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Autore: principessa1793    17/06/2014    10 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Mario]
Mi sistemo il nodo della cravatta e i gemelli della camicia. Oggi è un giorno importante e noi Calderon non possiamo mancare. Sono trascorsi quattro anni dal parto esilarante di Sandra che diede alla luce la miniatura di me … perché Mario jr. è proprio come me da piccolo! Due anni fa abbiamo regalato una bella sorellina a Mario,la piccola Carmen che è anche lei un vero e proprio terremoto. Sandra dice che le loro energie dipendono tutte dai geni Calderon,come se avessi dimenticato tutte le volte che lottava con la Fernandez all’Ecomoda!
“ Papà!” grida il mio piccolo ometto.
“ Mario jr.! Ti avevo detto di non correre e adesso sei tutto sudato!” gli dico.
“ Per non parlare di Carmen che corre con lui come se fosse un maschio anche lei!” mi dice mia moglie.
“ Questi sono i geni materni o ti devo ricordare tutte le volte che ti accapigliavi con la bionda finta?”  le dico.
“ Se solo ripenso a tutto quello che ci ha portati fini a questo punto …” mi dice.
“ Intendi la nascita di Marietto?” le domando.
“ No,penso a tutta la nostra storia. Insomma,non abbiamo avuto una storia proprio semplice!” mi risponde.
“ Ma adesso le cose si sono sistemate e siamo una famiglia un po’ stramba,ma felice … perché tu sei felice con me,vero?” le chiedo.
“ Mmmm … si,Mario!” mi dice,mentre mi abbraccia.
 
[Sandra]
Ricordo quando ho iniziato a lavorare all’Ecomoda … non avrei mai pensato di innamorarmi di Mario. Era un uomo così superficiale e inconcludente che solo una pazza poteva sognare di formare una famiglia con lui.Eppure adesso sono qui con lui e lo vedo giocare con Mario jr., raccontare la storia della buonanotte a Carmen e sono felice di essere riuscita a trasformare il più disgraziato degli uomini nel migliore dei padre. Marietto gli somiglia così tanto che a volte mi ritrovo a pregare che non diventi un dongiovanni da grande,ma che trovi presto la donna della sua vita e che le sia fedele per il resto dei suoi giorni.
“Amore mio,dai! Guarda che se non arriviamo presto Nicola ci ammazza!” mi ricorda mio marito.
“ Sperando che sua moglie non rompa le acque durante la sfilata!” gli dico.
“ Non dire così! Sono ancora scosso per la nascita di Marietto!” mi dice.
“ Figurati io! Tanto la cosa importante è che né tu,né il dottor Armando,né Freddy vi offrite di aiutarla!” gli dico.
“Spiritosa!” mi dice,facendomi una linguaccia.
 
[Marcella]
Sono passati 4 anni dalla nascita del mio piccolo  Jean Lou e siamo riuniti tutti insieme a casa mia e di Michel per festeggiare il suo compleanno. Ci siamo io,Michel,Charlotte, i miei fratelli, Patrizia, Giulio,Susanna e i genitori di Michel. Sei anni fa non avrei mai creduto di poter essere così felice,di poter avere una famiglia mia ed una casa con un uomo che mi dimostra ogni giorno di più quanto mi ama. Dopo qualche mese dalla nascita del bambino,ci siamo sposati e ci siamo trasferiti in una casa più grande. Charlotte all’inizio non era entusiasta dell’arrivo del fratellino perché,come tutti noi,se lo aspettava più silenzioso e invece le urla di Jean Lou erano facilmente scambiabili con le sirene antincendio e non si placavano neanche di notte,ora però sono inseparabili e mio figlio stravede per sua sorella. Il mio rapporto con Charlotte migliora di giorno in giorno e da qualche mese mi chiama “mamma”. L’azienda che ho messo su con i miei fratelli va sempre meglio ed anche se all’inizio non ero proprio convinta della scelta di lasciare l’Ecomoda, ora sono sicura della mia scelta. Patrizia e Daniele litigano spesso,ma non c’era da aspettarsi nulla di diverso visto che quei due sono un mix esplosivo. I genitori di Michel sono riusciti ad accettarmi e a volermi bene. Michel non è riuscito a confidare loro che Charlotte non è sua figlia e da quando conosco suo padre,approvo di più la sua decisione. Jean Lou è circondato dall’affetto di tutti: Daniele lo adora ed anche i suoi nonni.
“ Mamma,ma dove sei?” mi chiede.
“ Eccomi,tesoro mio!” gli dico,mentre lo prendo in braccio.
“ Lo sai che papà è tornato con la torta? Devo spegnere le candeline!” mi dice.
“ E devi anche scartare i regali!” gli dico.
“  Giulio mi sta cercando!” mi dice.
“ E perché? Gli hai fatto qualcosa?” gli chiedo.
“ No,sta contando ed io mi devo nascondere! Ha già trovato Charlotte!” mi dice.
“ E allora non restare qui,no? Vai a nasconderti e stai tranquillo perché se Giulio mi chiederà di te, gli dirò che non ti ho visto!” gli dico. Scende dalle mie ginocchia e corre a nascondersi. Non credevo che la felicità potesse durare tanto,credevo fosse solo un attimo breve ed invece questi anni mi hanno dimostrato che anch’io posso essere felice.
 
