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Autore: Lady Moon    16/06/2014    1 recensioni
Hermione è felice di cercare Ron, che è altrettanto felice di riceverla. Ora i due sono pronti ad aspettarsi qualcosa di "magico", perché come si sa, la "Romione" è quasi sempre imprevedibile, ma profonda e vera.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tra i tuoni e te.

 
Pioveva forte. Lì, sopra Hogwarts, sembrava quasi non ci fosse tregua per la pioggia, continuava a cadere pizzicando il suolo duramente e i lampi che colpivano gli alberi erano la prova certa che quel temporale sarebbe durato a lungo in modo grossolano. I tuoni anche erano un tumulto, ma bisognava proprio che le orecchie si abituassero.
Alcuni studenti si erano recati nei dormitori delle loro case senza discutere, altri preferivano continuare a svolgere i compiti per il giorno dopo.
Hermione che aveva già finito, adesso, si trovava a guardare fuori dalla finestra del dormitorio, sbuffò forse 1 o 2 volte e decise di dirigersi alla Sala Grande dove sapeva che avrebbe trovato Ginny e forse anche Ronald.
:"Ciao Hermione."- disse una vocina delicata, quasi rauca. Hermione abbassò lo sguardo e vide Luna seduta all'enorme tavolo.

:"Oh, ciao Luna.Sei sola?"- le domandò.

:"Si, c'era Ron prima ma ora è... come mai sei venuta qui? Pensavo stessi studiando sopra..."

:"Bhè, si effettivamente.Ma ho finito.Dov'è Ron?"- le chiese, subito.

:"Ehm, in realtà non so dove andava."

:"Heilà, ci sei anche tu Hermione!"- Hermione si voltò di scatto e lo vide, Ron Weasley ( il "re" ) che la stava salutando.

:"Ah...ecco dov'eri."- rispose Hermione, sospirando.

:"Mi cercavi per qualche motivo in particolare?"- chiese Ron, passivo.

:"Scusate, io vado! Ciao, a dopo!"- interruppe Luna, che se ne andò.Ormai non la stavano nemmeno badando più.

:"No, assolutamente."- enunciò Hermione, fredda.

:"Allora perché hai detto "ecco dov'eri" ?"

:"Per mille falci d'argento, così, non sapevo dov'eri e quindi... non mi dire, hai un libro in mano, hai intenzione di fare i compiti assegnati dalla professoressa Mcgranitt?"- domandò, divertita.

:"No, Hermione, no"- rispose Ronald, sogghignando. :"In realtà, lo stavo per chiedere a te, di farli al posto mio...ecco..." - Hermione scoppiò in una grossa risata e poi disse :"Certo che no! Chi è che ti ha aiutato ieri a pozioni?"

:"Tu."

:"Chi è che ti suggerisce spesso come fare qualcosa che disperatamente non sai svolgere?"

:"Sempre tu."

:"Chi è che ieri a Storia della magia ti ha prestato il libro?"

:"Tu, Hermione, hai intenzione di continuare per molto?"

:"Ceerto cccche nnnnno!"- rispose Hermione, ancora più divertita e sarcastica. Ron non la guardò, Hermione subito credette che si fosse offeso. Aprì il suo libro e iniziò a leggere, mettendosi le mani fra il volto, come scudo per proteggersi da eventuali occhiate di Hermione.
:"Non fare il brontolo brontolone. Sei Ronald Weasley, miglior giocatore di Quidditch e miglior studente di tutta Hogwarts!"

:"Hermione, vattene."- disse Ronald, torvo.

:"Dai, dai dai. Ti aiuto io. Dammi il libro."

:"No, ho detto che te ne devi andare."

:"Sei sicuro?"- Ora Hermione si fece seria. Ron fece appena cenno con la testa. Hermione senza dire nulla alzò i tacchi e lasciò la Sala Grande, raggiunse il cortile, ma per nulla al mondo si sarebbe spinta fuori, si sarebbe solo limitata a guardare la pioggia che ancora padroneggiava il cielo.Sbuffò di nuovo un paio di volte, voleva tanto non paragonarsi al tempo. Ma in quel momento, sapeva bene che l'ira del vento e dell'acqua era l'unica cosa che poteva combaciare con lei.
:"Sei nervosa?"- Hermione non si era accorta dell'arrivo di Ronald alle sue spalle, che con aria severa le risolve la parola.

:"No. Ma con te a volte non si può dir nulla. Così ho deciso di accontentarti lasciandoti, poi non dirmi che sono io la saccente, impossibile, egoista." - rispose Hermione, che inizialmente si girò verso di lui ma dalle ultime parole gli mostrò di nuovo le spalle.

:"D'accordo, ho esagerato. Dimmi un po',aspettavi che venissi qui a scusarmi o non te l'aspettavi?"

:"Bhè, non che tu ti sia realmente scusato...E comunque no, non mi aspettavo niente, guardavo solo... fuori."

:"Fuori?! Guardavi fuori? E perché?"- chiese Ron, incuriosito, squadrando il cortile.

:"Guardavo la pioggia."

:"Ti rilassa?"

:"In realtà adesso... no, non credo mi stia rilassando"- proferì Hermione, con malavoglia. Hermione non era realmente arrabbiata con Ron, ma le dava seriamente fastidio come per ogni virgola storta potesse collassare un intero palazzo di cristallo. Era ovvio che nessuno dei due voleva discutere davanti a tutti, come era ovvio che l'unica cosa che a Hermione faceva veramente piacere era stare con lui, ricordarsi delle belle cose fra lui e Ron. Ora, che nessuno si faceva vivo apparte qualche studente del primo anno affascinato dalla pioggia, Granger si voltò di nuovo verso di lui e con grande coraggio da parte sua si poggiò su di Ronald, stringendolo appena. 
:"Non fa così freddo."- propalò Ron.

:"Ti da fastidio?"

:"Cosa?"

:"Che sto così..."- disse, prendendo colore al viso come quello di un enorme pomodoro.

:"Perché dovrebbe?"- Hermione, adesso, imbarazzata ancora di più, per non scoppiare in un infinito sorriso commosso agli occhi di Ron, girò il capo sul suo petto. Ron non la stava stringendo, per qualche ragione aveva deciso di non farlo ancora. Ma il fatto che a lui piacesse la stretta di Hermione, la faceva sentire strafelice, pacifica. 
Non concedendo spazio alla preterizione, lei gli disse :"Meno male." - Ma subito dopo tornò a ripoggiare il capo su di lui, non lo guardò. Aveva adesso giusto un po'di libertà di respirare. Ron avrebbe voluto baciarla, o almeno sembrava così. Le accarezzò il viso alle sue ultime parole e per un attimo pensò di stringerla anche lui. Si sentiva quasi appagato, come se si fosse liberato di un peso e ora, ispirava tranquillo più di prima.

Tra i gingillamenti fra di loro dei ragazzini poco lontani, la pioggia stava cessando, finalmente.
 
   
 
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