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Autore: Niley story    11/06/2014    32 recensioni
Martina Stoessel è una ragazza che sta sempre sulle sue e ha molta difficoltà a fare amicizia…questo suo carattere chiuso la spinge a comportarsi in maniera fredda e distaccata con tutti e aggressiva con chiunque la tratti male…per lei è una forma di difesa ma nessuno riesce a capirla neanche i suoi genitori…dopo l’ennesima presa a capelli con una compagna di classe i genitori di Martina decidono di spedirla in un collegio...Tini la trova un’ingiustizia e si convince sempre di più del fatto che nessuno potrà mai capirla…ma in questo collegio c’è un gruppo di ragazzi…un gruppo di ragazzi che sono davvero indisciplinati e sembrano “diversi” da tutti gli altri…una persona in particolare attirerà la sua attenzione…il loro capo clan…Jorge Blanco.
Questa ff la volevo dedicare a syontai che è sempre così disponibile e pronto a recensire le mie ff...sinceramente questa ff non mi convince molto e tempo che non piacerà a nessun ma se non piace la cancello almeno ci ho provato xD e va bhe...emm...niente basta zaoooo a tutte le Leonette/Jortini
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Sono nella macchina della polizia sui sedili posteriori, accanto a me c’è Matias, Jorge è stato portato in un’altra macchina separato da noi due.

Martina: Dove portate Jorge?

Chiedo sempre col capo chino

Poliziotto2: Non sono cose che la riguardano signorina
Martina: Lui non mi ha rapito. Sono scappata di mia spontanea volontà
Matias: Jorge non farebbe del male a una mosca
Poliziotto3: Non serve a niente dirci queste cose, tra poco ne parlerete con chi di dovere
Martina: Cioè?

Non ricevo risposta dai due poliziotti e so che non risponderebbero a nessuna delle mie domande. La macchina si ferma e immediatamente riconosco il collegio che è dinnanzi a noi, il poliziotto mi afferra il braccio destro saldamente mentre camminiamo e l’altro fa lo stesso con Matias. Sento il familiare odore di questo posto e distinguo il corridoio che stiamo percorrendo, è quello che porta alla presidenza. La porta di questa si apre, vedo il padre di Jorge che stava appunto per uscire di lì ma quando mi vede sgrana gli occhi. Il poliziotto mi fa entrare e immediatamente tutti gli occhi sono puntati su di me. La direttrice, i miei genitori e quelli di Jorge tutti mi fissano mentre io li guardo di sottecchi. Dopo alcuni minuti di silenzio è mio padre ad aprire bocca

Alejandro: Martina!!!

Cammina a passo svelto verso di me e mi abbraccia seguito da mia madre che fa lo stesso

Mariana: Oh tesoro..
Alejandro: Santo cielo! Dove sei stata?!
Martina: Sto bene papà…anzi stavo meglio prima

Rispondo fredda separandomi da loro

Alvaro: Dov’è Jorge?

Mi volto verso l’uomo che sembra abbastanza preoccupato e vorrei dargli una risposta ma non lo so.

Poliziotto3: Jorge Blanco è in centrale, è stato accusato per abuso di minore
Alvaro: CHE COSA?!...Maledetto Stoessel c’è il tuo zampino dietro tutto questo non è così?!

Alvaro afferra il colletto della camicia di mio padre e io deglutisco

Alejandro: È quello che si merita per aver rapito mia figlia
Martina: NON MI HA RAPITO! DANNAZIONE!
Alvaro: E tu lo sapevi benissimo non è così Alejandro?

Mio padre sorride ed è chiaro che la risposta è affermativa

Alejandro: Era ora che la tua famiglia pagasse
Alvaro: IO TI…

A questo punto intervengono i due poliziotti per separarli

Alvaro: Toglietemi le mani di dosso!!!

Il signor Blanco ha gli occhi che gli escono fuori dalle orbite

Alvaro: Voglio che mi portiate da mio figlio. ADESSO!

Esclama verso i poliziotti

Martina: Voglio venire anche io!
Alvaro: Si mi servi come testimone
Alejandro: Tu non vai da nessuna parte!

Mio padre mi afferra il polso per impedirmi di avanzare

Matias: vengo io come testimone! Io so tutto

Il piccolo Matias si avvicina ad Alvaro riuscendo a scappare dalla stretta del poliziotto. Io sto per rispondere a mio padre quando la porta della presidenza viene spalancata

Carmen: Ragazzi!!! Vi ho detto mille volte che non potete entrare così nel mio ufficio!
Martina: Lodovica!!!

