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Autore: ShiNear    14/06/2014    10 recensioni
Il mondo sembra lo stesso, dalla fine di Ashura. Ma l'arrivo di un nuovo ragazzo alla Shibusen, metterà in bilico vecchie e nuove alleanze, mentre vecchi e nuovi nemici tramano per riportare indietro il Signore dei Kishin. Il mondo è in pericolo e contano tutti sui maestri d'armi e le loro armi. Come si salverà la DWMA, in una battaglia fra entità... divine?
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair, Medusa, Nuovo Personaggio, Tsugumi Harudori, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Soul Eater 2: I colori di un'Anima'
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1. PROLOGO

 

Un'anima forte risiede in un corpo forte e in una mente forte.

Roma 22:27
Era al bar. Sporco. Disgustoso.
Il posto migliore dopo 2 settimane orribili.
Non si sentiva tanto bene, anche perché erano tre (dico: 3!) giorni che non addentava anche solo il torsolo di una mela.
Si sedette al bancone e ordinò un succo d'albicocca.
Ma la cameriera chiese, con fare guardingo, notando la scompostezza del cliente:
- Può pagare?-
Accidenti accidenti e tri-accidenti. Niente soldi, niente cibo.
Stava per improvvisare una sceneggiata strappalacrime, quando una signorina intervenne, dando una banconota da 10 euro alla cameriera e sussurrando, con fare sornione: 
- Non si preoccupi, pago io per il bel giovanotto.-
Detto questo ammiccò verso di lui. Arrossì. Non era certo abituato a sentirsi dire "bel giovanotto" da una signora in vestito scollato come quella che aveva lì davanti a pagargli il vitto (chissà che ci faceva lì). Quanto al "bel giovanotto"... insomma: niente muscoli, naso un po' grosso, capelli sporchi, una valigietta nera, che conteneva tutto ciò che ricordava della sua famiglia. Era irritante: 2 settimane di amnesia, tranne l'ordine di sua madre. Si riscosse, perché la signorina gli stava offrendo il succo. Senza tanti complimenti, se lo tracannò.  La testa ricominciò a funzionare.

La signora gli disse, stupita: - Accidenti, che fame! Sembra che non mangi da 3 giorni.-
Azzeccata. Si limitò a sospirare e a dire, quasi dispiaciuto: 
- Signora mia, lei non può nemmeno immaginare...-
- Oh, sì, che posso. Perciò ti consiglio di non scappare e venire con noi: non vorrai sprecare di nuovo energie preziose?- Si irrigidì. Fisso la signora solo in quel momento con attenzione. Aveva i capelli rosa... e scarpette a punta?! Cominciò ad arretrare verso l'uscita, ma sentì la porta chiudersi dietro e le inferriate si abbassarono di colpo.
Dietro a lui c'era una signora, anche lei con le scarpe a punta, ma coi capelli biondi, che sussurrò: 
- Cip cip cip.-
A quel punto girò la testa allarmato: possibile che fosse l'unico cliente in quel bar?

- Non è un bar. È un vecchio sgabuzzino con uno snack-bar e sei caduto in trappola.-
Alzò la testa verso quell'odiosa voce che l'aveva ingabbiato, quella voce che lo inseguiva ormai da 2 settimane, quella voce che apperteneva a quella donna con la gonna a pois e il cappello a forma di rana arancione seduta sopra il lampadario.
Sussurrò di rimando, rabbioso: 
- Elka Frog.-
La donna lo studiò, poi gracidò soddisfatta: 
- Non puoi scappare. Vuoi lottare?-
Non aveva molte possibilità: 
- Ovvio. Non voglio venire con voi.-
Le donne si misero in posizione. Quella coi capelli color cicca cominciò a canticchiare: 
- Tittiti-tittittitti-tittitti-.
La biondina si sfregava le mani soddisfatta. Mentre Elka Frog si limitò a balzare giù e a fare uscire dalle mani i suoi girini esplosivi.

