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Autore: BlackCobra    14/06/2014    5 recensioni
Quando per Nate diventare l’Uomo di Hatty non equivale all’esaudirsi di tutti i propri desideri.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G Callen, Nate Getz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Quando l'amore ed il tempo non bastano.'
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Salve a tutti, eccomi ritornata in questo fandom con il mio secondo tentativo di una Callen/Nate, è passato un sacco dall’ultima storia che ho scritto, ma non avevo proprio la testa per mettermici, nonostante di idee ne abbia eccome, oggi, invece, sull’onda di un attacco di depressione ho deciso di fare un esercizio di catarsi e di scrivere un po’ di sano angst, spero di non aver fatto troppi danni, ora vi lascio alla lettura, ma prima voglio ringraziare Levy94 per avermi inserita tra i suoi autori preferiti, la mia adorata Taila e montydeeks per aver recensito “Deriva”, matty89 per aver preferito e recensito “Deriva” ed in generale tutti coloro che mi leggono, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.
 
Disclaimer: Tutti i personaggi presenti in questa fan fiction appartengono ai loro creatori, io mi limito a prenderli in prestito per puro divertimento, o come in questo caso per torturarli emotivamente.

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Abbandono
 
G Callen lo ha capito subito, non appena ha ascoltato per puro caso Hatty parlare  con Nate del suo nuovo progetto, di come pensa di fare di lui il “suo uomo”, di farlo diventare i suoi occhi, le sue orecchie, il suo braccio armato e non in tutte quelle missioni che non si fida ad assegnare a qualcuno al di fuori della sua squadra.
 
G Callen lo ha capito subito, ha capito subito che il suo sogno è finito, che si sta infrangendo contro la dura superficie della fredda realtà, di quella realtà spietata che sembra volergli urlare a pieni polmoni che lui non è nato per essere la metà di qualcosa di straordinario, ma che lui è semplicemente nato per essere solo, solo come solo un soldato ed un combattente può esserlo, solo come quel soldato e quel combattente che G Callen è stato addestrato ad essere fin dalla sua nascita attraverso la perdita di tutti i suoi affetti, ed a dispetto di quanto si possa dire l’Agente Speciale Callen non è mai stato né un egoista, né qualcuno che si tira indietro di fronte all’evidenza di ciò che deve essere fatto, per quanto questo possa far male, per quanto possa distruggere dentro, G Callen non è mai stato un egoista, per cui ci mette veramente poco a capire cosa sia giusto fare, e questa volta non sarà per la Nazione o per la giustizia, questa volta deve essere e sarà solamente per l’uomo che gli ha dato così tanto in così poco tempo, per l’uomo che per la prima volta in vita sua l’ha fatto sentire amato e gli ha regalato una casa proprio tra le sue braccia.
 
E così, dopo momenti che sono sembrate ore, mentre Nate dice ad Hatty che deve riflettere sulla sua proposta, G Callen prova a tornare il freddo e razionale agente federale che è di solito tra quelle mura, ci prova mentre invia un sms a Nate per dirgli che devono parlare fuori da lì e che lo devono fare subito, sa che Nate troverà strano quel suo messaggio perché non è da lui, anzi non è da loro vedersi, parlarsi o anche solo messaggiarsi per questioni personali durante l’orario d’ufficio, ma sa anche che lo psicologo che è in lui prenderà il sopravvento e lo accontenterà, che lo farà nel timore che gli possa essere accaduto qualcosa di brutto.
 