Ed è la prima volta da quando sono tornata che mi sento un po’ più serena, libero il polso dalla mano di mio padre e corro verso la mia migliore amica per abbracciarla, a quel punto scoppio a piangere

Lodovica: Tini…
Diego: Dov’è Jorge?

Sollevo di poco lo sguardo e vedo che i ragazzi si stanno guardando intorno

Martina: Non c’è…lo hanno portato alla centrale
Ragazzi: COSA?!

Chino il capo, la mia voce è spezzata dal pianto Lodovica mi abbraccia nuovamente più forte, anche Mechi si unisce all’abbraccio seguita da Cande e Alba.

Poliziotto3: Signor. Blanco vuole seguirci in centrale?
Alvaro: Si
Diego: Zio vengo anche io!
Lodovica: Anche io papà
Martina: Vengo anche io

Dico separandomi dall’abbraccio delle ragazze. Il momento del nostro ritrovo sarebbe dovuto essere qualcosa di speciale e magico, invece è un momento di sofferenza, confusione e odio. Mio padre mi si avvicina riprendendomi il polso

Alejandro: Tu adesso vieni a casa con me
Martina: NO! NON VOGLIO!
Alejandro: E INVECE CI ANDIAMO!
Alvaro: Ragazzino vieni con me
Matias: Si!
Alvaro: Ragazzi è meglio che voi aspettiate qui non voglio che vengano troppe persone

Il signor Blanco apre la porta e ancora una volta resta di stucco nel vedere suo figlio entrare seguito da due poliziotti

Alvaro: Jo-Jorge
Matias: Jorge!!!

Matias corre ad abbracciarlo, lui sorride e noto che ha le mani ammanettate dietro la schiena

Xxx: Salve a tutti, sono il commissario Vasquez, speravo di trovarvi ancora tutti qui per chiarire una volta per tutte questa situazione
Lodovica: Jorge!!!

Il commissario viene ignorato e tutti i ragazzi si fiondano su Jorge per abbracciarlo e baciarlo

Diego: Mi sei mancato cugino
Xabiani: A me sei mancato di più!
Facundo: No non è vero a me sei mancato di più
Jerry: No a me!
Lodovica: Nessuno può battermi!
Martina: Jorge!!!

Corro verso di lui e ignorando tutti gli altri afferro il suo volto tra le mani per baciarlo, successivamente lui poggia la sua fronte sulla mia

Martina: Stai bene?
Jorge: Si scricciolo, sta tranquilla
Alvaro: Jorge…

Mi sposto per dare l’opportunità al padre di abbracciare suo figlio, i suoi occhi brillano e so che se non fosse per le manette Jorge ricambierebbe l’abbraccio

Jorge: Papà…posso spiegare tutto
Alvaro: Non ce ne bisogno figliolo, potrebbe almeno togliergli le manette no?

Anche Anna si avvicina per abbracciarlo avvolgendogli il collo e sembra decisa a non voler lasciarlo andare, Alvaro si rivolge alil commissario che scuote il capo

Commissario: No, Blanco siediti lì per favore e…signorina Stoessel?

Il commissario guarda tutte noi ragazze evidentemente cercando di individuare me

Martina: Sono io

Commissario: Si sieda sulla sedia di fronte per favore, signorina…?

Chiede guardando la direttrice

Carmen: Smith
Commissario: Signorina Smith non ha nulla in contrario se approfitto del fatto che tutti gli interessati sono presenti nel suo ufficio e quindi faccia un colloquio?
Carmen: Certo che no
Commissario: La ringrazio, vorrei chiedere a tutti di uscire tranne la famiglia Blanco e quella Stoessel
Matias: Io sono partito con loro a Parigi
Commissario: Allora rimani
Lodovica: Io sono la sorella dell’accusato
Diego: E io il cugino
Commissario: Si ma dovete uscire per favore
Lodovica/Diego: No!
Alvaro: Lodovica, Diego non rendete le cose più difficili di quello che sono, tra poco Jorge uscirà e potrete parlargli.

Lodovica sbuffa ma prima di uscire si avvicina a me e mi da un bacio sulla guancia

Lodovica: Mi sei mancata tantissimo

Le sorrido debolmente e so che abbiamo tante cose da dirci

Martina: Anche tu

Lodovica esce e chiude la porta, io sospiro e guardo Jorge negli occhi. Siamo rimasti solo noi, le nostre famiglie e il commissario

Alvaro: Mio figlio non ha rapito nessuno
Martina: Confermo! Me ne sono andata di mia spontanea volontà
Matias: Si anche io!
Commissario: Hey hey calma! Non ricordo di aver fatto qualche domanda giusto? Allora ho già sentito la versione di Blanco, adesso vorrei sentire quella della signorina Stoessel, prego….
Alejandro: Mia figlia è sotto shock
Alvaro: TACI!
Martina: Questo non è vero papà!!! Smettila!
Commissario: Hey per favore! Devo far uscire anche i genitori? Un’altra parola da parte di chiunque dei due e lo faccio.

