Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Aishillin    15/06/2014    3 recensioni
Tutti noi sappiamo che Hermione, tra le alte cose, ha svelato il mistero del Basilisco.
Ma come l'ha scoperto? Forse ha ricevuto un aiuto da una serpe inaspettata.
Dal testo:
[...]
"Non ti sembra un po' strano che il tuo caro potteruccio senta strane voci ultimamente? E cosa è lui che ben pochi altri sono? Prova a pensare al nostro duello al club dei duellanti e fai due più due..."
Hermione sentì il sangue defluirle completamente dal viso.
[...]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'Missing Moments'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hermione sbuffò. I folti riccioli le cadevano scomposti ovunque, mentre le ampie maniche della divisa la impicciavano mentre continuava, instancabile, a sfogliare tomi più alti di lei.

Era in un'ala laterale della grande biblioteca, in uno dei grossi tavoli di pino situati in fondo, in una piccola ansa laterale circondata da altri scaffali.

Aveva sempre adorato quella stanzetta. Raramente qualcuno si avventurava sino a lì, la maggior parte degli studenti si limitava a prendere i tomi desiderati, tornando poi ai tavoli più vicini alle finestre, meno immersi nel profondo silenzio di quel luogo quasi sacro e in quel profumo di polvere e pergamena che lei tanto amava.

Non portava mai nessuno a studiare lì. Quando andava in biblioteca con Harry e Ron si lasciava docilmente guidare da loro fino alle tavolate ornate da graziosi candelabri situate nell'ala centrale, o al massimo ai tavoli sotto alle finestre, attraverso cui si poteva osservare in lontananza il lago nero.

Ma quel posto era solo suo. Era il luogo in cui svolgeva le sue ricerche personali, il luogo in cui aveva letto per la prima volta di Nicolas Flamel e della Mandragola. Il luogo in cui aveva riletto per la prima volta storia di Hogwarts, da quando era giunta nella grande e meravigliosa scuola di magia.

La ragazzina sbuffò di nuovo, chiudendo l'ennesimo tomo e sollevando una lieve nuvola di polvere che la fece starnutire.

Seccata, gettò anche quel volume rilegato in qualcosa di orrendamente simile alla pelle di drago da parte, in un mucchio ormai sempre più corposo che la nascondeva totalmente alla vista di chi passava per i corridoi. Mezz'ora prima Percy l'aveva aggirata per controllare che non avesse avuto un malore, e le aveva consigliato di spostarsi in un'ala con maggior affluenza: "sai, dato gli ultimi episodi...."

Hermione aveva stretto le labbra, livida.

Sapeva benissimo perché Percy le aveva dato quel consiglio. L'erede di Serpeverde stava agendo, e non a caso. Tutti avevano capito che mirava ai mezzosangue, come lei.

E lei non riusciva a capire quale fosse la sua arma! Frustrata, tirò un pugno contro il tomo più vicino, ottenendo solo di far cadere un paio di volumi, già in equilibrio precario, dalla pila dei testi già controllati.

Li raccolse rapidamente, facendo un rapido conteggio.

Ormai era sera, erano ore che cercava. E ancora nemmeno un indizio.

Sospirò, quando sentì qualcuno sogghignare.

Approfittando della sua distrazione, un intruso si era insinuato nel suo piccolo rifugio felice, contaminandolo con la sua presenza.

"Cos'è mezzosangue, cerchi un modo per sistemare quel nido che ti ritrovi al posto dei capelli?"

Draco Malfoy. E chi altri?

"Tranquilla" continuò, imperterrito: "non c'è soluzione, o avrei già preparato io una pozione per non dover più vedere quello scempio"

Hermione, furente, gli diede le spalle.

"Quello che cerco in biblioteca non è affar tuo, Malfoy!"

Lui rise, dopodiché fece per darle le spalle.

"Aspetta!" Hermione non riusciva a credere di averlo fermato. Perché mai lo stava facendo? Di certo non l'avrebbe aiutata, l'odiava. Però si vantava di sapere così tanto sulla Camera dei Segreti...

Lui si voltò. Si mostrava meno sorpreso di lei della sua uscita. O perlomento vagamente interessato.

"Si?"

