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Autore: Mrs_Stypayhorlikson    15/06/2014    1 recensioni
Hemmings, perché quello era il suo cognome.
E Luke era consapevole che Ashley non sarebbe mai diventata sua moglie, non si sarebbe mai fatta chiamare Mrs Hemmings.
No, mai.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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I Hate You But I Love You More Than Ever
 
 
Se per Luke era impossibile aspettare ancora qualche giorno per quel matrimonio, per Ashley era esattamente il contrario.
Ashley era quella ragazza a cui non importava sposarsi, a cui importava solo divertirsi, comportarsi ancora come una diciottenne non capendo che aveva appena compiuto i suoi ventinove anni e che adesso doveva iniziare ad essere più seria con sé stessa, doveva iniziare a comprendere il fatto di diventare la moglie di Luke Hemmings dei 5 Seconds Of Summer, doveva iniziare a capire che ormai era grande per andare alle serate degli adolescenti.
Perché Ashley era quella ragazza che, la sera, dopo cena, lasciava un bacio sulle labbra di Luke, salutandolo con quel gesto mentre lui le chiedeva "Dove vai?" e lei osava rispondere "Esco con le mie amiche, vado ad un party" e lui era così ingenuo che ci credeva veramente, perché niente era più falso della sua Ashley, lui credeva ad ogni cosa che lei gli diceva perché lui si fidava ciecamente di lei, perché Ashley non andava alle feste, come raccontava al suo amato, ma andava a trovare il suo amante, quello che era all'oscuro di tutto e di tutti, tranne che ad una persona che a Luke era veramente molto cara.
E così Ashley partiva con la sua macchina percorrendo chilometri pur di raggiungerlo, facendo l'impossibile per quel ragazzo che l'aveva fatta andare fuori di testa.
"Ciao, amore…" lo salutava lei con un bacio sulle labbra mentre lui la stringeva a sé, la faceva sedere sopra il divano, poi dal divano passavano alla camera da letto e dormivano insieme, qualche volta lo avevano anche fatto, il suo nuovo ragazzo si sentiva bene accanto a lei e certe volte, per non fare illudere Luke, le chiedeva "Perché non lo lasci, perché non gli dici la verità?" ma lei si rifiutava di farlo, perché li amava entrambi, sia il biondo che il moro.
Perché Calum era il suo tutto e solo con lui si sentiva al completo.
Luke per lei adesso era diventato il niente, era diventato solo una compagnia, un amico con cui passare le intere giornate, un amico che in realtà la amava più di sé stesso, un amico che non le aveva mai fatto mancare niente sin dall'inizio della loro storia, tutto a causa della sua ingenuità.
"Ashley, non puoi vivere la tua vita con due uomini al tuo fianco: o io o Luke…" chiedeva sempre, quasi supplicandola, mentre lei era confusa dato che al matrimonio adesso mancavano solo due giorni, due giorni e lei sarebbe diventata la signora Hemmings.
Ma Calum sapeva bene che quel cognome non faceva per lei, sapeva che lei preferiva essere Mrs. Hood.
Alla fine la bionda, annoiata da quei discorsi, si rivestiva e se ne andava da quella casa, quasi scappava dal timore di essere scoperta, dal timore che qualcuno avesse potuto suonare il campanello nel bel mezzo della notte.
Ma chi, alle quattro del mattino, pensa a suonare il campanello?
 
E quei due giorni erano passati velocemente, Luke era andato da sua madre quella mattina mentre Ashley era rimasta in quella casa che condivideva con il suo lui.
Mancavano solo due ore al matrimonio, quel vestito bianco le stava un incanto, i suoi capelli biondi e lunghi erano così belli, dal riccio erano passati al mosso, proprio come piacevano al suo Calum.
"Sei pronta, Ash…?" le aveva detto Kara, la sua migliore amica e lei aveva solamente annuito con la testa, non rispondendo, facendo preoccupare la ragazza al suo fianco quando delle lacrime le iniziarono a rigare il volto.
"Ashley! Cosa ti succede?" e lei non rispondeva, perché il nervoso la stava assalendo, era confusa, era esasperata, odiava il fatto di dover sposare la persona che lei non amava.
"Non è niente, Kara, sono solo un po' nervosa…" aveva infatti risposto anche se quelle lacrime erano dovute al fatto del tradimento fatto a Luke.
 
