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Autore: SaraRocker    16/06/2014    2 recensioni
Shawn x Sky ♥ Shawn x Sky
Piccola OS riguardante una coppia -inventata da me ahah- ♥ scusate, ma amo questi due assieme!
Trama: durante l'inizio del reality, una notte, Sky si sveglia, ed il suo sguardo si poserà sul bizzarro Shawn.
Estratto_
"Il mondo è troppo piccolo per te?"
"Penso che lo sia per tutti. In un modo o nell'altro, chiunque anela ad un briciolo di libertà... Anche solo per avere un attimo di pace."
"Per non essere considerato un folle..." precisò lui in un soffio appena accennato, ma che lei percepì comunque. Immediatamente, Sky si voltò in direzione di Shawn, trovandolo incredibilmente interessante sotto la luce magnetica della luna.
"Non sei pazzo, Shawn." gli disse quindi, non riuscendo a trattenersi "Penso che ognuno abbia il diritto di credere in ciò che vuole. E poi, una volta affrontato l'argomento zombie, penso che tu sia un ragazzo molto interessante."
"Anche tu sei interessante, Sky."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shawn, Sky
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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"Sono solo io."


























 
Salve  a tutti amici lettori (se ce ne saranno ahah)! Questa piccola Os ce l'avevo in testa da quando ho visto il primo episodio della nuova stagione di TD, e... Anche se so che al momento tra Shawn e Sky non accadrà nulla ( la tristezza T.T), io crederò sempre fermamente in loro ahah ♥

Mi farebbe piacere un vostro parere, quindi.... se vi va, lasciate una recensione! Grazie :)














Il sibilare del vento, quella sera incredibilmente forte, la fece svegliare d'improvviso. Aprì gli occhi con uno scatto, constatando di essere ancora avvolta dalle tenebre notturne. Non le piaceva dormire in quella grotta, nonostante si trattasse della migliore base che avessero trovato -grazie a quel tipo strano, Shawn-. Semplicemente, la trovava fredda ed inospitale, stare lì dentro le toglieva quel senso di libertà che avvertiva quando camminava per la foresta, avventurandosi in ogni dove, sfruttando tutta la propria agilità ed energia.
Una volta sollevato il busto, si guardò attorno qualche istante. Stavano tutti dormendo beatamente, chi steso a terra in maniera improvvisata, e chi raggomitolato in un angolo contro una delle tante pietre che vi erano. Lei solitamente si limitava ad accostarsi ad una parete, ed a voltarsi da un lato. Restava lontano dagli altri membri della squadra. Sin da quando era arrivata, si era ripetuta una regola fondamentale: evitare rapporti con i concorrenti.
Perchè? Beh, aveva visto le precedenti edizioni. Aveva notato come alcuni rapporti fossero degenerati sino all'odio più completo. Lei non voleva essere l'amichetta di turno, né tantomeno la stronza che tutti detestano. Sky aveva preso parte al programma per vincere -come ogni altro-, e si sarebbe ben tenuta a mente quel particolare durante il suo percorso. Aveva le capacità per farcela, ed anche se era solo all'inizio, nutriva buone speranze.



Sospirò afflitta, rendendosi conto che il sonno non sarebbe stato poi tanto semplice da recuperare e, pregando affinchè mancasse davvero poco al sorgere del sole, decise di abbandonare la grotta. Aveva bisogno di muovere i muscoli intorpiditi, e poi restare là dentro rischiava di farle venire un attacco di claustrofobia.
Muovendosi lentamente, attenta a non svegliare nessuno, si alzò, per poi camminare a passo felpato sino all'esterno. Una volta fuori, la tipica brezza notturna le si infranse sul volto piacevolmente, mentre un sorriso orgoglioso si dipingeva sulle sue labbra per non avere svegliato nessuno.
Non appena fu abbastanza lontana -così che i suoi passi non potessero più essere uditi-, decise di fare una breve corsa. Si fece largo tra le felci e gli alberi alti e rigogliosi di quella piccola isola canadese. In breve tempo, grazie alle proprie ampie falcate, riuscì a percorrere una lunga distanza -più ampia di quanto una persona nella media sarebbe stata in grado di fare-, ed una volta giunta d'innanzi all'oceano che si stagliava di fronte a lei, si fermò. Aveva il fiato corto, ma non le interessava. Prese un profondo respiro, così da saggiare l'aria fredda che la cirondava. La avvertì attraversarle la gola sino ad arrivarle ai pomoni. Potè chiaramente sentirne la consistenza e venirne inondata. Chiuse gli occhi e puntò il viso verso il cielo stellato. Allargò le braccia come intenta a spiccare il volo, e la sua parvenza divenne quella di una Dea.