Gli sguardi che si lanciano mio padre e Alvaro sono sguardi omicidi, mia madre se ne sta in un angolo in silenzio e dal lato opposto la madre di Lodovica fa lo stesso

Commissario: Signorina Stoessel a lei la parola prego, ci dica senza timore quello che è successo fin dall’inizio

Prendo un sospiro e cerco di riflettere attentamente sulle parole che stanno per uscire dalla mia bocca, potrebbero decide il futuro di Jorge e ho mio padre al mio fianco che sarebbe pronto a rigirarle a suo piacimento pur di far finire in prigione il mio fidanzato

Martina: Appena mio padre e il signor Blanco hanno saputo della nostra storia hanno cercato di dividerci, mio padre voleva portarmi via dal collegio ma io non volevo e così a Jorge è venuta l’idea di scappare e andare a Parigi…
Commissario: E ha chiesto la sua autorizzazione?
Martina: Si certo! Mi ha anche detto che se non volevo scappare con lui avrebbe trovato un’altra soluzione ma io volevo farlo. All’aeroporto abbiamo incontrato Matias che voleva venire con noi per…per incontrare la sua mamma che era a Parigi e così lo abbiamo…na-nascosto in una borsa e portato con noi
Matias: L’ho obbligati io!
Commissario: Piccolo aspetta il tuo turno per favore, signorina lei è minorenne giusto?
Martina: Si
Commissario: Mi potrebbe mostrare il documento che ha utilizzato per partire?

Sgrano gli occhi e mi si secca la gola, vedo le palpebre di Jorge chiudersi con forza come se stesse soffrendo, merda! Abbiamo dei documenti falsi

Martina: I-io non ce l’ho…l’ho buttato
Commissario: Lo ha buttato? Vuol dire che non le serviva più quindi era un documento falso?

Merda merda merda! Martina a cosa cavolo stai pensando

Martina: NO! Cioè…era…era…
Jorge: Si, era un documento falso, li abbiamo fatti per non essere trovati
Commissario: Lei sa che è un reato falsificare i documenti?
Alvaro: Oh andiamo sono ragazzi e oggi giorno ce ne sono tanti che lo fanno per…per entrare nei locali e…
Commissario: Signor Blanco vuole uscire fuori?
Alejandro: Si!
Alvaro: No!
Commissario: Silenzio! Blanco junior dove avete preso i documenti falsi?
Jorge: C’era…uno in mezzo alla strada, qui a Buenos Aires che mi ha sentito parlare dell’idea con Tini e quando abbiamo pensato al problema dei documenti si è avvicinato e ci ha detto che lui avrebbe potuto farlo in due secondi
Commissario: Non lo conoscevate?
Jorge: Mai visto prima di allora
Commissario: Quindi voi li avete soltanto usati, non li avete fatti
Jorge: No signore
Commissario: Lei sa che rischia comunque un minimo di 6 mesi di reclusione?
Jorge: Si signore
Alvaro: Ma non possiamo chiudere un occhio? Sono disposto anche a…
Commissario: Questo lo deciderà il giudice, non io. Ragazzino tocca a te
Matias: A me?
Commissario: Hai detto che sei voluto andare a Parigi per cercare tua madre, allora perché sei tornato in Argentina?
Matias: Io…non l’ho trovata
Commissario: Come si chiamava?
Matias: I-io non lo so…voglio dire, l’ultima volta che l’ho vista avevo cinque anni e non ho un buon ricordo di lei, siccome mi ero affezionato a Jorge e Tini ho deciso di rimanere con loro ecco tutto…
Commissario: Mmm…ragazzi potreste far accomodare i vostri padri sulle sedie per favore?

Sia io che Jorge ci alziamo di scatto facendo sedere i nostri padri come aveva richiesto il commissario

Commissario: Allora siccome ci tenete tanto a parlare, parliamo! Signor Stoessel, lei ha sporto una denuncia verso il ragazzo per sequestro di minore tuttavia la ragazza ha dichiarato di non essere stata rapita. Non sapeva che sua figlia era scappata di sua spontanea volontà?
Alejandro: Mia figlia non avrebbe mai fatto una cosa del genere se non avesse subito l’influenza di questo…
Alvaro: QUESTO ha un nome
Jorge: Papà lascia stare
Alvaro: No! Io…
Commissario: Signori per favore!!!

