose Ryoga. Se  i personaggi vi sembrano ooc perché si parlano come donnicciole anziché prendersi a botte come dovrebbero fare di solito, sappiate che i vostri dubbi sono fondati.

Ma continuiamo con la storia, che prima si finisce, prima questo supplizio sarà terminato. Ma c'è sempre l'Esc da qualche parte nella pagina, eh.

- Bada, Ryoga. Non abbandonare per nessun motivo quel sentiero, altrimenti sarà molto pericoloso.

- Perché Ramma, c'è qualcuno di pericoloso? Qualche lupo famelico? - Chiese Cappuccetto Ryoga, scrocchiando le dita. Anche se recitava il ruolo di una bambina indifesa, era pur sempre un professionista di arti marziali.

- No, il maggior pericolo è l'eventualità che tu ti possa perdere, e in quel caso chissà quando riuscirebbero a ritrovarti: forse mai più. E la povera Nonna Obaba ha bisogno al più presto delle sue medicine!

- Va bene, Ramma! Seguirò la strada!

E così dicendo trotterellò nella direzione opposta.

Ramma allora decise di dotare Ryoga di GPS e calcolargli le coordinate per il sentiero.

Ryoga riuscì finalmente ad imboccare la strada maestra, e a mantenerla fino a quando non venne fermato da un ostacolo.

- Qua si paga il pedaggio: mille yen!

Era Nabiki, l'avida sorellastra di Bi-Akane-ve, no, aspettate, questa è un'altra storia. Comunque sia, la ragazza non si era fatta sfuggire l'occasione per racimolare denaro ai danni dei poveri viandanti.

- Ma io non ho tutti quei soldi. - Protestò Ryoga. - Se vuoi posso darti un po' di medicine destinate a Nonna Obaba.

- Non me ne faccio niente di purganti e pillole per il mal di testa. - Sentenziò Nabiki, irremovibile. - Mille Yen o non se ne fa niente.

A Ryoga non rimase che infrangere le raccomandazioni di Ramma, e abbandonare il sentiero per addentrarsi nel bosco.

Oltre al rischio di perdersi in mezzo a quegli alberi tutti uguali, però, ve n'era un altro, molto più insidioso.

Il Kuno cattivo, infatti, che da sempre attendeva di ghermire la ragazza dai capelli rossi, attendeva al varco.

- Ciao, bel ragazzo. - Salutò mellifluamente il kendoka nei confronti di Cappuccetto Ryoga.

- Ehy, che saluto ambiguo. - Rispose l'altro. - Non è che tu sei un gaio ansioso di farmi il...

- Come ti vengono in mente certe cose? - Si indigno Kuno. - Mica siamo in una storia yaoi! Io voglio solo la ragazza con il codino! A proposito... non è che l'hai vista passare?

- Intendi forse Ramma? - Chiese Ryoga.

- Impossibile! Non puoi avere lo stesso nome di quel farabutto! - Rispose Kuno stizzito. Rimaneva l'unico in tutta la foresta che non aveva mai associato il nome Ranma alla ragazza con il codino.

- Oh, se lo dici tu. - Fece spallucce Ryoga. - Comunque sia, è proprio una ragazza con il codino che ha mandato me nella foresta a trovare la casa di Nonna Obaba.

- Ha mandato te per non venire lei di persona? - Chiese Kuno, congetturando poi a mezza voce. - Decisamente furba, la tipa.

Ryoga intanto né approfitto per una domanda.

- Non è che per caso tu sappia dove sia quella casa?

- Ma certo! - Rispose Kuno. - Sempre dritto. Non puoi sbagliare.

Dopo che Ryoga si fu allontanato, a Kuno venne tormentato da una strana sensazione.

- Invero, ho un buco nello stomaco. Anzi, mi correggo, è un altro tipo di fame, cioé, per stare in argomento, ho voglia di un buco.

Kuno si chiese se per  caso le allusioni yaoi di prima non lo stessero influenzando, ma decise che la fame era fame, e quindi escogitò un piano per approfittare del povero Ryoga.

- Lo precederò a casa di Nonna Obaba.

Il Kuno cattivo arrivò con largo anticipo all'uscio della vecchia, trovandola vuota.

Solo un biglietto.