Sì, constatò con convinzione il ragazzo che dall'alto la stava ammirando. In quel momento, Sky incarnava la sua visione di Libertà. Il suo corpo slanciato e le sue braccia aperte all'orizzonte, come se fosse stata in grado di vedere oltre; il suo volto puntato verso il firmamento imbrunito, ma gli occhi chiusi. Era un dipinto incerto, ma perfetto. Così la definì Shawn, scrutandola dalla cima del suo albero. Le sue ciglia lunghe e nere lo incantavano. Avrebbe desiderato avvicinarsi per poterne ammirare la forma sinuosa e ricurva all'insù.



Poi, d'improvviso, cogliendolo di sorpresa, lei aprì gli occhi. Ancora con il viso puntato verso l'alto, spalancò le palpebre, costringendosi a puntare la propria attenzione esattamente verso di lui. Quest'ultimo sussultò. Lei lo stava vedendo. Lei lo aveva appena scoperto mentre lui la spiava, mentre la guardava completamente incantato. Imbarazzato, ancora arrampicato sul ramo del proprio albero, si limitò a deglutire a vuoto e a sospirare, mentre lei gli rivolgeva un'espressione incuriosita, inumidendosi le labbra con la lingua.
Eppure, non disse nulla, segretamente speranzosa che il ragazzo scendesse.



Shawn era indubbiamente un tipo strano. Parlava di morti viventi in continuazione, e ne era così spaventato da preferire dormire sulla cima di un albero, piuttosto che su un letto. Eppure, questa stranezza la incuriosiva. Lo aveva guardato, gli aveva parlato, ed aveva constatato come, una volta messe da parte quelle sue particolarità, lui diventasse un giovane estremamente intelligente, capace di cavarsela in situazioni non indifferenti.



Dopo qualche minuto, Sky sorrise.
"Non scenderai nonostante tu abbia appurato che sono solo io?"
La ragazza aveva posto quella domanda arresasi all'idea che lui non sarebbe sceso. Shawn era ancora fermo sopra il tronco dell'albero, in equilibrio grazie alla propria incredibile agilità. Continuava ad osservarla ormai da minuti interi, ma non aveva accennato a muoversi più di tanto.
La voce di lei lo costrinse a riprendersi.
"E' pericoloso." si limitò a rispondere lui, deglutendo a vuoto e corrugando la fronte. Lei sorrise semplicemente, per poi voltarsi in direzione dell'oceano illuminato solo che dalla luce della luna piena che, al centro del cielo, spiccava incantevolmente. Sky si allacciò le mani dietro la schiena, sorridendo a quel meraviglioso spettacolo fatto di onde e pace.
"Non ti senti solo?"
Lui non rispose, limitandosi ad irrigidirsi leggermente.
"Potresti venire qui e... Parlare. Io detesto restare sola." tornò a parlare lei, sempre ammirando il paesaggio meraviglioso innanzi a lei "Tu sei probabilmente il solo con cui parlerei volentieri. Sai... Non mi va che nascano rapporti di chissà-che genere tra me e un eventuale concorrente e, da ciò che ho capito, tu non ti fidi molto di nessuno." gli rivelò con sincerità, facendolo riflettere. Effettivamente, neppure Shawn voleva che tra lui ed altri nascessero rapporti seri. Lui desiderava sopravvivere e basta, nulla più. Si ritrovò piacevolmente d'accordo con Sky.
Proprio mentre il ragazzo portava a termine questo ragionamento, la giovane si voltò nuovamente verso di lui, alzando lo sguardo e sorridendo. Allungò un braccio verso l'alto, per poi tendere una mano, come in un vano tentativo di afferrare una stella.
"Non riesco a dormire."
Lui osservò con attenzione la silouette che l'ombra del suo corpo disegnava in quella notte ormai da molto inoltrata. Guardò i piccoli piedi puntati nella sabbia, le caviglie sottili, le gambe dritte ed eleganti, ed il viso gentile e cordiale -come sempre, dovette ammettere a se stesso Shawn-. Infine, puntò il proprio sguardo sulla mano tesa di lei, come alla ricerca di un appiglio. Avvertiva il bizzarro impulso -bisogno- di tendersi in un vano tentativo di afferrargliela.
"Potresti svegliare Dave." azzardò infine il ragazzo, mentre la figura del giovane concorrente fissato con sin troppe piccolezze -a parer suo-, gli si stagliava nella mente. Lo aveva visto atteggiarsi con riguardo nei confronti della mora che, proprio in quel momento, si stava protendendo verso di lui.
"Dave è carino, ma... Ma io non voglio che nasca nulla." si limitò a dirgli lei, chiudendo la mano -ancora sollevata-, ed abbassandola lentamente.
"Anche Jasmine è carina, ma... Ma non so se mi prende veramente sul serio." ribattè insicuro Shawn "E non so se mi piace davvero... Mi piace parlare con lei, ma probabilmente è perchè è l'unica con cui abbia scambiato più di due parole all'interno del reality, io-" "Stai parlando anche con me, no?" lo interruppe brevemente la mora, sorridendogli semplicemente. Lui, in pochi istanti, dimenticò ciò di cui stava parlando. Le parole di Sky lo avevano in qualche bizzarro modo -che neppure lui voleva approfondire- scosso.
"Avanti, scendi! Non si scatenerà un'apocalisse zombie questa notte." incalzò poi dopo breve la ragazza, facendogli un cenno veloce con il capo. Lui sospirò incerto, continuando a guardarla, ma non dicendo nulla.



