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Autore: Aletta_JJ    15/06/2014    5 recensioni
DAL TESTO:
“Ma chi è che ha inventato la friendzone?” chiese Lilith prendendo una cucchiaiata dalla sua scodellina di gelato. Aveva optato per quella ai due gusti: fragola e cioccolato fondente.
“Penso sia implicita nella natura umana. Nasciamo con la friendzone incorporata." disse Luke sorseggiando la sua granita alla menta. "E' un po' come il bisogno d'amore. Tutti hanno bisogno d'amore, anche le persone che vogliono far credere di essere apatiche. L'apatia non esiste davvero, è solo una patologia dovuta all'utilizzo eccessivo di Tumblr. Pensa, il 98% dei post che trovi su Tumblr hanno il potere di indurre una ragazza a pensare che sarà infelice per il resto della sua vita. Ci facciamo sempre condizionare troppo e diamo sempre meno ascolto alle ragioni del nostro cuore.” Lilith sorrise.
“Sei in gamba Luke Hemmings.”
“Eppure sono anch'io bloccato nella friendzone. Uno furbo non ci sarebbe mai finito.”
#Aletta_JJ ©
## OS di MIA creazione ##
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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And I'm stuck in the  friendzone again and again.
(di Aletta_JJ)

Dedico questa OS a tutti quelli che sono bloccati nella friendzone. 
A tutti quelli che la friendzona l'hanno superata. 
A Luisa, perché crede sempre in me.

 
1/5
 
La leggera brezza primaverile muoveva le foglie della calce sotto la quale Lilith e Ashton si erano sdraiati. Lei aveva appoggiato la testa contro il torace di lui, trovando rilassante l'andamento regolare del suo respiro. Avevano entrambi gli occhiali da sole su, ed entrambi stavano ascoltando la stessa canzone dall'ipod di Ashton. Era stata impostata la riproduzione casuale, quindi era plausibile passare da una canzone di Beyonce ad una dei Simple Plan. Comunque, a Lilith poco importava della musica. Come ogni volta che si trovava vicino ad Ashton, niente al di fuori di lui le interessava.
Quel ragazzo aveva il potere di estraniarla dal mondo. No, non era una bella cosa.
Lilith e Ashton erano migliori amici praticamente da sempre. Non esistevano ricordi nella mente di lei nei quali non ci fosse anche il suo amico Ashton.
Prima caduta dalla bicicletta? Lui c'era stato; da prima aveva riso di lei, poi l'aveva aiutata ad alzarsi.
Quando aveva ricevuto l'orribile notizia che avrebbe dovuto portare l'apparecchio per nove mesi?
Lui c'era stato, l'aveva rassicurata che sarebbe stata bella anche con l'apparecchio.
Il primo giorno di liceo? Lui c'era stato. Avevano affrontato quel giorno insieme, impauriti e curiosi al tempo stesso.
Forse proprio l'eccesso di tempo passato insieme aveva portato Lilith ad innamorarsi di Ashton. Lo amava da quasi due anni, da quella sera durante la quale avevano giocato al gioco della bottiglia e si erano dovuti baciare. Non era stato un vero e proprio bacio, ma un semplice strisciamento delle labbra. Quel piccolo contatto era bastato per confondere Lilith. Inizialmente non aveva accettato il suo amore per Ashton, era anche giunta a pensare che fosse sbagliato. Ma, ehi, cosa c'è di sbagliato nell'amare una persona? L'amore accade e basta. L'amore non è mai uno sbaglio.
“Lily.” sussurrò improvvisamente Ashton accarezzandole i capelli. La ragazza si sollevò sui gomiti e togliendosi i Ray-Ban a goccia, rivolse un'occhiata interrogativa all'amico.
“Che succede Ash?” chiese mordendosi il labbro inferiore. Aveva immaginato una scena del genere migliaia di volte. Il suo migliore amico intenzionato a dirle qualcosa, lei fintamente confusa, lui che finalmente le rivela il suo amore ed infine il tanto atteso e desiderato bacio. Un bacio vero.
“C'è una ragazza che mi piace. Cioè, lei mi piace tantissimo, non è solo una cotta passeggera. Non voglio fare qualcosa di sbagliato e rovinate le cose tra di noi. Capisci?” Lilith fece cenno di sì con la testa. Pensò che Ashton stesse parlando di lei, però c'era sempre la possibilità che si stessa davvero riferendo ad un'altra ragazza. Questo pensiero uccise Lilith.
“Sì capisco. Come posso aiutarti?”
“Sei la mia migliore amica e nessuno mi conosce come te. Quali pensi siano i miei difetti?” La situazione stava prendendo una piega davvero ambigua. Ma dove voleva andare a parare Ashton?
“I tuoi difetti?” Ma non ti vedi? Sei fottutamente perfetto! Avrebbe voluto dire Lilith, ma si trattené. “Ehm...be' hai la mania per le pulizie. Sei pignolo in tutto quello che fai e questo a volte mi fa imbestialire.”
“Sì, ma non questi difetti.” disse lui sbuffando. “Mettiamola così, per quali motivi non usciresti mai con uno come me? Voglio che tu sia sincera.” Lilith inclinò leggermente la testa, lasciando ricadere i lunghi capelli castani sulle spalle. Cominciò a pensare che forse Ashton non stava affatto parlando di lei e che avesse davvero bisogno di un consiglio per un'altra ragazza.
“Ma lei chi è?” chiese involontariamente. Moriva dalla voglia di saperlo, però al tempo stesso aveva paura della risposta. Quella risposta avrebbe potuto cambiare ogni cosa.
“Melissa Brown.” sussurrò Ashton velocemente. “Sì sì sì, lo so che la maggior parte della scuola la considera una stronza patentata, però secondo me è solo una montatura. Lei vuole solo apparire così. Ne sono convinto. E poi...è così bella!” Lilith fece scivolare gli occhiali sul naso per paura che Ashton potesse vedere che aveva gli occhi lucidi. Si sentiva una completa idiota. Si era davvero illusa che il suo migliore amico provasse qualcosa per lei che andava oltre al semplice sentimento di amicizia e ammirazione. Odiava tutto quello. Odiava sentirsi legata a qualcuno che non la voleva.
Forse non era abbastanza bella per uno come lui o forse trovava parti del suo carattere fastidiose. Comunque, non aveva importanza. Melissa era perfetta ed era la ragazza che Ashton voleva. Fine della storia. Niente “e vissero felici e contenti”.
“Io penso che tu debba essere te stesso Ashton. La conquisterai sicuramente.”
 


