TURBO'S TIME

- Voglio giocare anch’io, voglio giocare anch’io! - strepita un bambino agitando in aria la mano munita di gettone. Lo tiene stretto: non vuole certo perdersi la partita!
- Aspetta il tuo turno, ci siamo prima noi! - gli rispondono. Un ragazzotto si fa spazio fra la folla di bambini e dice, con aria di sfida: - Già, e adesso tocca a me! State un po’ a vedere! - . Prende la sua monetina e la inserisce nel gioco con orgoglio.
Allerta gettone! rimbomba in tutto l’arcade, Allerta gettone!
Wruum, wruum! Si accendano i motori! Ai posti di partenza!
Via!
Ecco i nostri tre concorrenti che partono alla massima velocità! Il ragazzotto, in piedi davanti alla console e circondato da decine di bimbi curiosi con gli occhi sgranati, agguanta il volante e spinge il piede sull’acceleratore. La macchinina rossa parte. Parte, e come va veloce!
Turbo sente il vento sfiorargli la faccia. Si sente forte e sicuro di sé. “Sta’ a vedere come li semino anche stavolta!” pensa, avvicinandosi al secondo corridore. Il ragazzino spinge forte l’acceleratore mentre gli altri fanno il tifo: - Più forte, più forte! - , - Dai, l’hai quasi superato! - , - Forza Turbo! -
Il motore romba che è una meraviglia. Turbo è veloce come il vento. No, anzi. Turbo è il vento. Un albero gli sta intralciando la strada. “Chi accidenti è stato a piantare un albero qui? Dannazione!” pensa. Ma lui è calmo, posiziona bene i piedi, controlla la distanza e, vai così!, l’ostacolo è superato senza alcuna difficoltà e Turbo è in seconda posizione!
La folla esulta, il ragazzotto è più concentrato che mai. Rimane un solo concorrente da superare. Ecco che i due si scontrano.
- Non te la darò vinta un’altra volta! Levati di mezzo, Turbo! -
- Sei tu che devi spostarti, puffo blu! Avanti, liberami la strada! -
- Mai! -
Che emozione! Il pubblico rimane in attesa con gli occhi fissi sullo schermo. Nella sala giochi si crea un silenzio religioso. Le due automobili si superano e si raggiungono, sfrecciano per la pista e dopo giri e rigiri si superano e si raggiungono un’altra volta. Al ragazzotto tremano le mani, la fronte gronda di sudore. Gli prude il naso, se lo vorrebbe grattare, ma non lo fa. Sa che l’esito della corsa è solo nelle sue mani. Letteralmente. Se si grattasse il naso potrebbe accadere l’inevitabile! Il corridore blu sembra essere in testa, ma giunti all’ultima curva Turbo riesce a guadagnare la prima posizione. Siamo giunti all’ultimo tratto. E’ tutto dritto. Adesso si tratta solo di velocità. Il nostro eroe con la tuta rossa accelera, accelera e diventa ancora più veloce. Certo, per lui la velocità non è un problema!
Ma che succede? Al bambino che si era lamentato prima cade il gettone.
- Turbo, sta’ attento! - dice. Gli altri ragazzi guardano meglio lo schermo. I due concorrenti blu stanno riprendendo rapidità. Si fiondano dietro a Turbo. L’hanno in pugno. Al ragazzotto comincia a battere il cuore. “Cacchio, sono tornati!” pensa. Preme l’acceleratore a più non posso.
- Corri, accidenti, corri!! - esclama.
Turbo getta un’occhiata allo specchietto retrovisore. I due non danno segno di voler mollare. Ma il traguardo è così vicino, è sicuro di potercela fare! Mancano solo pochi metri! Veloce, veloce!
Il ragazzotto chiude gli occhi. Non vuole vedere che cosa accadrà. Tutti zitti. Ci siamo…
Ed ecco che Turbo supera il traguardo!
Un grido di gioia si leva per la sala giochi! Turbo ha vinto, Turbo è il campione!
- Turbastico! - esclama il nostro corridore, osservando i ragazzi che esultano per la vittoria. Il trofeo è suo ancora una volta, e solo grazie a loro.