Lei assottigliò lo sguardo, decisa a scrutare più a fondo nel buio. Poteva vedere solo vagamente il viso del ragazzo aggrappato all'albero, ma la notte non le permetteva miglior visione. Lo osservò per qualche minuto, speranzosa di vederlo presto scendere, ma non accadde. Lui restava nel proprio 'rifugio', limitandosi a mirarla silenziosamente, non dicendo nulla.
"Molto bene, allora verrò io." si arrese quindi lei, osservando l'albero e pensando al miglior modo per arrampicarsi. Non sarebbe stato difficile, era molto agile. Con un salto, si aggrappò ad uno dei rami più bassi, facendosi poi leva per tirarsi su.
Shawn la studiò muoversi con rapidità, scalando lentamente il tronco ruvido e fresco della pianta. La ammirò, notando ogni sua più piccola mossa e rimanendone affascinato. Sky si muoveva con leggiadria, non sbagliando neppure una mossa.
Giunse infine in un tronco poco distante da quello in cui si trovava lui. Non disse nulla la giovane, limitandosi ad ammirare l'orizzonte con meraviglia. Alzò poi lo sguardo al cielo, perdendosi nell'osservare le stelle. Sorrise, tendendo le proprie labbra con dolcezza.
"Che succede? Perchè tanto felice?" domandò lui incerto, allungandosi leggermente verso di lei -che stava poco più in basso-.
"Da qui la vista è magnifica, e le stelle sembrano più vicine." spiegò con tranquillità lei, mentre una folata di vento le scompigliava i capelli, sollevandoglieli e facendoli sembrare lisci e lucenti quanto seta "Mi sembra di essere meno rinchiusa in questo piccolo mondo."
Lui, di fronte quell'ultima frase di lei, la osservò confuso.
"Che intendi? Il mondo è troppo piccolo per te?"
"Penso che lo sia per tutti. In un modo o nell'altro, chiunque anela ad un briciolo di libertà... Anche solo per avere un attimo di pace."
"Per non essere considerato un folle..." precisò lui in un soffio appena accennato, ma che lei percepì comunque. Immediatamente, Sky si voltò in direzione di Shawn, trovandolo incredibilmente interessante sotto la luce magnetica della luna.
"Non sei pazzo, Shawn." gli disse quindi, non riuscendo a trattenersi "Penso che ognuno abbia il diritto di credere in ciò che vuole. E poi, una volta affrontato l'argomento zombie, penso che tu sia un ragazzo molto interessante." gli rivelò infine la ragazza, arrossendo imbarazzata. Non voleva sembrare sfacciata, né tantomeno inopportuna.
Lui si irrigidì sul posto, per poi deglutire a vuoto. Era la prima volta, in tutta la sua vita, che qualcuno -che fosse ragazza o meno- gli diceva una cosa del genere. Non sapeva esattamente come rispondere.
"Anche tu sei interessante, Sky." soffiò dunque lui, dicendo semplice verità. Il  viso della ragazza si fece ancora più iporporato -e la giovane ringraziò l'oscurità che la celava agli occhi del ragazzo-, mentre il silenzio tornava a poggiarsi su di loro.



