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Autore: hemmoschannel    12/06/2014    6 recensioni
E, Michael io ti amo, ma tu non lo saprai mai perché questa lettera farà la stessa fine delle altre. Verrà bruciata come le altre infinite lettere, mentre tu sei lì, che dormi beato, coi capelli scompigliati dal cuscino e il respiro un po’ pesante. Ma ti amo comunque.
Il tuo L
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro M,
non c’è bisogno di scrivere il tuo nome, sarebbe scontato e fin troppo imbarazzante. Sai, ogni volta che esce dalle mie labbra ha un suono così acre che lascia un alone di nostalgia in bocca. Odio quando sono gli altri a pronunciarlo, ogni volta che lo sento ho i brividi e qualcosa all’altezza dello stomaco mi solletica. Non so bene il perché tu mi faccia questo effetto, ma sei così tu, così dannatamente tu che io non capisco più nulla.
Ti odio, ti odio tanto da amarti, capisci? Ti odio, ma non quell’odio che porta a volerti uccidere, il mio è un odio che è nato per coprire l’amore che provo per te. Ti amo, ma vorrei solo odiarti. Odiarti fino alla fine dei tuoi giorni, odiarti sempre e per sempre. Ma non posso. Riesco solo ad amarti e, dannazione, ti amo. Ti amo incondizionatamente quando hai quell’aria persa, forse troppo spaesata. Ma giuro, che ti odio in quei momenti. Sei troppo perso, troppo sognatore nel tuo piccolo mondo che ti sei costruito. Un mondo di cui nemmeno io posso far parte; hai costruito mura spesse ed impenetrabili e spiegami, come posso salvarti se ti sei rinchiuso in te stesso? Lasciami entrare nel tuo piccolo inferno, poi saremo persi insieme. Andremo in giro come due pazzi, due stupidi, che si amano. Me lo concedi? Ti amo, che bel casino, eh? Un dannatissimo disastro, un errore madornale, un caos incontrastabile sai perché? Perché tu non mi amerai mai, nemmeno la metà di quanto possa fare io.
Ti amo come la Luna può amare il suo Sole. Perché loro due, anche se non stanno insieme nello stesso cielo, si amano da morire. Un po’ così siamo, io e te.
Io la Luna e tu il Sole.
Ti amo come un sordo ama la musica. Che paragone stupido, ma pensaci: la musica va ascoltata col cuore, non c’è bisogno di orecchie per sentirla, basta un cuore che sappia amare.
Io il sordo e tu la musica; io riesco ad amarti in silenzio.
Ti amo come lei ti ama, forse di più. Gli sguardi troppo teneri, i baci rubati, le carezza prima di andare a dormire, sai che io potrei darti di più, tu lo sai, perché non vuoi ammetterlo a te stesso? Perché io non lo voglio ammettere a me?
Spiegami perché non riesco mai a dirtelo? Ogni volta che ci provo mi mordo la lingua, vorrei urlartelo, ma non ci riesco. Voglio urlarti che ti amo, ma non posso.
Ti odio. Ma ti amo.
Ti amo. Ma ti odio.
È difficile, sai?
Ma ci hai mai pensato? L’amore è un po’ un’amnesia, sai? Ti fa oscurare gli altri, ti fa dimenticare che intorno a te esistono altre persone, milioni e milioni di persone, ma tu ne vedi solo e sempre una. E io non lo so, una mattina mi sono svegliato con questa amnesia ed ora vedo solo te, te e nient’altro che te. Ma vorrei che anche tu ti svegliassi con quest’amnesia, dimenticarti degli altri ed incominciare ad amarmi. Amare solo me, come io amo te.
Siamo bloccati in questa friend zone ormai da troppo, un tempo che per te è calcolabile in anni, per me in un infinità immensa. Io non ce la faccio più ad amarti in silenzio, voglio urlarti che ti amo.
A volte vorrei semplicemente toglierti dalle mani quegli stupidi giochi e baciarti, baciarti come nessuno ha mai fatto. Nemmeno lei.
Oh Michael, ti odio così tanto. Ecco, vedi? Ho scritto il tuo nome per intero e sai cosa? Sento i brividi al solo mimarlo con la bocca o a ripassarlo con la penna, quella con l’inchiostro nero che hai usato l’altro giorno per iniziare un cruciverba, che non sei riuscito a finire, e l’hai buttato sopra il tavolino. E sai anche cosa? Quel cruciverba l’ho appena finito io, ti mancava solo  una parola, sai quale?
Qual è il sentimento che circola tra due amici? Esatto, l’amicizia. Quella in cui io e te siamo bloccati, da sempre. E non capisco cosa io stia scrivendo, sono le due di notte e lascio che la penna scriva per me. Sto impazzendo, non ce la faccio più a tenermi questa catastrofe dentro. Vorrei dirtelo, Michael, ma sei così bello mentre dormi. E, poi, non vorrei svegliare Calum e Ashton.
Ma non ti sei mai accorto degli sguardi che ti mando? No? Dannazione, come fai? A volte fisso le tue labbra, quelle che vorrei baciare, ma non posso. Quelle labbra che chiamano il mio nome e detto da te suona così soave, in un modo quasi paradisiaco. Michael, sono le due di notte e penso a te, non riesco a smettere di vederti ovunque. Ti voglio qui, solo mio, ora. 
E, Michael io ti amo, ma tu non lo saprai mai perché questa lettera farà la stessa fine delle altre. Verrà bruciata come le altre infinite lettere, mentre tu sei lì, che dormi beato, coi capelli scompigliati dal cuscino e il respiro un po’ pesante, con quella tua aria goffa e buffa. Ma ti amo comunque e sarò esattamente qui quando finalmente realizzerai che sono la tua cura, amore mio.

Il tuo L

 
hemmoschannel's wall:
okai, la verità? Non so veramente se abbia scritto veramente io questa cosa o forse mi sono immedesimata troppo in Luke, non lo so. Diciamo che io ho usato solo il pretesto di immedesimarmi in Luke per scrivere di Michael che mi manda il cercello in tilt...
Mh, mi sento un po' patetica dopo aver scritto questa cosa, ma vabbè, devo tenere la mente occupata e questo è l'unico modo. 
Aspetto vostri pareri,

hemmoschannel.
   
 
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