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Autore: _malikseyes    16/06/2014    12 recensioni
“Fallo per me. E' il calciatore più forte della squadra e la sua immagine deve essere perfetta. Alla società non vanno bene le foto con una ragazza diversa ogni sera e i suoi comportamenti. Dobbiamo trovargli una ragazza che sappia tenergli testa almeno per un po'. Si tratta di qualche mese, il tempo di far capire che è cambiato e poi finirà tutto”
In che guaio mi stavo cacciando?
Sarei stata la fidanzata di Jonathan Filippi, il calciatore più forte del momento e la persona più arrogante al mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“No, no, no e ancora no. Mi rifiuto categoricamente” dissi decisa a mio zio.

“Dai tesoro, sarà solo per qualche mesetto.” Continuò ad implorarmi.

“Zio, non potete cercare un'altra ragazza? Io non sono nemmeno bella” dissi sbuffando.

“Ne abbiamo parlato nella riunione di ieri e secondo noi sei la ragazza perfetta. Ti ha proposto il presidente in realtà, visto che tu non diresti nulla ai giornalisti e si fida di te” disse con la sua solita aria seria.

Tutti mi conoscevano, essendo la nipote di uno dei soci passavo molto tempo al San Paolo. Avevo stretto amicizia con tutti i calciatori e con tutta la società e il presidente mi adorava.

“Ho soli 18 anni e lui ne ha 22, come la mettiamo?” Dissi cercando una scusa che potesse fargli cambiare idea.

“Ne abbiamo parlato e non ci sembra un problema.”

“Io con Filippi ci ho parlato una volta sola e abbiamo anche litigato. Non mi piace, è troppo montato e si crede chissà chi. E' arrogante e presuntuoso, non voglio nemmeno avvicinarmi a lui.” Presi un po' di fiato. “Se si trattava di un giocatore come Mertens accettavo subito, ma lui no” dissi decisa.

“Fallo per me. E' il calciatore più forte della squadra e la sua immagine deve essere perfetta. Alla società non vanno bene le foto con una ragazza diversa ogni sera e i suoi comportamenti. Dobbiamo trovargli una ragazza che sappia tenergli testa almeno per un po'. Si tratta di qualche mese, il tempo di far capire che è cambiato e poi finirà tutto” disse ancora piu' deciso di me. “E come sai il tuo amato Mertens è già felicemente fidanzato” disse ridacchiando. Sapeva che Mertens era il mio giocatore preferito in assoluto.

Cacciai un urlo isterico.

“Avete parlato con lui? Sa che sarò io?” In che guaio mi stavo cacciando?

“Non ancora, ma gli andrà bene” disse accennando un mezzo sorriso.

“Zio ti odio con tutto il mio cuore” dissi alzando gli occhi al cielo.

“Devi farlo per me e per la squadra” disse abbracciandomi.

Dovevo fingere di essere fidanzata con uno dei giocatori più odiosi del mondo, tutto questo perchè mio zio, membro della società del Napoli, era riuscito a convincermi. Merda.

 

“Dove stiamo andando? Papà lo sa?” Dissi mentre salivo in macchina.

“Si, tuo padre lo sa. Stiamo andando ad incontrarlo” disse facendomi sbuffare.

 

“Allora Jonathan, ti muovi ad aprire questa cazzo di porta o cosa?” Disse mio zio abbastanza nervoso.

“Cominciamo bene.” Sussurrai.

“E dai, Michele, non urlare di prima mattina” disse una voce roca mentre si avvicinava alla porta.

“Prima mattina? Sono le tre del pomeriggio e stamattina c'erano gli allenamenti.”

“Scusami.” Disse mentre apriva finalmente la porta.

Non l'avesse mai fatto. Rimasi a bocca aperta davanti una simile bellezza. Era meraviglioso e non scherzo. Indossava solo un pantaloncino del Napoli. I suoi addominali erano perfetti e il suoi capelli arruffati rendevano tutto ancora più bello. Aveva degli occhi meravigliosi ed era uno dei ragazzi più belli al mondo.

“Non mi hai detto che saresti venuto con una bella ragazza come lei, mi sarei fatto trovare vestito, anche se non credo che alla ragazza dispiaccia.” Disse appoggiandosi alla porta. “Ma lei è Aurora.” Affermò.

Alzai gli occhi al cielo ed entrai dentro casa.

“E' la ragazza che pensa che Mertens sia più bello e più forte di te, hai litigato anche con lei per questo” disse zio cercando di trattenere una risata. Lui mormorò qualcosa che non riuscii a capire.

 

“Oh no, non ci credo che lo avete fatto. Mi avete trovato una finta fidanzata” disse scuotendo la testa e camminando avanti e dietro.

“Ci hai obbligato. Ogni sera una ragazza diversa, rispondi male ai giornalisti, salti gli allenamenti, non sei mai puntuale e facendo così danneggi la squadra.” Disse zio Michele serio.

“E dovevate trovarmi una finta ragazza o meglio una ragazzina?” Disse guardandomi.

Gli lanciai uno sguardo assassino.

“I giornalisti devono credere che sei cambiato e hai messo la testa apposto. Niente più discoteche, niente più ragazze.”

“Che merda.” Sussurrò sedendosi.

“Ora vi lascio soli, così cominciate a socializzare” disse zio alzandosi e ricevendo uno sguardo assassino da parte mia.

“Allora, ragazzina, scommetto che sei contenta che hanno scelto te” disse facendomi innervosire ancora di più.

“Non sono una ragazzina e se proprio vuoi saperlo, mi stai altamente sui coglioni e non volevo nemmeno accettare questa cosa” dissi guardandolo con aria di sfida.

“Perchè non ti piaccio?”

“Io non ti conosco, ma sembri un ragazzo abbastanza superficiale. Sei troppo presuntuoso e odio le persone così.”

“Ti farò cambiare idea, non sono superficiale e nemmeno presuntuoso.” Alzai gli occhi al cielo.

“Proverò a non ucciderti e ad essere gentile” dissi sincera.

“Allora, quando vogliamo cominciare?” Disse dopo qualche secondo di silenzio.

“Non lo so e spero il prima possibile così finisce tutto prima” dissi sospirando.

“Anche a me non piace questa cosa ma dobbiamo farcela piacere.”

“Muoviti, andiamo a farci un giro” dissi alzandomi.

Lui mi guardò confuso.

“Fuori c'erano già dei giornalisti, saranno sicuramente aumentati. Vatti a dare una sistemata e muoviti.” Lui non disse niente. Dopo cinque minuti era già pronto. Ci avvicinammo alla porta e sentimmo già delle voci.

“Pronta?” Disse cercando di rendere la cosa più scenica possibile.

Distrussi i suoi tentativi ignorandolo e aprendo la porta.

“Che la recita abbia inizio.” Sussurrai a me stessa per poi avvicinarmi a lui e stringere la sua mano.


 

CIAO!
E' la mia prima storia e non so che dire! Spero che questo capitolo vi piacca. 
Non esiste nessun Jonathan Filippi, è un calciatore inventato da me. 
Se vi è piaciuto, lasciate una recensione.
Ps. Scusate se ci saranno errori grammaticali.
Baci, I. 

  
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