2/5
 
“Ashton, ti prego non seguirmi! Mi sento soffocare.” urlò Melissa spingendo indietro Ashton con tutta la forza che aveva nel corpo. Era sicuramente un effetto collaterale dalla rabbia, perché solitamente non riusciva nemmeno ad alzare una palla da basket. O forse non lo faceva per paura di rompersi le unghie. Questo Lilith non lo sapeva.
“Aspetta! Melissa cazzo, aspetta un secondo!” Ashton le prese il braccio avvicinandola a lui. Si trovavano a pochi centimetri di distanza. Lilith avrebbe tanto voluto mettersi tra di loro e allontanare Melissa, dandole un bel pugno in faccia.
Lei non si meritava uno come Ashton. Non si meritava le sue attenzioni. Niente di niente!
“E' stata una lunga giornata. Voglio starmene un po' da sola. Ti chiamo io, okay?” Ashton rimase in silenzio, con lo sguardo fisso sulla sua figura. Gli ci vollero alcuni secondi per trovare la forza di annuire.
“Allora ciao.” disse lei andandosene. Lilith si staccò dal muro al quale si era appoggiata e con le mani in tasca si avvicinò ad Ashton. Gli accarezzò la spalla destra.
“Hanno litigato.” sussurrò.
“Ancora.” precisò Lilith. “Non capisco perché continui a starle dietro! Lei è Jonathan non si lasceranno mai davvero! È una di quelle relazione a circolo chiuso: ci amiamo, non si sopportiamo, ci lasciamo e poi ancora e ancora e ancora!”
“Lei non si merita di stare male!”
“E tu te lo meriti? Sei uno stupido, non te ne rendi conto?”
“Lilith, sì...lo so! Me ne rendo conto eccome. Però...” Ashton si fermò di colpo.
“Però?” chiese Lilith.
“Però la amo. Tu non puoi capire come mi sento. Sono...bloccato! Lei mi considera solo un amico, quello che chiama quando ha il cuore a pezzi. Fa schifo tutto questo.”
 Lilith avrebbe voluto dirgli che sapeva come si sentiva. Lo sapeva quanto potesse far male essere bloccati e incapaci di reagire . Però, che senso avrebbe avuto dirglielo? Lui sarebbe comunque rimasto innamorato di Melissa.
 


