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Autore: Green_color    12/06/2014    1 recensioni
Myriam Schulze una ragazza tedesca che all'età di 17 anni vede la sua vita cambiare:le persone che una volta erano sue amiche non le parlano più,la gente per strada la guarda male,non può andare in determinati locali o uscire di casa dopo le 21.00. Presto si trova prigioniera in casa sua e quando pensa che ormai il peggio sia arrivato si ritrova chiusa in un campo dove il motto è "Il lavoro rende liberi",dove non ha più un nome e non è più una persona.
A lei il destino ha fatto legare due persone:Christina Franke ed Erich Brandt,che da amici diventano nemici.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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3 anni prima della promulgazione delle Leggi razziali

Myriam era solita svegliarsi all'alba quasi tutte le mattine solo per poter ammirare quella che per lei era una magia:i raggi del Sole nascente che illuminavano gli alberi,l'erba del giardino in cui correva da bambina,le case dei vicini,gli uccellini che danzavano tra quei fasci di luce che riuscivano a scaldare la pelle della ragazza alla sola vista.
"Myriam!Chiudi le tende!!"la voce assonnata e scazzata della sorella Sarah la raggiungono spaventandola. In risposta sbuffa e chiude le tende come l'è stato richiesto
"Tanto tra un pò la mamma sarebbe venuta a svegliarti"dette queste parole lascia la stanza e va in bagno dove può lavarsi e prepararsi con calma per andare a scuola. Indossa quella che è una specie di divisa non ufficiale,composta da una gonna nera lunga fino al ginocchio e da una camicetta bianca che faceva risaltare i suoi capelli neri e leggermente mossi ancora di più. La cucina era il regno dei profumi buoni,il luogo dove la madre passava ore a preparare prelibatezze per la sua famiglia,cosa che accadde anche quella mattina
"Buongiorno mamma"lei si voltò e posò le sue labbra sulla fronte di Myriam che una volta addocchiati i dolcetti al cioccolato appena sfornati allungò una mano per prenderne uno,subito la madre la colpì con un leggerò schiaffo sulle mani
"Myriam,aspetta tua sorella!"
"Sarah muoviti!!"si mise ad urlare impaziente la ragazza "Dov'è papà?"non vedendo il giornale sul tavolo,come tutte le mattine e non sentendo alcun rumore provenire dalla camera dei genitori si stava domandando dove fosse 
"E stato invitato a fare colazione dal signor Mikael" Myriam annuì avendo impressa nella mente l'immagine di quel signore alto e robusto che aveva visto parecchie volte in casa propria,sempre gentile con lei e che lavorava con papà in banca
"Perchè tutta questa fretta?"Sarah,la sorella maggiore,aveva per modo di dire finito di prepararsi
"Dolcetti!"Myriam si volta verso di lei sorridente e l'altra anche se infastidita dall'agitazione e fretta provata alcuni minuti prima non può non ricambiare il sorriso e afferrare un dolcetto
"Sei sempre così brava mamma"
"Grazie tesoro. Presto anche voi saprete cucinarli" alla risposta della madre la ragazza scoppiò a ridere
"Sarah non sa neanche cuocere un uovo!"le due sorelle si punzecchiano sotto lo sguardo divertito della madre
"Ehi,non è vero!Perchè tu cosa sai fare?"
"Preparo un ottimo tea"
"Grazie tanto,quello so farlo anche io!"
"Bugiarda"era piuttosto frequente che le due si punzecchiassero,ma tutto finiva li,non avevano mai litigato ed erano sempre pronte a sostenersi a vicenda in caso di problemi
"Ragazze farete tardi a scuola!Vi metto un dolcetto nella borsa"si alzarono e andarono a sistemarsi la gonna davanti allo specchio,ultimi ritocchi all'acconciatura e dopo aver afferrato la borsa erano pronte per recarsi a scuola. Salutarono con un gesto della mano e percorsero il vialetto che le avrebbe portate al cancello. Alla sua sinistra Myriam vide l'amico Erich,anche lui di fretta per non fare ritardo
"Ok,vi lascio da soli!"Sarah lasciò il gruppo e con quelle parole fece arrossire la sorella,che considerava il ragazzo solo un buon amico
"Ciao Sarah"salutò educatamente Erich per poi prendere sotto braccio l'amica e dirigersi verso la scuola
"Oggi sei particolarmente affettuoso"
"Perchè dici così?"la ragazza indicò il braccio del ragazzo unito al suo
"Non pensavo ti disturbasse"
"Infatti non mi disturba,ma sono più che sicura che ti serve un favore"Erich iniziò a ridere permettendo ad alcune ciocche bionde,un pò più lunghe delle altre,di incorniciargli il viso
"Domani ho un compito di matematica e se non prendo la sufficienza più che piena non potrò partecipare alla festa di Walter"lei sfilò il braccio dalla presa del ragazzo e gli diede un piccolo spintone
"Ci avevo visto bene,farabutto!Non so ancora se ti aiuterò..."lui rise ancora e la strinse in un abbraccio affettuoso "Non ti ho detto di si!"
"Ma lo farai. Grazie mille cioccolatino" cioccolatino era un soprannome che utilizzava ormai da anni,dopo un pomeriggio nel quale la ragazza mangiò più di una barretta di cioccolato fondente. Le loro strade si separarono,andavano in classi diverse,ma si sarebberò riunite alla fine delle lezioni.