[Michel]
Marcella Valencia … quando l’ho conosciuta ho pensato che fosse un castigo di Dio per chissà quale pena commessa in qualche vita passata. Mai incontrata una persona saccente e litigiosa come lei ed ora sono qui che gioisco dei progressi di quel bambino che ha la sua stessa tenacia ed i mei stessi occhi. Mai avrei pensato che da noi due potesse venir fuori un amore tanto grande ed un bambino tanto bello quanto il sentimento che ci lega. Marcella è diventata una meravigliosa madre per entrambi i bambini,un’ottima compagna di vita che mi supporta in ogni decisione e che mi fa ringraziare il cielo per averla incontrata.
“Amore mio,che fai?” chiedo a Marcella.
“ Consigliavo a nostro figlio di nascondersi. Giulio lo sta cercando dovunque!” mi dice. L’abbraccio forte.
“ Non credevo di poter essere così felice!” le dico.
“ Neanch’io. Ma adesso mi basta guardare i tuoi occhi o quelli di nostro figlio che sono così uguali ai tuoi,per sapere che la felicità esiste,che siamo noi 4 e che questo non potrà mai togliercelo nessuno.” Mi risponde. Ci scambiamo un bacio dolce.
“ Dobbiamo andare di là!” le dico.
“ Perché?” mi domanda.
“ Perché ci sono quelle pazze di tua sorella e tua cognata che stanno pensando alle modifiche che dovremmo fare a casa! Tu sei sicura che Maria Beatrice sia proprio tua sorella?” le domando.
“ Purtroppo ne sono certa! Andiamo,prima che quelle due ci trasformino casa in una specie di manicomio!” mi dice.
 
[Betty]
Sono passati quattro anni dalla nascita di Nicola e Giulia e da quando i Valencia hanno lasciato l’Ecomoda. Le cose vanno più che bene sia a Bogotà che nei vari punti vendita. Dopo quattro anni siamo riusciti a realizzare il progetto per la nuova azienda e oggi ci sarà il lancio.Per quanto riguarda la mia famiglia,siamo tutti abbastanza felici: io e Armando ci amiamo sempre di più, Camilla ha optato per un liceo di Bogotà per la gioia di tutta la famiglia. I miei genitori hanno venduto la loro casa per comprarne una più vicina a noi e più piccola,anche se stanno più tempo a casa mia che da loro. I miei suoceri spesso trascorrono lunghi periodi a Londra e,quando capita in estate,andiamo a trovarli. Mia cognata Camilla e suo marito Guido, continuano a mandare avanti la sede di Zurigo con ottimi risultati e chissà che fra qualche anno non li aiuti anche Roberta,la loro primogenita,a dirigere l’impresa di famiglia. Anche la loro famiglia si è allargata,infatti hanno avuto un’altra bambina 3 anni fa,Barbara. Margherita ed Hermes vanno a scuola elementare,mentre Robertino sta imparando a scrivere ma,come dice Armando,sembrano più geroglifici che lettere! Giulia e Nicola vanno all’asilo e sono ogni giorno sempre più fiera dei loro progressi.
“Allora,amore mio,sei pronta?” mi chiede Armando.
“ Si. Sono certa che sarà un lancio perfetto! Nicola sarà un fascio di nervi!” gli rispondo.
“ E ci credo! Comunque sarà un presidente perfetto! Adesso conviene radunare il nostro piccolo esercito!” mi dice.
“ Non esagerare! Sono solo 6 … potremmo anche farne un altro!” gli dico ironicamente.
“ Satana,esci da questo corpo!” risponde Armando,incrociando le dita a mo di croce.
“ Scherzavo! Comunque speriamo non combinino disastri!” gli dico.
“ Spero solo che Calderon non combini qualche disastro altrimenti … mmm!” mi dice.
“ Beh se non combina disastri Caderon senior,ci penserà Calderon junior! Quel bambino ha un’energia incredibile!” gli rispondo.
“ Beh io lo avevo avvertito quando ha deciso di volerlo chiamare Mario! Forse lui non lo ricorda ma da piccolo mi distruggeva tutti i giocattoli!” mi risponde.
 
