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Autore: _ Angel _    15/06/2014    6 recensioni
[Storia di una ladra di libri.]
[Liesel & Rudy]
Dal testo:
«Ti prego, Rudy.. Non lasciarmi. » singhiozzò Liesel abbracciando l’amico.
«Non puoi arrenderti così. Mi.. Mi devi un bacio, ricordi?» continuò allontanandosi di poco e spostando i capelli dalla fronte del ragazzo con un gesto affettuoso e con un’espressione stravolta in viso.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi devi ancora un bacio, ricordi?


«Cento metri», la stuzzicò. «Scommetto che non riesci a battermi.»
«Scommetto che ci riesco», rispose Liesel.
«Ma cosa vuoi scommettere, piccola Saumensch? Hai del denaro?»
«Certo che no. E tu?»
«No.» Rudy ebbe un’idea. Il rubacuori in erba faceva capolino in lui.
 «Se ti batto, ti bacio.»

 

 

***


«No… No, stupido ragazzino, no!»  Liesel si inginocchiò con le lacrime agli occhi accanto al corpo inerme dell’amico.  «Svegliati!» continuò lei scuotendo il corpo di Rudy. «Ti prego!»
Liesel attese, ma inutilmente. «Ti prego, Rudy.. Non lasciarmi. » singhiozzò  abbracciando l’amico.
«Non puoi arrenderti così. Mi.. Mi devi  un bacio,  ricordi?
» continuò allontanandosi di poco e spostando i capelli dalla fronte del ragazzo con un gesto affettuoso e con un’espressione stravolta in viso.


Girando la testa in cerca di un possibile aiuto poi, colse qualcosa in movimento fra le macerie.  
Solo chi poteva vantarsi di avere un occhio attento poteva notare la sfocata macchia nera che camminava fra i corpi inerti degli abitanti della via in cui abitava la giovane fanciulla, e la ladra di libri faceva di certo parte di quel ristretto gruppo di persone che riuscivano a cogliere ogni particolare che si riuscisse a scorgere nella loro vita quotidiana.
«Oh, Gesù, Giuseppe e Maria. Ti prego, no.» quasi urlò Liesel riconoscendo la figura che pian piano, passando da cadavere in cadavere, le si avvicinava.
L’aveva vista anche in volte precedenti, come nel treno che l’aveva condotta dai suoi nuovi Eltern*, ovvero quando sua madre la svegliò alla morte del fratello e negli scorsi bombardamenti.

Ovunque passasse quell’ombra, la morte regnava sovrana.

«Brutto idiota, SVEGLIATI!» imprecò rigirandosi contro il ragazzino e  schiaffeggiandolo in volto con la speranza di farlo destare.
Quando si rese conto che nemmeno la violenza le era di aiuto, giocò il suo ultimo asso nella manica.
La ladra di libri abbassò così la testa verso il volto del ragazzo e, con le guance rigate di lacrime, donò al suo migliore amico il bacio che da sempre lui desiderava ricevere.
Sentendo il fruscio di poco prima farsi più vicino però, Liesel strinse più forte a sé Rudy.
«Resta con me, te ne prego…» sussurrò poi sulle labbra dell’amico quando concluse il bacio.
Alzando di un poco la testa, la ladra di libri poté scorgere la figura di poco prima accanto a loro.
«Ti scongiuro.. Non portarmi via Rudy.» pregò l’uomo continuando ad abbracciare il ragazzino. Non riuscendo a scorgere il suo volto per poter capire la sua espressione però,  Liesel decise che, semmai Rudy avesse definitivamente lasciato il suo mondo,  gli sarebbe stata vicino fino alla fine.
Poco le importò della mano che si era poggiata delicatamente sulla testa del ragazzo, e del terzo e ultimo fruscio che le testimoniava l’allontanamento della Morte da loro.
Liesel sciolse l’abbraccio solo quando iniziò a sentire il cuore dell’amico battere di nuovo e un leggero respiro sui capelli.
Rudy iniziò ad aprire gli occhi, cercando pian piano di abituarsi alla luce del sole che sorgeva.
«Perché piangi?» le chiese ansante l’amico per lo sforzo.
Liesel si portò le mani davanti alla bocca per soffocare un nuovo singhiozzo, mentre Rudy cercava di alzarsi.
«Aspetta, ti aiuto.» gli disse asciugandosi le lacrime dagli occhi con un gesto veloce la ragazza.
«Grazie.» le sorrise debolmente il ragazzo. «..E Liesel?»
continuò chiamando la ragazza.
La ladra di libri si voltò sorridendo, e in pochi secondi le labbra dell’amico furono di nuovo sulle sue.
«Volevo dirti.. Beh, ecco… Io… » farfugliò Rudy in imbarazzo e abbassando lo sguardo. «Beh.. Ti amo.» concluse alzando il viso e sorridendole.
Liesel gli sorrise di rimando e lo circondò in un abbraccio.
«Lo so, Rudy. Lo so.» gli disse. «Anche io ti amo, stupido Saukerl.»


Fu in quel momento che la ladra di libri  ringraziò per la prima volta la Morte del dono che le aveva fatto, la quale stava guardando la scena nascosta dalle macerie.

 

 

 

***


Angolo autrice.

In questo libro,  ho sempre immaginato la Morte come un uomo piuttosto anziano che avanza indispettito nelle vie della Germania portando via, con un semplice gesto di mano, le anime di coloro che morivano.
Sta di fatto che l’ho descritta in tal modo, e spero che non ne risulti un insulto a questa bellissima opera.
Ho amato il film dedicato a questo libro quasi quanto quest’ultimo, poiché anche se non è perfetto e tralascia molte scene che avrei visto con piacere, è ben fatto.  
In particolar modo ho amato il legame che accumunava Liesel e Rudy, ed è per questo che ho deciso di cambiare un po’ il finale dell’opera.
Spero che troviate quello da me scritto buono e di piacevole lettura.
 
Per qualsiasi errori nel testo,  dubbi su ciò che ho scritto etc. , scrivetemi tutto in una recensione o, se volete, in un messaggio privato. (:

Per quanto riguarda coloro che mi seguono: mi scuso infinitamente per essere sparita dal sito.
Con la scuola, la moltitudine di impegni che mi ha travolta e il ‘blocco dello scrittore’, non sono più riuscita a scrivere molto. Spero di poter continuare qualche mia altra storia in questi mesi di vacanza.
A presto,

_ Angel _

 



 

  
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