Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Charlie_Pace89    13/08/2008    3 recensioni
Ormai da una settimana, Ron aveva preso l'abitudine di intrufolarsi nella stanza di Hernione per guardarla dormire di nascosto...ma una sera, le cose non andranno proprio per il verso giusto...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Voleva solo guardarla dormire

Voleva solo guardarla dormire

 

Ron camminava piano. Non voleva fare rumore. Se lei si fosse svegliata…, sarebbe stato alquanto imbarazzante. Ormai praticava quel rituale da una settima, ovvero da quando Hermione era arrivata alla tana per il matrimonio di Bill e Fleur.

Ogni sera si avvicinava piano alla stanza delle ragazze, apriva la porta, si avvicinava al letto di Hermione e…si sedeva lì a guardarla dormire.

Lo so, può sembrare una cosa decisamente stupida, e forse un po’ maniacale, ma aveva una sua spiegazione logica. Quello era l’unico momento in cui si sentiva libero di guardarla quanto voleva, senza rischiare che lei se ne accorgesse, e senza essere disturbato dal resto del mondo. Inoltre gli piaceva guardarla dormire, perché quella figura silenziosa, serena, illuminata dai raggi della luna era in netto contrasto col l’Hermione petulante e con il cervello costantemente in movimento che si presentava sotto la luce del sole. E lui si sentiva come se potesse cogliere la sua anima completa, in ogni sua sfaccettatura.

Anche quella sera, tutto procedeva come al solito, finché…all’improvviso Hermione aprì gli occhi. E come qualunque persona normale che si svegli trovandosi davanti un volto che la fissa a cinque centimetri di distanza, cominciò ad urlare.

“Hermione, no! Non gridare! Sono io! Ron!” Non sapeva che cosa fare. Fu grato del fatto che al buio lei non avrebbe mai potuto notare il colore che avevano assunto le sue orecchie!

Cosa diavolo ci fai qui?” Hermione era scattata in piedi, terrorizzata. “è successo qualcosa?”

Anche Ron si era alzato e saltellava nervosamente da un piede all’altro, spremendo il cervello per trovare una scusa convincente “Ecco…io…veramente…ehm…stavo solo…”

Fu interrotto dal rumore della porta che si spalancava. Harry, Fred, George e suo padre erano entrati di corsa nella camera con le bacchette puntate verso di loro. Probabilmente le urla di Hermione li avevano spaventati, e rimasero tutti piuttosto sorpresi dalla scena che gli si presentò davanti.

Hermione fissava Ron con aria interrogativa. Ron sembrava sul punto i svenire e fissava Hermione cercando di dire qualcosa. Ginny nel letto accanto si era alzata a sua volta e guardava in giro cercando di dare un senso  al tutto.

“Che cosa accidenti è successo qui dentro?” il signor Wesley era in pigiama, scalzo ed evidentemente seccato dal fatto di essere stato svegliato nel cuore della notte senza un motivo apparente.

“Niente…io, Ron mi ha fatto paura, ma è tutto apposto…credo” la ragazza disse l’ultima parola fissando Ron dritto negli occhi.

“Sì…sì…è…è tutto apposto…” Mai in vita sua si era sentito più umiliato

“Potresti spiegarci cosa ci fai nella camera delle ragazze a quest’ora della notte?” Fred lo guardò con sguardo malizioso, e Ron capì che doveva aver intuito il motivo di quella visita notturna. Cercò di raggruppare un attimo le idee. Dire la verità era escluso. Si sarebbe umiliato davanti a tutti…e davanti a lei. E poi, loro non avrebbero capito. Lo avrebbero preso per un maniaco!

“Niente” disse alla fine “avevo perso una delle mie figurine delle cioccorane e volevo vedere se era finita qui” Si rese conto di quanto fosse idiota quella scusa solo subito dopo che le parole uscirono dalla sua bocca.

E non potevi aspettare domani mattina? Dovevi per forza farci prendere un colpo” Ginny era furiosa.

“Basta” disse infine il signor Wesley “ torniamo tutti a dormire…Ron, esci fuori da lì per favore, e tornatene in camera tua!”

Prima di uscire, scoccò un’occhiata ad Hermione, come per chiederle scusa. La ragazza gli sorrise, facendogli capire che era tutto apposto.

Ron seguì Harry fino alla loro camera, e fu grato che il suo miglior amico non gli facesse domande. Come diavolo si era cacciato in un pasticcio simile? Sapeva che non sarebbe finita lì. Fred e George lo avrebbero preso in giro per secoli, e lei…lei non era così stupida da credere alla storia della figurina…

L’indomani mattina  Ron scese a fare colazione determinato a comportarsi come se l’ incidente della notte precedente non fosse mai avvenuto. Ma fu molto più difficile del previsto ignorare le sfrecciatine dei gemelli, lo sguardo interrogativo di sua madre e soprattutto…il fatto che Hermione aveva deciso di fingere che lui non esistesse.