[Armando]
Quindici anni di matrimonio … non male per uno che fino a sedici anni fa amava un po’ tutte le donne! Ricordo la prima volta che la mia Betty è arrivata all’Ecomoda … Mario mi ha sempre preso in giro,anche se scherzando ha poi predetto quello che è accaduto davvero: Betty ha rapito il mio cuore ed è diventata la donna della mia vita,è entrata nella mia vita un po’ alla volta riuscendo a trasformarmi pian piano in un uomo profondo,maturo,facendomi scoprire che in fondo anche un Casanova come me poteva diventare qualcosa di più: un buon padre e un buon marito. Prima di conoscere Betty,il solo sentir parlare di bambini mi faceva venire l’orticaria e invece adesso ne ho ben 6 e sono la cosa più importante che ho nella vita.
“ Papà,andiamo?” mi dice Nick.
“ Si,ma mi raccomando: tu e Mario jr. dovete comportarvi bene perché questo sarà un giorno importante per zio Nicola e per zia Asia e non possiamo rovinarglielo!” gli dico.
“ Papino,andiamo?” mi domanda Giulia.
“ Si,signorina!” le risponde mia moglie.
“ Allora? Come sto?” domanda Camilla.
“ Figliola,quel vestito è troppo corto! Ti si è ristretto in lavatrice?” domando a mia figlia.
“ Armando! Sei diventato peggio di mio padre!” mi rimprovera Betty.
“ E anche le battute sono quelle del nonno!” risponde la mia primogenita.
“ Sarà,ma voglio che tu vada a metterti un vestito più lungo! Si vedono tutte le gambe!” le dico. Milla va via sbuffando.
“ Armando!” mi ammonisce Betty.
 
[Asia]
Sono trascorsi più di 4 anni da quando ho scoperto tutta la verità sul mio bambino e mi sono riconciliata con l’uomo che è ormai mio marito e il padre dei miei figli. Eh si anche il latin lover più famoso di Bogotà si è trasformato in un padre meraviglioso,anche perché dal viaggio di nozze siamo tornati con un piccolo regalo del cielo: Carlos.
“ Amore mio,come sta la mamma più bella del mondo?” mi domanda Nicola.
“ Affaticata! Diciamo che Bianca si muove un po’ troppo!” gli rispondo.
“ Pensa che quando nascerà sarà bellissimo!” mi dice.
“ Immagina se Carlos per gelosia le combina qualche scherzetto dei suoi!” gli rispondo.
“ Amore! Ha solo 3 anni e mezzo,è normale che faccia così!” mi dice.
“ Forse è il caso di andare!” gli dico.
“ Ma lo sai che se non ti avessi sposato 4 anni fa,ti risposerei?!” mi dice.
“ Spenderesti di nuovo tutti quei soldi per risposarmi?” gli domando.
“ Si!Tu mi hai dato le cose più importanti che ho nella vita!” mi dice.
“ E soprattutto ti ho salvato dal prendere qualche malattia venerea o dal lasciare figli sparsi per il mondo!” gli rispondo.
“ Andiamo vah… spiritosona!” mi risponde.
“ Carlos,sei pronto?” chiedo al mio bambino,che è tutto suo padre. Si presenta con la faccia tutta sporca di marmellata.
“ Pulcino! Te l’avevo detto che ti saresti sporcato! Sei proprio un golosone!” gli dice Nicola.
“ Chissà di chi avrà preso!” rispondo.
“ E la mia piccola Pilar?” chiedo a Nicola. Nicola solleva la nostra piccolina di un anno da box.
“Andiamo principessa?” le chiede Nicola.
“Ti!” risponde la mia bambolina.
 