Odio il modo in cui mio padre tratta Jorge, invece ammiro quello in cui Alvaro difende suo figlio si vede che darebbe la vita per lui.

Commissario: Allora i ragazzi sono scappati, Blanco denuncia la scomparsa del figlio, Stoessel denuncia Blanco di rapimento il punto che ora mi sfugge è…perché voi due non volevate che loro stessero insieme?
Alvaro: è una lunga storia…
Alejandro: Perché loro sono una famiglia di assassini!

Il padre di Jorge si alza di scatto riuscendo a darmi spaventare

Alvaro: QUESTO NON È VERO RIMANGIATELO SUBITO ALEJANDRO!
Alejandro: GIA’ MAI CONTINUERÒ A RIPETERLO FINCHE’ CAMPO

Anche mio padre si è alzato e dai loro sguardi si capisce che manca poco perché arrivino alle mani

Commissario: SIGNORI! SIGNORI! PER FAVORE!!! TORNATE AI VOSTI POSTI IMMEDIATAMENTE

Io e Jorge ci lanciamo uno sguardo mentre i nostri padri riprendono posto separati dal commissario

Commissario: Spiegatemi cos’è questa storia. Stoessel, prego
Alejandro: Con molto piacere. Anni fa…più o meno 42 anni fa mia sorella, Amanda Stoessel iniziò a frequentarsi con Javier Blanco, il fratello di…di quest’uomo

Amanda Stoessel, non è la prima volta che sente questo nome ma prima di oggi non sapevo chi fosse. Vedo gli occhi di mio padre che brillano per la sofferenza che gli reca ancora oggi raccontare questa storia, l’odio e il disprezzo nei confronti dei Blanco. La sua voce non è chiara, è tremante ed è la prima volta che vedo mio padre in questo stato

Alejandro: Si era capito fin da subito che tipo era, il classico fighetto che vuole le ragazze solamente per una cosa, quello che se ne frega degli altri e pensa solo a se stesso
Alvaro: Non è così!
Commissario: Ad ognuno il suo tempo signor Blanco. Stoessel continui
Alejandro: Mia sorella era più grande di me di otto anni, quando usciva con Javier disobbediva a mio padre, si ritirava a casa tardi e spesso era ubriaca o anche drogata. Prima di conoscere quel ragazzo lei non era così…lei era un’adolescente normale che viveva la sua vita spensierata. Dopo qualche mese Amanda era diventata intrattabile, mio padre le proibì di vedere Javier e lei allora scappò di casa era una era ribelle.

Vedo come lo sguardo di mio padre finisce su di me e so in questo momento che lui vede sua sorella in me

Alejandro: Javier faceva parte di un clan di ragazzi che rubavano e rapinavano le banche, mia sorella fu costretta ad unirsi a loro per stare con lui. Mio padre le diede una seconda opportunità, poteva tornare a casa con noi e farla finita con quella storia ma lei preferì continuare a stare con Javier e allora mio padre la diseredò. Per messi non avemmo notizie di Amanda fino a quando un giorno…

*Flashback*
Un bambino di quasi nove anni correva per tutta la casa con una macchinina tra le mani imitando il suono del motore con le labbra

Xxx: Alejandro smettila di fare rumore, vai a giocare in camera tua sto guardando la televisione

Il bambino si avvicina silenzioso al padre

Alejandro: Cosa stai guardando papà?
Xxx: Il notiziario
Alejandro: Perché guardi il notiziario?
Xxx: Perché dice cose importanti che bisogna sapere figliolo

Il bambino osservò attentamente il padre e poi decise di sedersi accanto a lui sul bracciolo del divano

Televisione: E ora passiamo alla spiacevole notizia della morte di due giovani. Un gruppo di ragazzi la notte scorsa ha tentato un furto alla banca centrale di Buenos Aires, i ragazzi erano armati e indossavano di passamontagna, cinque di loro minacciavano il personale e tenevano a bada i cliente mentre altri due si sono recati verso la cassaforte blindata e vi hanno istallato una bomba che avrebbe dovuto far esplodere l’edificio appena loro sarebbero scappati. Tuttavia la polizia è arrivata in tempo mandando a monte i loro piani, tre dei cinque ragazzi sono stati arrestati due sono riusciti a fuggire, l’edificio è stato evacuato ma i due delinquenti che avevano il compito di istallare la bomba sono rimasti chiusi dentro per il sistema di sicurezza della banca. La bomba è esplosa con i due giovani all’interno causando un incendio in piena regola. Sono arrivati i pompieri a spegnere le fiamme e a recuperare ciò che rimaneva dei corpi dei ragazzi. Stiamo vedendo le immagini dei vigili del fuoco che tirano fuori i corpi
Alejandro: Amanda! Papà Amanda è in televisione

