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Autore: Nefer    12/08/2008    2 recensioni
ONESHOT. ANNO IN CUI E' STAT SCRITTA: 2007
Sirius e James, al sesto anno, inventano una tecnica di abbordaggio davvero curiosa pur di conquistare due bionde snob del settimo anno, ma sarà il povero Sirius a rimetterci!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TECNICA DI ABBORDAGGIO
Era un caldo pomeriggio di maggio. L’aria era piuttosto afosa anche se non era ancora arrivata l’estate. Gli studenti  di Hogwarts erano tutti in giardino a godersi il bel tempo. Alcuni addirittura tentavano di rinfrescarsi nel Lago Nero. Tutti erano in camicia a maniche corte, con i primi bottoni aperti e si lamentavano per l’afa insolita.
Il sole bruciava alto nel cielo, in una delle ore più calde del pomeriggio. Per questo erano tutti all’ombra dei grandi alberi, stesi sul quel tratto d’erba che era fresco e piacevole.
Gli studenti del quinto anno studiavano per i G.U.F.O., quelli del settimo per i M.A.G.O.
I Malandrini avevano la fortuna di non rientrare in nessuna delle due categorie. Frequentavano il sesto anno e si stavano davvero godendo quella meravigliosa giornata.
Remus, con la schiena appoggiata all’albero, leggeva tranquillo un libro; Peter fissava il Lago Nero, indeciso se tuffarsi o no anche lui.
Gli unici che invece non sembravano intenzionati a rilassarsi erano Sirius e James. Seduti vicini sull’erba, confabulavano sottovoce. Ogni tanto Remus lanciava loro un’occhiata sospettosa, per poi tornare al suo libro.
 - Ti dico che è un’ottima idea! – fece James, con gli occhi che brillavano per il lampo di genio che aveva appena avuto.
 - Ma… non so… - fece Sirius poco convinto.
 - Credimi, così le conquisteremo di sicuro e questa sera io e te saremo le persone più felici della terra… - insisté James.
Entrambi si voltarono a guardare le due ragazze sedute sotto un altro albero, con i libri stretti in mano. Erano entrambe bionde, con una bella pelle liscia. Una aveva occhi azzurri, l’altra grigi. Le loro labbra erano carnose e rosse.
Frequentavano il settimo anno ed erano le ragazze più ambite di Hogwarts, le uniche che James e Sirius non riuscivano a conquistare servendosi solo del proprio fascino. Erano decisamente snob e non avevano intenzione di accettare la corte di ragazzi più piccoli, anche se li trovavano attraenti.
 - Vedrai, Becky e Miriam cadranno ai nostri piedi! – fece James, ghignando.
 - E’ che non mi convince granché… cioè, voglio dire… perché proprio io? – disse Sirius.
 - Non penso che otterremmo grandi risultati se lo facessi io, sai? Anzi, riusciremmo a creare solo l’effetto contrario!
 - E va bene! Anche se mi sembra che così ci guadagni solo tu!
 - Ti accorgerai molto presto, Felpato, che non è proprio così…
I due si alzarono, sotto l’ennesima occhiata di Remus che comunque rimase in silenzio, e si incamminarono.

 - Mi chiedo cosa abbiano in mente quei due… - fece Lily. I suoi lunghi capelli rosso scuro erano legati in una coda di cavallo.
Accanto a lei sedeva una ragazza molto carina, con lunghi capelli castani e occhi dello stesso colore, con una spruzzata di lentiggini sul naso.
Seguì lo sguardo di Lily – Oh! Black e Potter! – fece – Sicuramente ne stanno per combinare un’altra delle loro! Oh forse… stanno cercando di conquistare un’altra ragazza…
Sembrava infastidita.
 - Amy, ti piace Black da una vita, perché diavolo non glielo dici?! – intervenne Alice (esattamente la futura mamma di Neville. NdN).
 - Fosse facile! Quello nemmeno si è accorto che esisto! Preferisce quelle con le tette più grandi! A quanto pare la mia terza non va bene… - borbottò Amy imbronciandosi.
 - Amy, trovatene un altro. Ti meriti di meglio. – disse Lily. – E ora dove diavolo sono finiti?