"Quando sorgerà l'alba?" domandò d'improvviso Sky. Era rimasta con Shawn molto tempo, soprattutto in silenzio, apprezzando quella compagnia per nulla asfissiante. Si era sentita rilassata vicino il giovane che i troppi consideravano 'pazzo', ed i troppi pochi 'intelligente'.
"Tra meno di quanto puoi immaginare." rispose semplicemente lui, dando un'occhiata al terreno sul quale presto sarebbe iniziato a battere il sole. La ragazza annuì, mordendosi il labbro inferiore e constatando che quella notte aveva dormito davvero poco. Si domandò se sarebbe stata pronta per una nuova sfida, e se la propria squadra avrebbe vinto. Lanciò uno sguardo verso il ragazzo.
"Tu, Shawn, dormi sempre così poco?"
Lui non rispose a parole, limitandosi a scrollare le spalle con fare noncurante e a biascicare un 'uhm' ben poco comprensibile. Lei non domandò altro, attendendo che quel velo di rilassante silenzio tornasse a posarsi su di loro. Desiderava restare lì, a guardare le stelle, per sempre, e per qualche bizzarro motivo, desiderava che ci fosse anche Shawn. Magari anche silenzioso.
I suoi pensieri inspiegabili vennero infine scossi dalla voce di lui.
"Quando l'alba sorgerà, saremo nuovamente solo compagni di squadra? Io tornerò a nascondermi  sugli alberi per evitare ordate di zombie imminenti, e tu tornerai ad allontanare le moine di Dave?"
La ragazza annuì semplicemente, passandosi una mano tra i capelli color ebano. Lui la osservò qualche momento, per poi asserire.
"Sarà come se questa notte non fosse mai esistita, giusto? Niente relazioni -di qualsiasi genere-. Saremo concentrati unicamente sul reality ed i morti viventi?" incalzò Shawn. Sky annuì per la seconda volta, continuando ad osservare l'orizzonte che l'oceano delineava proprio d'innanzi ai suoi occhi. 
Il ragazzo incassò quella risposta, per poi annuire anch'egli. Si portò dunque in piedi, traballante sopra il ramo che lo ospitava, per poi calarsi in basso, sino ad arrivare sul medesimo tronco occupato dalla mora. Quest'ultima sussultò leggermente nell'incontrare d'improvviso la figura del ragazzo stagliarlesi di fronte. Lui non le disse nulla, né lei tantomeno tentò un eventuale approccio. Si limitò ad osservarlo incerta, mentre lui avanzava lentamente verso di lei. Si accostò al suo viso insicuro -impacciato-, per poi prendere un profondo respiro e premere le proprie labbra contro quelle morbide e lisce della ragazza. Accadde in così poco tempo, che nessuno dei due si rese realmente conto di come si fosse arrivati a quel 'tanto'. La sola cosa che Shawn sapeva, era che ne aveva sentito un insano bisogno. Si era sentito sull'orlo di affogare, ed aveva avvertito l'improvvisa -ed irrazionale- certezza che, la sola cosa a poterlo salvare, sarebbero state le invitanti labbra di Sky. 
Lei si irrigidì inizialmente, folgorata da quell'improvviso contatto. Lui, nel frattando, aveva iniziato a deliziarle con cauta gentilezza le labbra, leccandole, mordendole ed assaporandole. Infine, sempre più determinato, aveva deciso di vezzeggiarla anche con la propria lingua, la quale aveva subito iniziato a danzare con quella di lei che, nel frattanto, aveva iniziato -anch'ella priva di razionalità- a rispondere al bacio.
Shawn constatò soddisfatto che il sapore di lei sarebbe stato  descrivibile solo con la parola 'libertà', e che ne era meravigliosamente assuefatto. Lei, dall'altra parte, dovette ammettere a se stessa che quel giovane pazzo fissato con gli zombie era decisamente bravo in ciò che stava facendo. Le sue attenzioni erano dolci e ben studiate. Quel loro bacio non poteva essere definito casto, ma non cadeva neppure nella volgarità. Era semplicemente perfetto, e quando esso finì, a causa dei respiri fiacchi, entrambi ne furono -segretamente- rammaricati.



Shawn si scostò lentamente, sorridendo appena, mentre lei si limitava a tenere gli occhi bassi. Il respiro di Sky era mozzo, ed il seno le si alzava ed abbassava in modo ritmico e continuo.

"S-Sai Sky..." esordì dopo qualche istante Shawn, facendole alzare il volto "Sono davvero felice che fossi solo tu." le mormorò prima di sparire, scendendo dall'albero e dirigendosi alla ricerca di nuovo cibo per la squadra. Solo in un secondo istante, Sky si rese conto che l'alba era ormai sorta.
  
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