L’uomo era troppo scioccato per riuscire a parlare, gli occhi spalancati e la bocca aperta

Televisione: I due corpi senza vita sono stati identificati con i nomi di Amanda Stoessel e Javier Blanco

*Fine flashback*

Le lacrime rigano il volto di mio padre e sento stare per piangere anche io. Mi volto verso Jorge, lui sta guardando suo padre, anche Alvaro sta piangendo

Alejandro: Mio padre sporse denuncia contro i Blanco. Se non fosse stato per loro adesso mia sorella sarebbe ancora viva! Invece per colpa di quel pezzente…
Alvaro: MIO FRATELLO NON ERA UN PEZZENTE! TU NON SAI NIENTE! NON SAI PERCHE’ HA FATTO QUELLO CHE HA FATTO! NON SAI I PROBLEMI CHE DOVUTO AFFRONTARE LA MIA FAMIGLIA IN QUEL PERIEODO! TU NON HAI…non hai la più pallida del periodo che stava passando la mia famiglia. Mio padre provò ad uccidersi per i troppi debiti che aveva accumulato…e mio fratello…Javier aveva trovato una soluzione anche se…non ci ha mai detto qual era fino al giorno…di quell’annuncio al telegiornale. Lui voleva solo che avessimo una vita migliore
Alejandro: SI E HA UCCISO MIA SORELLA!
Jorge: MA INSOMMA VI RENDETE CONTO DEL PUNTO DI ASSURDITA’ CHE SIETE ARRIVATI?!

Jorge scende dal tavolo e cammina verso suo padre

Jorge: Papà so quanto conta per te la famiglia e so che la difenderai per sempre e io sono con te ma…non puoi cercare di giustificare quello che ha fatto lo zio anche se la causa era giusta. Non sempre il fine giustifica i mezzi…

Il padre di Jorge resta in silenzio a guardare il pavimento, lui invece si volta verso mio padre e il cuore mi sale in gola mentre gli si avvicina

Jorge: E lei signor Stoessel, sua sorella ha preso da sola le sue decisioni nessuno l’ha obbligata a fare niente e non può dare la colpa a mio zio dell’accaduto perché sinceramente…c’è una parte di colpa in tutti in questa storia, in mio zio, in sua sorella, in mio nonno e in suo padre. Ma puntare il dito gli uni contro gli altri non serve a niente, non cambierà le cose e non riporterà in vita nessuno. Il punto è…che io non sono mio zio e Martina non è sua sorella. Dovete imparare ad andare avanti e superare questa storia, se non volete farlo per voi stessi almeno fatelo per noi. Avete già visto cosa succede quando nasce un’ostilità tra padre e figlio no?

Tutti quanti restano in silenzio, Jorge si volta verso di me e mi tende la mano per farmi scendere dalla scrivania, e io l’afferro avvicinandomi a mio padre

Martina: Papà…

Finalmente alza il capo per guardarmi

Martina: Fallo per me. Smettila di importi contro questa storia, Jorge è un bravo ragazzo e ti posso assicurare che se mi drogassi o mi ubriacassi sarebbe il primo a farmi una ramanzina
Jorge: Su questo puoi contarci

Sorriso al suono delle sue parole che provengono da dietro di me. Prendo le mani di mio padre e lui si alza in piedi

Alejandro: *sospira* Lo ami davvero?
Martina: Più di quanto tu possa immaginare. Puoi mettere da parte il rancore e ricominciare da zero con i Blanco?

Mio padre sposta lo sguardo dietro di me e allora mi volto anche io, guarda prima Jorge e poi Alvaro che è seduto ancora sulla sedia col capo chino

Jorge: Papà

Alvaro guarda sua figlio e poi si alza anche lui in piedi, i nostri padri camminano l’uno incontro all’altro e quando si trovano faccia a faccia si osservano per alcuni secondi che mi sembrano eterni fino a quando non si stringono la mano.

Alejandro: Sarà difficile…
Alvaro: Ma…non impossibile giusto?

Mio padre annuisce e io sorrido per correre verso Jorge abbracciandolo, lui ovviamente ricambia l’abbraccio

Commissario: *si schiarisce la voce* Emm…si tutto molto commovente ma vorrei ricordarvi che siamo per cercare di risolvere questo caso.
Alvaro: Io credo…che non ci sia più niente da risolvere o sbaglio?