I due erano spariti. All’improvviso un cane nero sbucò dagli alberi e si lanciò in corsa verso Becky Morgan e Miriam Williams, travolgendole. Le due esclamarono sorprese.
Poco dopo arrivò di corsa anche James Potter. Lily si accigliò. E ora che intenzioni aveva?

 - Scusate!- esclamò James, cercando di prendere il cane per il collare – Mi è scappato!
Le due risero – Figurati! È un così bel cucciolone! – esclamò Miriam accarezzando il cane.
Anche Becky lo accarezzò, divertita – Credevo che non si potessero tenere ad Hogwarts – disse poi.
 - Be’, sì in effetti. Mi fareste un grande favore se non lo raccontaste in giro! – fece James.
 - Ma certo! Sarà il nostro segreto… - disse Becky, mentre il cane le si strusciava contro.
James fece un sorriso fascinoso – Perfetto! Grazie, ragazze! – afferrò il cane per il collare.
 - Oh! Ma già vai via? – fece Miriam.
 - Perché non ti siedi con noi? Così ci conosciamo meglio e intanto coccoliamo questo cagnolone! – esclamò Becky.
 - Volentieri! – e vittorioso James si sedette sull’erba insieme alle due.
Da lontano Remus seguiva la scena rassegnato. Peter invece li guardava ammirato – Oh! Hanno avuto un’idea grandiosa!
 - Se solo usassero il loro cervello per cose più utili… - disse Remus.
James rimase a lungo a chiacchierare e scherzare con le due. Poi si accorse che era arrivato proprio il momento di rientrare al castello.
 - Ci accompagni in Sala Comune? – chiese Becky.
 - Certamente – James si apprestò a seguirle e anche il cane, ma lui lo bloccò – Tu non puoi entrare, ricordi? – gli disse con fare allusivo – Ora torna nella foresta, su!
Per un attimo il cane esitò. Poi fece come James gli aveva detto, anche se non sembrava affatto contento.
Si inoltrò tra gli alberi, sentendo le risate di James e delle ragazze e schiumando di rabbia.
Checché ne dicesse James lui ci aveva rimediato solo un sacco di carezze e basta. Quello che invece se la sarebbe spassata sarebbe stato James e basta.
Sirius fece per riprendere le sue sembianze umane, quando un fruscio lo mise all’erta. All’improvviso dai cespugli uscì una cagna dal pelo lucente e marrone. Aveva grandi occhi scuri e un muso molto dolce. Guardò Sirius per un lungo istante e gli si avvicinò, iniziando ad annusarlo.
Perfetto, gli ci mancava solo la cagna selvatica e stava apposto. Lei lo guardò di nuovo, poi lo leccò sul muso.
Sirius si ritirò sorpreso. La cagna si lasciò sfuggire un verso di felicità e lo leccò di nuovo. Oh no! Lui le piaceva!
Ed ora? Lui non era un cane, non poteva stare con quella cagna. L’unico modo per allontanarla da lui era spaventarla. Iniziò a ringhiare e a mostrarle i denti. Lei indietreggiò appena.
Sirius ringhiò di nuovo e fece per azzannarla. Con un uggiolio spaventato la cagna corse via.
Il ragazzo riprese le sue sembianze umane e sospirò. Gli dispiaceva averla spaventata a quel modo, ma non poteva farci niente.
Cercò di togliersi il collare che gli aveva messo James, ma si accorse all’improvviso che era incastrato. Non si levava!
 - Merda! – disse a denti stretti e incamminandosi verso il castello. – Questa James me la paga.
Quando entrò in Sala Comune, trovò l’amico ancora in compagnia delle due ragazze.
 - Sirius! Eccoti finalmente! Stavo giusto parlando di te a Becky e Miriam!
 - Ah, sì? Potresti venire un attimo? Devo parlarti! – fece Sirius.
 - Emh… sì… ma perché tieni le mani sul collo? Che hai fatto?
 - Torcicollo! Ora vieni?!
James si alzò dalla poltrona – Scusate, ragazze, torniamo subito. – disse con un sorriso. – Che diavolo c’è? – sbottò poi quando lui e Sirius si appartarono in un angolo.
