Dopo non
so neanch’io quanto tempo torno con questa one-shot
ambientata in un periodo nuovo, almeno per me…
Spero vi
piaccia e… RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!1
UN
MAGLIONE NUOVO
Hermione ci pensava ormai da giorni.
Era
felicissima, il suo più grande desiderio si stava avverando,
e non vedeva l’ora di condividere la propria
felicità con la persona che amava più la mondo:
Ron.
Doveva
trovare un modo per coglierlo davvero di sorpresa, anche se le sue
continue visite in bagno di notte, e soprattutto alla mattina avrebbero
dovuto metterlo in allarme. Ma lo sapeva, per Ron niente era ovvio, e
quindi il suo stupore sarebbe stato sicuramente sincero.
Aveva
preso una giornata libera dal lavoro per pulire tutta la casa e
preparare tutto alla perfezione, grazie anche all’aiuto di
sua cognata, nonché migliore amica, Ginny.
Non aveva
rivelato neanche a lei il perché di tutti quei preparativi,
anche se forse Ginny si era accorta dal modo in cui le brillavano gli
occhi che quella era davvero un occasione unica, anche
perché lei ci era appena passata!!!!!
Ora,
invece, era comodamente seduta su una poltrona del salotto della loro
casa vicina a Grimmauld’s Place e stava magicamente
sferruzzando un maglione giallo che avrebbe fatto capire al
suo Ron il perché di tutti quei festeggiamenti…
La ragazza non vedeva l’ora di vedere la faccia del marito
nel leggere ciò che ci aveva scritto!!!!
Mancava
poco più di mezz’ora all’arrivo di Ron
dal lavoro, quindi diede gli ultimi tocchi al maglione e , dopo una
veloce occhiata alla sala da pranzo, si diresse verso la camera da
letto per prepararsi ad una serata indimenticabile.
Erano da poco suonate le sette quando un uomo alto dai capelli rossi fece il suo ingresso nel salotto, sentendo un delizioso profumino venire dalla sala da pranzo.
Si diresse
tutto allegro verso la porta che separava le due stanze, ma non era
preparato a quello che vide: la tavola era apparecchiata per due con i
preziosi calendari fatti dai goblin regalo di nozze di zia Muriel, con
un mazzo di fiori al centro della tavola.
Sua moglie
lo aspettava sulla soglia, con un delizioso abito blu notte e i capelli
raccolti, con qualche ricciolo ribelle che le sfiorava il collo.
Avvicinandosi per chiederle il motivo di tutto ciò, Ron
venne travolto dal profumo delicato della moglie che si era
sparso nell’aria a formare una leggere nuvola al mughetto.
Non
resisteva mai alla voglia di baciarla e abbracciarla che lo invadeva
tutte le volte che gli faceva quel sorriso, il loro sorriso, e anche
quella volta iniziò a baciarla con tutta la passione che gli
risvegliava la sua vista.
-Calma
Ron, prima dobbiamo mangiare…- protestò hermione.
-Non per
forza bisogna seguire il tuo ordine. Perché per una volta
non seguiamo il mio?- replicò lui, continuando a baciarla,
scendendo sul suo collo, e tempestandolo di baci leggeri.
-Ma ho
preparato il tuo piatto preferito… Non vorrai che si
raffreddino le lasagne?- sussurrò dolcemente la
suo orecchio, sapendo che Ron non avrebbe resistito ad una
tentazione culinaria tale.
-Lasagne?
Chi ha parlato di lasagne?- si sollevò di scatto Ron, con un
sorriso divertito.
-Vai a
sederti, mangiamo e poi forse riprendiamo questo discorso…-
-Forse?
Piuttosto sicuramente.- rispose staccandosi da lei e andando verso la
tavola.
La cena passò tranquillamente, con Ron che mangiava per tre e parlava per due, mentre hermione lo guardava divertita.
Alla fine
della cena, dopo la zuppa inglese ricetta speciale della signora
Weasley, lei si alzò e portò il marito in
soggiorno per dargli l’ultima sorpresa della serata.
Appena si
sedettero sul divano, lui la prese tra le braccia, e dopo molti
tentativi e trucchetti, non per ultimo il solletico,
Hermione
riuscì a prendere il pacchetto che aveva lasciato sul divano
e a darlo al marito.
-’Mione…ma
non è il mio compleanno…-
-Lo
so… Aprilo lo stesso. Cos’è, non posso
neanche fare un regalo a rimarito ogni tanto?-
Sorridendo
delle ultime parole, Ron iniziò ad aprire il pacchetto, e
quando alla fine vide il maglione giallo, non capì subito il
perché del regalo. Poi, leggendo meglio le lettere rosse che
erano state ricamate, un pensiero gli passò per la testa, e
anche un tontolone come lui capì.
-Herm…-
sussurrò, poggiandole una mano sul ventre e guardandola
negli occhi.
-Sì…-
disse lei a mo’ di risposta.
-Una bimba
uguale alla sua mamma…- disse Ron trattenendo a
stento l’eccitazione.
-No, un
bimbo con gli stessi occhi azzurri del papà- disse iniziando
a baciarlo.
-’Mione…
ma non è che facciamo male alla bimba?- chiese preoccupato
Ron.
-No, lui
sta bene. La mamma però vorrebbe riprendere un discorso
lasciato in sospeso…- gli bisbigliò
nell’orecchio.
-Per me va
bene.- e detto ciò iniziò ad accarezzarle la
schiena, ormai dimentico di tutto, se non della sua Hermione e dalla
creatura cui avevano dato vita.
Si
dimenticò anche del maglione che aveva in mano, e che
lasciò cadere sul pavimento, con la scritta rossa che
brillava di luce propria.
PAPA’
RON…