La ragazza continuò ad ignorarlo per tutta la mattina, e Ron si sentiva uno schifo. Aveva rovinato tutto. Era stato un stupido. Evidentemente Hermione aveva capito, e aveva deciso che il modo migliore per fargli capire che le sue attenzioni non erano ricambiate era quello di ignorarlo. Eppure…negli ultimi tempi lui si era illuso che le cose tra loro avrebbero davvero potuto funzionare. In fondo lei non era stata gelosa di Lavanda? E ultimamente…non lo guardava forse con un altro sguardo?  Accidenti, probabilmente si era solo immaginato tutto. Aveva volato troppo in alto con la fantasia. Del resto…perché una ragazza come Hermione avrebbe mai potuto innamorarsi di lui? Lei era decisamente troppo superiore.

“Ron…mi senti?”

Fu scosso dai suoi pensieri dalla voce di Harry.

“Cosa?...sì…cosa vuoi?”

“Ron, va tutto bene?” Harry era perplesso…

“Io…sì…cioè…no…ma…” Niente. Proprio non riusciva a formulare frasi articolate.

Ho capito…è lei?”

“Chi?” finse di non capire.

“Andiamo Ron! Non vorrai che creda alla storia della figurina?”

“Non capisco cosa vuoi dire” ma fu tradito dal rossore dilagante sulle sue orecchie.

“Parlale.”

Cosa??”

“Andiamo…parlale e basta! Non vorrai restare qui a fissare il vuoto per sempre!”

“Lei non vuole parlare con me”

“Senti, non sarò un esperto di questioni amorose ma…ho imparato che a volte bisogna fare il primo passo”

“Cavolo Harry…da quando sei diventato così saggio?”

“In realtà non lo so…sarà stata l’influenza di Hermione!”

Si sorrisero, e Ron decise che in fondo Harry non aveva tutti i torti. Tanto peggio di così non poteva andare. Si alzò e si diresse in giardino, dove Hermione chiacchierava con Ginny.

 

“Hermione…io…io…io…”

Hermione alzò gli occhi verso di lui “tu?”

“io…vorrei…parlarti un attimo…da solo…” parlava fissandosi una scarpa

Ginny si allontanò subito.

Cosa c’è, Ron?”

Il ragazzo continuò a parlare, rivolto sempre alla sua scarpa. “Mi…mi dispiace per ieri sera…”

Hermione arrossì vistosamente “è tutto ok, Ron…”

“No, non è affatto tutto ok…mi stai ignorando, e credo di sapere il perché…”

“Ron…io non…”

“Aspetta, lasciami finire” la interruppe “Io…io ieri sera non cercavo nessuna figurina…e tu lo sai benissimo…io…volevo…volevo solo guardarti dormire. E finalmente riuscì ad alzare lo guardo e a posare i suoi occhi su quelli di lei.

“Lo so che è ridicolo…ma da quando sei qui ho passato tutte le notti a guardarti dormire…è la cosa che mi fa sentire meglio in assoluto…ma ho capito che a te dà fastidio, evidentemente…quindi…”

“Ron…no”

“No…cosa?

“Come al solito non hai capito niente. Non capirai mai noi ragazze.”

, allora illuminami!” disse un po’ seccato

“Io non ti ho ignorata perché sono arrabbiata con te…l’ho fatto perché ero imbarazzata…perché non credevo che tu…che tu provassi qualcosa per me…”

“Allora…sorpresa!” Ma nei suoi occhi c’era una profonda malinconia

“Vedi Ron…in realtà…ecco…a me non da fastidio il fatto che tu voglia guardarmi dormire…anzi…io…io vorrei…vorrei che tu potessi guardarmi dormire per il resto della mia vita”

Ron non poteva credere alle sue orecchie. Il cuore sembrava volergli esplodere.

“Hermione…vuoi dire che…che…tu…”

“Accidenti Ron! Voglio dire che sono innamorata di te! Lo sono da sempre! Lo sono da prima di rendermene conto!” Questa volta, era lei a fissarsi le scarpe.

Il cuore di Ron si riempì di una gioia mai provata prima. Le prese il viso tra le mani, le sollevo il volto per guardarla negli occhi e la baciò.

 

Anche quella notte, Ron si trovava nella stanza delle ragazze. Ma stavolta tutto era diverso. Ginny non c’era. Come d’accordo era andata di nascosto a dormire in camera dei gemelli. Lui non era seduto sul freddo pavimento, ma sdraiato su un comodo letto, con Hermione appoggiata accanto a lui sul cuscino. I loro visi erano vicinissimi, il braccio di Hermione era sopra il suo petto, e le loro mani erano intrecciate. Avevano fatto l’amore, e Ron si reso conto di quanto fosse più bello guardarla dormire adesso. Adesso che era sua, adesso che era lì, che sentiva il suo respiro, che i loro cuori battevano vicini. Pensò alla sera prima, al suo imbarazzo, al modo in cui tutti lo avevano guardato e sorrise.

Avvolte un piccolo incidente, poteva aiutare le cose a rimettersi apposto.

 

 

Ed ecco a voi la mia prima Ron/Hermione ^^

Non so bene neanche io da dove mi è venuta fuori l’idea…è uscita così!

Sono abbastanza soddisfatta del risultato finale, sarà perché Ron ed Hermione sono la mia ship preferita, ma la storia mi è venuta fuori molto fluida.

Come sempre, i commenti, positivi o negativi che siano, sono estremamente graditi! ^^

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Charlie_Pace89