Sirius tolse le mani dal collo – Guarda! Non riesco a toglierlo! – sibilò.
James lo fissò per un attimo a bocca aperta. Poi scoppiò a ridere.
 - Che cosa c’è da ridere?!
 - Calmati, Felpato, te lo levo io… - disse James e ridacchiando si mise a lavorare sulla chiusura del collare, ma ben presto si accorse che Sirius aveva proprio ragione. Era bloccato. – Oh… hai ragione… non si leva… - fece poi sorpreso.
 - Sei un idiota! L’hai messo troppo stretto!
 - Che cosa? Guarda che non è colpa mia! Qualcuno ci ha gettato un incantesimo sopra! – replicò James.
 - E ora che faccio? – fece Sirius.
 - Andiamo da Remus, vieni…
Remus guardò divertito Sirius – Mi dispiace, ma solo chi ha gettato l’incantesimo può toglierlo! – disse con semplicità.
 - Cosa?! E come faccio a capire chi è stato?! – fece Sirius quasi isterico.
Remus alzò le spalle e così anche Peter e James.
 - Grazie per l’aiuto, eh! – sbottò Sirius.
Fu costretto ad andare alla lezione di Pozioni, con il collare e decisamente furente. Per quanto le ragazze continuassero a guardarlo con ammirazione e trovandolo ancora più figo con quel collare, non gli andava giù l’idea di doverlo portare.
 - Ma che diavolo si è messo Black… - fece Lily tagliuzzando delle radici per la sua pozione.
Amy, seduta accanto a lei, si voltò a guardare il ragazzo, poi scoppiò a ridere convulsamente. Lily la guardò perplessa.
 - E’ troppo buffo! – esclamò Amy tra una risata e l’altra, con le lacrime agli occhi e accasciandosi sul banco.
Lily si voltò verso Alice che alzò le spalle, non capendo nemmeno lei il comportamento dell’amica. Era un po’ eccessivo trovarlo buffo fino a quel punto…
Amy riprese a tagliare le sue radici, ridacchiando di tanto in tanto. A pranzo non perse l’occasione di punzecchiare Sirius.
 - Bel collare, Black – fece passandogli davanti e andando a sedersi accanto a Lily.
 - Mi sapeva tanto di presa in giro… - fece Sirius rivolto agli altri e scoccando un’occhiataccia a Amy che ricambiò con un sorriso.
Frustrato si sedette a tavola e si servì abbondantemente di pasticcio di patate.
 - Emh… Sirius, non è questo pomeriggio potresti trasformarti in Felpato? Becky e Miriam mi hanno chiesto se potevano rivederti! – attaccò James.
Sirius aveva la bocca piena e non poté rispondere, ma scosse forte la testa. Non aveva intenzione di trasformarsi in Felpato. Era troppo arrabbiato.
Mandò giù il boccone.
 - E perché dovrei?! Ho già notato che io non ci guadagno proprio niente!
 - Be’, per tua informazione, io stavo parlando a Becky e Miriam di te, quando sei attivato a rovinare tutto! E Becky sembrava anche interessata!
Sirius rimase in silenzio… pensieroso – E va bene… - si arrese alla fine.
 - Evviva! Sapevo che avresti accettato! Sei grande! – esclamò James.
Ma Sirius non riuscì a condividere il suo entusiasmo. Cercò di finire il pasticcio, ma gli era persino passata la fame.

Quel pomeriggio, stette un’altra lunga ora a farsi strapazzare dalle due ragazze e a sentire i loro discorsi senza nemmeno poter intervenire. Era decisamente noioso.
 - A proposito… ma il tuo amico Sirius non voleva conoscerci? Quest’oggi non si è fermato. – fece Becky. Sirius rizzò le orecchie, all’erta.
 - Oh! No, gli farebbe davvero piacere conoscervi, ma non si sentiva molto bene. Magari questa sera sta meglio!
 - Speriamo! – fece Becky speranzosa.
Qualcosa esultò dentro Sirius. Quando arrivò l’ora di rientrare, molto più felice si ritirò nella foresta per riprendere le proprie sembianze, ma anche questa volta sbucò fuori la cagna.
