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Autore: HermLOL    13/06/2014    0 recensioni
Felice come una pasqua uscì in strada e rimirò soddisfatta ciò che aveva comprato: il gufo, le divise che non vedeva l'ora di indossare, gli ingredienti con i quali non vedeva l'ora di pasticciare nel suo calderone nuovo fiammante in peltro e i libri che era sicura avrebbe usato pochissimo non perché non le piacesse leggere, ma perché non vedeva l'ora di provare praticamente ogni tipo di incantesimo. Pensando agli incantesimi si ricordò che le mancava ancora una cosa.. Strillò per poi portare le mani alla bocca e arrossire. Non riuscì a mascherare l'emozione quando si avvicinò ai genitori e, tamburellando a con i piedi nervosamente, chiese: >
Dopo qualche minuti di pacata discussione tra Harry e Ginny, Lily ottenne il permesso di entrare da sola nel negozio di bacchette che si trovava proprio alle sue spalle.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Finalmente aveva ricevuto la tanto agognata lettera per Hogwarts e, non potendo attendere oltre perché l'aspettativa la logorava ormai da quando James era entrato ad Hogwarts, aveva trascinato i suoi fratelli e tutta la famiglia Weasley-Granger-Potter a Diagon Alley a comprare l'occorrente per l'anno scolastico.
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Questo era il suo mantra, che ripeteva eccitata sfregandosi le mani ogni volta che acquistava qualcosa in un negozio.
 Smise di dirlo solo quando suo cugino le fece notare che anche lui sarebbe andato ad Hogwarts per la prima volta e, sentendosi un po' troppo egocentrica, decise di ripeterselo mentalmente per non avvilire Hugo.
 Questo, però, non smorzò affatto il suo entusiasmo: infatti volteggiò nel negozietto di Madama McClan convincendo sua madre a farle provare un vestito da sera, sperando che le permettesse di acquistarlo.
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La supplicò quasi in ginocchio, ma Ginny le proibì di comprare l'abito, promettendole però che se ad Hogwarts avessero organizzato un ballo le avrebbe mandato via gufo quel vestito e rassicurandola che non avrebbe permesso che sua figlia indossasse un puzzolente, vecchio e orribile vestito.
 Dopo aver ceduto a quel compromesso, Lily aspettò impaziente che tutti pagassero i loro acquisti e schizzò poi fuori dal negozio diretta all'emporio del gufo, dove dopo aver accarezzato ogni singolo animale -tranne le rane, perché aveva una gran paura che potessero saltarle addosso- acquistò un gufo dal piumaggio ambrato come i suoi capelli.
 Felice come una pasqua uscì in strada e rimirò soddisfatta ciò che aveva comprato: il gufo, le divise che non vedeva l'ora di indossare, gli ingredienti con i quali non vedeva l'ora di pasticciare nel suo calderone nuovo fiammante in peltro e i libri che era sicura avrebbe usato pochissimo non perché non le piacesse leggere, ma perché non vedeva l'ora di provare praticamente ogni tipo di incantesimo. Pensando agli incantesimi si ricordò che le mancava ancora una cosa..  <> Strillò per poi portare le mani alla bocca e arrossire. Non riuscì a mascherare l'emozione quando si avvicinò ai genitori e, tamburellando a con i piedi nervosamente, chiese: << Potrei entrare da sola? >>
Dopo qualche minuti di pacata discussione tra Harry e Ginny, Lily ottenne il permesso di entrare da sola nel negozio di bacchette che si trovava proprio alle sue spalle.
 Da quando il padre le aveva raccontato del suo acquisto della bacchetta magica, lei si era convinta che fosse una cosa che doveva fare da sola. Lei, il fabbricante e le bacchette.
 Prese un profondo respiro, si voltò ed entrò a passo svelto nel negozio facendo tintinnare due volte il campanello sulla porta, una volta quando l'aprì e una volta quando la chiuse accompagnandola con un piede.
 Si guardò intorno sorridente: era entrata già in quel negozio con i suoi fratelli quando avevano comprato le loro bacchette, ma entrarci per comprare la propria era un'altra storia.
 Si sentiva come se ogni singola bacchetta rivolgesse tutta la sua attenzione e il suo potere su di lei.
 Era a conoscenza del fatto che non fosse possibile, ma le parve per un momento che le bacchette la stessero osservando e che bisbigliassero tra di loro e, chissà, magari la sua futura bacchetta già l'aveva scelta soltanto vedendola entrare.
 Sapeva già cosa doveva fare e voleva che accadesse più velocemente possibile, perciò si schiarì la gola e subito il fabbricante di bacchette apparve da dietro uno scaffale impolverato.
 Dopo i convenevoli adatti all'occasione, Lily si ritrovò a provare una dopo l'altra bacchette di unicorno, di fenice... quando però fece esplodere quattro o cinque gradini della scala sula quale il fabbricante era in piedi, quasi si scoraggiò: dove diavolo era la sua bacchetta? Perché non le dava almeno un segno di averla riconosciuta?
 Nessuna pareva andare bene, ma finalmente dopo una decina di prove il negoziante le porse una scatola pulita, nuova, e le disse che era una bacchetta arrivata in mattinata e mai provata da nessuno.
 Lily, che si era immaginata una bacchetta antica e che la aspettasse da sempre, si sorprese di sentirsi sollevata quando la bacchetta di corde di cuore di Drago la scelse: quella bacchetta era vergine, fatta apposta per lei.
 Avevano iniziato insieme, solo loro due, e sarebbero state insieme per tutta la vita.

 
   
 
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