Se fosse sopravvissuto, parola sua, avrebbe mandato in via d'estinzione gli anfibi, i roditori e i canarini dell'intero ecosistema. Stava per alzare le mani e prepararsi all'ennesimo botto, quando la finestra del bugigattolo si ruppe, ed entrò (o meglio, saltò) dentro una ragazza biondina con i capelli biondi raccolti in due trecce, vestita da funerale, tartan scozzese e scarpe rinforzate, con un ragazzo con i capelli bianchi, la fascia e i vestiti ultima moda. Ah, e i denti aguzzi. Elka Frog fu la sola a non stupirsi, soltanto socchiuse gli occhi a due fessure e disse: - Maka. Soul. Vi aspettavo.-
Maka si girò verso di lui e gli chiese, con voce tranquilla e sicura: - Tutto intero?-
Lui si limitò ad annuire, stupito, mentre il ragazzo al suo fianco sussurrava: - Stai pronto a correre, allora.-
Subito dopo... il caos totale!
La porta fu buttata giù da una gragnola di esplosioni. Una voce urlò: - Modalità: Granata Fumogena!-.
Un gran fumo si alzò nella stanza, mentre la ragazza lo prendeva per mano e lo guidava fuori da lì, mentre il ragazzo rotolava fuori afferrando una moto con side-car e veniva loro incontro con un rombo assordante. Nel frattempo, l'entrata veniva di nuovo presa di mira da un'altra mitragliata assordante di un ragazzo in smoking su uno skateboard fluttuante con due pistole e un ragazzo coi capelli blu entrava in modalità ninja con una lametta affilata nello stanzone.
Il ragazzo capì al volo la situazione e si infilò nel side-car, presentandosi:
- Manuel.-
La ragazza salì dietro al ragazzo albino e lo abbracciò da dietro: 
- Maka Albarn.-
E il tipo in moto, sogghignante, partendo a razzo: 
- E io sono Soul Eater Evans. Falce della Morte. Al mio servizio, grazie.-

Dopo un po' che non si vedeva più il ragazzo con la zazzera azzurra, ed erano inseguiti da tre donne strillanti su delle scope, che li bombardavano di girini esplosivi, lampi taglienti e uccellini appiccicosi al contatto prima del botto, e il tipo in smoking continuava a bombardare le streghe con le pistole e stupidaggini sulla "simmetria dei colpi lanciati", Manuel domandò ai suoi compagni di sella (si fa per dire, ovvio): - Fate parte della Shibusen, voi? Mia madre voleva che ci andassi.-
Soul domandò, scettico: 
- Ah, sì? Perchè loro no, invece?-, aggiunse, indicando le donne con la testa. Stava per rispondere, quando un esplosione più forte lo fece voltare: il tipo sullo skate era scomparso in un nuvolone di polvere.
Anche Maka lo notò e gridò: 
- Accellera Soul! Le abbiamo dietro!-
- E Kid? Black*Star?-
- A loro ci penserà Kim.-
Soul bruciò gli pneumatici, ma, nonostante il gran controllo che aveva sulla moto, non bastò. Un girino esplosivo gli arrivò addosso.
Manuel, ripresosi, vedeva solo Maka per terra, piena di bruciature, e Soul, tenuto a bada dalle altre donne, mentre Elka Frog, davanti a Maka diceva: 
- ...una seccatura in meno, dopotutto.-
Poi alzò la mano con un altro girino pronto all'azione: non ci vide più. Sebbene non conoscesse bene la ragazza, sentiva dentro di sé che
nessuno avrebbe dovuto colpirla! Quindi, sebbene allo stremo, decise di giocarsi il tutto e per tutto.
Alzò ambo le mani e sussurrò: 
- Pumpkin, pumpkin...- La strega coi capelli color cicca se ne accorse tardi.
- CANNONE DI HALLOWEEN!!! -
La potenza dei missili a forma di zucca sbaragliò all'indietro Elka Frog e le altre due. Immediatamente dopo, un varco luccicante si aprì sotto di loro e li risucchiò. Manuel ebbe solo la forza di pensare, prima di ri-svenire: 
- Blair... grazie.-

 

Angolo dell'Autore: Ciaociaociaociaociaaaaaooooo! Per chi comincia a seguirmi ora, questa è la mia prima fanfiction, quindi vi prego di scusarmi se non è di vostro gradimento. Sono entrato solo 2 mesi fa nel mondo di Soul Eater, quindi penso di direzionarmi abbastanza bene. Accetto, comunque, ogni tipo di critica e spero di ricevere da voi una GROSSA mano per i dubbi che potranno venirmi durante la narrazione. Un mega grazie per quelli che mi seguiranno! Spero di avervi dato la suspence per questo mio primo capitolo. ShiNear

   
 
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