Lei lo guardò con i grandi e dolci occhi marroni.
Gli si avvicinò cauta, quasi timorosa e Sirius iniziò a ringhiare per togliersela di torno. Lei indietreggiò e uggiolò tristemente.
Improvvisamente a Sirius fece una gran pena. Si accucciò, uggiolando, per farle capire che non le avrebbe fatto del male e lei gli si avvicinò, leccandolo sul muso.
Sirius si ritrovò il naso impiastrato di bava. Faceva piuttosto schifo, ma notò che stranamente non aveva un alito che uccide come tutti i cani.
La cagnolina gli saltò addosso e iniziò a mordergli giocosamente le orecchie. Era in vena di vivacità, ma Sirius voleva riprendere le sue sembianze e tornare al castello da James e le due ragazze.
Decise di far credere alla cagnetta che avrebbe giocato con lei, per poi seminarla il prima possibile.
Provò allora a morderla anche lui, ma lei si allontanò, abbaiando vivacemente. Voleva farsi inseguire. Bene.
Sirius scattò verso di lei, e la cagnetta scappò abbaiando allegra. Quando fu dispersa tra gli alberi, Sirius si fermò e tornò indietro. Riprese le sue sembianze e corse al castello.
Purtroppo però Becky e Miriam se ne erano già andate, dicendo di dover studiare per i M.A.G.O.
Sirius si sedette imbronciato sulla poltrona accanto a James, in Sala Comune.
 - Si può sapere che fine avevi fatto?! – chiese James – Becky non ha fatto altro che chiedere di te! Di questo passo non concluderemo mai nulla!
 - Lascia stare… - grugnì Sirius – Mi si è accollata una cagnetta selvatica.
James scoppiò a ridere – Allora non hai bisogno di Becky, hai già fatto conquiste!!
In quel momento entrarono in Sala Comune Lily, Alice ed Amy.
Quest’ultima si diresse a passo di carica verso Sirius e gli buttò una borsa decisamente pesante dritta sullo stomaco.
Sirius per un attimo soffocò.
 - La prossima volta che dimentichi la borsa giù nei sotterranei per corriere dietro a delle ragazze con il tuo amichetto, non sarò così carina da riportartela, Black! – sibilò arrabbiata. Poi girò sui tacchi e se ne andò stizzita.
Sirius rimase perplesso – E’… è matta! – esclamò poi, sotto lo sguardo divertito degli altri Malandrini.
 - Secondo me… è gelosa! – fece Peter una volta tanto saggio. – E gli da fastidio che corri dietro le altre ragazze.
 - Ma chi?! Amy? – esclamò Sirius – Ci detestiamo da quando siamo bambini! I nostri genitori ci costringevano a giocare insieme, ma noi ce le davamo di santa ragione – spiegò – Ricordo quella volta che ho staccato la testa alla sua bambola preferita…
Peter lo guardò con gli occhi sbarrati, Remus sbatté le palpebre in educata perplessità e James scoppiò a ridere sguaiatamente.

 - Maledetto cretino! – fece furiosa Amy, buttandosi sul letto. Strinse le mani a pugno e le agitò nell’aria – Voglio picchiarlo! Come quando eravamo bambini! Riuscivo sempre a fargli un occhio nero!
 - Amy, calmati! Secondo me è inutile che ti fai prendere dalla gelosia! È colpa tua se corre dietro le altre ragazze, perché non gli dici che ti piace! – disse Alice.
Lily fissava perplessa l’amica. Non l’aveva mai vista così fuori di se e tutto per un semplice attacco di gelosia. Incredibile!
 - Secondo me Alice ha ragione, Amy. Dovresti dirglielo!
 - Mai e poi mai calpesterò il mio orgoglio dicendo a Sirius Black che mi piaceeeee! – ululò Amy.
Alice e Lily scossero la testa, rassegnate. – Sinceramente non capisco come  possa piacerti! – disse quest’ultima.
 - Andiamo, Lily! Non dirmi che non ti da nemmeno un po’ fastidio che James ha smesso di venirti dietro per quella bionda scialba! – gemette Amy.