3/5
 
Ashton era il batterista di una band. Non avevano mai fatto sul serio, suonavano nel garage del bassista, Calum, ogni mercoledì pomeriggio. Lo facevano per divertisti, per svagarsi e liberare la mente. Oltre ad Ashton e Calum, c'erano altri due componenti, due chitarristi: Luke e Michael. Lilith li aveva sentiti suonare qualche volta alcuni brani dei Green Day. Non era niente male.
Anzi, secondo lei avevano del potenziale.
Quando, un mercoledì pomeriggio di fine maggio Rose, la migliore amica di Lilith e fidanzata di Calum, le propose di andare a sentire la loro nuova canzone,  Lilith pensò che fosse una pessima idea. Non aveva molta voglia di vedere Ashton. Negli ultimi tempi si sentivano pochissimo. Niente messaggi. Niente selfie su whatsapp accompagnate da commenti cretini. Niente telefonate lunghe ore ed ore. Ashton stava soffrendo per Melissa, Melissa per Jonathan e Lilith per Ashton. Ottimo!
Rose alla fine riuscì a convincerla e in quel momento Lilith malediceva la sua forza persuasiva.
“Quindi la canzone l'avete scritta voi?” chiese Rose lasciandosi cadere sul divano posto nel garage.
“L'hanno scritta Ashton e Luke.” precisò Michael mentre stava accordando la sua chitarra. Lilith guardò velocemente Ashton, che era impegnato a maneggiare con il suo cellulare. Quando il suo sguardo si spostò, notò che Luke la stava guardando con un mezzo sorriso sulle labbra.
Lei ricambiò, ficcandosi dietro all'orecchio una ciocca ribelle di capelli.
“Possiamo iniziare?” chiese Calum. Gli altri si sistemarono e, dopo il colpo delle bacchette di Ashton, la canzone iniziò. Lilith stette attenta al testo, rendendosi conto che ogni parola era dedicata a Melissa. Era lei la ragazza con il cuore spezzato. Era Ashton il ragazzo tormentato, che voleva essere la cura per le sue sofferenze.
I’m right here when you gonna realise that I’m your cure, heartbreak girl.1"
Cantando queste parole, Luke tenne lo sguardo incollato su di lei, come se le volesse dire qualcosa. Lilith si sentì avvampare. Ma che diamine stava succedendo?
 