Il salone dei Brandt era stupendo agli occhi di Myriam che riteneva la madre di Erich avere un ottimo gusto nell'arredamento. I ragazzi iniziarono subito a studiare e a fare esercizi di matematica. Poichè,come aveva previsto il ragazzo,alla fine lei decise di aiutarlo e anche se stavano studiando non riuscirono a trattenere le risate per gli errori commessi e le battute che li seguirono
"Posso portarvi qualcosa?"i capelli biondi e cotonati della signora Brandt fecero il loro ingresso in sala
"Non so,tu cosa vuoi Myriam?"domandò educatamente Erich
"Va benissimo un bicchiere d'acqua"la signora le sorrise e attese qualche istante la risposta del figlio
"Per me un succo,grazie mamma"la donna li lasciò soli e continuarono a studiare per altre ore
"Sai come sta Christina?Oggi non è venuta a scuola"Erich alzò gli occhi azzurri dalle espressioni matematiche e li puntò in quelli verdi di Myriam
"No,neanche io l'ho vista"i tre erano buonissimi amici d'infanzia,anche se Myriam ed Erich si conoscevano da più tempo avevano accolto Christina,una bambina timida e che spesso veniva esclusa dagli altri,con loro e le permisero di giocare con loro tutti i pomeriggi
"Di solito viene sempre"
"Magari le condizioni della madre sono peggiorate..."disse Myriam pensierosa. Da tempo Christina aveva confessato ai due amici che la salute della madre non era delle migliori:non riusciva a dormire,aveva emicranie praticamente costanti e a volte le capitava di vomitare sangue;ma oltre a delle aspirine i medici non sapevano cosa darle e che cura adottare
"Forse dovremmo andare a trovarla,che dici?"domandò il ragazzo sorridente,sperando di poter dare un pò di conforto a Christina,nel caso in cui la loro ipotesi fosse corretta
"Ottima idea,ma adesso devo andare a prepararmi per andare in Sinagoga con la mia famiglia"Myriam si alzò e dopo aver salutato uscì dalla casa.

Conclusa la preghiera pomeridiana Myriam passò a prendere Erich per andare a far visita a Christina,ma mai avrebbero pensato di trovare la ragazza in quelle condizioni. Andò ad aprire loro la porta il padre della giovane,i suoi occhi erano spenti e il volto provato
"Salve signor Franke,siamo venuti a trovare Chris"parlò Myriam un pò a disagio,non sapeva minimamente cosa fosse successo ma il volto del padre di Christina la preoccupava notevolmente. Fece segno ai ragazzi di recarsi nella camera dell'amica e una volta entrati la trovarono rannicchiata sul letto a piangere
"Chris,ciao. Cosa succede?"si avvicinarono a lei e Myriam subito la strinse tra le sue braccia cullandola
"Mia...mia madre"Christina faceva un fatica immensa a parlare,la sua voce era continuamente rotta dal pianto "Mia madre è morta"i due amici si guardarono e Myriam provòuna grande pena per l'amica,che così giovane aveva perso la madre. Subito penso ad una vita senza la sua di madre,e Myriam capì che sarebbe stata impossibile e dolorosa
"Ci dispiace molto Chris"Erich allungò la sua mano sulla spalla dell'amica per confortarla
"Neanche il dottore della tua comunità ha saputo come curarla"qualche tempo prima il padre di Myriam aveva consigliato alla famiglia di Christina il dottore della loro comunità ebraica,oltre ad essere amico della loro famiglia era anche un ottimo medico,ma neanche lui riuscì a curare la misteriosa malattia della signora Franke. Passarono le restanti ore pomeridiane e la sera a confortarla,sperando di liberarla in minima parte dal dolore da lei provato.


SPAZIO AUTRICE
Questa è la mia prima storia e spero sia di vostro gradimento!Mi farebbe molto piacere ricevere critiche,complimenti,consigli che mi aiutino a migliorare,quindi se vi va lasciate una recensione,mi renderete davvero felice :)
   
 
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