[Nicola]
A chiunque mi chieda come mi sento,rispondo che mi sento felice e realizzato perché è quello che sento davvero,perché non riuscirei mai a vedere la mia vita diversa da com’è,senza Asia,senza Carlos e Pilar e senza la bambina che scalcia nella pancia di mia moglie. Quindici anni fa pensavo che la vita fosse piacere alle donne e scegliere ogni volta una donna diversa,credevo che l’amore della mia vita fosse Patrizia e invece ciò che sento per Asia mi riempie la vita e mi rende l’uomo più felice del mondo. Se penso a tutto quello che è successo fra di noi 4 anni fa,mi viene da prendere a testate il muro. Ho rischiato di perderla e se non fosse stato per quella lettera,adesso lei non sarebbe qui al mio fianco e non ci sarebbero neanche le gioie più grandi della mia vita:i miei bambini.
“Amore mio,andiamo?” mi domanda Asia.
“ È già ora di andare?” le domando.
“ Si,non possiamo aspettare oltre!” mi risponde.
“ Hai ragione,dobbiamo proprio andare!” le dico,mentre chiudo la porta della mia casa.
 
[Anna Maria]
Freddy sta cercando di mettere in moto l’auto inutilmente. Menomale che i bambini ieri sera sono andati a dormire da Mariana. Vanno così d’accordo con Sara,la piccola peste di 3 anni avuta dalla mia amica. Il mio Jimmy,invece sta studiando come un matto per laurearsi.
“Allora?” chiedo a mio marito.
“ Mia regina,ce l’ho quasi fatta!” mi risponde.
“ Lo spero,perché non vorrei arrivare al discorso di benvenuto e non al momento del congedo!” gli rispondo.
“ Sempre spiritosa! Il nostro gioiellino ha bisogno di tanta fiducia!” mi dice.
“ No,ha bisogno di essere rottamato!” gli rispondo. L’auto fa un rumore strano.
“ Ecco,si è offeso!” mi dice Freddy.
“ Io mi sono offesa e ti giuro che adesso me ne vado!” gli dico.
“ E siccome mi sono offeso anche io,papà, chiamiamo un taxi!” risponde Jimmy.
“ Ecco! Guarda! Ha tutte le mani sporche!” faccio presente a mio marito.La macchina si mette in moto.
“ Visto? Bastava un po’ di gentilezza!” mi dice.
 
[Michel]
Guardo il mio piccolo Jean Lou. Tutti dicono che è la mia fotocopia, ma in lui riesco a vedere la mia Marce. Ha la sua stessa decisione,il suo sguardo forte.
“ Allora? Pronto a spegnere le candeline?” gli domanda Daniele.
“ Si,zio!” risponde Jean Lou. Si avvicina a me per farsi prendere in braccio e farsi mettere sulla sedia. Accanto a lui si mette Charlotte. So bene che non sono fratelli di sangue e che forse questo un giorno li farà dividere,ma io vorrei che fossero così uniti per sempre.
“ Soffia,Jean!”lo incita la mia principessa. Jean Lou la guarda,sorride e poi spegne le candeline. Tutti noi ci avviciniamo a lui per fargli gli auguri.
Jean Lou va a prendere i regali con l’aiuto di sua sorella e dei suoi cugini per scartarli.
Apre il primo pacchetto,mentre io stringo fra le braccia mia moglie.
“Guarda,mamma!” dice il mio pulcino,mentre stringe fra le mani un gioco interattivo portatile.
“ Si,tesoro,ma non passare tutta la giornata a giocare con quell’aggeggio,altrimenti io e la mamma te lo sequestriamo!” gli dico.
“ Ma,Michel,quel gioco aiuta le capacità intellettive!” dice Patrizia.
“ Non era meglio regalargli un assegno?” le domanda Maria Beatrice.
“ Dici?” le risponde Patrizia.
Marcella mi guarda sconvolta. A volte mi domando sul serio se Maria Beatrice è davvero sorella di mia moglie!
 