4/5
 
“Ma chi è che ha inventato la friendzone?” chiese Lilith prendendo una cucchiaiata dalla sua scodellina di gelato. Aveva optato per quella ai due gusti: fragola e cioccolato fondente.
“Penso sia implicita nella natura umana. Nasciamo con la friendzone incorporata." disse Luke sorseggiando la sua granita alla menta. "E' un po' come il bisogno d'amore. Tutti hanno bisogno d'amore, anche le persone che vogliono far credere di essere apatiche. L'apatia non esiste davvero, è solo una patologia dovuta all'utilizzo eccessivo di Tumblr. Pensa, il 98% dei post che trovi su Tumblr hanno il potere di indurre una ragazza a pensare che sarà infelice per il resto della sua vita. Ci facciamo sempre condizionare troppo e diamo sempre meno ascolto alle ragioni del nostro cuore.” Lilith sorrise.
“Sei in gamba Luke Hemmings.”
“Eppure sono anch'io bloccato nella friendzone. Uno furbo non ci sarebbe mai finito.”
Lilith e  Luke  si erano conosciuti durante il primo anno del liceo, quando Ashton era entrato a far parte della band. Durante il secondo anno erano riusciti a portare il loro rapporto ad un livello superiore. Erano diventati amici, scordandosi che Ashton fosse l'unica cosa che li accomunava. Alla fine del secondo anno, dopo la sera del gioco della bottiglia, lei si era allontanata dedicando tutte le sue attenzioni ad Ashton ed Ashton soltanto.  
Solo nell'ultima settimana avevano riniziato a sentirsi e ad uscire insieme. A Lilith piaceva molto la compagnia di Luke, però non era nemmeno lontanamente paragonabile a quella di Ashton. E si sentiva dannatamente in colpa quando pensava che Luke fosse un ripiego. E lo pensava davvero troppo spesso, perché Ashton praticamente non lo vedeva più. Melissa era nuovamente single e lui nuovamente intenzionato a dichiararsi, senza però riuscire a trovare il momento giusto.
“Lei dev'essere davvero una scema! Sei un ragazzo fantastico, ma come fa a non rendersene conto?” chiese Lilith scuotendo la testa. Luke rimase in silenzio, poi Lilith lo sentì deglutire.
“Lei è troppo impegnata a friendzonare il suo migliore amico.” Lilith alzò la testa di scatto e, girando leggermente il busto, si ritrovò a guardare Luke dritto negli occhi. Non aveva mai fatto caso a quanto fossero belli i suoi occhi. Erano infinitamente blu. Magnetici.
“Luke...” sussurrò lei.
“Ti ho notata subito, sai?  Il primo giorno di scuola, quando ti ho vista entrare dalla porta principale, mi sono sentivo tremare la terra sotto i piedi. Ricordo ancora com'eri vestita. Avevi una gonna di jeans lunga fino alle ginocchia e una camicetta bianca, con un ricamo sul davanti. Sei sempre stata diversa dalle altre ragazze, sei sempre stata originale e io ho sempre pensato che fossi meravigliosa, come una di quelle cose che ti tolgono il fiato appena le vedi, non so se mi spiego. Non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi, pensavo che tu e Ashton vi sareste messi insieme prima o poi. Quando lui mi ha detto che eri e sarai sempre solo la sua migliore amica, era troppo tardi. Tu eri innamorata di lui e io sapevo di non poter cambiare le cose. E mi odio per non averti salvata dalla sofferenza o...comunque per non averti dato la possibilità di salvarti.” Lilith ascoltò le parole di Luke in silenzio. Era incredula, confusa, spaventata. Non sapeva che cosa dire, in quel momento non riusciva nemmeno a pensare. Quindi...scappò via, fingendo di non sentire la voce di Luke che la chiamava.
 