Almeno non l'aveva mandato a quel paese.

"Tu che conosci così tanto della camera... e... e dell'erede di Serpeverde... ecco... mi chiedevo..."

Non riuscì a finire la frase. Probabilmente non sarebbe riuscita a finirla ugualmente, ma la risata sprezzante del biondo le impedì anche solo di pensare a una continuazione.

"Oh ma certo... il trio miracoli non può evitare di ficcare il suo famoso nasino anche in questa storia vero?"

Hermione cercò di intervenire, ma lui non la lasciò parlare.

"Perché devi metterci il becco tu, si può sapere?! Dato il tuo sangue, non pensi ti farebbe comodo evitare i rischi? Ti sta già puntando! Lascia perdere tutto e stai sempre in gruppo con qualcuno, stupida!"

Il Serpeverde aveva il fiato corto, e senza quasi accorgersene aveva fatto cadere la pila di libri già precari, gesticolando durante il suo monologo.

"Io... voglio solo capire quale è la sua... arma... non capisco davvero."

Un'altra risata, anch'essa colma di disprezzo. Ormai il biondo non la guardava più, gli occhi fissi ai tomi sparpagliati per il caldo.

"Terzo scaffale. L'ultimo libro in fondo."

Senza guardarla, andò a prenderle il libro che le aveva appena indicato, guardando fisso a terra. Lo sfogliò velocemente, aprendolo poi ad una pagina precisa e stringendoselo al petto.

"Non ti sembra un po' strano che il tuo caro potteruccio senta strane voci ultimamente? E cosa è lui che ben pochi altri sono? Prova a pensare al nostro duello al club dei duellanti e fai due più due..."

Hermione sentì il sangue defluirle completamente dal viso.

"Harry... è rettilofono... e tutti gli altri rettilofoni sono a serpeverde..."

"Brava mezzosangue, sempre la più veloce a collegare!" Draco rise, negli occhi una luce febbrile e pericolosa. "Ed ora vediamo se hai studiato gli animali fantastici: quale serpente può pietrificare un uomo?"

Ormai la grifondoro era certa di avere lo stesso colorito di una statua di marmo.

"Un Basilisco..." mormorò. Sentiva la sua voce provenire da lontano, fioca. "Il loro sguardo uccide, ma se è visto tramite uno specchio, o un velo pietrifica soltanto... Ma i Basilischi sono molto grandi... non può aggirarsi per i corridoi senza essere notato..."

Draco sorrise. Le lasciò il libro davanti: sembrava essersi calmato. Frugò nelle tasche mentre Hermione rifletteva sui luoghi degli attacchi, cercando di trovare una possbile via per un gigantesco mostro strisciante.

"Ma certo, i bagni! Tutte le vittime erano molto vicine ai bagni! Il Basilisco si muove nelle tubature, è ovvio! Avevo letto da qualche parte che alcune tubature in giro per la scuola sono grandi quanto una strada..."

Strappò per la prima volta in vita sua una pagina a un libro, quella che le era stata messa sotto gli occhi da Draco e che trattava proprio l'animale di cui stavano parlando. Scarabocchiò velocemente qualche appunto sul foglietto.

"Devo dirlo ad Harry e Ron! Al più presto!" Raccolse in fretta i libri, buttandoli alla rinfusa nella borsa, stringendo convulsamente il foglio nella mano.

"Grazie!" Si voltò verso di lui, notando solo ora che le stava porgendo un piccolo oggetto scuro.

Lo guardò, confusa.

"E' uno specchietto. L'ho preso a Daphne, ne ha una cinquantina... meglio se ti assicuri ti non avere uno scambio di sguardi con una serpe più pericolosa di me" mormorò, tendendoglielo senza guardarla.

Hermione sorrise. Senza nemmeno pensare, prese lo specchietto e velocemente gli diede un bacio sulla guancia.

"Grazie..."

Dracò alzò lo sguardo, stupito. Aveva una strana luce negli occhi, quando li volse dove era stata la ragazza fino a pochi secondi prima, ma non vide altro che l'ultimo lembo della veste nera scomparire dietro uno scaffale.

"Non c'è di che Mezzosangue..."

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Aishillin