"Se non è il consorte di mia nipote Shampoo a venire a trovarmi, allora il mio ruolo in questa storia non ha senso. Non voglio quello sciagurato di Ryoga Hibiki, per cui me ne torno in Cina.
                                                       Nonna Obaba.
P.S. Le medicine non mi servono, io sono sana come a vent'anni. Al massimo date qualche supposta per la prostata al vecchio Happy!"

- Pazienza. - Sentenziò Kuno. Vorrà dire che mi travestirò da Nonna Obaba ed aspetterò Cappuccetto Ryoga.


Aspettò.

Aspettò.

Aspettò.

Aspettò.

Aspettò.

Aspettò.

Asp... va beh, ci siamo capiti.

Finalmente Cappuccetto Ryoga arrivò a casa della Nonna, e trovò Kuno.

- Sono il Kuno cattivo. - Confessò apertamente Tatewaki.

- Accidenti! - Commentò Ryoga, preso di sorpresa. - Ti sei truccato davvero bene! Sei uguale a Nonna Obaba!

- Non sono truccato. - Spiegò Kuno. - A furia di aspettare anni, sono invecchiato naturalmente.

- E quindi, ora? Mi vuoi ehm... 'mangiare'?

- E come faccio? - Piagnucolò Kuno. - A meno che tra le medicine che hai portato non ci sia un Viagra...

- Decisamente no. - Rispose serafico Ryoga.

- Eh, come Kuno cattivo della fiaba non vali granché. - Sbeffeggiò Ryoga.

- Forse... - Rispose Kuno. E così dicendo prese un secchio d'acqua e lo vuotò su di Ryoga.

Di fronte ad un atterrito P-Chan, Tatewaki sorrise di una luce malvagia e finì la frase.

-... Però magari posso fare il Kuno cattivo nella fiaba del porcellino, e mangiare lo stesso.

In realtà stava scherzando: ormai era così vecchio che avrebbe potuto solo più mangiare semolino.



FINE



- E' decisamente la storia più stramba che abbia mai sentito.

Akane guardò il suo fidanzato in casa con aria dubbiosa. E poi aggiunse.

- Inoltre manca la parte in cui aprono la pancia del lupo e gli mettono i sassi dentro.

- Non c'è mica bisogno di raccontarlo. - Borbottò Ranma. - Lo sto sperimentando con questi sassi che tu ti ostini a spacciare per polpette.

- Hai detto qualcosa riguardo la mia cucina? - Chiese Akane, minacciosa.

Il ragazzo si affrettò a giustificarsi con una scusa. - No, intendevo che queste polpette mi hanno fatto rimanere di sasso!

Era stata una pessima idea accettare la proposta di Akane per preparare la cena.
Ma come fare, diversamente?
Kasumi quella sera si era sentita poco bene, ed era stata impossibilitata a preparare il pasto serale, come al solito.
La sorella minore si era subito offerta di fare da sostituto.
Il resto della famiglia era stato previdente: Genma trasformato in Panda ad elemosinare un pasto allo Zoo, Soun fingendo un malore e Nabiki a scroccare una pizza da amiche.
Erano rimasti solo lui ed Akane.
Una cosa intima.
Messo alle corde, non era proprio riuscito a rifiutare anche lui, quindi eccolo lì, davanti a un primo piatto preparato con amore.
Ma la cucina di Akane era nota per essere ehm, particolarmente letale.

- Hai ancora intenzione di raccontare storielle? Il cibo si raffredderà di questo passo. - Incalzò l'ultimogenita di casa Tendo.

- Ma spaghetti con le polpette non è un piatto un po' pesante per cena.

- Affatto! E' un piatto leggerissimo e nutriente al tempo stesso! L'ho letto sul mio libro privato di ricette!

- Quel libro è più mortale del Death Note! - Borbottò Ranma.

- Il Deathcosa? - Chiese lei.

- Nulla, nulla. - Scosse la testa il ragazzo col codino. - Ehm, che ne dici di un'altra storiella?

- Me la racconterai dopo, adesso assaggia, dai! - Incitò Akane, con gli occhi carichi di aspettative.

Ranma azzardò un sorriso forzato, mentre osservava atterrito quegli strani spaghetti a tratti dotati di vita propria, come tentacoli di una forma di vita Cthulhoide. Le polpette di condimento non erano da meno, informi manufatti di natura ignota, impenetrabili al tatto e insopportabili alla vista.

Guardando quel grottesco primo piatto, Ranma convenne di quanto particolarmente azzeccato gli si confacesse il termine "Creepy Pasta".


END
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: ToraStrife