5/5
 
Luke le aveva mandato quindici messaggi.
Ashton nessuno.
Luke l'aveva chiamata dieci volte. (E lei non aveva risposto.)
Ashton nessuna.
Luke aveva anche chiamato la sua migliore amica per sapere se stava bene.
Ashton non l'avrebbe mai fatto, perché ad Ashton non importava più niente di lei.
La sera prima aveva visto la sua nuova situazione sentimentale: impegnato con Melissa Brown.
Non le aveva detto niente, l'aveva dovuto scoprire come tutti gli altri...grazie a Facebook. Questa era la prova tangibile che per Ashton lei non era più niente, nemmeno una semplice amica di lunga data.
A Lilith faceva male la testa. Nel giro di due giorno erano successe troppe cose. Luke le aveva detto di provare qualcosa per lei. Dio, ancora non poteva crederci. Era successo tutto in modo improvviso e lei non aveva saputo gestire la situazione. Si malediceva per la sua codardia. Era scappata lasciandolo lì da solo. Si vergognava da morire. Era sicura che non sarebbe mai stata in grado di  parlare con lui dopo quello che aveva fatto. E un senso di colpa infondato persisteva ancora. Anche se la fiamma per Ashton si era spenta, sarebbe sembrata sospetta la sua improvvisamente attenzione dei confronti di Luke.
O almeno così credeva.
Era tutto un casino. Fuori e dentro.
Decise di andare a farsi una passeggiata. L'aria fresca della sera l'avrebbe aiutata a schiaristi le idee...forse. Camminò senza meta per la città. Si fermò nella gelateria dove aveva preso il gelato assieme a Luke due giorni prima. Prese ancora la scodella due gusti, però questa volta scelte nocciola e vaniglia, anche se odiava la nocciola, anche se trovava la vaniglia troppo dolce.
Era una specie di autocastigo, perché era una cogliona e se ne rendeva conto.
“Hai passato due giorni chiusa in casa, davanti al tuo computer.” disse improvvisamente qualcuno alle sue spalle. Voltandosi, Lilith vide Luke avvicinarsi al tavolo al quale si era seduta. Il cuore le iniziò a battere forte. Non aveva mai, mai, pensato che un ragazzo potesse essere così bello, perché sì , in quel momento Luke era davvero bellissimo.
I suoi biondi capelli erano spettinati.
Le labbra incurvate in un dolce sorriso e le fossette leggermente visibili.
I suoi occhi blu luminosi come due smeraldi.
Lilith avrebbe voluto morire.
“Scusa se non ho risposto alle tue chiamate. Dovevo....”
“Pensare? Sì, lo so. L'ho capito dopo la trentesima citazione di John Green che hai postato su Tumblr. Sono bastate solo 48 ore per farci diventare apatici. Però, forse, averlo fatto insieme ci rende meno apatici...non credi?”
“Luke, perché sei qui?”
“Perché ti voglio." disse lui. Lilith si sentì travolgere da una scosse elettrica.
"So che anche tu mi vuoi. E so anche che non mi vuoi solo perché Ashon è off limits.” fece una breve pausa. “Sai il detto: gli occhi sono lo specchio dell'anima?” Lilith annuì. “La tua anima ha capito che saresti stata mia quando, mentre ti stavo cantando Heartbreak Girl, ci siamo guardati negli occhi. Tu invece hai avuto bisogno di sentirtelo dire.”
Appoggiando il gomito sul tavolo, Lilith spostò il braccio verso il viso di Luke. Le dita della sua mano destra accarezzarono il viso del ragazzo. Quello che successe dopo coprì lo spazio di un secondo. Le loro labbra si toccarono, assaporandosi.
Le loro lingue si cercarono, intrecciandosi. E tutto attorno a loro scomparve.
“Sei davvero in gamba Luke Hemmings...e sei anche furbo visto che hai superato la friendzone.”
Luke sorride posando un bacio leggero sulla punta del naso di Lilith.
Avevano sconfitto la friendzone.

 
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1I’m right here when you gonna realise that I’m your cure, heartbreak girl: Io sarò proprio qui quando ti renderai conto che io sono la cura, ragazza con il cuore spezzato.

Angolo autrice: Sssalve ^_^
Allora, prima di iniziare questo fantastico angolo (?) vorrei chiarire una cosa. Il titolo per questa OS l'ho preso da una canzone dei ragazzi (che ho anche citato, ossia Heartbreak Girl), di conseguenza potrebbe essere un titolo che è già stato utilizzato. Io questo non lo so, quindi ci tengo a precisare che non ho copiato nessuno. (:
Comunque, io sono abbastanza contenta di come sia venuta questa OS. Ci tengo molto perché ho trattato un argomento che interessa la maggior parte degli adolescenti d'oggi. Questa stronza della "friendzone". Ho avuto solo farvi capire che troppo spesso crediamo di essere innamorati di qualcuno, qualcuno che non è in grado di amarci e ci fissiamo con questa  persona, credendo che non ci sia niente al di fuori di lei. Aprite gli occhi, c'è sempre qualcuno che vi sta friendzonando senza che voi nemmeno che ne rendiate conto! ^_^
Prima di lasciarvi, vorrei anche scusarmi per gli eventuali errori di battitura (sono una bestia, lo so)
E...ho intenzione di scrivere una OS per ogni membro della band. Sto già pensando a quella di Rose e Calum.

 xx Ale.

 
 
 
   
 
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