[Nicola]
Presidente … non posso crederci! Se solo penso a dove sono nato e cresciuto,mi sembra irreale essere diventato parte del mondo che ormai è diventato mio. Mia madre e mio padre erano solo gestori di una panetteria ed io invece sono diventato un’azionista dell’Ecomoda e il presidente di questa nuova azienda,possiedo un’auto di lusso e svariate carte di credito,ma soprattutto ho incontrato la donna della mia vita,che sta per rendermi padre per la terza volta.
Asia mi guarda negli occhi per infondermi coraggio ora che Armando mi invita a raggiungerlo sul palco. Le do un bacio prima di raggiungere il mio grande amico. Se penso al giorno in cui ci siamo presi a cazzotti ( o meglio quando lui ha massacrato me) mi viene da ridere. Armando è diventato il fratello che non ho mai avuto e gli sono grato per avermi supportato quando ne avevo più bisogno.
“ Nicola Mora in questi anni è diventato un fratello,un amico,per l’esattezza il mio miglior amico ed io e mia moglie siamo onorati di affidargli la direzione di questa nuova azienda delle famiglie Mendoza,Calderon e Mora e che ci auguriamo un giorno dirigano i nostri bambini,quelli che stanno giocando in sala e quelli che ancora non sono nati!” dice Armando. Armando e Betty mi abbracciano cedendomi la parola.
Sotto il palco ci sono mia moglie e i miei figli,le segretarie e i loro mariti, i miei migliori amici e tutti coloro che in questi anni hanno imparato a credere nel mio operato.
“ Sono onorato della fiducia dei miei amici Betty,Armando e Mario e spero di riuscire a dirigere al meglio questa nuova azienda che da oggi inizierà il suo viaggio nel mondo della moda. Volevo ringraziare soprattutto Betty,perché mi è sempre stata accanto come la sorella che non ho mai avuto. Per chi non lo sapesse,io e Betty veniamo da uno dei quartieri più poveri di Bogotà e quando Betty è entrata all’Ecomoda come segretaria di Armando Mendoza,mai avremmo sognato di arrivare a far parte del mondo della moda e invece adesso siamo gli azionisti dell’azienda di abbigliamento più famosa della Colombia e tutto questo lo dobbiamo ad Armando Mendoza. Amico mio,se ricordo il nostro primo incontro mi viene da ridere,ma poi ripenso ai mesi più bui della mia vita,ai mesi senza la mia splendida moglie e vedo Armando,Betty e Mario che mi sono sempre stati accanto,non so come ringraziarvi! Io vi prometto di gestire al meglio la nostra impresa,quella che un giorno sarà dei nostri figli! Questa nuova azienda produrrà vestiti di alta qualità a prezzi modici perché tutta la Colombia possa vestire bene!” dico. Un grande applauso succede le mie parole.
 
[Betty]
Le parole di Nicola mi hanno molto toccato,mi hanno fatto ripensare alla nostra infanzia,alla nostra scalata verso il mondo che da 15 anni è diventato nostro. Ripenso alle nostre battute sulla nostra bruttezza e a come siamo diventati adesso. Della mia vecchia vita è rimasta solo una certezza: Nicola. Sapevo che anche se non avessi mai trovato l’amore della mia vita,Nicola sarebbe rimasto il mio migliore amico,uno delle persone cardine della mia esistenza e così è stato,anche se adesso entrambi abbiamo l’amore,i figli,il successo,io so che noi due non ci perderemo mai,perché saremo amici per sempre.

Ecco l'epilogo che ho scritto per questa storia,spero vi piaccia e spero vi appassionerete con la stessa solerzia anche al prosieguo di questa storia che pubblicherà fra qualche giorno! Vi ringrazio per tutte le recensioni ricevute per i precedenti capitoli e a presto!

 
  
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