Ed eccoli ora, uno di fronte all’altro, Nate spiazzato ed in ansia davanti a Callen che fa muro nel tentativo di nascondere le sue vere emozioni, mentre lotta con se stesso per far prevalere il soldato che è in lui e permettergli di affogare l’amore che prova per l’uomo che ha di fronte, quell’amore che tenta di prendere il sopravvento sul suo autocontrollo, ma G Callen non è diventato un agente federale per caso, non è riuscito a sopravvivere per mesi in missioni sotto copertura per caso, G Callen ha un talento innato che gli permette di diventare chi decide di essere, ed ora ha indossato la maschera dell’amante annoiato che comunica al suo uomo che la loro storia deve finire, che non gli va più bene continuarla, che per lui Nate sta diventando un peso, che dell’ottimo sesso, badando bene a marcare l’accento sulla parola sesso, non può fargli perdere di vista il suo lavoro,  e mentre lo fa vede gli occhi del suo Nate passare dallo stupore all’incredulità, per poi cedere il passo al dolore, lo vede rimanere zitto mentre cerca le parole per ribattere ad ognuno di quei colpi che vanno a segno fin troppo facilmente.  Callen sa che per quanto Nate si prepari da molto all’azione sul campo non è ancora pronto a vedere il suo bluff, sa anche che, al momento, la sua preparazione clinica è quella che non lo può aiutare perché al momento è solo un uomo innamorato dall’animo cristallino che teme questo momento fin dall’inizio, perché ha sempre faticato a sentire Callen suo, non sapendo che, forse, questo è l’unico sbaglio che abbia mai fatto all’interno della loro relazione.
 
G Callen al momento vuole solo scappare, o ancora meglio desidera correre ad abbracciare il suo Nate, ma sa che non può farlo perché altrimenti l’altro rinuncerebbe a tutto pur di restargli accanto, sa che rinuncerebbe all’occasione che aspetta e desidera da anni, perché è vero Nate Getz aspetta quell’occasione da anni, come se fosse l’unica cosa che gli possa permettere di dimostrare il suo valore agli altri, ma soprattutto di dimostrare a Callen che è degno di stare al suo fianco, come se ce ne fosse bisogno poi, perché Callen ha sempre pensato a Nate come al suo personale eroe, come alla persona che prima di diventare il suo amore ed il suo amante è stato la sua ancora, quell’ancora che gli ha permesso, ogni volta, di venire a patti con le conseguenze peggiori delle sue missioni, ed è per questo, perché lui non vuole perdere il suo eroe che sceglie di perdere il suo uomo, sceglie di lasciarlo libero di mettersi alla prova da solo, lontano da lui e da loro.
 
Ed eccoli di nuovo uno di fronte all’altro, una settimana dopo quel fatidico giorno, mentre Nate saluta i suoi colleghi, la sua famiglia, pronto a mettersi in gioco affrontando la seconda parte della sua vita, e mentre Callen lo vede ridere e scherzare con tutti gli altri sente una morsa stringerli il cuore ancora più pesantemente di quanto non abbia fatto negli ultimi sette giorni.
 
G Callen guarda il suo Nate andare verso il suo futuro, e lo fa tenendo in mano il suo cuore sanguinante, quasi ad offrirglielo in dono da portare con se come un talismano pronto a fargli scudo in caso di bisogno, ed intanto Nate lo guarda malinconico mentre si gira per un ultimo saluto, tentenna impercettibilmente quasi nella speranza di svegliarsi dall’incubo che è stata l’ultima settimana, ma a quanto pare i desideri raramente si avverano e lui esce definitivamente da quell’ufficio, e mentre lo fa sente il filo invisibile che lo ha legato a Callen fin dal loro primo incontro tendersi, sfilacciarsi, e alla fine cedere e spezzarsi, come a sancire la vera fine di un amore da sogno.

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Piccolo angolino autrice

Chiedo umilmente perdono per la completa assenza di speranza che c’è in questa storia, giuro che non è stato intenzionale, ma mentre scrivevo le cose mi sono leggermente sfuggite di mano, complice l’uragano che si sta per abbattere sulla mia testa ed il mio cattivo umore, per le uova e gli ortaggi vari accomodarsi a destra prego ^^’’’’’’’
Per chiudere in bellezza XDDDD volevo fare una piccola precisazione, quando mi riferisco a Callen come ad un “soldato” lo faccio in senso lato, per mettere in evidenza come in certi momenti di crisi emotiva tenda a far appello all’addestramento ricevuto per diventare il formidabile agente che è.
Un saluto e alla prossima...non so ancora quando però XD

 
 
  
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