 - Darmi fastidio?! Ne sono più che lieta! Finalmente respiro in santa pace!! – fece Lily alzando le braccia al cielo.
Amy la guardò poco convinta e sapeva che prima o poi Lily si sarebbe rimangiata quelle parole.

Ben presto Lily si accorse che non avere più James Potter tra i piedi non era così bello. Chissà perché ma le sue giornate sembravano molto più… vuote!
No! Non poteva ammettere con se stessa che le attenzioni esagerate del ragazzo le mancavano!
Eppure a vederlo sempre a chiacchierare con quelle due, sentiva una morsa al petto e una gran rabbia e non riusciva proprio a spiegarsi perché!
Decise di dedicarsi pienamente allo studio per non pensarci più. Rispondeva nervosamente a ogni domanda che le veniva posta e continuava a lanciare occhiatacce a James e alle due ragazze del settimo anno.
Anche Amy d’altro canto era sempre più nervosa.
L’unica che viveva felice nella sua nuvoletta rosa era Alice, che aveva appena iniziato a frequentare Frank Paciock.

 - Perché devo farlo di nuovo?! – si imbronciò Sirius – Sono stanco di trasformarmi in Felpato e di non ottenere niente! Tra l’altro devo ancora trovare chi ha gettato l’incantesimo sul collare!!
 - E dai, Sir! Sono sicuro che questa volta andrà alla grande!! – esclamò James incoraggiante.
Sirius lo guardò poco convinto, poi sospirò – Sì, d’accordo… - disse dirigendosi verso la Foresta Proibita.
 - Grazie! Sei un grande! – fece James sorridendo.
Sirius riprese le sembianze di Felpato, una volta tra gli alberi, ma non fece in tempo a muoversi che riuscì fuori la cagnolina.
 “No! Di nuovo questa rompipalle!” pensò lui, alzando gli occhi al cielo.
Lei voleva giocare di nuovo, ma Sirius non ne aveva proprio voglia e nemmeno il tempo.
Decise di rimettere in atto la tattica del giorno precedente e dopo averla seminata tornò indietro tronfio.
Peccato che senza accorgersene passò su una trappola messa lì da qualche cacciatore (forse Hagrid?).
Il terreno franò sotto di lui. Sirius precipitò in una buca di ingente profondità e la sua gamba destra atterrò per prima, incrinandosi dolorosamente e come se non bastasse fu catturata in una tagliola. Felpato riprese le sue sembianze umane in un attimo.
Sirius trattenne a stento un grido, mentre si metteva seduto per vedere i danni alla gamba.
Era sicuramente rotta. E come se non bastasse i denti della tagliola erano entrati malefici nella povera carne.
Faceva molto, molto male!
Deglutì e sollevò lo sguardo. Era impossibile uscire di lì, e come se non bastasse il dolore aumentava sempre di più e la bacchetta era caduta lontana da lui.
 “Merda, non uscirò mai di qui!” pensò.
Ben presto il dolore fu così forte che iniziò a tremare.
Stava giusto imprecando come un ossesso, quando qualcuno si affacciò nella buca.
Sirius incontrò due dolci occhi castani e poi riconobbe il viso di Amy.
 - Oh… - gemette lei guardando la sua gamba – Merda! Sei un idiota!
 - Grazie… - sbottò lui con voce tremante e sudando – Davvero carina, Amy! Ora puoi tirarmi fuori di qui?!
Amy sembrava piuttosto spaventata, e anche lei stava sudando. Annuì.
Fece apparire una corda dal nulla e iniziò a scendere.
 - E’ tutta colpa mia… - mormorò.
 - Che cosa vuol dire che è colpa tua?! – fece Sirius.
 - Se io non mi fossi fatta inseguire da te…
 - Aspetta un attimo… TU eri quella cagnolina?!
Amy arrossì e abbassò lo sguardo – Emh… sì… - fece a voce bassa.
 - E per quale oscuro motivo avresti fatto tutto ciò, Amy Gallagher?! – fece Sirius fuori di sé.