Alvaro si rivolge a mio padre e lui nega col capo

Alejandro: Non ti sbagli, io…ritiro la denuncia

E a quelle parole il mio sorriso non può non allargarsi, corro verso mio padre e gli avvolgo il collo dandogli dei baci sulla guancia

Martina: Grazie! Grazie!! Grazie papà!!!
Alvaro: Emm…si e visto che la denuncia è stata ritirata è come…se la polizia non fosse mai stata chiamata giusto?
Commissario: Dove vuole arrivare?
Alvaro: Se la polizia non è mai stata chiamata non ha scoperto nulla sui documenti dei ragazzi no?
Commissario: Mi sta chiedendo di chiudere un occhio?
Alejandro: Andiamo commissario sono solo due giovani ragazzi innamorati

Il commissario si volta verso di noi per guardarci e noi sorridiamo innocentemente. Il commessario rotea gli occhi

Commissario: Va bene, ma vi giuro che se lo farete di nuovo non chiuderò nessun occhio denuncia o meno
Jorge: Per me va bene
Martina: Si anche per me
Matias: Anche per me!!!
Commissario: Avevate fatto un passaporto falso anche a lui?!

Jorge tappa la bocca di Matias con la mano sinistra

Jorge: Nooo sempre messo in valigia!!! Sempre!

Il commissario ci guarda storto e io scrollo le spalle

Alejandro: Tuttavia abbiamo un problema
Martina: Che problema?!
Alejandro: Io…ti ho promesso in sposa al figlio di un mio amico per…siglare anche un accordo tra le nostre aziende
Jorge: Quindi ha promesso in sposa sua figlia?!
Alejandro: Si…
Jorge: In tal caso non è un problema, scricciolo fagli vedere l’anello
Martina: Oh…okey

Sollevo la mano destra per mostrare l’anello ei presente che ci guardano scioccati, anche la porta dell’ufficio si spalanca facendo cadere quasi a terra Lodovica, Diego, Mechi e tutti gli altri che stavano nascoste dietro la porta…oh Facu e Dj sono caduti davvero

Tutti: VOI DUE VI SIETE SPOSATI?!

E si parlano tutti quanto all’unisono tranne il commissario e Matias. Io e Jorge ci lanciamo uno sguardo, lui ha in braccio destro intorno alle mi spalle e io ho ancora la mano destra alzata per mostrare l’anello

Jorge: Wow…sono passati circa due minuti e continuano ad avere gli occhi spalancati e la bocca aperta
Martina: Già è sorprendente
Jorge: Sta a vedere che la prima che parla è Lodo

E di fatto…

Lodovica: VOI TRADITORI! COME AVETE POTUTO FARMI UNA COSA DEL GENERE?! IO DOVEVO ESSERE LA DAMIGELLA!!!
Mercedes/Candelaria/Alba: ANCHE NOI!!!
Lodovica: QUESTA NON VE LA PERDONO!
Diego: Neanche io! Dovevo essere il testimone!
Xabiani: E io anche
Facundo: SI infatti Jorge questo è alto tradimento!
Jerry: Mi sento offeso e ferito
Alejandro/Alvaro: VOI DUE SIETE COSA?!
Jorge: Tutti una reazione abbastanza ritardata…
Martina: In realtà l’hanno presa meglio di quanto pensassi
Jorge: Si…comunqueee rilassatevi! Era solo uno scherzo

E anche ad assimilare le ultime parole di Jorge ci impiegano un po’ di tempo dato che i loro volti si rilassano solo dopo alcuni minuti.

Lodovica: Ma insomma che razza di scherzo è questo?!
Diego: Non è divertente!
Alvaro: Voi due siete suonati
Alejandro: Tzé lo scherzo! Ma guarda questi…
Jorge: Si beh…in realtà avevamo preso in considerazione quest’idea ma poi abbiamo deciso che in un momento così importante dovevano esserci presenti tutti i nostri familiari e si abbiamo anche pensato che Lodo avrebbe meditato il nostro omicidio
Lodovica: Puoi giurarci fratello
Jorge: Si appunto.
Martina: In ogni caso il fatto che mi ha fatto la proposta mi ha confermato ancora una volta la forza del nostro amore
Diego: Ooo no vi prego le sdolcinatezze no
Facundo: Si tenetevele per voi
Mercedes: Oh ma insomma state zitti voi!
Alba: Si infatti! Io li trovo così carini!!!
Mercedes: Si è vero!!!
Jorge: Preside Carmen…

Jorge si avvicina a lei di qualche passo e prendendo la mia mano sinistra fa avvicinare anche me. Ci fermiamo a pochi massi da lei, la preside ci guarda per qualche istante e poi si fionda addosso a noi abbracciandoci avvolgendo i nostri colli

Carmen: Se lo fate un’altra volta vi espello!
Jorge: Oh ma se non può vivere senza noi
Carmen: NON APPROFITTI BLANCO. NON APPROFITTI
Matias: Jorge?...è lei la donna di cui mi hai parlato in aereo?