Non appena Ashley arrivò in chiesa, tutte le persone si fecero avanti, ammirandola, facendole i complimenti per il suo aspetto perché quel giorno Ashley sembrava una principessa.
E Luke, quando lei aveva attraversato quel tappeto rosso che finiva all'altare,, le prese la mano, avvicinandosi e lasciandole un dolce bacio sulla guancia e lei aveva cercato di sembrare tranquilla, smagliando un finto sorriso, mentre Luke le aveva sussurrato "Sei bellissima" e lei non aveva fatto altro che ringraziarlo per poi "Anche tu".
E quando era arrivato il momento di scambiarsi le fedi, Ashley era entrata in una crisi, una crisi isterica, quando Luke disse quel "Si, la voglio" e le aveva messo quell'anello al dito e lei lo guardava, fissava sempre di più la sua mano tremolante.
Ma adesso era giunto il suo momento, quello di dire il "Si, lo voglio" e di metterle quella fede al dito che avrebbe attestato la loro unione per poi finire con un bacio.
E intanto Luke aspettava dopo che era stata pronunciata quella frase, dopo che le era stato detto "Tu Ashley, vuoi accogliere come tuo sposo il qui presente Luke Hemmings, promettendo di amarlo e di onorarlo…" aveva continuato.
Ed era diventato troppo impaziente Luke che continuava a chiamarla sussurrando quel nome a cui lui teneva molto, il nome della sua futura moglie.
Ma lei, Ashley Williams, si era fatta prendere dal panico, ingannandosi con sé stessa, girando lo sguardo verso quello di Luke, fissando quegli occhi blu, come l'oceano di Sydney.
"Luke, prima di rispondere a questa domanda, vorrei parlarti, qui, davanti a tutti, ammettendolo a tutte le persone più care, ammettendolo anche davanti alle tue fan, ma poco mi importa della scelta che sto facendo. So che, forse, un giorno me ne pentirò, so che il nostro è un amore infinito, un amore che ci lega ma forse quell'amore viene solo da te perché io, Ashley Williams ho occhi per un' altra persona, ho occhi per colui che vedo tutte le sere, dopo cena, dopo averti detto l'ennesima bugia, dopo averti detto che io stavo per andare con le mie amiche ad una festa. Scusami Luke se ti dico che io sono persa di Calum Thomas Hood, scusami se adesso tu ti sentirai ferito, scusami ma questo segreto non potevo più tenerlo dentro di me e ho deciso di dirtelo oggi ma sappi che ti amo più di nessun altro al mondo. Io, Luke Robert Hemmings, non ti sposo, io non ti voglio" aveva risposto seccamente, facendo uscire le sue ultime lacrime prima di uscire dalla chiesa e saltare nelle braccia di Calum mentre Luke era rimasto fermo, immobile, davanti alla figura del parroco, davanti alle persone che lo circondavano, davanti ad Ashton e a Michael, davanti alla sua famiglia, facendo scendere quelle lacrime di umiliazione, facendo scendere quelle lacrime che si erano trattenute per tutto il discorso fatto da Ashley che era scappata tra le braccia di Calum.
E Luke adesso era solo mentre nella testa si ripeteva questa frase: 'Adesso ti odio ma ti amo più che mai anch'io, Ashley'.
Hemmings, perché quello era il suo cognome.
E Luke era consapevole che Ashley non sarebbe mai diventata sua moglie, non si sarebbe mai fatta chiamare Mrs Hemmings.
No, mai.
 
 
 
AUTRICE: Buonasera ragazze!! Eccomi qui con una OS su Luke!! é abbastanza triste ma era da un po' di giorni che mi era venuto in mente di creare questa storia ed eccola qui!! Stavo pensando anche di fare una long su questa OS, voi cosa ne pensate? Fatemi sapere!! Se vi va, lasciate una recensione!! :) <3
  
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