 - Perché… perché mi piaci!! – esclamò Amy – E odiavo l’idea che andassi dietro quella stupida bionda! Così ho fatto di tutto per attirare la tua attenzione e non fartela raggiungere! Speravo che il collare che non si toglieva ti avrebbe bloccato subito!
 - Sei stata tu a fare l’incantesimo al collare?! – esclamò Sirius incredulo.
 - Sì! Mi dispiace! E mi dispiace che sei finito in questa stupida trappola! – disse Amy con le lacrime agli occhi.
 - Non… non starai per piangere?!
 - Ti sei fatto male per colpa mia… - disse lei singhiozzando.
 - Ma dai… non sto poi così male! – fece lui cercando di tranquillizzarla, ma grondava sudore e una smorfia di dolore gli deformò i bei lineamenti.
 - Devo tirarti fuori di qui! – disse Amy decisa, asciugandosi le lacrime.
Sussurrò un incantesimo che fece aprire subito la tagliola, strappando un gemito di dolore a Sirius.
Con un altro incantesimo fasciò e steccò la gamba del ragazzo, poi fece apparire una barella dal nulla e con quella lo sollevò al di fuori della buca.
La barella galleggiava grazie a un incantesimo e lei non trovò per niente difficoltoso portare il ragazzo fuori della Foresta.
Quando James li vide arrivare in quelle condizioni corse loro incontro.
 - Che diavolo è successo?! – chiese preoccupato.
Amy e Sirius si guardarono – Ti spieghiamo tutto dopo, eh?! Ora Sirius ha bisogno di andare in infermeria…

Madama Chips inveì contro i due ragazzi quando raggiunsero l’infermeria. Disse loro che erano due sciocchi ad entrare così nella Foresta Proibita e che lo avrebbe detto sicuramente alla McGranitt.
E così toccò ad entrambi una punizione e in più Sirius sarebbe dovuto rimanere in infermeria almeno un paio di giorni.
Quella sera, mentre tutti erano a cena, Amy andò a trovare il ragazzo, con una grossa confezione di cioccorane.
 - Ciao! – disse sedendosi su una sedia accanto al letto del ragazzo.
 - Ehi! – fece lui. Gli era tornato il buon umore, dopo la sfuriata della McGranitt.
Amy gli porse la scatola – Sono per te! Per farmi perdonare!
 - Grazie! – disse Sirius – E comunque… farti perdonare di che? Sono io che mi sono praticamente tuffato nella trappola!
Amy rise, poi arrossì imbarazzata. Ora Sirius sapeva di piacerle. Come avrebbe reagito nei suoi confronti?
 - Sai… trovo buffo il fatto di piacerti nonostante ci siamo massacrati fin da piccoli! – disse lui ridacchiando – Ma forse è vero che chi disprezza compra, perché, sai, anche tu mi piaci a dire la verità…
Amy spalancò gli occhi, sorpresa.
 - Nonostante tu mi abbia quasi fatto uccidere, mi piacerebbe uscire con te, Amy Gallagher. Che ne dici? Prossimo fine settimana ad Hogsmeade?
 - Certo! – esclamò Amy scattando in piedi con un sorriso. Diede un bacio a Sirius sulla guancia e fece per andarsene, ma lui la fermò.
 - Non dimentichi qualcosa… - fece indicando il collare ancora al suo collo.
La ragazza rise e sciolse l’incantesimo. Finalmente Sirius fu libero.
La guardò negli occhi e le sorrise. Amy ricambiò il sorriso.

 - E così ti ha chiesto di uscire?! – fece Alice – Che strana tecnica di abbordaggio che hai, Amy! Prima lo costringi a tenere un collare con un incantesimo, e poi gli fai rompere una gamba!
Lei e Lily risero, ma Amy non diede loro retta, contenta com’era.
Tutto si stava aggiustando finalmente.
In quel mentre passò James, che lasciate stare le due bionde decise di tornare alla carica su Lily. Non perse tempo a provocarla, mentre la incrociava nel corridoio e lei rispose subito alla provocazione, iniziando a inveire rabbiosamente contro di lui.
Sì, era decisamente tornato tutto alla normalità…
FINE!
  
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