Noi tre sciogliamo l’abbraccio e ci voltiamo verso il piccolo Mati che è dietro di noi…

Jorge: Si Mati, vieni qui

Jorge gli tende la mano e lui si avvicini

Jorge: Direttrice le presento Matias, lui è rimasto orfano e ha bisogno di una madre che si prenda cura di lui…così io ho pensato che potrebbe restare qui e lei potrebbe…adottarlo

Gli occhi della preside si illuminano, porta le sue mani alla bocca mentre continua a guardare negli occhi il bambino

Matias: Ciao, io mi chiamo Matias, tu come ti chiami?
Carmen: I-io…Carmen
Matias: Carmen…mi piace! E tu vuoi essere la mia mamma?
Carmen: I-io non so che dire
Jorge: Dica si

Calde lacrime scendono dal suo viso mentre cade in ginocchio davanti a Matias

Carmen: Io…si, mi piacerebbe molte

Matias le si avvicina ancora e l’abbraccia, lei ricambia. Quella sera ci eravamo tutti radunati nel seminterrato come ai vecchi tempi…quanto mi era mancato tutto questo

Jorge: E alla mia adorabile sorellina abbiamo preso le orecchie di Minnie

dice lanciandole il fermaglio che lei mette in testa

Martina: Jorge…com’è che non ricordo niente di tutto quello che hai comprato
Jorge: Perché tu non l’hai visto amore…come neanche i commessi lo hanno fatto
Martina: COSA?! JORGE!!!
Jorge: Hey!!! Hai visto i prezzi? Era una rapina e poi ti ricordo che tu hai rubato il vestito di Aurora
Ragazze: CHE COSA?! LO VOGLIO VEDERE!!!
Lodovica: Jorge a me non hai preso un vestito di una principessa?
Jorge: No sorellina mi dispiace ma avrei dato un pochino troppo nell’occhio rubano un vestito Disney a ognuno di voi no?...Tieni Diego è uscita fuori anche la maglietta dell’hard rock, questa l’ho pagata
Diego: È quella nera?
Jorge: Si! E quella bianca è di Xabi prendi! Facu nera e Dj bianca
Lodovica: Hey anche io la volevo nera
Jorge: Si deve essere qui da qualche parte, le tre nere sono tue di Mechi e Alba, quella bianca è di Cande
Matias: Io ho il vestito di Peter Pan
Alba: Perché lui ha il vestito di Peter Pan?
Jorge: Perché glielo abbiamo comprato…cioè mia madre lo ha fatto
Lodovica: Voglio andare a Disneyland!
Jorge: Un giorno ci andremo!
Lodovica: Davvero?
Jorge: Certo! Sarà fantastico
Martina: Guardate il vestito
Ragazze: WOW!!!
Diego: Jorge mi hai preso anche il borsello di Parigi?
Jorge: Si, deve essere da qualche parte nella valigia
Lodovica: Voglio provare il vestito
Facundo: Jorge e il cappello a me?
Jorge: Eccolo! Ne ho uno bianco e uno nero scegliete tu e Dj
Mercedes: Lo voglio provare anche io!
Alba: Si e io!
Martina: Si ma con calma! Qui non lo potete provare
Matias: Scattiamo una foto?
Tutti: SIIIII!!!
Jorge: Sai come si fa marmocchio?
Matias: Si! Devo mettere la telecamera sul tre piedi e seleziono lo scatto automatico
Xabiani: Però è sveglio il ragazzino
Matias: Più di te per questo ti ruberò la ragazza

Matias fa l’occhiolino a Lodo e tutti quanto scoppiamo a ridere tranne Xabi che lo guarda male

Lodovica: Ah poi non sai la storia di Stephie e Jessica!
Martina: Che storia?
Jorge: La raccontate dopo venite qui! Muovetevi!

Io e le ragazze ci gettammo immediatamente a terra per la foto, io caddi addosso a Jorge in orizzontale e la macchina scatto la prima foto di dieci! Continuammo a muoverci e a cercare di metterci in posa per la durata di tutti gli scatti

Diego: Ma che cavolo state combinando?!
Xabiani: Cande mi stai facendo male
Mercedes: Dj spostati dannazione!
Jerry: MA SEI TU CHE MI SEI CADUTA ADDOSSO!
Matias: Dite sfigatiiiii
Tutti: SFIGATIIIII HEYYYYY MOCCIOSOOO!
Alba: Sei un uomo morto

E chissà magari l’ultimo scatto era venuto bene, tutti quanti iniziarono a rincorrere Matias mentre io mi ero seduta con il mio album delle foto tra le mani. L’ultima pagina è in bianco e decido di prendere la penna per scriverci sopra. Sono successe tante cose questo anno e non posso dire di essere la stessa Martina che ero all’inizio. Ho imparato a fidarmi degli altri, a capire l’importanza della vera amicizia, a vivere la vita al massimo senza pensare troppo al futuro, ho imparato cos’è l’amore, ad essere più forte e sicura di me, ho appreso che i sogni non sono mai davvero irraggiungibili e se credi davvero fortemente in qualcosa allora devi lottare per quella cosa anche se ciò significa andare contro tutto e tutti. Nella vita accadono sempre cose belle e cose brutte, bisogna accettarla come viene ma non bisogna mai arrendersi senza lottare e soprattutto non bisogna farci scoraggiare dagli ostacoli che la vita ci pone davanti per quanto difficili essi siano da superare…se il premio che è in gioco vale la pena allora giochiamo. Tanto non abbiamo nulla da perdere e se le cose non andranno come vogliamo, ci rialzeremo e riproveremo fino alla fine.

By Scricciolo <3


Jorge: Hey scricciolo che fai?
Martina: Stavo facendo un resoconto delle lezioni apprese quest’anno
Jorge: Ah si? E cosa hai scritto
Martina: Mmm…un giorno forse lo leggerai
Jorge: E perché non ora?
Martina: Perché ora sei occupato

Gli sorrido mordendomi il labbro inferiore, poso l’album a terra e avvolgo le braccia intorno al suo collo allungandomi per baciarlo. Lui ricambia e mi cinge la vita poggiando il capo sul puffo dietro di lui e così continuammo a baciarci con il sottofondo dei nostri amici che gridavano inseguendosi e facendo disastri fino a quando non ci arrivo un secchio d’acqua addosso

Martina: AAAAAAAA
Jorge: LODOVICA COMELLO SEI MORTA!!!

E allora ci aggiungemmo anche noi a l gran baccano felici di essere tornati a casa…la nostra vera casa con la nostra famiglia…si perché CASA è dove ci sono le persone che ami. Alle cinque del mattino più o meno ci trovammo tutti quanti a terra, stanchi e sporchi di cioccolata, panna e schifezze varie…e anche inzuppati d’acqua ma felici, felici di essere di nuovo insieme nella nostra pazza, unica e inimitabile famiglia; pronti ad affrontare le nuove sfide che aspettano, insieme.















E piangiamo tuttiiii!!! Allora questo capitolo l'ho finito di scrivere all'1:30 del 11/06/2014 e il primo capitolo lo postai il 29/06/2013 yeaaa questa storia ha quasi un anno lol. Immagino che alcuni di voi ci siano rimasti male per il fatto che non si sono sposati eh beh...diciamo che mi sono riservata la cosa in caso mi passasse per la testa di dover fare una "seconda serie". Spero tanto che vi sia piaciuto il finale ma che sopratutto abbiate amato questa storia. Grazie a questa ho conosciuto persone fantastiche eee...no non ho davvero parole per ringraziarvi di esserci state sempre! Di aver seguito la storia nonostante i miei ritardi, di aver avuto così tanta pazienza e di avermi lasciato così tante recensioni. Immagino che alcune di voi pensavano che la lasciassi incompleta lol xD Non lo avrei mai fatto ù_ù
Cioé sarebbe stato un delitto, in ogni cosa io non riuscirò mai a ringraziarvi a bastanza per tutto l'affetto che mi avete dimestrato, siete delle persone fantastiche, dolcissime e speciali. Purtroppo dispiace molto anche a me che lo storia sia finita =( Ma spero di continuare a farvi sognare almeno un pochino con la nuova che molte di voi già conoscono,ora la smetto di dare fastidio e mi tolgo dalle scatole ù_ù
Un ultimo abbraccio e bacio virtuale a tutte voi che mi avete sempre sostenuta
Con affetto Jortinoso <3
Os quiero muchooooo <3

   
 
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